mi sorge un dubbio circa l'argomento in oggetto nel calcolare la parte di superecobonus a mio carico: devo considerare la % di incremento COMPLESSIVO o la % di incremento di VOLUME RISCALDATO?
Dal mio punto di vista (leggendo con attenzione la risposta 684/2021 ADE) si deve considerare la % di incremento complessivo (che peraltro mi è anche più favorevole ).
Riprendendo l'interpello In merito alla possibilità di accedere al Superbonus per le spese relative all'incremento di volume per interventi di demolizione e ricostruzione inquadrabili nella categoria della "ristrutturazione edilizia" ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera d) del decreto del Presidente della Repubblica del 6 giugno 2001, n. 380, con nota del 2 febbraio 2021 R.U. 031615, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha chiarito che "a differenza del 'Supersismabonus' la detrazione fiscale legata al 'Super ecobonus' non si applica alla parte eccedente il volume ante-operam".
In tale caso il contribuente ha l'onere di mantenere distinte, in termini di fatturazione, le due tipologie di intervento (ristrutturazione e ampliamento) o, in alternativa, di essere in possesso di un'apposita attestazione che indichi gli importi riferibili a ciascuna tipologia di intervento, rilasciata dall'impresa di costruzione o ristrutturazione ovvero dal direttore dei lavori sotto la propria responsabilità, utilizzando criteri oggettivi.
A me sembra chiaro invece che trattandosi di ecobonus, dove i volumi non riscaldati non sono detraibili, si devono confrontare i volumi riscaldati ante e post operam, non i volumi lordi dell'intero fabbricato.
Nel caso dell'ecobonus si deve pensare solo al volume riscaldato.
Il resto del volume dell'edificio in ogni caso non concorre alle opere detraibili, non fa parte della SDL, ecc...
@leone11 questi interventi hanno alla base requisiti puramente tecnici, tra cui quelli che Terminus correttamente ti elencava.
ADE nelle circolari così come nelle risposte agli interpelli, spesso sottolinea che le sue interpretazioni non entrano nella sfera tecnica, in quanto non di loro competenza.
Perciò può capitare, anzi capita spesso, che oltre le parole di ADE ci sia dell'altro.
Vi chiedo una conferma, in merito al volume in caso di ampliamento o demolizione-ricostruzione. Si parla sempre di volume come di volume lordo climatizzato, a prescindere dalla minore o maggiore superficie netta o volume climatizzato.
Immagino che anche l'AdE con volume intenda volume lordo riscaldato...
Terminus ha scritto: ven gen 28, 2022 10:29
A me sembra chiaro invece che trattandosi di ecobonus, dove i volumi non riscaldati non sono detraibili, si devono confrontare i volumi riscaldati ante e post operam, non i volumi lordi dell'intero fabbricato.
Anche con riferimento a quello scritto nel post precedente, quando si parla di volume posso fare riferimento al volume lordo dell'intero edificio, al volume lordo riscaldato dell'edificio (quello del rapporto S/V) e al volume netto riscaldato dell'edificio.
Voi cosa intendereste per aumento di volume? E quale volume determina che nella demolizone e riscostruzione c'è stato un aumeno di volume? quello netto riscaldato?, Quello lordo riscaldato, che sicuramente anche in caso di non ampliamento può essere superiore a causa dei maggiori spessori lordi delle pareti e dei solai? Ad esempio, quando si realizza il cappotto si ha un incremento sia della superficie lorda riscaldata che del volume lordo riscaldato senza nessun ampliamento...
Io ho pensato di opera in questo modo.
Per l'isolamento dell'involucro ed infissi ho fatto riferimento alle superfici lorde nello stato ANTE (ciò che eccede non rientra al 110).
Per l'impianto termico ho considerato al 110 la percentuale dell'importo corrispondente al VOLUME NETTO RISCALDATO ANTE rispetto al VOLUME NETTO RISCALDATO POST.
In fase di asseverazione inserirò la superficie disperdente lorda ANTE, L'APE ANTE sul demolito e l' APE POST sul nuovo senza i servizi che non siano presenti in entrambe gli stati (ante e post) più il fotovoltaico (tutto, incluso quota fer).
Il problema sarà valutare la quota di Energia primaria non rinnovabile per il riscaldamento da inserire per i vari interventi nella asseverazione ENEA (non ci ho ancora pensato... )
Avete osservazioni?
Virgilio risponde così:
"Se i lavori realizzati includono anche un ampliamento, le spese connesse a quest'ultimo non possono beneficiare del superbonus per interventi di efficienza energetica. Infatti, l'ampliamento del volume riscaldato accresce il fabbisogno energetico dell'edificio e, dunque, contraddice la finalità di conseguire risparmi energetici e una maggior efficienza energetica."