Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Moderatore: Edilclima
Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Buongiorno, volevo chiedere qualche suggerimento su quale sia il modo meno peggio di integrare ad un impianto con PDC e termosifoni (di prossima installazione), un ventilconvettore da usare solo per raffreddamento.
La soluzione migliore e più semplice sarebbe quella di mettere un condizionatore, ma ho il problema dell’’unita esterna, non saprei dove posizionarla, già è stato complicato trovare il posto per l’unità esterna della PDC.
Ovviamente chiederò al mio Termotecnico e all’idraulico, ma mi piacerebbe avere già le idee un po chiare per evitare che mi propongano e accetti una pessima soluzione.
Per l’impianto da profano, penserei a dei rubinetti con cui al cambio di stagione isolerei e separerei fisicamente i due impianti: quello di riscaldamento e il mini impianto di raffreddamento, facendo in modo che il volano termico (50 litri) rimanga lo stesso per entrambi i circuiti.
Il ventilconvettore come potrebbe comandare la PDC tramite valvola e contatto libero?
La soluzione migliore e più semplice sarebbe quella di mettere un condizionatore, ma ho il problema dell’’unita esterna, non saprei dove posizionarla, già è stato complicato trovare il posto per l’unità esterna della PDC.
Ovviamente chiederò al mio Termotecnico e all’idraulico, ma mi piacerebbe avere già le idee un po chiare per evitare che mi propongano e accetti una pessima soluzione.
Per l’impianto da profano, penserei a dei rubinetti con cui al cambio di stagione isolerei e separerei fisicamente i due impianti: quello di riscaldamento e il mini impianto di raffreddamento, facendo in modo che il volano termico (50 litri) rimanga lo stesso per entrambi i circuiti.
Il ventilconvettore come potrebbe comandare la PDC tramite valvola e contatto libero?
-
- Messaggi: 5312
- Iscritto il: mar dic 30, 2008 17:13
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Sabiana Carisma Fly
https://www.sabiana.it/it/products/carisma-fly
Sul fatto di collegare una PDC a dei radiatori... lì qualche perplessità l'avrei.
https://www.sabiana.it/it/products/carisma-fly
Sul fatto di collegare una PDC a dei radiatori... lì qualche perplessità l'avrei.
Tom Bishop
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Prima di tutto avere la rete separata e ben isolata per evitare condensa. Poi avere la rete di scarico condensa.... qualche suggerimento su quale sia il modo meno peggio di integrare ad un impianto con PDC e termosifoni un ventilconvettore da usare solo per raffreddamento.
Infine avere un refrigeratore in grado di alimentare un solo ventilo convettore: verificare le potenze, la modulazione ed eventualmente il volano/capacità dell'impianto a reggere intervalli di avviamento compatibili con le specifiche del costruttore.
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Ma la PDC ti andrebbe a svolgere il compito di solo riscaldamento/ raffrescamento o riscaldamento/raffrescamento/Acs? Perchè in quel caso metti in considerazione i tempi per l'inversione del ciclo. Dovresti prevedere un doppio circuito, con una doppia pompa o pompa unica con due valvole di zona in modo da poter sezionare i radiatori per l' estate. Altrimenti visto che comunque hai una pompa di calore che lavora su un circuito a radiatori con tutti i problemi che questo comporta potresti integrare con un ventilconvettore canalizzabile in modo da integrare anche in inverno ed utilizzando la pdc a basse temperature.Mugna ha scritto: ↑dom feb 20, 2022 10:30 Buongiorno, volevo chiedere qualche suggerimento su quale sia il modo meno peggio di integrare ad un impianto con PDC e termosifoni (di prossima installazione), un ventilconvettore da usare solo per raffreddamento.
La soluzione migliore e più semplice sarebbe quella di mettere un condizionatore, ma ho il problema dell’’unita esterna, non saprei dove posizionarla, già è stato complicato trovare il posto per l’unità esterna della PDC.
Ovviamente chiederò al mio Termotecnico e all’idraulico, ma mi piacerebbe avere già le idee un po chiare per evitare che mi propongano e accetti una pessima soluzione.
Per l’impianto da profano, penserei a dei rubinetti con cui al cambio di stagione isolerei e separerei fisicamente i due impianti: quello di riscaldamento e il mini impianto di raffreddamento, facendo in modo che il volano termico (50 litri) rimanga lo stesso per entrambi i circuiti.
Il ventilconvettore come potrebbe comandare la PDC tramite valvola e contatto libero?
(Se il tuo scopo è solo quello di raffrescare un ambiente il classico sistema ad espansione diretta è il più semplice e consigliabile secondo me)
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Grazie a tutti per le risposte.
In merito alla perplessità di utilizzare una PDC con dei termosifoni, ho deciso perché già adesso con la caldaia accesa h24 in climatica, la temperatura massima di mandata in questo inverno è stata di 50 gradi e si è vista davvero occasionalmente.
Sostituirò i radiatori attuali con radiatori piani della Kermi, raddoppiando la potenza termica così facendo dovrei riuscire a lavorare con temperature di mandata a cavallo tra la bassa e la media temperatura.
La PDC farà principalmente riscaldamento e ACS, volevo solo riuscire ad usarla in estate per raffreddare occasionalmente una camera, dato i problemi che ho nel posizionare una unità esterna aggiuntiva.
Non avrei problemi per lo scarico della condensa e il “mini impianto” di raffreddamento sarebbe separato da quello di riscaldamento.
Immaginavo che ci potrebbero essere dei problemi di modulazione, e il dover stare attento che la PDC non debba fare troppi on-off che possano danneggiarla.
Magari da profano potrei gestire la cosa mettendo un ventilconvettore ad elevata potenza di raffreddamento e un volano termico adeguatamente dimensionato sul mini circuito di raffreddamento.
So che è un pastrocchio e infatti avevo esordito chiedendo il mondo meno peggio di farlo.
La cosa che non ho ben chiara è in che modo il ventilconvettore farebbe partire la PDC.
In merito alla perplessità di utilizzare una PDC con dei termosifoni, ho deciso perché già adesso con la caldaia accesa h24 in climatica, la temperatura massima di mandata in questo inverno è stata di 50 gradi e si è vista davvero occasionalmente.
Sostituirò i radiatori attuali con radiatori piani della Kermi, raddoppiando la potenza termica così facendo dovrei riuscire a lavorare con temperature di mandata a cavallo tra la bassa e la media temperatura.
La PDC farà principalmente riscaldamento e ACS, volevo solo riuscire ad usarla in estate per raffreddare occasionalmente una camera, dato i problemi che ho nel posizionare una unità esterna aggiuntiva.
Non avrei problemi per lo scarico della condensa e il “mini impianto” di raffreddamento sarebbe separato da quello di riscaldamento.
Immaginavo che ci potrebbero essere dei problemi di modulazione, e il dover stare attento che la PDC non debba fare troppi on-off che possano danneggiarla.
Magari da profano potrei gestire la cosa mettendo un ventilconvettore ad elevata potenza di raffreddamento e un volano termico adeguatamente dimensionato sul mini circuito di raffreddamento.
So che è un pastrocchio e infatti avevo esordito chiedendo il mondo meno peggio di farlo.
La cosa che non ho ben chiara è in che modo il ventilconvettore farebbe partire la PDC.
-
- Messaggi: 5312
- Iscritto il: mar dic 30, 2008 17:13
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Potresti usare il contatto della valvola a due/tre vie sul ventilconvettore per chiamare il refrigeratore. Ovvio che ci metterà qualche minuti a darti l'acqua refrigerata. Per utilizzo saltuario secondo me accettabile.
Tom Bishop
-
- Messaggi: 5312
- Iscritto il: mar dic 30, 2008 17:13
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Quando avrai fatto dacci dei feedback. GrazieMugna ha scritto: ↑dom feb 20, 2022 18:20 Grazie a tutti per le risposte.
In merito alla perplessità di utilizzare una PDC con dei termosifoni, ho deciso perché già adesso con la caldaia accesa h24 in climatica, la temperatura massima di mandata in questo inverno è stata di 50 gradi e si è vista davvero occasionalmente.
Tom Bishop
- NoNickName
- Messaggi: 7912
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Il ventilconvettore non fa partire la pdc allo stesso modo in cui un calorifero non fa partire la caldaia.
Oppure dovrei dire:
Il ventilconvettore fa partire la pdc allo stesso modo in cui un calorifero fa partire la caldaia.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
-
- Messaggi: 49
- Iscritto il: gio feb 14, 2019 11:41
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
ma se devi condizionare solo una stanza ci sono soluzioni molto più semplici tipo climatizzatori senza unità esterna (tipo Unico di olimpia splendid che non è il massimo ma è sicuramente il più famoso...) che senza troppi problemi si lascia installare ovunque (due fori sulla parete) ed eviti di posare tubazioni isolate a cellule chiuse, valvole e regolazioni tutto per una stanza sola...
in teoria si, con un comando molto rudimentale: un termostato a contatto sulla batteria di scambio (tipo quello che fa partire la ventola quando la batteria è sufficientemente calda o fredda) con un isteresi di +-5° C, ma è una porcheria totale perché non avresti nessun controllo sulla temperatura ambiente e dovresti sempre e solo farlo funzionare alla velocità più bassa, ma certe volte è bello anche pensare "in teoria"...NoNickName ha scritto: ↑lun feb 21, 2022 11:08Il ventilconvettore non fa partire la pdc allo stesso modo in cui un calorifero non fa partire la caldaia.
Oppure dovrei dire:
Il ventilconvettore fa partire la pdc allo stesso modo in cui un calorifero fa partire la caldaia.
- NoNickName
- Messaggi: 7912
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Io di teoria ne faccio poca, perché è vent'anni che faccio commissioning di impianti, o dal punto di vista termofrigorifero, o di integrazione di building management.marcocinalli2 ha scritto: ↑sab feb 26, 2022 02:45 ma certe volte è bello anche pensare "in teoria"...
La pdc non deve essere accesa dal ventilconvettore. La pdc idronica deve essere sempre pronta e calda, quando è in fascia oraria.
Esattamente come la caldaia quando hai i caloriferi.
Al limite il termostato ambiente apre la valvola di zona.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
-
- Messaggi: 49
- Iscritto il: gio feb 14, 2019 11:41
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
questa soluzione l'ho impiegata per la deumidificazione di una grossa cantina semiinterrata dove il controllo della temperatura era poco importante in confronto alla necessità di deumidificare ed accendeva la pompa di calore (visto che nel tread si parla si parla di raffrescare e non di riscaldare...)NoNickName ha scritto: ↑sab feb 26, 2022 09:58Io di teoria ne faccio poca, perché è vent'anni che faccio commissioning di impianti, o dal punto di vista termofrigorifero, o di integrazione di building management.marcocinalli2 ha scritto: ↑sab feb 26, 2022 02:45 ma certe volte è bello anche pensare "in teoria"...
La pdc non deve essere accesa dal ventilconvettore. La pdc idronica deve essere sempre pronta e calda, quando è in fascia oraria.
Esattamente come la caldaia quando hai i caloriferi.
Al limite il termostato ambiente apre la valvola di zona.
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Grazie per le risposte, avevo pensato a qualcosa tipo gli Olumpia Splendid Unico, ma ero e sono perplesso sia per il fatto che dovrei forare un muro in pietra di 80 cm, e anche con la carotatrice non è stata una passeggiata in passato, ma soprattutto perchè ho letto che sono più rumorosi di quelli splittati, e io ho il sonno molto leggero.
Se non avessi il problema del posizionamento di una seconda unità esterna, sarei andato di condizionatore splittato senza pensarci un attimo.
Stavo pensando quindi di utilizzare la PDC, con un singolo ventilconvettore, come soluzione alternativa anche se raffazzonata, considerando che la necessità si verificherà al massimo 10 notti in un anno, se fosse per me nemmeno una notte, ma mia moglie soffre il caldo.
Confesso che non ho ancora ben capito come farfunzionare il mini impianto di raffrescamento, ma sentirò idraulico e termotecnico cosa mi proporranno.
L'ideale sarebbe ricreare il funzionamento di uno split tradizionale in modo che con il telecomando parta il raffrescamento.
Se non avessi il problema del posizionamento di una seconda unità esterna, sarei andato di condizionatore splittato senza pensarci un attimo.
Stavo pensando quindi di utilizzare la PDC, con un singolo ventilconvettore, come soluzione alternativa anche se raffazzonata, considerando che la necessità si verificherà al massimo 10 notti in un anno, se fosse per me nemmeno una notte, ma mia moglie soffre il caldo.
Confesso che non ho ancora ben capito come farfunzionare il mini impianto di raffrescamento, ma sentirò idraulico e termotecnico cosa mi proporranno.
L'ideale sarebbe ricreare il funzionamento di uno split tradizionale in modo che con il telecomando parta il raffrescamento.
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Se la pdc viene accesa dal ventilconvettore, il massimo guaio che puoi avere è quello di dover aspettare qualche minuto per avere l'aria fredda.
Poco di più di quello che aspetti con lo split.
Poco di più di quello che aspetti con lo split.
- NoNickName
- Messaggi: 7912
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
E anche quello di scassare la macchina nel breve volgere di qualche anno.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Perché la pdc lavorerebbe male, non potendo modulare e facendo on off ripetuti?NoNickName ha scritto: ↑sab feb 26, 2022 19:36E anche quello di scassare la macchina nel breve volgere di qualche anno.
-
- Messaggi: 49
- Iscritto il: gio feb 14, 2019 11:41
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
[/quote]
Perché la pdc lavorerebbe male, non potendo modulare e facendo on off ripetuti?
[/quote]
premesso che il tread ha preso una piega in direzione diversa da quella che è la soluzione più semplice aggiungo (e poi mi fermo) che se il sistema PdC, puffer e tubazione al ventilconvettore ha complessivamente 0,03mc di acqua per ogni kW installato con DT sul condensatore di 5°C la pompa di calore ti dura fino alla sua fine della sua vita utile (ma dimentica queste cose: sono preoccupazioni del progettista e del termoidraulico che farà i lavori).
ti propongo le uniche due soluzioni secondo me possibili:
1. visto che leggendo di nuovo il tuo primo messaggio sembra che il tuo impianto venga fatto da nuovo potresti installare dappertutto i fancoil (certo a parte i bagni...) e predisporre l'impianto per fare la climatizzazione estiva dappertutto con pompa di calore con boiler per ACS, scarichi di condensa, isolanti specifici, regolazioni e umidificatori/deumidificatori: dove ti serve lo accendi dove no, no (e oggi l'impianto ti costa molto di più)
2. compra un pinguino (non l'animale, il climatizzatore portatile) e per quelle 10 notti all'anno che sembra debba servire lo usi (ed oggi l'impianto ti costa molto meno...)
Una via di mezzo tra le due, funzionale ed economica, non c'è.
io sono per la 2.
Perché la pdc lavorerebbe male, non potendo modulare e facendo on off ripetuti?
[/quote]
premesso che il tread ha preso una piega in direzione diversa da quella che è la soluzione più semplice aggiungo (e poi mi fermo) che se il sistema PdC, puffer e tubazione al ventilconvettore ha complessivamente 0,03mc di acqua per ogni kW installato con DT sul condensatore di 5°C la pompa di calore ti dura fino alla sua fine della sua vita utile (ma dimentica queste cose: sono preoccupazioni del progettista e del termoidraulico che farà i lavori).
ti propongo le uniche due soluzioni secondo me possibili:
1. visto che leggendo di nuovo il tuo primo messaggio sembra che il tuo impianto venga fatto da nuovo potresti installare dappertutto i fancoil (certo a parte i bagni...) e predisporre l'impianto per fare la climatizzazione estiva dappertutto con pompa di calore con boiler per ACS, scarichi di condensa, isolanti specifici, regolazioni e umidificatori/deumidificatori: dove ti serve lo accendi dove no, no (e oggi l'impianto ti costa molto di più)
2. compra un pinguino (non l'animale, il climatizzatore portatile) e per quelle 10 notti all'anno che sembra debba servire lo usi (ed oggi l'impianto ti costa molto meno...)
Una via di mezzo tra le due, funzionale ed economica, non c'è.
io sono per la 2.
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Se l'impianto è fatto bene (serbatoio inerziale sul ritorno, ecc.) non si sono problemi di sorta.
Un chiller per un fan coil, in proporzione vale un chiller per 20 fan coil.
Il termostato di controllo del chiller non è sulla mandata ma sul ritorno, quindi nessun attacca/stacca continuo. Ecco perché il serbatoio va sul ritorno (e non sulla mandata) e va dimensionato abbondante (si trovano molte formule empiriche). Almeno, così si faceva una volta.
Ci sono impianti che hanno 30 anni così realizzati che funzionano ancora: abbondante serbatoio e pochi fan coil utilizzati solo in estate.
Il vero problema è lo spazio per il serbatoio, per cui si adottano vari accorgimenti per ridurlo (inverter, ecc.) e si dovrebbe fare attenzione alle superfici di scambio.
Un chiller per un fan coil, in proporzione vale un chiller per 20 fan coil.
Il termostato di controllo del chiller non è sulla mandata ma sul ritorno, quindi nessun attacca/stacca continuo. Ecco perché il serbatoio va sul ritorno (e non sulla mandata) e va dimensionato abbondante (si trovano molte formule empiriche). Almeno, così si faceva una volta.
Ci sono impianti che hanno 30 anni così realizzati che funzionano ancora: abbondante serbatoio e pochi fan coil utilizzati solo in estate.
Il vero problema è lo spazio per il serbatoio, per cui si adottano vari accorgimenti per ridurlo (inverter, ecc.) e si dovrebbe fare attenzione alle superfici di scambio.
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Grazie a tutti per le risposte, sono un elettrotecnico per formazione e un sistemista informatico per professione, quindi un profano in materia, ma sono comunque curioso, e le vostre risposte sono molto di stimolo.
Oggi ho fatto il punto della situazione, avevo considerato l'installazione di un condizionatore tradizionale (split), pensavo di aver trovato una posizione "esteticamente" accettabile nascondendo l'unità esterna dietro un pozzo (di quelli tipici con la carrucola), mia moglie ha demolito la mia idea con un semplice "fa c....e".
Chiudendo con un "..se proprio non c'e' modo di fare diversamente, mettilo accanto alla PDC, tanto farà già c....e, con due non sarà poi peggio"
Ho quindi deciso di montare un ventilconvettore idronico, avrei scelto un Fabiana Carisma Fly-ECM con potenza a freddo da 3,81KW.
Sempre da profano, ma essendo curioso,pensavo per il funzionamento in attesa di sentire idraulico e termotecnico (ma essendo amici ho paura che possano essere un po' semplicistici, rispondono sempre "..non ti preoccupare"), a come farlo funzionare.
Un modo pensavo che potrebbe essere con la PDC in modalità di raffrescamento e temperatura di mandata impostata diciamo sui 25 gradi e un volano termico sui 50 LT sul ritorno.
Accendo la PDC, dopo qualche minuto nel circuito inizierà a circolare acqua fredda e accendendo la ventola del ventilconvettore, il "fresco" sarà distribuito nella stanza, ovviamente la temperatura sarà regolata dalla PDC il ventilconvettore potrà solo diffondere il "fresco", in base alla velocità del ventilatore.
Però in qualche modo la temperatura sarà comunque regolabile aumentando o diminuendo la velocità del ventilatore, se facesse troppo freddo spegnendo il ventilatore, il "fresco" non sarebbe diffuso nella stanza, ma localizzato, ovviamente a lungo andare potrebbe essere anche troppo e allora andrà spenta la PDC.
Soluzione raffazzonata, però per un uso occasionale potrebbe andare, avete suggerimento per rendere meno "truce" la cosa?
Sono consapevole che non è il massimo ma per un uso occasionale potrebbe andare?
Oggi ho fatto il punto della situazione, avevo considerato l'installazione di un condizionatore tradizionale (split), pensavo di aver trovato una posizione "esteticamente" accettabile nascondendo l'unità esterna dietro un pozzo (di quelli tipici con la carrucola), mia moglie ha demolito la mia idea con un semplice "fa c....e".
Chiudendo con un "..se proprio non c'e' modo di fare diversamente, mettilo accanto alla PDC, tanto farà già c....e, con due non sarà poi peggio"
Ho quindi deciso di montare un ventilconvettore idronico, avrei scelto un Fabiana Carisma Fly-ECM con potenza a freddo da 3,81KW.
Sempre da profano, ma essendo curioso,pensavo per il funzionamento in attesa di sentire idraulico e termotecnico (ma essendo amici ho paura che possano essere un po' semplicistici, rispondono sempre "..non ti preoccupare"), a come farlo funzionare.
Un modo pensavo che potrebbe essere con la PDC in modalità di raffrescamento e temperatura di mandata impostata diciamo sui 25 gradi e un volano termico sui 50 LT sul ritorno.
Accendo la PDC, dopo qualche minuto nel circuito inizierà a circolare acqua fredda e accendendo la ventola del ventilconvettore, il "fresco" sarà distribuito nella stanza, ovviamente la temperatura sarà regolata dalla PDC il ventilconvettore potrà solo diffondere il "fresco", in base alla velocità del ventilatore.
Però in qualche modo la temperatura sarà comunque regolabile aumentando o diminuendo la velocità del ventilatore, se facesse troppo freddo spegnendo il ventilatore, il "fresco" non sarebbe diffuso nella stanza, ma localizzato, ovviamente a lungo andare potrebbe essere anche troppo e allora andrà spenta la PDC.
Soluzione raffazzonata, però per un uso occasionale potrebbe andare, avete suggerimento per rendere meno "truce" la cosa?
Sono consapevole che non è il massimo ma per un uso occasionale potrebbe andare?
Re: Integrazione ventilconvettore idronico per solo raffredamento su impianto con PDC
Troppo bassa la resa. Almeno il doppio.Ho quindi deciso di montare un ventilconvettore idronico, avrei scelto un Fabiana Carisma Fly-ECM con potenza a freddo da 3,81KW.
Troppo alta. Dato che, di fatto, imposti la temperatura sul ritorno (anche se ti fanno credere che imposti quella di mandata),temperatura di mandata impostata diciamo sui 25 gradi
questa deve essere intorno a 12/15°C massimo, corrispondete ad una temperatura di mandata di circa 7/10°C circa.
In caso contrario non deumidifichi e faresti un'altra c....a.