Esa ha scritto: lun ott 04, 2021 18:16
Ognuno è di suo complicato: io credo di esserlo, in particolare, più di altri. Quindi, spesso sono affrettato.
Forse i dati forniti non sono da me interpretati correttamente?
Vediamo:
- ambiente a 27°C con 55% UR (quindi 13,1 g/kg)
- esterno a 34°C con 33% di UR (quindi 11,7 g/kg)
- carico sensibile di 78 kW.
Se immetto una miscela di aria esterna (7.500 mch) e aria ricircolata (12.500 mc/h), la devo umidificare (!), per passare da 11,7 a 13,1 g/kg.
Ammettiamo di no.
Non devo comunque deumidificare. Per questo devo evitare di avere acqua troppo fredda. Altrimenti deumidifico sulla batteria, poi devo post riscaldare e umidificare molto ....
Insomma, un pasticcio.
Per questo pensavo a batterie da calcolare con particolare attenzione, comunque con acqua più calda del classico 7/12.
Acqua a 7/12 è una condizione standard adottata (dalla Carrier) per far funzionare i fan coil ed ottenere circa 26°C con 50% negli uffici standard degli anni '50, come si legge nei vecchi manuali Carrier, anche nella traduzione italiana (Pizzetti). Allora il rapporto S/T era pressoché costante.
Ma oggi non funziona più così. Sono cambiate le condizioni (esempio: 78 kW di sensibile e 0 di latente, come nel nostro caso) e le esigenze.
Per esempio: 27°C con 55% UR è una condizione fuori dagli standard del benessere, sia Ashrae che DIN.
Evidentemente è una condizione dettata da altre considerazioni.
In sintesi: l'acqua troppo fredda sarebbe ingestibile. Neppure un aumento del dT (che alzerebbe la T media) risolverebbe il problema, perche la condensazione su una parte della batteria sarebbe inevitabile.
Mi sono dilungato troppo e chiedo scusa. Anche perché non è detto che sia stato coerente con l'argomento.