Salve, vedo ultimamente la richiesta da parte degli architetti (e non solo) per i nuovi edifici di utilizzare tetti con rivestimento esterno in alluminio, sopra la normale guaina, al posto di tegole o altra finitura.
Come si modella l'alluminio nelle verifiche termoigrometriche?
Perchè l'alluminio di per sè viene indicato sugli abachi come un materiale di fatto impermeabile (fattore di resistenza al vapore 1.000.000 o giù di lì), il che, messo come rivestimento esterno a un tetto che sotto ha 15-20cm di isolamento, mi da spesso verifica di glaser negativa (oppure, verifica positiva ma con formazione di condensa che rievapora nei mesi estivi).
Ma è corretto questo risultato? A mio avviso il rivestimento in alluminio non sarebbe comunque da considerarsi del tutto impermeabile al vapore, se non altro perchè la posa del rivestimento non è un unico pezzo, ma sarà composta da fasce sovrapposte, opportunamente incastrate che però non credo siano a perfetta tenuta all'aria (si sovrapporranno solo quel tanto che basta a impedire che la pioggia finisca sotto).
Come risolvere il problema? E' un risultato "reale"? Perchè in tal caso credo che l'unico modo per risolvere sia inserire un'intercapedine d'aria ventilata sotto l'alluminio, ossia di fatto tenere il lamierino metallico fisicamente separato dalla guaina sottostante, oppure eliminare del tutto la guaina (in tal caso glaser verifica anche, ma poi entra la pioggia... )
Un problema simile si ha per esempio nei tetti piani a terrazzo, dove inserendo piastrelle in ceramica, mi risulta per questo materiale un valore di mu molto elevato, ma nella realtà un pavimento in ceramica comprende anche le fughe di cls che sono tutt'altro che impermeabili al vapore: in tal caso quindi non sarebbe corretto considerare il rivestimento esterno totalmente impermeabile al vapore ma che valore di mu adottare?...
rivestimento tetto in alluminio - verifiche termoigrometriche
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Re: rivestimento tetto in alluminio - verifiche termoigrometriche
Ciao, stamane stavo ragionando sullo stesso identico caso. In un ampliamento, il tetto piano lo faranno con finitura in piastrelle, che hanno permeabilità elevatissima. Concordo con te che ci saranno le fughe... Sai come farò? Scrivo nella stratigrafia "Tetto piano dell'ampliamento con finitura in piastrelle di ceramica" e nel pacchetto non lo metto! Tanto a livello di resistenza termica è assolutamente trascurabile... A livello igronometrico non è realistico se metto le piastrelle di edilclima! amen. procedo così.
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Re: rivestimento tetto in alluminio - verifiche termoigrometriche
r.marcazzan ha scritto: ↑mar mar 29, 2022 09:22 Ciao, stamane stavo ragionando sullo stesso identico caso. In un ampliamento, il tetto piano lo faranno con finitura in piastrelle, che hanno permeabilità elevatissima. Concordo con te che ci saranno le fughe... Sai come farò? Scrivo nella stratigrafia "Tetto piano dell'ampliamento con finitura in piastrelle di ceramica" e nel pacchetto non lo metto! Tanto a livello di resistenza termica è assolutamente trascurabile... A livello igronometrico non è realistico se metto le piastrelle di edilclima! amen. procedo così.
aggiornamento: Mi rimane problema che la guaina c'è e quindi niente, condensa interstiziale non verificata
Re: rivestimento tetto in alluminio - verifiche termoigrometriche
La bv sul lato caldo non è sufficiente?
Re: rivestimento tetto in alluminio - verifiche termoigrometriche
E' una tara della verifica, non sono così dotto per capire perchè, ma gli strati impermeabili esterni quasi sempre causano verifica negativa quando in realtà non c'è nessuna condensazione. Anche nelle pareti controterra lo strato di guaina crea problemi. Togli il metallo dal modello...
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Re: rivestimento tetto in alluminio - verifiche termoigrometriche
Confermo, la verifica risulta negativa ogni volta che all'esterno c'è un materiale la cui resistenza al passaggio al vapore è dello stesso ordine di grandezza della barriera vapore che c'è all'interno.
Di fatto però la presenza della BV all'interno impedisce la migrazione del vapore dall'ambiente interno verso l'isolante, quindi la quantità di condensa è virtualmente nulla.
Visto che la norma su questo non aiuta, l'unico modo per far tornare la verifica è diminuire in modo fittizio la resistenza al vapore del materiale all'esterno (guaina, alluminio o ceramica) o in alternativa potenziare sempre in modo fittizio la resistenza al vapore della BV all'interno.
Ho un problema analogo nei pavimenti contro terra. Con il sw mc4 non c'è verso di far tornare la verifica termoigrometrica.
Di fatto però la presenza della BV all'interno impedisce la migrazione del vapore dall'ambiente interno verso l'isolante, quindi la quantità di condensa è virtualmente nulla.
Visto che la norma su questo non aiuta, l'unico modo per far tornare la verifica è diminuire in modo fittizio la resistenza al vapore del materiale all'esterno (guaina, alluminio o ceramica) o in alternativa potenziare sempre in modo fittizio la resistenza al vapore della BV all'interno.
Ho un problema analogo nei pavimenti contro terra. Con il sw mc4 non c'è verso di far tornare la verifica termoigrometrica.