Cambio destinazione d'uso con opere - seminterrato

Normativa acustica, rumore in ambienti lavorativi, Legge 447/95, DPCM 5.12.97, DLgs 195/06, ecc.

Moderatore: Edilclima

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Faber
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Cambio destinazione d'uso con opere - seminterrato

Messaggio da Faber »

Ho per le mani una riqualificazione di un seminterrato da ufficio ad abitazioni, con creazione di nuove unità immobiliari (Milano).
Sulla base delle informazioni disponibili, si interverrà sicuramente su pavimento e pareti verticali, con sostituzione dei serramenti, per cui si dovrebbe poter conseguire il rispetto dei limiti di legge del DPMC.
I dubbi riguardano invece il rumore di calpestio dalle unità immobiliari soprastanti: il solaio interpiano non è oggetto di intervento (al massimo, se le altezze lo consentiranno, sarà possibile installare un controsoffitto).
Di fatto, non è possibile in alcun modo modificare il comportamento al rumore di calpestio dagli appartamenti al piano terra verso il seminterrato, perché non si interviene sulle unità a piano terra.
Non sono neanche sicuro che il rumore di calpestio dai piani superiori sia una caratteristica delle nuove unità immobiliari (nel senso che il rumore di calpestio deriva dalle caratteristiche delle unità immobiliari al piano terra).
Come si può conciliare questa situazione con il rispetto dei requisiti igienico-sanitari richiesto dalla legge sul recupero dei seminterrati?
Finora, l'unico elemento oggettivo è che la legge dice che gli interventi di recupero dei seminterrati non sono qualificati come nuove costruzioni: questo sembra poter sottendere che, anche dovendo presentare un vero e proprio permesso di costruire, ricado comunque in una ristrutturazione pesante, per cui quello che non tocco rimane com'è (fatto salvo di cercare comunque di migliorare la situazione per quanto possibile).
Ma mi rimangono comunque molti dubbi in merito…
Potete aiutarmi?

P.S. Ci possono essere problemi analoghi per gli scarichi dai piani superiori, ma ho ancora troppe poche informazioni in merito...
barabba
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Re: Cambio destinazione d'uso con opere - seminterrato

Messaggio da barabba »

Dunque, da che mondo è mondo il calpestio lo metti a posto sul tuo pavimento, è impossibile poter sistemare quello sopra, nè è previsto salvo che quelli sopra non ristrutturino. Io ho sempre indicato nella relazione sui RAP questo aspetto, nessuno ha mai obiettato.
Quanto al cambio di destinazione d'uso, a Milano ti chiedono anche il clima acustico, assoggettandolo a nuova costruzione, vedi art. 119 comma d del regolamento edilizio.
Quindi fai attenzione piuttosto al discorso "sistemo quello che tocco".
Io a Milano, stante queste richieste, ho sempre fatto sistemare tutto, SERRAMENTI COMPRESI. tutto tranne il calpestio soprastante ovvio.
ponca
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Re: Cambio destinazione d'uso con opere - seminterrato

Messaggio da ponca »

per il cambio di destinazione d'uso concordo con questo approccio ragionevole
adeguo l'edificio ad eccezione del calpestio e del rumore degli impianti condominiali, per i quali ho un'impossibilità tecnica

un tecnico più rigido però potrebbe sostenere che se non sei in grado di garantire i requisiti acustici passivi allora l'intervento non è realizzabile!
Faber
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Re: Cambio destinazione d'uso con opere - seminterrato

Messaggio da Faber »

Grazie a entrambi.
Giusto per sottolineare che l'argomento rimane confuso (almeno per me), riesco a trovare il modo di essere d'accordo con voi sia per le affermazioni che vanno in un senso sia per quelle che vanno in senso opposto (scusate la lunghezza).

Approccio ragionevole data impossibilità tecnica per calpestio e (forse) per rumore impianti: approccio di buon senso, quasi nulla da dire, anche se, ad esempio, un calpestio anni 70 non è proprio il massimo da avere sopra la testa e in un mondo ideale andrebbe almeno spiegato all'acquirente.
(nel caso specifico, tutto il resto verrà sicuramente interessato dall'intervento - molto probabilmente verranno anche spostate delle colonne di scarico, per cui il "quello che tocco metto a posto" includeva tutto il resto…)

Se non sei in grado di garantire i RAP, allora l'intervento non è realizzabile.
Questa per esempio è la posizione della Regione Toscana (c'è una risposta specifica a una FAQ sul frazionamento di unità immobiliari, anche se poi in rete si trova una bozza di controdeduzioni che vanno in senso opposto (non so se sono andati avanti, però).
Esiste però anche un parere del Min. Amb. del 18 Ottobre 2017, che rispondendo al Comune di Grosseto (sempre in Toscana), si esprime in senso opposto, richiamandosi peraltro al parere 880/SIAR/99 del 9 Marzo 1999.
Per quanto mi riguarda, pur comprendendo le ragioni di questo approccio, mi limito a sottolineare che un approccio "talebano" impedirebbe di fatto il recupero del 99% dei seminterrati a Milano, andando peraltro a bloccare una scelta urbanistica ben precisa.

Clima acustico
Questa per me è la situazione più kafkiana.
Nel caso di clima acustico sul bordo di una strada esistente, in caso di eventuale superamento, dato che di fatto non è possibile effettuare interventi, ho sempre seguito l'approccio del comma 2 dell'art. 6 del Decreto strade, in cui vengono forniti valori accettabili all'interno degli ambienti, da conseguire con infissi specifici (sono peraltro conseguibili già con i limiti di isolamento di facciata del DPCM 05.12.2997): tale possibilità è richiamata anche nel Regolamento Edilizio di Milano.
Questa appare l'unica soluzione praticabile (non potendo, per ragioni tecniche e/o economiche, chiudere la strada o limitarne il traffico o introdurre asfalto fonoassorbente o fare barriere sul marciapiede o …), ma rende di fatto inutile il clima acustico, che diventa un mero adempimento burocratico.
D'altronde, se con il clima ho un superamento dell'infrastruttura e, come sempre avviene, ho delle altre unità immobiliari nelle immediate vicinanze, l'infrastruttura dovrebbe già essere oggetto di un piano di risanamento, indipendentemente dall'intervento che sto valutando.
Inoltre, nel caso dei seminterrati, nella legge per il recupero, viene esplicitato che "l'intervento non è qualificato come nuova costruzione": a questo punto perché il clima?
barabba
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Re: Cambio destinazione d'uso con opere - seminterrato

Messaggio da barabba »

Ciao Faber, per i requisiti l'approccio talebano, in una nazione come l'Italia che ha fatto dell'aggiramento o interpretazione delle norme la propria fede calcistica, fa quasi tenerezza...;-)
Per il clima, non farti fuorviare dall'interpretazione che ho dato io del comma del R.E.: ho aggiunto io che il comune di Milano assimila il cambio a una nuova costruzione, sul regolamento non c'è scritto. Io per ora ho avuto a che fare solo con cambi di destinazione d'uso fuori terra e ti confermo che il clima è veramente un adempimento burocratico nella maggior parte dei casi, anche perchè siamo al colmo che in un edificio completamente residenziale, salvo uffici al piano terra, ho dovuto fare il clima per verificare il cambio di destinazione a residenziale... e se avessi rilevato troppo rumore? Non permettevano il cambio di destinazione d'uso dicendo che lì le residenze non si possono avere??
ciao Gianluca
Faber
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Re: Cambio destinazione d'uso con opere - seminterrato

Messaggio da Faber »

Grazie del supporto e concordo in pieno (è che ho sempre la tendenza a lottare contro i mulini a vento della burocrazia… anche se so che finisco sempre per sbatterci la testa).
ponca
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Re: Cambio destinazione d'uso con opere - seminterrato

Messaggio da ponca »

Faber ha scritto: lun nov 04, 2019 10:48 Se non sei in grado di garantire i RAP, allora l'intervento non è realizzabile.
Questa per esempio è la posizione della Regione Toscana (c'è una risposta specifica a una FAQ sul frazionamento di unità immobiliari, anche se poi in rete si trova una bozza di controdeduzioni che vanno in senso opposto (non so se sono andati avanti, però).
non ho notizia di questa bozza di controdeduzioni, potresti indicarmi dove si trovano? grazie
Faber
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Re: Cambio destinazione d'uso con opere - seminterrato

Messaggio da Faber »

Sono rintracciabili a questo link, ma sembrano quasi appunti "privati"...
http://www.gr.archiworld.it/download.ph ... =documento
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