Ammesso e non concesso (visto che non è obbligatorio) che per un cantiere privato si voglia adottare la prassi dei lavori pubblici (anche in forma semplificata), questa ennesima richiesta dimostra ancora una volta la totale inettitudine ed incompetenza (gente che non ha mai visto un cantiere, nemmeno sulla carta) di chi la richiede, di fronte ad un lapalissiano parere della commissione edilizia e di RTP i quali danno dei "suggerimenti" in merito a quale possa (non debba) essere la documentazione probatoria a supporto dell'ennesima autodichiarazione.
Tutto questo la dice lunga sulla competenza che questi soggetti possiedono a fronte del fatto che pur ricevendo tutta la documentazione che chiedono, siano lo stesso in grado di discernente i contenuti e soprattutto la reale validità: una volta che ti gli ho dato il libretto delle misure, viene poi l'omino Deloitte in cantiere a misurare se le quantità registrate tornano?
Intendiamoci, una corretta contabilità prevede tutta una serie di elaborati ma spesso si tende a semplificare un sistema che altrimenti risulterebbe troppo complesso per la banalità dell'intervento.
concordo. Congiuntamente o separatamente ciascuno per la propria parte di competenza. L'importante è secondo me non mettere in mezzo l'asseveratore che ne ha anche fin troppe.
peraltro senza una reale esigenza/motivazione di carattere urbanistico a supporto.Tom Bishop ha scritto: ↑gio set 08, 2022 08:36 Mi sembra poco fattibile. Vuole dire mandare centinaia di comunicazioni ai Comuni.