Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Normativa per gli impianti gas, Legge 46/90, Delibera AEEG 40/04, ecc.

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ubaldo pelux
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Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da ubaldo pelux »

Forse questa domanda e' stata fatta tante volte ma ancora molti aspetti non mi sono chiari .
In un locale ( veranda ) dove e' installata una caldaia a camera stagna e' necessario un foro di areazione oppure no ?
La norma mi pare dica che se il locale e' ventilabile ( finestre apribili verso l' esterno ) non necessita di alcun foro .
Allora perche' alcuni verificatori ( nella mia citta' da un paio di anni stanno girando ) vogliono vedere il foro e altri no ?
Di certo non mi vado a mettere in polemica con nessuno ma questo aspetto deve essere chiarito almeno so' come comportarmi .
Grazie dell' aiuto .
Ospsar
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da Ospsar »

ubaldo pelux ha scritto:In un locale ( veranda ) dove e' installata una caldaia a camera stagna e' necessario un foro di areazione oppure no ?
No se la presa aria è all'esterno del locale.
ubaldo pelux ha scritto:La norma mi pare dica che se il locale e' ventilabile ( finestre apribili verso l' esterno ) non necessita di alcun foro . .
Giusto, ma questo riguarda la tubazione del gas non la caldaia.
simcat
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da simcat »

Se il locale è ventilabile non vi è nessuna necessita normativa di aerazioni permanenti.
meandro
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da meandro »

Ospsar ha scritto:
Giusto, ma questo riguarda la tubazione del gas non la caldaia.
ma la tubazione del gas direi che arriva proprio nel locale in cui è installata la caldaia... ergo...

MeA
Andrea_Diqui
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da Andrea_Diqui »

ubaldo pelux ha scritto:Forse questa domanda e' stata fatta tante volte ma ancora molti aspetti non mi sono chiari .
In un locale ( veranda ) dove e' installata una caldaia a camera stagna e' necessario un foro di areazione oppure no ?
La norma mi pare dica che se il locale e' ventilabile ( finestre apribili verso l' esterno ) non necessita di alcun foro .
Allora perche' alcuni verificatori ( nella mia citta' da un paio di anni stanno girando ) vogliono vedere il foro e altri no ?
Di certo non mi vado a mettere in polemica con nessuno ma questo aspetto deve essere chiarito almeno so' come comportarmi .
Grazie dell' aiuto .
Se il raccordo gas della caldaia è filettato e/o a bocchettone come succede sempre il foro ci vuole per evitare possibili miscele esplosive in caso di fuga di gas; per cui il foro ci vuole sempre
Andrea Diqui
ubaldo pelux
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da ubaldo pelux »

Anche io ero quasi convinto che il foro ( in caso di fuga gas dal raccordo di collegamento alla caldaia ) ci vuole sempre , ci sono decine di pagine e si e' crata molta confusione in merito a questi benedetti fori ma nessuno ha mai detto esplicitamente che E' OBBLIGATORIO e che SI DEVE SEMPRE EFFETTUARE .
Non capisco perche' una cosa cosi' semplice la fanno diventare complicata e creano incomprensioni .
antonio
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da antonio »

Nei locali ciechi sono vietate giunzioni meccaniche/filettate e quindi non è consentita l'installazione di nessun apparecchio, perchè sarebbe da collegare alla tubazione gas con raccordi filettati.

Nei locali ventilati/ventilabili sono invece ammesse anche giunzioni filettate e quindi è consentita l'installazione di apparecchi a gas.

Se esiste anche un solo serramento apribile, l'installazione sarebbe quindi consentita.

I moderni serramenti, ancorchè apribili, sono dotati però di ottime guarnizioni di tenuta che non consentono la fuoriuscita dal locale di fughe di gas e quindi, per maggior sicurezza, è sempre meglio realizzare almeno un'apertura da 100 cm2 per impianti fino a 35 kw., nella parte alta del locale se l'impianto è a gas metano, oppure a pavimento se gpl, anche se la norma non lo impone.
ubaldo pelux
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da ubaldo pelux »

Perfettamente daccordo con te Antonio , alcune volte ci sono state perdite ( anche se rarissime ) proprio alla valvola gas della caldaia quindi in questo caso il foro e' sempre una sicurezza , pero' se uno deve attenersi alla norma mi pare di capire che "non e' necessario alcun foro se trattasi di caldaie a camera stagna " .
Considerando poi che almeno il 50% delle cucine ( spesso facente parte dello stesso locale caldaia ) NON possiede le valvole con termocoppie allora un foro da almeno 100 cm in alto sarebbe bene realizzarlo sempre e comunque .
Allora per chiudere SEMPRE ALMENO 1 FORO :wink:
yogi
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da yogi »

La UNI 7129 è molto chiara in proposito: nel caso in esame non serve alcun foro se il locale è ventilabile, cioè dotato di finestra.
ASTRO
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da ASTRO »

Sicuro al 10000x10000 in quanto mi sono "scornato" (per fortuna a ragione) La "vecchia" 7129 recitava "locali ventilati" quindi obbligo di foro. Nell'altimo aggiornamento della 7129 del 2000 o 2001 dopo anni di diatribe e per risolvere la questione hanno sostituito la parola "locali ventilati" con "locali ventilabili" e quindi con finestra apribile. personalmente quanto tocca a me decidere il foro io lo faccio fare lo stesso.
Andrea70
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da Andrea70 »

Yogi scive : ".....La UNI 7129 è molto chiara in proposito: nel caso in esame non serve alcun foro se il locale è ventilabile, cioè dotato di finestra......"
Mi spiace ma questa affermazione è errata.

Come qualcuno ha già scritto, il problema è la presenza del tubo del gas, che per essere collegato alla caldaia dovrà necessariamente avere un giunto.
Pertanto FORO OBBLIGATIORIO, su questo non vi dubbio alcuno, e nel punto più alto del locale se si alimenta la caldaia con metano, nel punto più basso se la si alimenta con GPL
Il dibattito andrebbe invece fatto sulla DIMESIONE del foro stesso. Infatti il discorso dei 100 o 200 cm2 vale per la ventilazione e non per l'areazione!!! Ricordo che per ventilazione si intende l'immissioNe di aria comburente per la combustione, mentre per areazione la possibilità di evacuare il gas combustibile in caso di fuga.
Sulle dimensione nulla viene prescritto dalla 7129, quindi vige la discrezionalità del progettista. A mio parere un foro da 10 cm di diametro è più che sufficiente : la cosa veramente importante è che sia nel punto più alto (metano) o più basso (gpl) altrimenti vi è la certezza che in caso di fuga si formino delle sacche fra il foro e i punti più alti o bassi del locale.

Una curiosità : in Germania nessun foro di areazione è obbligatorio. Al suo posto viene richiesta un prova di tenuta a pressione della condotta gas.
ubaldo pelux
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da ubaldo pelux »

In Germania fa' troppo freddo per avere il foro di areazione :lol:
SuperP
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da SuperP »

ubaldo pelux ha scritto: In un locale ( veranda ) dove e' installata una caldaia a camera stagna e' necessario un foro di areazione oppure no ?
A livello legislativo non è obbligatoria il foro di areazione (per eventuale fughe di gas) se il locale è ventilabile (dotato di finestre apribili)
:?: I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
:?: Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
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yogi
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da yogi »

Chiarisco meglio per Andrea70, senza ombra di polemica, ma con spirito collaborativo.

La UNI7129 prevede solo che il locale sia "ventilabile", cioè dotato di finestra apribile.

Le aperture di ventilazione non nascono per evacuare il gas in caso di perdita, ma per far affluire l'aria necessaria alla combustione.

Se la tubazione è realizzata a regola d'arte e provata la tenuta, come le norme prescrivono, non ci saranno perdite apprezzabili.

Un saluto, Yogi.
antonio
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da antonio »

Ennesimo chiarimento:
comma 2 dell'art. 3.3.2.1 della 7129/01 corretta il 23 agosto 2005
nei locali non ventilabili, cioè privi di aperture rivolte verso l'esterno, le giunzioni devono essere unicamente saldate.
Tradotto in termini pratici: se vi sono aperture verso l'esterno con possibilità di ventilare il locale, ci possono essere giunzioni filettate.
Ora, ognuno intende le aperture ventilabili rivolte verso l'esterno a modo suo.
Il tecnico poco scrupoloso accetta anche semplici finestre apribili.
Quello più prudente vuole invece aperture di ventilazione permanenti (bastano anche solo 100 cm2 nella parte alta se l'impianto è a gas metano, oppure nella parte bassa se è a gpl).
Ogni tecnico può scegliere a suo piacimento da che parte stare.
In caso però di eventuali fughe ed esplosioni, lo stesso tecnico dovrà poi difendersi dalle varie accuse che gli saranno imputate (attenzione: sia nel primo che nel secondo caso)
Quindi, meglio un poco di prudenza in più
girondone
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Iscritto il: ven mar 16, 2007 09:48
Località: SV

Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da girondone »

dove si trova questa correzzione del 2005?
è stata corretta solo quel'articolo o anche altri?
grazie
tagio
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da tagio »

ANTONIO ha scritto: Ora, ognuno intende le aperture ventilabili rivolte verso l'esterno a modo suo.
Il tecnico poco scrupoloso accetta anche semplici finestre apribili.
Quello più prudente vuole invece aperture di ventilazione permanenti (bastano anche solo 100 cm2 nella parte alta se l'impianto è a gas metano, oppure nella parte bassa se è a gpl).
Ogni tecnico può scegliere a suo piacimento da che parte stare.
In caso però di eventuali fughe ed esplosioni, lo stesso tecnico dovrà poi difendersi dalle varie accuse che gli saranno imputate (attenzione: sia nel primo che nel secondo caso)
Quindi, meglio un poco di prudenza in più
Se parliamo di obblighi penso che si possa imputare poco al tecnico che ha applicato la normativa.
Poi "solo 100 cmq" non e' tanto semplice. Intanto devi rispettare i requisiti acustici e con un foro di quel genere non li rispetti di sicuro. Quindi devi usare un sistema silenziato che puo' arrivare anche a costare parecchio e, se intervieni sull'esistente magari in zona sismica, un pezzo di muro per ospitarlo non e' detto che puoi toglierlo.
simcat
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Iscritto il: mer apr 18, 2007 23:01

Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da simcat »

Eppure l'italiano è una bella lingua proprio per i suoi tanti vocabili, ognuno dei quali ha un proprio e non interpretabile significato.
Ventilabile non è sinonimo di ventilato.
Se avessero voluto l'obbligo del foro di aerazione e, non per la combustione (perchè con una caldaia tipo C questa interpretazione non ha senso), ma per la fuga di gas avrebbero dovuto scrivere "con giunzioni filettate il locale deve essere ventilato".
Come ho già detto più volte, per ragioni di sicurezza non è certo sbagliato consigliare tale aerazione, anzi.....,
ma per la norma non serve.
antonio
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Iscritto il: lun set 17, 2007 11:27

Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da antonio »

simcat ha scritto:Eppure l'italiano è una bella lingua proprio per i suoi tanti vocabili, ognuno dei quali ha un proprio e non interpretabile significato.
Ventilabile non è sinonimo di ventilato.
Se avessero voluto l'obbligo del foro di aerazione e, non per la combustione (perchè con una caldaia tipo C questa interpretazione non ha senso), ma per la fuga di gas avrebbero dovuto scrivere "con giunzioni filettate il locale deve essere ventilato".
Come ho già detto più volte, per ragioni di sicurezza non è certo sbagliato consigliare tale aerazione, anzi.....,
ma per la norma non serve.
Penso che tutti noi sappiamo la differenza che esiste fra il termine ventilabile e ventilato e quindi non sia un problema di interpretazione del termine.
Come poi giustamente sostieni, è meglio che il locale sia ventilato, anche se la norma consente che sia anche solo ventilabile.
Per gli innmorati della lingua italiana inoltre, l'inchiesta pubblica della revisione alla 7129 modifica l'articolo incriminato, introducendo due nuovi termini:
nei locali non areati o non areabili, cioè privi di aperture rivolte verso l'esterno, le giunzioni possono essere solo saldate o brasate.

Probabilmente hanno sottolineato il termine areabile per dare più valenza a chi non vuole realizzare le aperture permanenti.
E quindi, dal vecchio termine di locali non ventilati della 7129/92 si è passati a locali ventilabili nel 2001 e fra poco potranno essere (forse) locali non areabili
yogi
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Iscritto il: mer gen 09, 2008 21:21

Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da yogi »

ANTONIO ha scritto:Ennesimo chiarimento:
comma 2 dell'art. 3.3.2.1 della 7129/01 corretta il 23 agosto 2005
nei locali non ventilabili, cioè privi di aperture rivolte verso l'esterno, le giunzioni devono essere unicamente saldate.
Tradotto in termini pratici: se vi sono aperture verso l'esterno con possibilità di ventilare il locale, ci possono essere giunzioni filettate.
Ora, ognuno intende le aperture ventilabili rivolte verso l'esterno a modo suo.
Il tecnico poco scrupoloso accetta anche semplici finestre apribili.
Quello più prudente vuole invece aperture di ventilazione permanenti (bastano anche solo 100 cm2 nella parte alta se l'impianto è a gas metano, oppure nella parte bassa se è a gpl).
Ogni tecnico può scegliere a suo piacimento da che parte stare.
In caso però di eventuali fughe ed esplosioni, lo stesso tecnico dovrà poi difendersi dalle varie accuse che gli saranno imputate (attenzione: sia nel primo che nel secondo caso)
Quindi, meglio un poco di prudenza in più
Perdonami, ma non accetto che si tacci di poca scrupolosità chi si attiene alle norme. Suona offensivo. Parimenti potrei tacciare di insicurezza chi, dopo aver eseguito una tubazione gas, voglia anche una apertura permanente di ventilazione, ma non voglio farlo.

Occorre però distinguere la corretta interpretazione della norma, necessaria, ad esempio, per stabilire eventuali responsabilità in caso di incidente, dalle precauzioni aggiuntive che ciascuno di noi può aggiungere secondo il suo carattere, le sue esperienze e l'esame di ciascuna particolare situazione. In materia di sicurezza le norme stabiliscono un minimo inderogabile. Pertanto ciascuno, se vuole, ma senza obblighi, può fare di più.
antonio
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Re: Caldaia stagna quale foro di areazione ?

Messaggio da antonio »

yogi ha scritto: Perdonami, ma non accetto che si tacci di poca scrupolosità chi si attiene alle norme. Suona offensivo. Parimenti potrei tacciare di insicurezza chi, dopo aver eseguito una tubazione gas, voglia anche una apertura permanente di ventilazione, ma non voglio farlo.

Occorre però distinguere la corretta interpretazione della norma, necessaria, ad esempio, per stabilire eventuali responsabilità in caso di incidente, dalle precauzioni aggiuntive che ciascuno di noi può aggiungere secondo il suo carattere, le sue esperienze e l'esame di ciascuna particolare situazione. In materia di sicurezza le norme stabiliscono un minimo inderogabile. Pertanto ciascuno, se vuole, ma senza obblighi, può fare di più.
Se suona offensivo me ne scuso, ma la sostanza non cambia: chi crede che una giunzione filettata anche se ben eseguita (sia sull'impianto che all'interno della caldaia) non possa perdere mai, credo però che si sbagli, perchè di idraulici che possono sbagliare o caldaie male assemblate ne girano per fortuna poche, ma a volte capitano.
Non solo, credo poi che sbagli anche chi sostiene che in un locale ventilabile in cui vi sia una eventuale perdita di gas, non si possa formare una concentrazione con pericolo di esplosione quando il serramento è chiuso.
E quindi faccio parte di chi preferisce avere ancora anche un'apertura permanente di almeno 100 cm2, pur sapendo che comunque dal 2001 non è più obbligatoria.

Per le eventuali responsabilità poi in caso di danni, come tecnico verrei assolto perchè potrei dimostrare di aver rispettato il minimo imposto dalla norma, mentre l'idraulico verrebbe condannato, perchè dal suo impianto è comunque fuoriuscito gas che a causato l'esplosione.
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