Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
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Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Interpello Agenzia delle Entrate - n. 198/2021 (Superbonus - immobile con vano adibito a studio professionale - asseverazione).
https://biblus.acca.it/download/interpe ... promiscuo/
Il collega con un vano nella casa adibito ad ufficio non può fare il 110.
Ciò è equivalente ad avere sede fiscale partita iva nel domicilio?
E se il collega dell'interpello domani cambia sede dell'ufficio/ sede fiscale può dopodomani fare il superbonus?
https://biblus.acca.it/download/interpe ... promiscuo/
Il collega con un vano nella casa adibito ad ufficio non può fare il 110.
Ciò è equivalente ad avere sede fiscale partita iva nel domicilio?
E se il collega dell'interpello domani cambia sede dell'ufficio/ sede fiscale può dopodomani fare il superbonus?
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Risposta fatta coi piedi. Quella cosa del 50% mi sembra un po' inventata... e anche scritta col c**o.
Prima dice: "ovvero all'esercizio dell'attività commerciale, la predetta detrazione è ridotta al 50 per cento. "
Poi dice: "possa accedere al Superbonus in relazione ai prospettati interventi da realizzare sull'immobile ad uso promiscuo, limitatamente al 50
per cento delle spese effettivamente sostenute."
Il 50% del 110% è uguale al 55%, che è cosa diversa da dire che la detrazione spetta per il 50% delle spese sostenute.
Per quanto riguarda il domani e il dopodomani: "Il presente parere viene reso sulla base degli elementi e dei documenti presentati".
E' chiaro che se nell'UI non viene più svolta attività professionale, diviene normale abitazione.
Prima dice: "ovvero all'esercizio dell'attività commerciale, la predetta detrazione è ridotta al 50 per cento. "
Poi dice: "possa accedere al Superbonus in relazione ai prospettati interventi da realizzare sull'immobile ad uso promiscuo, limitatamente al 50
per cento delle spese effettivamente sostenute."
Il 50% del 110% è uguale al 55%, che è cosa diversa da dire che la detrazione spetta per il 50% delle spese sostenute.
Per quanto riguarda il domani e il dopodomani: "Il presente parere viene reso sulla base degli elementi e dei documenti presentati".
E' chiaro che se nell'UI non viene più svolta attività professionale, diviene normale abitazione.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
NoNickName ha scritto: ↑ven mar 26, 2021 08:15 "Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Che poi scusate....quale è la discriminante per affermare che una parte dell'abitazione è adibita a studio professionale?
Faccio un paio di esempi:
- un singolo professionista ha sede legale e fiscale a casa sua....nella dichiarazione di attribuzione della partta IVA è riportata la sede operativa a casa sua...ok credo che quà non ci sono dubbi che la sua abitazione ha un uso promiscuo
- un altro singolo professionista ha sede legale e fiscale a casa sua....ma NON lavora a casa perchè lavora in un altro ufficio e nella dichiarazione di attribuzione partita IVA è riportato l'indirizzo dell'ufficio in cui lavora.
Ok...mi viene da dire che nel primo caso l'abitazione è ad uso promiscuo (e quindi SB al 50%?)....quindi a quel professionista conviene aggiornare l'attribuzione partita IVA spostando la sede operativa in un altro ufficio PRIMA di iniziare lavori di riqualificazione energetica.
Nel secondo caso invece può accedere al SB interamente?
Faccio un paio di esempi:
- un singolo professionista ha sede legale e fiscale a casa sua....nella dichiarazione di attribuzione della partta IVA è riportata la sede operativa a casa sua...ok credo che quà non ci sono dubbi che la sua abitazione ha un uso promiscuo
- un altro singolo professionista ha sede legale e fiscale a casa sua....ma NON lavora a casa perchè lavora in un altro ufficio e nella dichiarazione di attribuzione partita IVA è riportato l'indirizzo dell'ufficio in cui lavora.
Ok...mi viene da dire che nel primo caso l'abitazione è ad uso promiscuo (e quindi SB al 50%?)....quindi a quel professionista conviene aggiornare l'attribuzione partita IVA spostando la sede operativa in un altro ufficio PRIMA di iniziare lavori di riqualificazione energetica.
Nel secondo caso invece può accedere al SB interamente?
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Strano che questo interpello NON è nella pagina ufficiale degli interpelli di ADE....sarà un caso?
Cmq la risposta è interessante...oltre che problematica per chi si trova in questa situazione...
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
No. Se sei un libero professionista e hai la Partita Iva, sei a tutti gli effetti un’azienda, fiscalmente parlando. Per questo dovrai eleggere un domicilio fiscale e una sede legale.
La sede legale è l'equivalente della residenza. Questo può essere eletto presso ad esempio il commercialista.
Il domicilio fiscale è invece l’indirizzo del luogo in cui si svolge l’attività professionale. E può non essere unico.
Il professionista può beneficiare del SB sul/i domicilio/i fiscale/i se il bene non è tra quelli di cui all’articolo 65 o all’articolo 54, comma 2, del Tuir, e cioè sostanzialmente se l'immobile:
- non figura nell'inventario
- non vi è locazione finanziaria
- non vi è ammortamento sull'immobile
cioè in estrema sintesi non figurano poste di bilancio riconducibili all'immobile e eventuali spese effettuate sull'immobile, a qualunque titolo, non sono state fatturate alla partita iva, ma al codice fiscale della persona fisica.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Non ho capito niente di quello che hai scritto....porta pazienza...NoNickName ha scritto: ↑ven mar 26, 2021 10:24 No. Se sei un libero professionista e hai la Partita Iva, sei a tutti gli effetti un’azienda, fiscalmente parlando. Per questo dovrai eleggere un domicilio fiscale e una sede legale.
La sede legale è l'equivalente della residenza. Questo può essere eletto presso ad esempio il commercialista.
Il domicilio fiscale è invece l’indirizzo del luogo in cui si svolge l’attività professionale. E può non essere unico.
Il professionista può beneficiare del SB sul/i domicilio/i fiscale/i se il bene non è tra quelli di cui all’articolo 65 o all’articolo 54, comma 2, del Tuir, e cioè sostanzialmente se l'immobile:
- non figura nell'inventario
- non vi è locazione finanziaria
- non vi è ammortamento sull'immobile
cioè in estrema sintesi non figurano poste di bilancio riconducibili all'immobile e eventuali spese effettuate sull'immobile, a qualunque titolo, non sono state fatturate alla partita iva, ma al codice fiscale della persona fisica.
- domicilio fiscale in propria abitazione
- luogo attività esercitata (dichiarata nel modulo ADE della partita IVA) diversa in un ufficio
Il professionista può accedere al SB interamente o solo al 50%
E se il professionista sposta anche il domicilio fiscale? risolve la questione?
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
il domicilio fiscale è già il luogo dove viene esercitata l'attività.
Il domicilio fiscale non si sposta. O meglio si sposta assieme all'attività.
L'unica cosa che si può spostare è la sede legale.
Ad esempio
Tratto da https://www.domiciliazionesocieta.com/Domicilio fiscale definizione ed esempi
Il domicilio fiscale è l’indirizzo del luogo in cui si svolge, costantemente e sempre, un’attività professionale. Molto semplicemente: quello del tuo ufficio. Se hai un appartamento, uno studio, un laboratorio, un negozio o un qualunque posto ubicato in un edificio nel quale vai a lavorare ogni giorno, quello è considerato il tuo domicilio fiscale. Per l’Agenzia delle Entrate quindi, non è importante dove tu viva ma dove tu svolgi le tue mansioni ed esegui vendite o transazioni.
Qualche esempio:
sei un commercialista con uno studio? L’indirizzo dello studio è il tuo domicilio fiscale;
sei un tatuatore e hai un piccolo monolocale dove accogli i tuoi clienti? Quello è il tuo domicilio fiscale;
sei uno scrittore e lavori a casa tua? L’indirizzo della tua residenza, in questo caso, sarà anche quello del tuo domicilio fiscale.
La Signora Marchesi ha aperto un’attività di catering, sfruttando le sue capacità culinarie. Ha istituito la sede legale della sua azienda in un ristorante, di sua proprietà, che fa funzionare sempre grazie alla sua libera professione. Tuttavia, la Signora Marchesi vuole coprire le necessità di tutta la sua regione, quindi ha affittato altre tre piccole cucine dove si reca periodicamente per cucinare e distribuire i suoi piatti in zone lontane da quella del ristorante.
Il ristorante è la sede legale del catering quindi tutte le comunicazioni fiscali, inclusi eventuali controlli, arriveranno lì;
le tre cucine rappresenteranno tre domicili fiscali riconducibili all’attività della Signora Marchesi.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Ma allora a cosa serve dichiarare ad ADE dove vai a svolgere la tua professione se poi quest'ultima (ufficio) è diversa dal domicilio fiscale (abitazione?).
Grazie del chiarimento...in effetti il domicilio fiscale è il luogo in cui si dichiara all'ADE dove si svolge la propria professione....e se questo è anche la tua residenza (volutamente o inconsciamente) allora per ADE la tua casa è "ad uso promuscuo" e quindi il SB te lo prendi a metà...non tutto.
Quindi a questo punto direi di consigliare ai clienti professionisti di spostare il domicilio fiscale dalla residenza all'ufficio dove lavorano.
corretto?
Grazie del chiarimento...in effetti il domicilio fiscale è il luogo in cui si dichiara all'ADE dove si svolge la propria professione....e se questo è anche la tua residenza (volutamente o inconsciamente) allora per ADE la tua casa è "ad uso promuscuo" e quindi il SB te lo prendi a metà...non tutto.
Quindi a questo punto direi di consigliare ai clienti professionisti di spostare il domicilio fiscale dalla residenza all'ufficio dove lavorano.
corretto?
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Quindi se ho capito bene, avendo domicilio fiscale in un immobile unica unità tutta residenziale, se l'immobile non è nell'inventario, no locazione e no ammortamenti posso fare comunque il superbonus 110?NoNickName ha scritto: ↑ven mar 26, 2021 10:24No. Se sei un libero professionista e hai la Partita Iva, sei a tutti gli effetti un’azienda, fiscalmente parlando. Per questo dovrai eleggere un domicilio fiscale e una sede legale.
La sede legale è l'equivalente della residenza. Questo può essere eletto presso ad esempio il commercialista.
Il domicilio fiscale è invece l’indirizzo del luogo in cui si svolge l’attività professionale. E può non essere unico.
Il professionista può beneficiare del SB sul/i domicilio/i fiscale/i se il bene non è tra quelli di cui all’articolo 65 o all’articolo 54, comma 2, del Tuir, e cioè sostanzialmente se l'immobile:
- non figura nell'inventario
- non vi è locazione finanziaria
- non vi è ammortamento sull'immobile
cioè in estrema sintesi non figurano poste di bilancio riconducibili all'immobile e eventuali spese effettuate sull'immobile, a qualunque titolo, non sono state fatturate alla partita iva, ma al codice fiscale della persona fisica.
scusate la domanda un po pedante ma c'è da uscire matti e concordo che la risposta ade è scritta con i piedi, ma poi un professionista perchè dovrebbe fare tutto un papozzo di superbonus per detrarne solo il 50%??? andrei direttamente al 50% senza salti computi etc...
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
A mio modesto avviso, sì.PrestigeWordWide ha scritto: ↑ven mar 26, 2021 13:04 Quindi se ho capito bene, avendo domicilio fiscale in un immobile unica unità tutta residenziale, se l'immobile non è nell'inventario, no locazione e no ammortamenti posso fare comunque il superbonus 110?
Questo lo dice l'ADE. Io non lo desumo dalla Legge.PrestigeWordWide ha scritto: ↑ven mar 26, 2021 13:04 ma poi un professionista perchè dovrebbe fare tutto un papozzo di superbonus per detrarne solo il 50%???
La legge dice: "persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni" e l'ADE deciso in via equitativa il 50% di 110% = 55%.
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Grazie del tuo parere e delle spiegazioni.NoNickName ha scritto: ↑ven mar 26, 2021 13:34A mio modesto avviso, sì.PrestigeWordWide ha scritto: ↑ven mar 26, 2021 13:04 Quindi se ho capito bene, avendo domicilio fiscale in un immobile unica unità tutta residenziale, se l'immobile non è nell'inventario, no locazione e no ammortamenti posso fare comunque il superbonus 110?
Questo lo dice l'ADE. Io non lo desumo dalla Legge.PrestigeWordWide ha scritto: ↑ven mar 26, 2021 13:04 ma poi un professionista perchè dovrebbe fare tutto un papozzo di superbonus per detrarne solo il 50%???
La legge dice: "persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni" e l'ADE deciso in via equitativa il 50% di 110% = 55%.
Si infatti intendevo che lo dice l'ade e quand'anche fosse il 50% del 110% sarebbe più pratico rivolgersi ai bonus pre-esistenti senza la procedura del 110, questo intendevo
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Beh però....il fatto che l'immobile non lo metti nell'inventario, non ti fai un contratto di affitto, no ammortamenti....è una tua scelta (non te lo obbliga la legge)...quindi se è vero che il domicilio fiscale è il luogo in cui tu dichiari ad ADE dove lavori....tutto il resto potrebbe non contare niente.
Mi viene in mente ad esempio chi in regime forfettario potrebbe non fare niente (affitto, spese, bollette, ammortamenti, ecc...) perchè non ne ha interesse dato che la spesa gli viene imputata in maniera forfettaria....a prescindere da tutto il resto.
Non lo so eh...sono solo ragionamenti a voce alta...ma ad essere pignoli...secondo me dipende molto da chi ti suona il campanello!
Mi viene in mente ad esempio chi in regime forfettario potrebbe non fare niente (affitto, spese, bollette, ammortamenti, ecc...) perchè non ne ha interesse dato che la spesa gli viene imputata in maniera forfettaria....a prescindere da tutto il resto.
Non lo so eh...sono solo ragionamenti a voce alta...ma ad essere pignoli...secondo me dipende molto da chi ti suona il campanello!
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
L'ADE può dedurre un tuo tentativo di truffa o elusione fiscale a partire da documenti non direttamente legati alla dichiarazione dei redditi.
Poi, è vero che i regimi contributivi sono tanti...
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Come sempre in Italia.
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
"Mi trovo nella stessa situazione, e dopo aver sentito il parere di un commercialista, ho fatto comunicazione di variazione partita iva all'agenzia delle entrate (modello AA9/12) con cui ho spostato in luogo diverso dalla mia residenza il luogo di esercizio dell'attività esercitata (con scritture contabili); a questo punto la mia residenza in dichiarazione dei redditi Unico non risulterà più ad uso promiscuo ma solo residenza. Ovviamente le fatture emesse in fatturazione elettronica riporteranno sempre l'indirizzo di residenza perché quello è un dato inscindibile dalla professione, ma l'abitazione non sarà più considerata ad uso promiscuo. Successivamente alla comunicazione all'AdE ho fatto anche comunicazione in comune per la variazione TARI.
Visto che sei nella mia stessa situazione, ti avviso già che se pensi di fare l'asseveratore per casa tua, nonostante la norma del DL Rilancio non lo precluda, nella realtà dei fatti non si può fare in quanto tutte le assicurazioni professionali non coprono l'assicurato che agisce in conflitto di interesse (moglie e figli inclusi); così mi è stato detto dal mio broker, per cui almeno l'attività di asseveratore con relativa copertura professionale dedicata dovrà essere svolta da altro tecnico; diverso invece per l'attività di direzione lavori o progettazione per cui non dovrebbero esserci problemi; o meglio l'assicurazione professionale non copre lo stesso per errori su quell'attività, ma lo stato è garantito dalla assicurazione del tecnico asseverante.
Saluti"
Ringraziando ancora tutti cito Effeemmebike dall'altro thread (spero di non incasinare troppo)... sono propenso a togliermi il fastidio e cambiare sede fiscale anche se il fatto che la mia abitazione non sia in ammortamento o sia mai stata in dichiarazione unico mi lascerebbe pensare che se procedessi comunque non sarebbe un problema stante quanto fatto notare da NoNickName
Visto che sei nella mia stessa situazione, ti avviso già che se pensi di fare l'asseveratore per casa tua, nonostante la norma del DL Rilancio non lo precluda, nella realtà dei fatti non si può fare in quanto tutte le assicurazioni professionali non coprono l'assicurato che agisce in conflitto di interesse (moglie e figli inclusi); così mi è stato detto dal mio broker, per cui almeno l'attività di asseveratore con relativa copertura professionale dedicata dovrà essere svolta da altro tecnico; diverso invece per l'attività di direzione lavori o progettazione per cui non dovrebbero esserci problemi; o meglio l'assicurazione professionale non copre lo stesso per errori su quell'attività, ma lo stato è garantito dalla assicurazione del tecnico asseverante.
Saluti"
Ringraziando ancora tutti cito Effeemmebike dall'altro thread (spero di non incasinare troppo)... sono propenso a togliermi il fastidio e cambiare sede fiscale anche se il fatto che la mia abitazione non sia in ammortamento o sia mai stata in dichiarazione unico mi lascerebbe pensare che se procedessi comunque non sarebbe un problema stante quanto fatto notare da NoNickName
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Sentito il mio commercialista mi conferma che se NON hai fatto caricato spese per la tua attività professionale nella tua abitazione problemi non ce ne dovrebbero essere (così mi ha detto eh...).PrestigeWordWide ha scritto: ↑lun mar 29, 2021 15:10 Ringraziando ancora tutti cito Effeemmebike dall'altro thread (spero di non incasinare troppo)... sono propenso a togliermi il fastidio e cambiare sede fiscale anche se il fatto che la mia abitazione non sia in ammortamento o sia mai stata in dichiarazione unico mi lascerebbe pensare che se procedessi comunque non sarebbe un problema stante quanto fatto notare da NoNickName
Cmq tantissimi hanno il domicilio fiscale a casa propria (rappresentanti, ditte individuali, ecc...) e quindi è una situazione comune....
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
E' una situazione comune a tantissimi liberi professionisti, ma anche a tante ditte individuali (muratori, piastrellisti, imbianchini, elettricisti, idraulici,...). Secondo il mio parere bisognerebbe far muovere le associazioni di categoria per sistemare il problema. Basterebbe dire che se uno esercità l'attività nella propria abitazione, che quindi contemporaneamente la abita, non è soggetto a restrizioni sul superbonus. Diverso è il discorso di interi appartamenti accatastati come residenziali, ma che di fatto sono usati integralmente come uffici.
Io provo a muovermi con l'ordine.
Ciao a tutti
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nuvola bianca
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Grazie mille SeamewSeamew ha scritto: ↑mar mar 30, 2021 10:02 Sentito il mio commercialista mi conferma che se NON hai fatto caricato spese per la tua attività professionale nella tua abitazione problemi non ce ne dovrebbero essere (così mi ha detto eh...).
Cmq tantissimi hanno il domicilio fiscale a casa propria (rappresentanti, ditte individuali, ecc...) e quindi è una situazione comune....
Anche io ho provato a chiedere al mio commercialista settimana scorsa ma è stato molto vago al riguardo, speriamo in un chiarimento ufficiale da qualche ordine professionale o qualche associazione di categoria. Io continuo a rimanere della opinione del tuo commercialista come dicevamo anche all'inizio della discussione
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Quale problema?nuvola bianca ha scritto: ↑mar mar 30, 2021 13:04 Secondo il mio parere bisognerebbe far muovere le associazioni di categoria per sistemare il problema.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Non c'è un problema...ma il dubbio di come interpreta l'ADE il tuo domicilio fiscale....a prescindere dalle spese che fai...oppure ne tiene conto?NoNickName ha scritto: ↑mar mar 30, 2021 14:29Quale problema?nuvola bianca ha scritto: ↑mar mar 30, 2021 13:04 Secondo il mio parere bisognerebbe far muovere le associazioni di categoria per sistemare il problema.
Per capire quale è la discriminante per definire un edificio ad uso promiscuo o solo residenziale.
Peccato che l'istante non abbia specificato questo dettaglio (o forse lo aveva specificato ma poi non è stato evidenziato nella risposta ADE)....ed è da qui che nasce il dubbio.
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
L'ADE non può interpretare niente. Lo dice la Legge cos'è un domicilio fiscale.
articolo 58 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600:
articolo 58 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600:
L'Amministrazione può, d'ufficio o a seguito di istanza motivata di parte, stabilire il domicilio fiscale nel luogo in cui il contribuente svolge l'attività principale o in cui ha la sede amministrativa.Le persone fisiche residenti nel territorio dello Stato hanno il domicilio fiscale nel comune nella cui anagrafe sono iscritte.
Quelle non residenti hanno il domicilio fiscale nel comune in cui si è prodotto il reddito o, se il reddito è prodotto in più comuni, nel comune in cui si è prodotto il reddito più elevato.
I cittadini italiani, che risiedono all'estero in forza di un rapporto di servizio con la pubblica amministrazione, nonché quelli considerati residenti ai sensi dell'articolo 2, comma 2-bis, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, hanno il domicilio fiscale nel comune di ultima residenza nello Stato.
I soggetti diversi dalle persone fisiche hanno il domicilio fiscale nel comune in cui si trova la loro sede legale o, in mancanza, la sede amministrativa; se anche questa manchi, essi hanno il domicilio fiscale nel comune ove è stabilita una sede secondaria o una stabile organizzazione e in mancanza nel comune in cui esercitano prevalentemente la loro attività.”
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Torno sull'argomento per proporre e sentire che ne pensate nel caso di professionisti con ufficio, se prima dell'intervento superbonus si fa una mini variazione catastale per dividere l'edifico in due unità, una residenziale e l'altra dove c'è la sede fiscale, tralasciando l'aspetto costi (docfa, imu futuro...) dovrebbe essere una alternativa possibile... non mi sovvengono impedimenti, che dite.
Così facendo il caso poi del superbonus andrebbe trattato come edificio di 2 unità (prevalenza residenziale) di unico proprietario (si configurerebbe l'aumento dei massimali ma lo scopo dell'ipotesi non è questo, anzi starei comunque nei 50 etc.) e quindi cappotto sui muri, tetto e cambio unica caldaia (ovviamente no trainati sulla camere ufficio)
Così facendo il caso poi del superbonus andrebbe trattato come edificio di 2 unità (prevalenza residenziale) di unico proprietario (si configurerebbe l'aumento dei massimali ma lo scopo dell'ipotesi non è questo, anzi starei comunque nei 50 etc.) e quindi cappotto sui muri, tetto e cambio unica caldaia (ovviamente no trainati sulla camere ufficio)
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
A quale scopo? Benefici solo per la quota parte residenziale in ogni caso.
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Ad esempio chi non ha altri immobili oltra all'abitazione non può spostare la sede fiscale, ho sentito un funzionario di una agenzia delle entrate e sconsigliava lo spostamento di sede e consigliava l'ipotesi che ho esposto su (in privato no su webinar..).
Quindi se spendo 1000 e l'altra unità che creo è il 10% del totale detraggo (900+100/2)*1,1 ?
Non si potrebbe estendere come nei condomini veri che il negozio concorre per le parti comuni con i suoi millesimi?
Quindi se spendo 1000 e l'altra unità che creo è il 10% del totale detraggo (900+100/2)*1,1 ?
Non si potrebbe estendere come nei condomini veri che il negozio concorre per le parti comuni con i suoi millesimi?
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
il 100/2 era per dire che il bene promiscuo per l'ade ha diritto al 50% del 110% però mi rendo conto che così facendo ho creato due unità distinte e quindi è come fosse negozio+residenza nello stesso edificio ... mi sto incasinandoPrestigeWordWide ha scritto: ↑lun apr 26, 2021 14:11 Ad esempio chi non ha altri immobili oltra all'abitazione non può spostare la sede fiscale, ho sentito un funzionario di una agenzia delle entrate e sconsigliava lo spostamento di sede e consigliava l'ipotesi che ho esposto su (in privato no su webinar..).
Quindi se spendo 1000 e l'altra unità che creo è il 10% del totale detraggo (900+100/2)*1,1 ?
Non si potrebbe estendere come nei condomini veri che il negozio concorre per le parti comuni con i suoi millesimi?
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
e quindi per essere in regola ti fai allaccio elettrico e idrico nuovi separati a tue spese (e contabilizzazione obbligatoria sul riscaldamento centralizzato ), solo per accedere poi al superbonus per mezza casa? e ti prendi il rischio che l'agenzia entrate rigetti la variazione catastale ex post (ha 12 mesi di tempo per negarla)?
va bene che quando pagano gli altri si è pronti a tutto, ma mi sembra veramente eccessivo
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Per la variazione, ok il rischio dei 12 mesi però comunque è una variazione soft senza interventi edili, riguardo alle utenza rimarrebbe una unità non indipendente (come nel caso del condominio non condiminio da due a quattro unità dello stesso proprietario).
Non capisco perchè pantalone può pagare l'intervento al professionista con lo studio e sede in centro o dal commercialista e non a chi ha sede fiscale in casa, non vedo un impatto sociale diverso.
Non capisco perchè pantalone può pagare l'intervento al professionista con lo studio e sede in centro o dal commercialista e non a chi ha sede fiscale in casa, non vedo un impatto sociale diverso.
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Scusate, ma nel dubbio, a meno che uno non sia single e viva da solo, non si potrebbe semplicemente aggirare il problema intestando la pratica 110% alla moglie/marito/convivente?
Mica sostiene davvero le spese dato che va tutto in cessione del credito, quindi perchè dovrei per forza instestare la pratica proprio a me che ho la sfiga di avere l'abitazione proprio come sede dell'attività....
Mica sostiene davvero le spese dato che va tutto in cessione del credito, quindi perchè dovrei per forza instestare la pratica proprio a me che ho la sfiga di avere l'abitazione proprio come sede dell'attività....
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Il problema non riguarda chi sia l'avente diritto, ma l'immobile oggetto dell'intervento.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
per l ufficio in casa è una boiata totale per ecobonus
infatti per ecobonus no ci sarebbe quel limite
se fosse tutta privata avrebbe diritto
se fosse tutto ufficio avrebbe diritto
non è bonuscasa!
infatti per ecobonus no ci sarebbe quel limite
se fosse tutta privata avrebbe diritto
se fosse tutto ufficio avrebbe diritto
non è bonuscasa!
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
se fosse ecobonus avrebbe certamente diritto, il punto è il superbonus, che invece a rigor di legge a quanto pare non ha.
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
in realtà l ade dice di no anche ad ecobonus per analogia di sta mi...a
per 110 il senso lo avrebbe pure come per bonuscasa visto che è per residenziale
per 110 il senso lo avrebbe pure come per bonuscasa visto che è per residenziale
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
ora non mi resta che trovare una moglie. Qualcuno ha una sorella/cugina/amica da piazzare?Scusate, ma nel dubbio, a meno che uno non sia single e viva da solo, non si potrebbe semplicemente aggirare il problema intestando la pratica 110% alla moglie/marito/convivente?
a parte le battute, io sono un forfetario, lo studio è in casa e vivo solo. Ora ho mandato 2 righe di confronto con il mio commercialista e spero
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
pure io ma mi basterebbe ecobonus e si sono inventati sta.....
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
le cause le ha già perse però, se la memoria non mi inganna, perfino sugli immobili merce.
ecobonus si applica anche sugli immobili non residenziali, come partita iva, senza limiti, fosse anche tutto ufficio e accatastato in A/10 (o in C/qualcosa come negozio).
è vero che come contribuente forfettario non si può usufruire direttamente della detrazione, ma non vedo problemi con la cessione del credito.
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
che poi, se uno per sicurezza rinunciasse ai trainati, non vedo quale problema ci sarebbe con i trainanti, considerando che anche gli uffici sono ammessi (se S uffici < S abitazioni). quindi boh...per l ufficio in casa è una boiata totale per ecobonus
infatti per ecobonus no ci sarebbe quel limite
se fosse tutta privata avrebbe diritto
se fosse tutto ufficio avrebbe diritto
non è bonuscasa!
il mio commerialista dice che la questione riguarda i beni strumentali, quindi le case adibite a B&B o simili, ma chi ha l'ufficio in casa ed è forfetario in teoria non dovrebbe avere problemi.
Poi vediamo nei prossimi mesi da che parte cade l'uovo
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Riprendo questa discussione per esporvi un caso particolare.
PREMESSA: libero professionista, in regime forfettario, con residenza e domicilio fiscale in un immobile (UNO): appartamento in affitto.
Il soggetto acquista un differente immobile (DUE) che, dopo l'acquisto, andrà a ristrutturare.
E' corretto considerare le detrazioni spettanti, sulla ristrutturazione dell'immobile DUE, come totali e non ridotte del 50% (uso promiscuo)?
E se successivamente alla fine dei lavori (che sia subito dopo o che sia dopo, es: 2 anni), l'immobile ristrutturato diventasse la sua residenza + domicilio fiscale, cosa succederebbe?
Grazie in anticipo per qualsiasi delucidazione in merito.
PREMESSA: libero professionista, in regime forfettario, con residenza e domicilio fiscale in un immobile (UNO): appartamento in affitto.
Il soggetto acquista un differente immobile (DUE) che, dopo l'acquisto, andrà a ristrutturare.
E' corretto considerare le detrazioni spettanti, sulla ristrutturazione dell'immobile DUE, come totali e non ridotte del 50% (uso promiscuo)?
E se successivamente alla fine dei lavori (che sia subito dopo o che sia dopo, es: 2 anni), l'immobile ristrutturato diventasse la sua residenza + domicilio fiscale, cosa succederebbe?
Grazie in anticipo per qualsiasi delucidazione in merito.
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
La questione uso promiscuo si ha nell'edificio in cui hai sia residenza che domicilio fiscale, quindi se la tua attività è in A, e acquisti l'immobile B puoi fare su quest'ultimo il SB completo, dato che non c'entra in questo caso l'uso promiscuo
Se dopo i lavori vai ad abitare in B non succede nulla, l'importante è che non ci fai la sede dell'attività, altrimenti potrebbero contestarti il SB... quindi puoi farci la residenza, ma il domicilio fiscale devi tenerlo da un'altra parte (ad esempio con un comodato d'uso).
Se dopo i lavori vai ad abitare in B non succede nulla, l'importante è che non ci fai la sede dell'attività, altrimenti potrebbero contestarti il SB... quindi puoi farci la residenza, ma il domicilio fiscale devi tenerlo da un'altra parte (ad esempio con un comodato d'uso).
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Ti ringrazio per la risposta.
Ti scrivo le cose che mi sono balenate in mente: dopo la ristrutturazione, e quindi dopo l'utilizzo dei vari bonus (in questo caso non sarà SB ma bonus ordinari), possono succedere varie situazioni:
1 - l'immobile potrebbe essere venduto (e chi lo acquista potrebbe ovviamente farci la sede della sua attività) ...
2 - viene spostata solo la residenza (e qui credo non vi siano problemi)
3 - viene spostato anche il domicilio fiscale magari dopo 2/3 anni... (quindi non sarebbe come il caso 1?)
E se facessimo l'esempio contrario: sono dipendente, compro casa, ristrutturo, sfrutto i bonus dopo 1 o 2 anni da dipendente passo a P.IVA con sede nell'edificio ristrutturato... non è equivalente al caso 1 e 3 ?
Chiedo sempre per farmi un'idea il più precisa possibile, per quanto possibile...
Ecco su questo punto ho i dubbi più grandi anche perchè non trovo riferimenti a casi analoghi (nonostante tanto tempo speso in questa ricerca).boba74 ha scritto: ↑ven giu 18, 2021 09:29 Se dopo i lavori vai ad abitare in B non succede nulla, l'importante è che non ci fai la sede dell'attività, altrimenti potrebbero contestarti il SB... quindi puoi farci la residenza, ma il domicilio fiscale devi tenerlo da un'altra parte (ad esempio con un comodato d'uso).
Ti scrivo le cose che mi sono balenate in mente: dopo la ristrutturazione, e quindi dopo l'utilizzo dei vari bonus (in questo caso non sarà SB ma bonus ordinari), possono succedere varie situazioni:
1 - l'immobile potrebbe essere venduto (e chi lo acquista potrebbe ovviamente farci la sede della sua attività) ...
2 - viene spostata solo la residenza (e qui credo non vi siano problemi)
3 - viene spostato anche il domicilio fiscale magari dopo 2/3 anni... (quindi non sarebbe come il caso 1?)
E se facessimo l'esempio contrario: sono dipendente, compro casa, ristrutturo, sfrutto i bonus dopo 1 o 2 anni da dipendente passo a P.IVA con sede nell'edificio ristrutturato... non è equivalente al caso 1 e 3 ?
Chiedo sempre per farmi un'idea il più precisa possibile, per quanto possibile...
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Per le persone fisiche, vale sempre il principio di cassa. Quindi se chi ha fatto la spesa era una persona fisica e ha agito al di fuori dell'attività di impresa, il beneficio è maturato.
Nel caso di trasferimento della proprietà dell'immobile, non vedo quale sia il problema. Il beneficio fiscale è della persona, non dell'immobile.
Se opti per lo sconto in fattura, mica te lo riaddebitano se vendi prima dei dieci anni, anzi l'ADE ha chiarito che lo sconto può essere portato in riduzione della plusvalenza generata dalla vendita dell'immobile.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Grazie per la risposta.
- libero professionista, in regime forfettario, con residenza e domicilio fiscale in un immobile (A): appartamento in affitto.
- lo stesso professionista acquista un differente immobile (B) che va a ristrutturare.
- successivamente sposta sull'immobile B la sua residenza ed il suo domicilio fiscale.
starebbe a significare che gli eventuali bonus sono fruibili in toto dal professionista che ristruttura
l'immobile B anche qualora vi spostasse, successivamente, il suo domicilio fiscale?
Questo che scrivi, tornando al caso in origine:NoNickName ha scritto: ↑ven giu 18, 2021 11:48 Per le persone fisiche, vale sempre il principio di cassa. Quindi se chi ha fatto la spesa era una persona fisica e ha agito al di fuori dell'attività di impresa, il beneficio è maturato.
- libero professionista, in regime forfettario, con residenza e domicilio fiscale in un immobile (A): appartamento in affitto.
- lo stesso professionista acquista un differente immobile (B) che va a ristrutturare.
- successivamente sposta sull'immobile B la sua residenza ed il suo domicilio fiscale.
starebbe a significare che gli eventuali bonus sono fruibili in toto dal professionista che ristruttura
l'immobile B anche qualora vi spostasse, successivamente, il suo domicilio fiscale?
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Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Diciamo di sì, anche se così facendo è ovvio che stai aggirando la legge con il solito comportamento tipicamente itagliano che, fatta la legge, cerca l'inganno.
Ma come scrivevo più sopra, anche il professionista può beneficiare del SB sul/i domicilio/i fiscale/i se il bene non è tra quelli di cui all’articolo 65 o all’articolo 54, comma 2, del Tuir, e cioè sostanzialmente se l'immobile:
- non figura nell'inventario
- non vi è locazione finanziaria
- non vi è ammortamento sull'immobile
cioè in estrema sintesi non figurano poste di bilancio riconducibili all'immobile e eventuali spese effettuate sull'immobile, a qualunque titolo, non sono state fatturate alla partita iva, ma al codice fiscale della persona fisica.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Questo dovrebbe chiarirlo l'AdE, dato che è stata lei a lanciare il sasso con quella maledetta circolare...Meldro ha scritto: ↑ven giu 18, 2021 12:46 Grazie per la risposta.
Questo che scrivi, tornando al caso in origine:NoNickName ha scritto: ↑ven giu 18, 2021 11:48 Per le persone fisiche, vale sempre il principio di cassa. Quindi se chi ha fatto la spesa era una persona fisica e ha agito al di fuori dell'attività di impresa, il beneficio è maturato.
- libero professionista, in regime forfettario, con residenza e domicilio fiscale in un immobile (A): appartamento in affitto.
- lo stesso professionista acquista un differente immobile (B) che va a ristrutturare.
- successivamente sposta sull'immobile B la sua residenza ed il suo domicilio fiscale.
starebbe a significare che gli eventuali bonus sono fruibili in toto dal professionista che ristruttura
l'immobile B anche qualora vi spostasse, successivamente, il suo domicilio fiscale?
In linea di massima, una volta che chiudi il SB e magari fai anche la cessione del credito (quindi non devi aspettare 5 anni di detrazioni fiscali), da quel momento in poi secondo me dovresti poter fare ciò che vuoi con l'immobile: venderlo, affittarlo, demolirlo, e quindi anche trasferirci la tua attività, senza che qualcuno venga a chiederti indietro il bonus di cui hai già usufruito.
Però anche messa così il dubbio mi rimane....perchè allora se io ho l'attività a casa mia e volessi fare il SB mi basterebbe trasferire momentaneamente la sede della mia attività da un'altra parte finchè i lavori non sono chiusi, e poi tornare a metterla a casa, ma a quel punto che senso ha tutta questa circolare? Perchè a quel punto tale vincolo varrebbe solo nel periodo di esecuzione dei lavori.
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
E già... hai ragione.boba74 ha scritto: ↑ven giu 18, 2021 14:24 Questo dovrebbe chiarirlo l'AdE, dato che è stata lei a lanciare il sasso con quella maledetta circolare...
In linea di massima, una volta che chiudi il SB e magari fai anche la cessione del credito (quindi non devi aspettare 5 anni di detrazioni fiscali), da quel momento in poi secondo me dovresti poter fare ciò che vuoi con l'immobile: venderlo, affittarlo, demolirlo, e quindi anche trasferirci la tua attività, senza che qualcuno venga a chiederti indietro il bonus di cui hai già usufruito.
Però anche messa così il dubbio mi rimane....perchè allora se io ho l'attività a casa mia e volessi fare il SB mi basterebbe trasferire momentaneamente la sede della mia attività da un'altra parte finchè i lavori non sono chiusi, e poi tornare a metterla a casa, ma a quel punto che senso ha tutta questa circolare? Perchè a quel punto tale vincolo varrebbe solo nel periodo di esecuzione dei lavori.
Purtroppo non ho trovato alcun riscontro in tal senso da nessuna parte.
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Buongiorno, scusate se riprendo questa discussione di qualche mese fa, ma non mi sembrava il caso di aprirne un'altra dato che l'argomento è ancora di attualità.
Sono un professionista in regime forfettario e vorrei aprire la pratica 110 per la mia abitazione.
Quando ho aperto p.iva l'indirizzo indicato è quello della mia abitazione e ho scoperto che ciò comporta che l'abitazione diventa ad uso promiscuo.
Ho letto tutta la discussione, ma non sono arrivato ad una conclusione definitiva per risolvere il problema: per evitare contestazioni è sufficiente comunicare all'agenzia delle entrate lo spostamento del luogo di lavoro indicando l'ufficio in cui effettivamente lavoro? Ma è necessario anche fare e registrare eventuale contratto di comodato uso gratuito o non è necessario registrarlo (ho letto che costa 200+bolli)?
Secondo il mio commercialista, nel mio caso non ha molto senso questa cosa dell'uso promiscuo, in quanto sono in regime forfettario e non detraggo nulla (e non ho nemmeno mai acquistato o intestato qualcosa alla mia partita iva).
Altra soluzione o ulteriore sicurezza oltre a spostare l'indirizzo potrebbe essere intestare la pratica a mia moglie (proprietaria al 50%)?
Grazie.
Sono un professionista in regime forfettario e vorrei aprire la pratica 110 per la mia abitazione.
Quando ho aperto p.iva l'indirizzo indicato è quello della mia abitazione e ho scoperto che ciò comporta che l'abitazione diventa ad uso promiscuo.
Ho letto tutta la discussione, ma non sono arrivato ad una conclusione definitiva per risolvere il problema: per evitare contestazioni è sufficiente comunicare all'agenzia delle entrate lo spostamento del luogo di lavoro indicando l'ufficio in cui effettivamente lavoro? Ma è necessario anche fare e registrare eventuale contratto di comodato uso gratuito o non è necessario registrarlo (ho letto che costa 200+bolli)?
Secondo il mio commercialista, nel mio caso non ha molto senso questa cosa dell'uso promiscuo, in quanto sono in regime forfettario e non detraggo nulla (e non ho nemmeno mai acquistato o intestato qualcosa alla mia partita iva).
Altra soluzione o ulteriore sicurezza oltre a spostare l'indirizzo potrebbe essere intestare la pratica a mia moglie (proprietaria al 50%)?
Grazie.
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Ti dico quello che ho fatto io che ero nella tua stessa situazione (a parte che non sono forfettario, ma non cambia nulla).Frankie ha scritto: ↑ven nov 26, 2021 11:43 Buongiorno, scusate se riprendo questa discussione di qualche mese fa, ma non mi sembrava il caso di aprirne un'altra dato che l'argomento è ancora di attualità.
Sono un professionista in regime forfettario e vorrei aprire la pratica 110 per la mia abitazione.
Quando ho aperto p.iva l'indirizzo indicato è quello della mia abitazione e ho scoperto che ciò comporta che l'abitazione diventa ad uso promiscuo.
Ho letto tutta la discussione, ma non sono arrivato ad una conclusione definitiva per risolvere il problema: per evitare contestazioni è sufficiente comunicare all'agenzia delle entrate lo spostamento del luogo di lavoro indicando l'ufficio in cui effettivamente lavoro? Ma è necessario anche fare e registrare eventuale contratto di comodato uso gratuito o non è necessario registrarlo (ho letto che costa 200+bolli)?
Secondo il mio commercialista, nel mio caso non ha molto senso questa cosa dell'uso promiscuo, in quanto sono in regime forfettario e non detraggo nulla (e non ho nemmeno mai acquistato o intestato qualcosa alla mia partita iva).
Altra soluzione o ulteriore sicurezza oltre a spostare l'indirizzo potrebbe essere intestare la pratica a mia moglie (proprietaria al 50%)?
Grazie.
Ho cambiato la sede della mia attività, mettendoci quella dell'ufficio del mio collega (dove per altro lavoro quotidianamente, ma avevo sempre tenuto casa mia come sede della mia partita IVA).
Poi ho fatto (anzi devo ancora farlo, ma vabbeh) un contratto di comodato d'uso gratuito al collega. Il mio commercialista mi ha detto che basta una scrittura privata, non mi ha parlato di bolli o altro, ma in effetti non ho ancora concluso la cosa. In ogni caso il contratto di comodato d'uso serve a te a livello di eventuali verifiche fiscali (perchè devi dimostrare di avere un qualche titolo a poter utilizzare quella determinata sede piuttosto che un'altra), ma non serve di per sè per cambiare l'indirizzo della partita IVA: per quello basta semplicemente comunicarlo all'agenzia delle entrate, credo si faccia anche direttamente nel cassetto fiscale, non occorre allegare nulla.
Lo spostamento l'ho fatto un mese prima di iniziare i lavori per il SB a casa mia, a scanso di ogni contestazione.
Non ti so dire "quando" una volta finiti i lavori e ceduti tutti i crediti io possa tornare ad avere il domicilio fiscale a casa mia, non che mi cambi granchè, avrei potuto fare lo stesso con casa di mia suocera, anche perchè non occorre un "edificio intero", è possibile prendere in comodato d'uso anche solo una stanza.
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Siamo nella stessa identica situazione. E farei proprio come hai fatto tu.
Sono solo in dubbio per il comodato d'uso gratuito, se sia meglio registrarlo, per dare effettiva prova all'agenzia delle entrate.
Perchè se ho letto bene, per il codice civile, puo' essere fatto orale o scritto. In questo secondo caso, andrebbe registrato ma ciò costa 200euro+16.
Ciao.
Sono solo in dubbio per il comodato d'uso gratuito, se sia meglio registrarlo, per dare effettiva prova all'agenzia delle entrate.
Perchè se ho letto bene, per il codice civile, puo' essere fatto orale o scritto. In questo secondo caso, andrebbe registrato ma ciò costa 200euro+16.
Ciao.
Re: Interpello Ade n. 198/2021 casa/ufficio
Assolutamente registrato....in qualche modulistica della banca mi pare ti chiedano anche il protocollo e data dell'atto di registrazione.,..Frankie ha scritto: ↑ven nov 26, 2021 15:27 Siamo nella stessa identica situazione. E farei proprio come hai fatto tu.
Sono solo in dubbio per il comodato d'uso gratuito, se sia meglio registrarlo, per dare effettiva prova all'agenzia delle entrate.
Perchè se ho letto bene, per il codice civile, puo' essere fatto orale o scritto. In questo secondo caso, andrebbe registrato ma ciò costa 200euro+16.
Ciao.