DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

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mmaarrccoo
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DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da mmaarrccoo »

Ciao a tutti,
mi trovo alle prese con una situazione (logistica con stoccaggio merci su scaffali) dove mi sovvengono i seguenti quesiti (in grassetto):

1a. Ved. immagine sx sotto. Ho un compartimento costituto da una zona a tutta altezza (rischio A4 nativo che riduco ad A3 in quanto metterò lo sprinkler ovunque) e due zone adiacenti più basse adibite a carico/scarico (rischio A2 nativo anche se non mettessi lo sprinkler). Tuttavia sopra queste ci sono dei mezzanini (rischio A2 nativo anche se non mettessi lo sprinkler). Il tutto è nel medesimo compartimento. Dal momento che il compartimento è molto grande, a quota 0 sono un po' in difficoltà con le lunghezze di esodo se le considerassi tutte sotto rischio A3. Secondo voi ho qualche facilitazione/sconto sulle lunghezze di esodo applicando il concetto degli ambiti con rischi differenti? Però il rischio vita va assegnato al compartimento, quindi sono un po' perplesso a livello di definizione. Ed a questo punto sarei perplesso anche per gli spazi sopra i mezzanini. Lì sopra l'impilaggio è basso, ho un rischio differente ed ho un piano di calpestio differente. Posso effettivamente sopra i mezzanini dare A2 oppure in quanto dentro il medesimo compartimento anche qui è A3? Mi viene un dubbio sui fumi... I fumi di un incendio a quota 0 penalizzerebbero chi si trova sul mezzanino (c'è solo un grigliato a separare)... :roll:

1b. Ved. immagine sx sotto. Come altezza del compartimento da usare nella progettazione ho usato la formula G.1.7.11 con l'illustrazione G.1-2 e pertanto avrei: [(altezza x area sotto mezzanino 1) + (altezza x area sotto mezzanino 2) + (altezza x area centrale)] / (area sotto mezzanino 1 + area sotto mezzanino 2 + area centrale). Secondo voi è corretto? Sono tuttavia in dubbio per i concetti esposti al punto 1a, visto che il compartimento comprende anche gli spazi sopra i mezzanini laterali...

2. Ved. immagine dx sotto. Ho una scala totalmente esterna che dal mezzanino mi permette di esodare. Il COPI all'illustrazione S.4-5 sembra richiedere sempre una distanza di almeno 2,5 m dalla parete ma secondo me c'è qualcosa che non va o di non esplicitato. Primo, se avessi una parete EI30 per tutta la proiezione della scala + 1,8 m ai lati non vedo perchè devo distanziarmi (e se non ho spazio per farlo?). Secondo, io nel mio caso specifico ho una scala a sviluppo perpendicolare alla parete e non parallela, quindi non posso distanziare alcunchè. Secondo voi la scala come da immagine è conforme?

3. il classico blocco uffici sul perimetro del fabbricato ha pt + p1 e circa 50 persone. Al p1 ho 2 scale, una interna ed una esterna raggiungibili tramite un corridoio comune. Pertanto non ho né problemi di corridoi ciechi (fatti salvi i tratti interni alle stanze) né necessità di omettere porzioni di cui alla tabella S.4-20, corretto? Per la scala interna, teoricamente, se il percorso dal punto più sfavorito al p1 fino a fuori al pt è inferiore a 69 m (c'è la rivelazione incendi su rischio A2) potrei anche non proteggere la scala (lasciandola a giorno), corretto? Ritenete abbia senso sfruttare il COPI fino al limite delle sue possibilità (non proteggendo la scala) o in un edificio nuovo di questo tipo tagliate corto e la scala la inserite a prescindere in un vano resistente al fuoco? Peraltro c'è l'ascensore in mezzo alla scala.

Grazie.
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stfire
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da stfire »

ma cos'è un tema d'esame ?! :lol:
mi si incrociano gli occhi !

poi con calma provo a guardare ..
mmaarrccoo
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da mmaarrccoo »

Ah ah ah, quasi. Ripropongo le immagini più grandi.
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da stfire »

Visto che ti ho trattato male provo a risponderti :D
Mio pensiero dando un'occhiata veloce ai tuo quesiti (poi sentiamo gli altri) :

1a) se è un compartimento devi dare un unico Rischio Vita. Quindi per tutto il compartimento è il peggiore (A4 o A3 con sprinkler - ovviamente sprinkler ovunque nel compartimento: soffitto e sotto mezzanini).
Per i fumi il COPI è chiaro. Quindi devi verificare..

1b) l'altezza del compartimento è l'altezza dell'edificio (14 m), i mezzanini non c'entrano.

2) la scala come rappresentata è conforme all'illustrazione 1) della Tabella S.4-5

3) almeno 1 delle vie di esodo deve essere di lunghezza inferiore a ...
poi sono scelte per le scale protette. se non richiesta davvero non la farei.
mmaarrccoo
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da mmaarrccoo »

1a) se è un compartimento devi dare un unico Rischio Vita. Quindi per tutto il compartimento è il peggiore (A4 o A3 con sprinkler - ovviamente sprinkler ovunque nel compartimento: soffitto e sotto mezzanini).
Per i fumi il COPI è chiaro. Quindi devi verificare..
Questo è il punto critico... Sulla sezione ovviamente non si vede perchè manca la profondità ma i mezzanini (veri e propri piani in cemento armato, non piccoli soppalchi) corrono paralleli affianco alla zona alta centrale per circa 80 m, dopodichè proseguono autonomamente (in quanto in mezzo al capannone c'è altro compartimento) per ulteriori 150 m. Allego in fondo una vista 3D che spero sia chiarificatrice. In altre parole la situazione mi sembra troppo articolata per ridurre a dare lo stesso rischio vita ovunque, perchè c'è troppa variabilità di altezze (sia geometriche sia di scaffali) e di utilizzi, da cui chiedevo se ci sono punti del codice che potrebbero venirmi incontro. Un caso così particolare non mi era ancora capitato. Ad esempio gli ambiti tornerebbero utili? :roll:


1b) l'altezza del compartimento è l'altezza dell'edificio (14 m), i mezzanini non c'entrano.
Uhm... Perchè? Nella realtà io ho un compartimento proprio a 2 altezze, il mezzanino è un vero e proprio piano con propria soletta in cemento armato (ved. vista 3D sotto allegata). L'unica cosa è che è nello stesso compartimento della parte centrale più alta in quanto c'è solo un grigliato a separarli. Da cui ritenevo che l'altezza del locale fosse da fare con la media pesata come da COPI.


2) la scala come rappresentata è conforme all'illustrazione 1) della Tabella S.4-5
Ok, anche a me sembrava. Per confronto: se la scala fosse parallela alla parete (come l'illustrazione del COPI) e però tutta la parete fosse EI30 potrei evitare di distanziarmi di 2,5 m oppure no? Perchè da come è scritto il COPI non si capisce.


3) almeno 1 delle vie di esodo deve essere di lunghezza inferiore a ...
poi sono scelte per le scale protette. se non richiesta davvero non la farei.
Ok. E il fatto che abbia l'ascensore non determina la necessità di vano scala protetto, risulta anche a te? In V3 dice semplicemente che esistono ascensori in vani aperti oppure in vani protetti ma non mi dice quando usare uno e quando usare l'altro (e quindi la decisione alla fine dipenderebbe dall'applicazione di S4 per l'esodo). V4 per gli uffici non è applicabile (non ho 300 occupanti) ed usare il DM 2006 per degli uffici dentro un nuovo edificio da fare con COPI lo trovo sempre poco sensato e infatti non lo faccio mai.
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da mmaarrccoo »

Ragazzi qualcuno ha voglia di confrontarsi? Mi sembra una situazione non standard che implica vari risvolti e sarebbe utile avere i vostri pareri, vi è mai successo qualcosa di simile? Come avete ragionato o ragionereste voi?

Grazie.
stfire
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da stfire »

mmaarrccoo ha scritto: ven apr 29, 2022 17:41 In altre parole la situazione mi sembra troppo articolata per ridurre a dare lo stesso rischio vita ovunque, perchè c'è troppa variabilità di altezze (sia geometriche sia di scaffali) e di utilizzi, da cui chiedevo se ci sono punti del codice che potrebbero venirmi incontro.
ma Rvita lo valuti per il compartimento e pertanto nel tuo caso devi prendere il peggiore
se avessi un Rvita A4 per una sola piccola porzione allora no, ma il tuo caso è un A4 per una buona parte del compartimento
mmaarrccoo ha scritto: ven apr 29, 2022 17:41 Ad esempio gli ambiti tornerebbero utili? :roll:
gli ambiti non mi sembra entrino in gioco per Rvita
vedi G.3.1 Definizione dei profili di rischio
mmaarrccoo ha scritto: ven apr 29, 2022 17:41 Perchè? Nella realtà io ho un compartimento proprio a 2 altezze,
non avevo inteso dal precedente schema
quindi può essere come dici (Hmedia)
mmaarrccoo ha scritto: ven apr 29, 2022 17:41 Perchè da come è scritto il COPI non si capisce.
a me sembra chiaramente scritto nel testo n°1 Tabella S.4-5:
(orizzontale o verticale, anche adiacente all’opera da costruzione)
mmaarrccoo ha scritto: ven apr 29, 2022 17:41 l'ascensore non determina la necessità di vano scala protetto
sarà una norma verticale a dirti come quando perchè
oppure la RTO che adesso non ricordo esattamente se dice qualcosa in merito
ma per ufficio di due piani vai sereno
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da mmaarrccoo »

ma Rvita lo valuti per il compartimento e pertanto nel tuo caso devi prendere il peggiore
se avessi un Rvita A4 per una sola piccola porzione allora no, ma il tuo caso è un A4 per una buona parte del compartimento
Effettivamente il rischio va indicato per il compartimento. Il mio caso è molto borderline perchè, guarda l'ultima immagine, ho circa 80 m di zona "pericolosa" e poi ne ho ben 150 m (solo sopra i soppalchi che proseguono autonomamente senza commistioni) che hanno altezza di impilamento max 5 m. Comunque se non esiste un altro modo per uscirne non mi rimane che dare tutto (parte alta + soppalchi laterali) A4 ridotto ad A3 in virtù dello sprinkler. Rimane però il tema del fumo. Se ho un incendio nella parte alta (quella a 14 m) è chiaro che è diverso se ho persone a quota 0 m oppure a quota 7 m sopra i soppalchi, perchè queste ultime sono interessate dal fumo prima (c'è solo un grigliato di separazione). Secondo te è giustificabile la situazione dicendo che comunque, proprio perchè le classifico con un rischio vita maggiore, impongo vie di esodo più corte?


gli ambiti non mi sembra entrino in gioco per Rvita
vedi G.3.1 Definizione dei profili di rischio
Già.


non avevo inteso dal precedente schema
quindi può essere come dici (Hmedia)
Sai che mi sta venendo un dubbio? La formula G.1.7.11 con l'ultima illustrazione G.1-1 sicuramente va applicata ad un locale con 2 altezze differenti ma il mio caso è un po' "strano". Effettivamente non mi pare che quando abbiamo soppalchi dentro un capannone applichiamo quella formula per calcolare l'altezza ma più semplicemente prendiamo l'altezza massima e stop. Il dubbio però mi nasce ad esempio dalla tabella S.4-38, dove gli sconti per le lunghezze d'esodo vanno in base alle altezze per ovvi motivi di discesa dei fumi. Se però metto l'altezza massima del capannone ho il massimo sconto ma le persone esodando attraversano anche zone basse (quelle sotto i soppalchi), non sarebbe quindi corretto tenerne conto nelle valutazioni? Da qui mi chiedevo se dovevo giocoforza abbassare l'altezza.


a me sembra chiaramente scritto nel testo n°1 Tabella S.4-5:
(orizzontale o verticale, anche adiacente all’opera da costruzione)
Hai ragione tu. Non avevo compreso bene come era impostata la tabella, direi che ora è chiaro.


sarà una norma verticale a dirti come quando perchè
oppure la RTO che adesso non ricordo esattamente se dice qualcosa in merito
ma per ufficio di due piani vai sereno
Ok. Tra l'altro questo è un punto che è sempre stato un po' delicato. Se ho un'unica via di esodo (=corridoio cieco) entra in gioco la possibilità di ometterne una parte tramite la tabella tabella S.4-20. Per quanto riguarda invece benefit per le lunghezza di esodo (esclusi gli incrementi di cui alla tabella S.4-38) a me sembra che:
- posso totalmente non conteggiare la lunghezza (cioè per assurdo potrebbe essere anche 1.000 m) se sono in una scala filtro o all'esterno (S.4.8.3.3)
- posso solo interrompere la misurazione quando transito in un altro compartimento (in base alla definizione di lunghezza di esodo), tuttavia in questo compartimento, che può essere anche una scala protetta, dovrò comunque misurare la lunghezza di esodo. Ma con quale rischio vita? In una scala protetta non ho rischi :?:
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da etec83 »

Io in prima battuta ci proverei a dare due Rvita diversi in due ambiti che sono funzionalmente separati. Poi sia il vigile del fuoco a dirmi che non va bene.
Cioè voglio dire non mi pare ci sia scritto da nessuna parte che un compartimento debba avere solo un Rvita. Ovvio che va contestualizzato e valutato. Cioè ad esempio se nella strategia del Codice mi ritrovo a dover applicare una misura al compartimento allora applico la misura più gravosa a tutto il compartimento, ma se ho ad esempio l'esodo separato valuto le lunghezze a seconda dell'Rvita dell'ambito e così gli impianti antincendio o la reazione al fuoco. Ovvio che ad esempio se devo valutare la superficie massima del compartimento va applicata in toto considerando l'Rvita peggiore. Puoi benissimo avere una misura identica sia per l'Rvita A2 che A3.
Proprio l'altro giorno ho fatto un progetto dove in un edificio ho il piano terra B2 e il piano primo A2. I piani sono separati e non comunicanti, rientrano in una attività 73, ma non ho previsto una soletta REI tra i due piani, anche perchè ho la facciata continua e dovrei trovare un modo di chiudermi lo spazio tra solaio e facciata. Per non creare problemi ho applicato le misure ad ogni piano a seconda dell'Rvita specificando che non faccio la soletta REI e specificando le scelte... cosa cambia?, sempre 1/40 di aerazione devo dare per piano, mi venivano chiesti impianti antincendio praticamente identici, la reazione al fuoco è stata prevista solo in B2 e in A2 no. Poi bisogna vedere se me lo approvano, è la prima volta che faccio questo azzardo. :mrgreen:


Per me l'altezza media va calcolata a seconda di dove stai considerando l'esodo, se no non ha senso.

mmaarrccoo ha scritto: lun mag 02, 2022 19:54 - posso solo interrompere la misurazione quando transito in un altro compartimento (in base alla definizione di lunghezza di esodo), tuttavia in questo compartimento, che può essere anche una scala protetta, dovrò comunque misurare la lunghezza di esodo. Ma con quale rischio vita? In una scala protetta non ho rischi :?:
Se il profilo Rvita è attribuito a ciascun compartimento devi applicarlo anche alla scala protetta, solitamente io uso l'Rvita con la quale verifico l'esodo della scala; inoltre tieni conto che se la scala protetta serve più piani compartimentati tra di loro, gli occupanti possono rientrare anche in un altro piano, quindi la lunghezza d'esodo all'interno della scala termina praticamente ad ogni porta del pianerottolo sottostante. (si veda la seconda figura della Tabella S.4-26)
stfire
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da stfire »

etec83 ha scritto: lun mag 02, 2022 23:13 Io in prima battuta ci proverei a dare due Rvita diversi in due ambiti che sono funzionalmente separati. Poi sia il vigile del fuoco a dirmi che non va bene.
Cioè voglio dire non mi pare ci sia scritto da nessuna parte che un compartimento debba avere solo un Rvita.
G.3.1Definizione dei profili di rischio
2.Il profilo di rischio Rvita è attribuito per ciascun compartimento e, ove necessario, per ciascuno spazio a cielo libero dell’attività, come indicato nel paragrafo G.3.2.
etec83 ha scritto: lun mag 02, 2022 23:13 ma se ho ad esempio l'esodo separato valuto le lunghezze a seconda dell'Rvita dell'ambito e così gli impianti antincendio o la reazione al fuoco.
guarda che per fare queste valutazioni (tipo esodo per ambiti) devono esserci delle condizioni particolari. il caso di @mmaarrccoo è un'industria, non un ufficio su due piani distinti.
poi invece per gli impianti antincendio, assolutamente non puoi ragionare per ambiti in un compartimento. faresti impianti in ogni caso non conformi alle norme tecniche (e di questo ce ne freghiamo) e che non garantiscono la protezione attesa (e di questo non ce ne possiamo fregare).

il caso di @mmaarrccoo è articolato e sicuramente io lo discuterei col Comando VVF
etec83 ha scritto: lun mag 02, 2022 23:13 Poi bisogna vedere se me lo approvano, è la prima volta che faccio questo azzardo. :mrgreen:
infatti
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da mmaarrccoo »

G.3.1Definizione dei profili di rischio
2.Il profilo di rischio Rvita è attribuito per ciascun compartimento e, ove necessario, per ciascuno spazio a cielo libero dell’attività, come indicato nel paragrafo G.3.2.
Questo è vero, però è anche vero che il codice parla di rischio prevalente in G.3.2, facendo intendere che il normatore si è posto il problema di compartimenti con situazioni variabili. La mia conclusione è che il COPI ammette solo un rischio per compartimento, tuttavia ci possono essere situazioni strane tipo la mia dove le aree si intersecano solo per un pezzo, peraltro con caratteristiche differenti, e poi vanno per i fatti loro. Aggiungo che G3.1.2 è chiaro ma attenzione alla nota G.3.2.1 dove parla di ambito... Sarà una svista?


Per me l'altezza media va calcolata a seconda di dove stai considerando l'esodo, se no non ha senso.
Eh... Parliamone... L'unico punto di S4 dove in base all'altezza ci sono calcoli è la tabella S.4-38 e parla di altezza media del locale servito e se ho più locali la minore. Se guardo l'esodo a quota 0 del mio caso ho una parte centrale a 14 m e 2 parti laterali (da cui devo necessariamente transitare per uscire) che hanno soffitto a 7 m. Sembrerebbe che dovrei fare la media pesata come da formula G.1.7.11 con l'ultima illustrazione G.1-1 proprio per tenere conto che dove sono a 7 m ho maggior rischio per la caduta dei fumi ma a questo punto ho 2 dubbi:
- dove ho 7 m di altezza (sotto mezzanino) non ho stoccaggio ma solo circolazione dei muletti, l'incendio è più probabile al centro dove ho stoccaggio e da qui i fumi, espandendosi, andrebbero in realtà ad invadere la zona sopra i mezzanini (essendoci solo un grigliato, questi verrebbe attraversato) e quindi in realtà sarebbero molto più in pericolo chi si trova sopra il mezzanino anzichè chi si trova sotto che teoricamente potrebbe avere molto più tempo per l'esodo.
- per converso non mi pare che quando abbiamo dei soppalchi in un generico capannone facciamo la media dell'altezza sotto soppalco con quella del capannone, mi sbaglio?
Insomma non riesco a capire che cavolo di altezza considerare in modo da gestire poi le lunghezze di esodo...
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da fabbretto »

mmaarrccoo ha scritto: ven apr 29, 2022 11:25 Ciao a tutti,
mi trovo alle prese con una situazione (logistica con stoccaggio merci su scaffali) dove mi sovvengono i seguenti quesiti (in grassetto):

1a. Ved. immagine sx sotto. Ho un compartimento costituto da una zona a tutta altezza (rischio A4 nativo che riduco ad A3 in quanto metterò lo sprinkler ovunque) e due zone adiacenti più basse adibite a carico/scarico (rischio A2 nativo anche se non mettessi lo sprinkler). Tuttavia sopra queste ci sono dei mezzanini (rischio A2 nativo anche se non mettessi lo sprinkler). Il tutto è nel medesimo compartimento. Dal momento che il compartimento è molto grande, a quota 0 sono un po' in difficoltà con le lunghezze di esodo se le considerassi tutte sotto rischio A3. Secondo voi ho qualche facilitazione/sconto sulle lunghezze di esodo applicando il concetto degli ambiti con rischi differenti? Però il rischio vita va assegnato al compartimento, quindi sono un po' perplesso a livello di definizione. Ed a questo punto sarei perplesso anche per gli spazi sopra i mezzanini. Lì sopra l'impilaggio è basso, ho un rischio differente ed ho un piano di calpestio differente. Posso effettivamente sopra i mezzanini dare A2 oppure in quanto dentro il medesimo compartimento anche qui è A3? Mi viene un dubbio sui fumi... I fumi di un incendio a quota 0 penalizzerebbero chi si trova sul mezzanino (c'è solo un grigliato a separare)... :roll:

1b. Ved. immagine sx sotto. Come altezza del compartimento da usare nella progettazione ho usato la formula G.1.7.11 con l'illustrazione G.1-2 e pertanto avrei: [(altezza x area sotto mezzanino 1) + (altezza x area sotto mezzanino 2) + (altezza x area centrale)] / (area sotto mezzanino 1 + area sotto mezzanino 2 + area centrale). Secondo voi è corretto? Sono tuttavia in dubbio per i concetti esposti al punto 1a, visto che il compartimento comprende anche gli spazi sopra i mezzanini laterali...

2. Ved. immagine dx sotto. Ho una scala totalmente esterna che dal mezzanino mi permette di esodare. Il COPI all'illustrazione S.4-5 sembra richiedere sempre una distanza di almeno 2,5 m dalla parete ma secondo me c'è qualcosa che non va o di non esplicitato. Primo, se avessi una parete EI30 per tutta la proiezione della scala + 1,8 m ai lati non vedo perchè devo distanziarmi (e se non ho spazio per farlo?). Secondo, io nel mio caso specifico ho una scala a sviluppo perpendicolare alla parete e non parallela, quindi non posso distanziare alcunchè. Secondo voi la scala come da immagine è conforme?

3. il classico blocco uffici sul perimetro del fabbricato ha pt + p1 e circa 50 persone. Al p1 ho 2 scale, una interna ed una esterna raggiungibili tramite un corridoio comune. Pertanto non ho né problemi di corridoi ciechi (fatti salvi i tratti interni alle stanze) né necessità di omettere porzioni di cui alla tabella S.4-20, corretto? Per la scala interna, teoricamente, se il percorso dal punto più sfavorito al p1 fino a fuori al pt è inferiore a 69 m (c'è la rivelazione incendi su rischio A2) potrei anche non proteggere la scala (lasciandola a giorno), corretto? Ritenete abbia senso sfruttare il COPI fino al limite delle sue possibilità (non proteggendo la scala) o in un edificio nuovo di questo tipo tagliate corto e la scala la inserite a prescindere in un vano resistente al fuoco? Peraltro c'è l'ascensore in mezzo alla scala.

Grazie.
Punto 1.a) Il RVITA che devi adottare è quello più gravoso.
Punto 1.b) Ma è un rebus? :-) Qui non so risponderti.
Punto 2) Secondo me la tua scala è conforme, in quanto a 2,5 metri dalla parete c'è il nulla (non transiti parallelamente alla parete).
Punto 3) Tirare il collo al codice per me non è una buona soluzione (tra la teoria e la pratica ci passa il mondo). Io inserirei il tutto all'interno di un vano protetto.

Ciao
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da mmaarrccoo »

Per il punto dell'altezza, che non riesco a calcolare con certezza, il tema è abbastanza semplice (l'ultima immagine + la sezione postate evidenziano graficamente come è fatto l'ambiente). Ho un locale unico con:
- una parte centrale alta 14 m
- le 2 parti laterali alte 7 m (sopra di loro c'è una soletta, perchè al di sopra di questa c'è un piano calpestabile adibito a deposito).

Detta così calcolare l'altezza sarebbe semplice perchè basterebbe fare la media pesata come da formula G.1.7.11 ultima illustrazione G.1-1 e quindi verrebbe: [(14x7.739)+(7x906)+(7x1.859)]/(7.739+906+1.859)=12,15 m.

Ma nel mio caso gli spazi sopra le solette (i 2 mezzanini) non sono fisicamente separati dallo spazio a tutta altezza alto 14 m perchè sono divisi solamente da un grigliato. In pratica non è molto diverso da avere un capannone alto con 2 soppalchi laterali. E quindi l'altezza ai fini del codice del capannone rimane 14 m (la massima indipendentemente dai mezzanini) oppure diventa 12,15m (considerante i mezzanini)? Dopotutto durante l'esodo mi troverei obbligatoriamente a dover passare sotto i mezzanini per scappare, per cui mi sembrerebbe corretto tenerne conto, solo non mi pare che quando abbiamo ad esempio soppalchi riduciamo nei calcoli l'altezza del capannone... Da cui il mio dubbio :?: :?: :?:
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da stfire »

il problema dell'altezza per quale aspetto ti interessa in particolare ?
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da mmaarrccoo »

stfire ha scritto: lun mag 16, 2022 17:50 il problema dell'altezza per quale aspetto ti interessa in particolare ?
Sia per dare un'altezza "ufficiale" al compartimento sia per il tema esodo (aumenti di lunghezze, ecc.).
Inoltre c'è proprio il tema del fumo che si spanderebbe attraverso il grigliato ai mezzanini... In questo caso bisognerebbe pensare a qualcosa di particolare?

Grazie.
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da stfire »

per esodo vedi Tabella S.4-38 che dice
[1] Qualora la via d’esodo serva più locali, si assume la minore tra le altezze medie.

per i fumi devi rispettare S.8.5.1 Caratteristiche
1.Le aperture di smaltimento devono essere realizzate in modo che:
a.sia possibile smaltire fumo e calore da tutti gli ambiti del compartimento;
b.fumo e calore smaltiti non interferiscano con il sistema delle vie d’esodo, non propaghino l’incendio verso altri locali, piani o compartimenti.
mmaarrccoo ha scritto: lun mag 16, 2022 18:52 In questo caso bisognerebbe pensare a qualcosa di particolare?
il grigliato c'è e non credo tu possa eliminarlo
io prevedrei aperture a soffitto con una "maglia" piuttosto fine
per il sotto soppalco devi forse creare aperture a parete
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da mmaarrccoo »

stfire ha scritto: mar mag 17, 2022 10:10 per esodo vedi Tabella S.4-38 che dice
[1] Qualora la via d’esodo serva più locali, si assume la minore tra le altezze medie.

per i fumi devi rispettare S.8.5.1 Caratteristiche
1.Le aperture di smaltimento devono essere realizzate in modo che:
a.sia possibile smaltire fumo e calore da tutti gli ambiti del compartimento;
b.fumo e calore smaltiti non interferiscano con il sistema delle vie d’esodo, non propaghino l’incendio verso altri locali, piani o compartimenti.
mmaarrccoo ha scritto: lun mag 16, 2022 18:52 In questo caso bisognerebbe pensare a qualcosa di particolare?
il grigliato c'è e non credo tu possa eliminarlo
io prevedrei aperture a soffitto con una "maglia" piuttosto fine
per il sotto soppalco devi forse creare aperture a parete
Ok per lo smaltimento fumi.

Invece per quanto riguarda l'altezza il punto è proprio quello che hai scritto. La tabella S.4-38 parla della minore tra le altezze medie. Quindi queste altezze possono essere già calcolate come medie, infatti si potrebbe avere una via di esodo che attraversa più locali e questi ultimi non siano regolari ma necessitare appunto di medie secondo G.1.7.11. Quindi, per venire al dunque: secondo te ho una via di esodo che attraversa un locale alto 12,15 m (calcolato come sopra indicato) e stop, oppure devo considerare i miei 3 ambiti come se fossero indipendenti e di conseguenza il caso peggiore è altezza 7 m? Cambierebbero le percentuali di cui alla tabella S.4-38...
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Re: DOMANDE PARTICOLARI VIE DI ESODO SECONDO COPI - CHI VUOLE DIVERTIRSI?

Messaggio da stfire »

l'altezza media è riferita al percorso di esodo
quindi se il percorso è solo su zona "bassa" l'altezza da considera è quella
se trasniti da ambiti/locali con diverse altezze fai la media
io la vedo così poi altri magari ti possono dare il loro parere
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