ABC x impianto riscaldamento e ACS

Normativa Europea, Nazionale e Regionale sulla classificazione e certificazione energetica degli edifici, accreditamento tecnici, ecc.

Moderatore: Edilclima

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Marta
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ABC x impianto riscaldamento e ACS

Messaggio da Marta »

Ciao a tutti ... dunque dopo aver litigato tt il week con superfici nette e lorde, volumi e trasmittanze ... eccomi giunta alla parte sugli impianti ... ed ora sì che mi viene il mal di pancia vero! ;-)

Provo ad aggrapparmi a voi ... nella speranza di colmare le voragini per l'emergenza, poi parola di lupetto che mi faccio un corso in materia per almeno infarinarmi un po.

Domani cjiamerò anche la Vaillant se è il caso, ma almeno devo colmare delle lacune, se no rischio di non intendermi neanche:

Dunque, butto qua le lacune, vediamo se qulacuno di voi a voglia di darmi qualche dritta:

Ho una villa con, all'interno di un locale apposito, una caldaia VAILLANT del 2001 (VK 660-3) a METANO con una POTENZA TERMICA = 73,70 kW, che serve anche per riscaldare l'ACS in un contenitore (VZH 300-3) da 300 litri.
Diciamo che questi sono gli unici dati certi recuperati leggendo le etichette sulle macchine.

Dubbi:

1) Sistema di emissione (radiatori su parete perimetrale senza isolamento): dove posso trovare la POTENZA DEGLI AUSILIARI? e' stimabile in qualche modo?

2) Sistema di accumulo: ma si riferisce all'ACS?

3) Generatore di calore: come faccio a capire (non lo trovo scritto da nessuna parte) che tipologia è tra bruciatore ad aria soffiata con/senza chiusura all'aria all'arresto, bruciatori soffiati a premiscelazione totale, generatore con scarico a parete, bruciatore atmosferico a gas? C'è un modo per escluderne qualcuna?

4) Potenza totale elettrica dei bruciatori e delle pompe: può essere la stessa cosa di "potenza elettrica assorbita totale" che trovo nella scheda tecnica? Però è un valore solo ... non è distinta per bruciatori e pompe ... Come posso fare?

5 ) Sistemazione di erogazione ACS: dove pesco la potenza degli ausiliari, cosa si intende?

6) Non sapendo esattamente cosa sono sia un "recuperatore di calore" come faccio a sapere se c'è? e' una cosa che si trova sempre in centrale termica, od è integrato nella caldaia?

Grazie a tutti per qualsiasi diriita, mi state salvando ... mi sa che la prima ACE che partorisco la dobbiamo firmare tutti insieme ;-)

Buona serata, Marta
claudio
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Messaggio da claudio »

scusa l'impertinenza, ma a quale titolo sei un certificatore accreditato? immagino, e spero, dalle domande che hai postato, che tu abbia frequentato un corso tipo sacert o similare. Se la mia intuizione è corretta, mi spieghi cosa insegnano in questi corsi, e su cosa verte l'esame?
scusa anche la mia franchezza, ma non sarai per caso una di quelle che ha intravisto possibilià lavorative (del tutto lecite, e ci mancherebbe) in questo ambito?
non me ne vogliano tutti quelli che leggerano questa mia riflessione e si sentiranno offesi o penseranno che io voglia proteggere una sorta di casta (ci macherebbe, è giusto che tutti abbiano possibilità) ma non è che in questo modo perde un pò di credibilità il nostro lavoro? non è che la sensazione che io ho (ed ho già manifestato in questo forum) circa il fatto che l'ACE sia da molti vista solo ed esclusivamente come una nuova possibilità lavorativa per tutti, anche quelli che non hanno idea di cosa sia un generatore di calore o un accumulo, sia una triste realtà?
Ma badate bene, io non ho niente in contrario con chi voglia intraprendere anche questa strada, piuttosto me la prendo con chi organizza corsi che in 72 ore ed un esamino che il 100% degli iscritti supera (questo non l'ho detto io ma il vice presidente della consulta degli ingegneri della regione lombardia, vantandosi pure di aver lottato ed ottenuto dalla regione la diminuzione delle ore di corso, appunto a 72) siano autorizzati a fare questo mestiere.
se così non è (anche se dubito) chiedo venia
claudio
Marta
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Messaggio da Marta »

Ciao Claudio,

accolgo la tua rimostranza con tutta l'umiltà di questo mondo, perchè sono la prima a riconoscere di essere in difetto e di star miagolando nella tana del lupo ... per così dire.
La verità è che ho intrapreso la libera professione da poco (architetto) e com'è credo prassi comune ... sto lottando con le unghie e con i denti per cercare anch'io la mia strada, tenatando di inseguire un po' gli interessi personali, e un po' quello che per così dire ... passa il convento. Per la serie non posso ancora permettermi una "selezione" dei lavori ... e da qui ho pensato che forse poteva essere una strada intelligente quella di cominciare ad investire su un tema tanto attuale alla base ormai della progettazione architettonica.
E' vero mi mancano le basi, all'università non si aveva modo di specializzarsi in questo settore (forse adesso i nuovissimi corsi di laurea si sono un po' ammodernati), e la pratica fatta presso gli studi professionali durante e dopo gli anni di studi non era certamente indirizzata in questo senso ...
Quindi ho deciso di iniziare da sola.
E' vero quindi che sono carente in tutto, ma da qualche parte dovrò pur cominciare no? Ho avuta la BRILLANTISSIMA idea di iscrivermi a questo corso per Certificatori a Maggio ... quando ancora non si sapeva bene cosa sarebbe stato un Certificatore .... l'ho intrapreso nella convinzione fosse un corso TECNOLOGICO (proprio per imparare l'ABC dei quesiti haimè posti sopra) ... invece il corso (uno dei primi) si è plasmato strada facendo ... finchè mi son ritrovata Certificatore. Tornare indietro o mollare a metà strada mi è sembrato sciocco.
In fondo la cosa, seppur presa dalla strada sbagliata, mi sta portando a confrontarmi con quello che volevo ... Probabilmente l'ho presa un po' dalla coda, su questo hai perfettamente ragione e non discuto, però ... come dire ... dai ... non scoraggiatemi!
Ho intenzione di approcciarmi alla materia con tutta la modestia di questo mondo, fin'ora anche su questo Forum ho trovato sempre persone squisite che hanno saputo un po' indirizzarmi ... ovvio che poi devo metterci del mio (è da una settimana che sto sputando sangue su questo incarico ... e non voglio demordere!).
Stai cmq certo che ... se davvero non è il mio pane ... prima o poi me ne accorgerò, così come se ne accorgerannno in tanti tra chi si sta iscrivendo ancora adesso in massa aquesti corsi, e ci defileremo da noi ........... Però dai ... non tarpateci le ali così sull'iniziare ... Dateci fiducia ... io ho intenzione di impegnarmi al massimo, è anche il mio futuro di architetto questo.

Con questo chiudo, sperando non sia stato, il mio post soprastante, eccessivamente fuori luogo e generatore di polemiche.

Spero altresì che qualcuno voglia cmq continuare a darmi qualche dritta in merito ... altrimenti ... mmmmmmm son messa proprio male ;-)

Grazie per l'intervento,
alla prox,
Marta
claudio
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Messaggio da claudio »

ti assicuro e, se non sono stato chiaro lo ribadisco ancora, che la mia battaglia non è di certo contro gente che ha voglia di fare e di trovarsi spazi. la mia battaglia è contro chi ha messoin piedi questo baraccone alla rinfusa e soprattutto contro questi corsi che per 1000 euro ti vendono (perchè di questo si tratta) una abilitazione.
ti assicuro che io ho assistito basito ad un convegno in cui l'argomento principe (e di maggior interesse) era solo come diventare in modo più rapido ed indolore certificatore (se vai a vedere un mio intervento in questo forum di qualche tempo fa ha descritto in dettaglio questa tristezza di convegno tecnico).
un mio consiglio peronale sarebbe quello di prendere un bel libro che descriva minuziosamente tutta la procedura del 311 (e magari anche della legge10/91) e ce ne sono abbastanza in giro (p.es quelli di dario flaccovio editore che non costano tanto).
ciao e buon lavoro
claudio
jerryluis
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Messaggio da jerryluis »

claudio ha scritto:ti assicuro e, se non sono stato chiaro lo ribadisco ancora, che la mia battaglia non è di certo contro gente che ha voglia di fare e di trovarsi spazi. la mia battaglia è contro chi ha messoin piedi questo baraccone alla rinfusa e soprattutto contro questi corsi che per 1000 euro ti vendono (perchè di questo si tratta) una abilitazione.
ti assicuro che io ho assistito basito ad un convegno in cui l'argomento principe (e di maggior interesse) era solo come diventare in modo più rapido ed indolore certificatore (se vai a vedere un mio intervento in questo forum di qualche tempo fa ha descritto in dettaglio questa tristezza di convegno tecnico).
un mio consiglio peronale sarebbe quello di prendere un bel libro che descriva minuziosamente tutta la procedura del 311 (e magari anche della legge10/91) e ce ne sono abbastanza in giro (p.es quelli di dario flaccovio editore che non costano tanto).
ciao e buon lavoro
Claudio per favore, mettiamoci d'accordo sul non incontrarci mai a Milano, perchè altrimenti facciamo strage, è la volta buona che abbattiamo il pirellone intero per poi passare agli uffici cened....
Comunque stai tranquillo perchè in quei corsi riescono ad insegnare anche principi falsi ... io sono sempre più convinto che si tratti di solo un mero interesse economico, l'ho detto più di una volta e i vari post e effetti del cened l'hanno confermato.

Tornando alla nostra Marta, mi uniscoa consigliarti di approfondire il tema tramite qualche testo tecnico, che so i libri di Cammarata per esempio, o le guide Caleffi o prova a leggere sui siti dei produttori di generatori.
Non è che non voglio risponderti direttamente è che il numero e il tipo di problemi sono tanti che allo stato attuale dimostrano la tua, non volermene, completa estraneità ai problemi che stai affrontando.
Poichè, di soggetti come te ne stanno sfornando una marea, con queste società private ceh stanno facendo un business forse secondo solo alla malvita e poichè l'indicazione del certificatore può causare danno al progettista, ritengo più professionale, aiutarti indicandoti delle possibilità per essere più consapevole possibile di ciò che fai.
Dai testti di Cammarata, puoi trarre notevole vantaggio anch eper la tua professione di architetto...
Ti faccio un grande in bocca al lupo!

P.S.: Sei sicura della potenza della caldaia? immagino si tratti di una grossa, ma molto grossa villa, perchè costituisce addirittura centrale termica
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tigers
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Messaggio da tigers »

Marta, non offenderti, ma anche io pensavo piu' o meno le stesse cose di claudio.
Che uno possa avere qualche dubbio e' normale, alcuni di quelli che esponi li ho avuti anche io; ma... Non tutti insieme pero'!

Ora, sta benissimo che tu ti voglia dedicare con impegno a questa cosa, ma forse la buona volonta' non basta e, almeno per le prime certificazioni dovresti appoggiarti ad un collega piu' esperto.

Cmq se questa e' la preparazione media di chi esce dai corsi non oso immaginare come sono messi quelli che, non avendo mai fatto una L.10 in vita loro, ma avendone firmate 100 fatte da altri, si sono fatti accreditare e poi fanno usare il SW CENED al ragazzetto di studio come se fosse un giochino...
AndreaS
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Messaggio da AndreaS »

Ok, un aiutino te lo do io:

1) gli ausiliari del sistema di emissione sono eventuali ventilatori presenti nel sistema di emissione: quindi se non hai ventilconvettori o fancoil, metti zero.

2)Sistema di accumulo: esiste sia per l'ACS (boiler) sia per il sistema di riscaldamento: è presente tutte le volte in cui la fiamma non scalda driettamente la serpentina in cui circola l'acqua calda dell'impianto, ma una ulteriore serpentina che scalda l'acqua di contenuta in un serbatoio all'interno del quale, nel caso del riscaldamento, è presente una seconda serpentina nella quale circola l'acqua dell'impianto. Nel caso dell'ACS invece l'acqua viene prelevata direttamente dall'accumulo. Osserva se siano presenti serbatoi di accumulo e con cosa siano collegati, nel tuo caso direi che è presente soltanto quello per l'ACS, ma osserva con attenzione.

3) Qui la spiegazione si fa più complessa e troppo lunga, ma alla Vaillant ti risponderanno, anche se forse ti faranno penare un po'. Approfittane per informarti sui corsi che tengono e chiedi di iscriverti.

4) La potenza elettrica al bruciatore è quella del sistema di innesco della fiamma e della elettrovalvola che comanda la fuoriuscita del gas, più eventuali azionamenti di paratie mobili. Assegna una decina di watt che dovrebbero copriti anche nei casi peggiori e sottraili a quella totale. Il resto è la potenza della pompa di circolazione presente in caldaia. Controlla se ce ne siano altre disposte a valle del bruciatore o ai piani in corrispondenza degli eventuali collettori di distribuzione, e in tale caso sommala a quella presente nel bruciatore.

5) ACS: gli ausiliari in questo caso sono: l'eventuale pompa per fare circolare il fluido riscaldante nel sistema di accumulo, più eventuali elettrovalvole. Se vedi due pompe sul bruciatore, non riesci a leggerne i valori di targa ed hai soltanto la potenza totale, assumi una potenza pario alla metà di quella calcolata al bruciatore (normalmemte ne mettono due uguali) e aggiusta di conseguenza il dato al punto precedente.

6) Il recuperatore di calore ti interessa soltanto se è presente un impianto di ventilazione meccanica nella villetta.

I 74 KW sono però una potenza da condominio, non da villa verifica il dato almeno tre volte.

Segui comunque il consiglio di leggere qualche libro, a partire da uno che spieghi bene i principi della termodinamica. Spesso ti troverai a consultare schede tecniche e a dover fare conversioni di unità di misura, senza una adeguata preparazione, che purtroppo su questi argomenti Architettura non dà, è decisamente dura....
Marta
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Messaggio da Marta »

Buongiorno a tutti.

Volevo ringraziarvi per gli interventi e tranquillizzarvi sul fatto che sarà mia premura colmare al più presto le lacune, anzi voragini, cominciando dallo studiare i testi che mi avete consigliato.
Apprendo poi da Andrea che anche Ditte tipo la Vaillant organizzano corsi in materia ... buono a ssapersi, mi informo senz'altro. Sperando ne abbiano qualcuno per l'ABC ;-)
Per i vari corsi in circolazione purtroppo una grossa pecca da noi riscontrata fin da subito è che non ci fosse una selezione a monte: quindi ci si ritrovaav tutti insieme, con un UNICO programma ... sia per chi elaborava Legge 10 da una vita ... sia pischelli come me che a stento sapevano cos'era la trasmittanza.
Già durante il corso quindi questa disomogeneità dei partecipanti l'ha detta lunga ...


Cmq, un grazie particolare ad Andrea che almeno mi sta mettendo nella condizione di superare l'inpass. Poi avrò modo di tornarci sopra meglio, passata l'emergenza di questa prima ACE ;-)

Dunque, sei stato chiarissimo, grazie anche per questo :-)

1) perfetto;

2) sì io riconosco solo il boiler dell'ACS ... quindi presumo non ci sia altro. E dato che la capacità del boiler ACS la devo inserire nelle mascere dedicate all'ACS, in quelle del riscaldamento lascio ZERO.

3) ok

4) perfetto;

5) qui ho qualche problema: dall'etichetta l'unica potenza che compare è "MAX POTENZA TERMICA ABBINABILE" = 54 kW ... Non ho capito perchè devo dividerla ...

6) perfetto.

7) Avevo dimenticato questo punto: sempre nella mascera sull'impianto di riscaldamento, come posso regolarmi per le potenze ausiliari del sistema di distribuzione (autonomo e post 1994) ?

In merito invece alla POTENZA TEMICA NOMINALE AL FOCOLARE TOTALE ... l'ho riletta altro che 3 volte ... anche 10 ... perchè è forse l'unico dato che compare nella sua documentazione ... ed è riportato più volte nelle varie certificazioni di manutenzione ...
La villa in effetti è una grossa villa ... 3 piani di 175 mq ciascuno ... Anche in questo caso ti sembra esagerata la potenza?

Mi rimetto al lavoro, intanto grazie mille per questa mano enorme!
Marta
AndreaS
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Messaggio da AndreaS »

Quanto ai corsi, io ne ho seguiti alcuni all'ordine e poi un corso sacert: per accedervi ho dovuto superare un esame di ammissione e all'esame finale c'èe stato un 15% di bocciati.

Non sono in grado di valutare il livello di severità adottato per entrambi i test, ma i docenti sostenevano di avere ammesso al cosro 80 persone su oltre trecento.

Spero che nel seguito abbiano mantenuto la stessa linea di condotta.

Quanto al tuo dubbio, le potenze di cui ho parlato sono sempre elettriche, quelle all'impianto di distribuzione sono quelle delle pompe, mentre tra le potenze degli ausiliari del bruciatore ho dimenticato di citare eventuali ventole utilizzate in bruciatori a camera stagna (prendono aria da un condotto apposito comunicante con l'esterno., In questo caso i 10 W potrebbero essere pochi, ma non penso sia il tuo caso.
.

Con quella villa, la caldaia è esuberante, ma ci può stare
jerryluis
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Re: ,,,

Messaggio da jerryluis »

Marta ha scritto:.....
In merito invece alla POTENZA TEMICA NOMINALE AL FOCOLARE TOTALE ... l'ho riletta altro che 3 volte ... anche 10 ... perchè è forse l'unico dato che compare nella sua documentazione ... ed è riportato più volte nelle varie certificazioni di manutenzione ...
La villa in effetti è una grossa villa ... 3 piani di 175 mq ciascuno ... Anche in questo caso ti sembra esagerata la potenza?

Mi rimetto al lavoro, intanto grazie mille per questa mano enorme!
Marta
Appunto un villone. Ad essere onesti che sia esagerata o meno dovrebbe proprio uscire dalla diagnosi energetica cosa che io sostengo essere indispoensabile, mentre il cened e i suoi sostenitori dicono che è indispensabile il certificatore che verifichi i miei conti...
E' proprio su questo che io mi sono sempre scontrato...
Marta
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Messaggio da Marta »

Il mio corso era organizzato dal Collegio dei Geometri di Milano ... ma era il 1° ... faceva acqua da tutte le parti ... spero che con quelli partiti successivamente abbiamo provveduto ad organizzarlo un po' meglio ...

Per ulteriore specifiche ancora grazie, vediamo ora che salta fuori ...
Buona giornata!
Marta
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tigers
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Messaggio da tigers »

Per me 75 kW possono anche stare, soprattutto se la caldaia e' vecchiotta.

Ho visto caldaie da 70000 kcal/h a servizio di una casa composta da 2 appartamenti da 70-80 mq l'uno....
Una volta non si andava tanto per il sottile, anche perche' l'isolamento era poco.
Marta
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Messaggio da Marta »

tigers ha scritto:Per me 75 kW possono anche stare, soprattutto se la caldaia e' vecchiotta.

Ho visto caldaie da 70000 kcal/h a servizio di una casa composta da 2 appartamenti da 70-80 mq l'uno....
Una volta non si andava tanto per il sottile, anche perche' l'isolamento era poco.
Perfetto grazie ... mi era preso un colpo ......... ma ho ri-ri-verificato ... almeno su questo dato ora son certa ehehe.
Marta
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ilverga
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Messaggio da ilverga »

tigers ha scritto:Per me 75 kW possono anche stare, soprattutto se la caldaia e' vecchiotta.

Ho visto caldaie da 70000 kcal/h a servizio di una casa composta da 2 appartamenti da 70-80 mq l'uno....
Una volta non si andava tanto per il sottile, anche perche' l'isolamento era poco.
Insomma... :? :?
175 x n. 3 piani x 3,3 m h. (mediamente...) = 1733 mc
per arrivare a 75 kW dobbiamo fornire 43,28 W/mc
Mi sembra che siamo un pò abbondanti, anche fosse esistente...eh??
jerryluis
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Messaggio da jerryluis »

ilverga ha scritto:
tigers ha scritto:Per me 75 kW possono anche stare, soprattutto se la caldaia e' vecchiotta.

Ho visto caldaie da 70000 kcal/h a servizio di una casa composta da 2 appartamenti da 70-80 mq l'uno....
Una volta non si andava tanto per il sottile, anche perche' l'isolamento era poco.
Insomma... :? :?
175 x n. 3 piani x 3,3 m h. (mediamente...) = 1733 mc
per arrivare a 75 kW dobbiamo fornire 43,28 W/mc
Mi sembra che siamo un pò abbondanti, anche fosse esistente...eh??
Proprio per questo che mi era sorto il dubbio, però a seconda di dove è situata la casa, dell'epoca e della struttura, si poteva passare da mostruosamente sovradimensionato a semplicemente esuberante..

Però come NOI abbiamo sempre detto la certificazione è un apratica che perde della sua importanza quando non fatta da un tecnico che spesso e volentieri deve avere competenze impiantistiche... a prescindere dalla buona volontà di chi si vuole avvicinare a questa attività.
Ma NOI siamo osteggiati dal cened e forcaioli similari, per cui per il momento attendiamo solo di vedere il risultato di questa furiosa sperimentazione a danno collettivo...

Tornando al problemasollevato da Marta, effettivamente anche sul sito vaillant riportano per quel modello la potenza che indicavi, magari un po' diversa perchè è cambiato il bruciatoredal 2001 al 2007, quindi quello che hai letto è corretto.

Ci sorge il terribile dubbio però che utilità avrà la tua certificazione?! potrà avere soldi pubblici il committente?... buon per lui perchè per vivere in una abitazione simile, ne aveva giusto bisogno ... potranno comparire dei corretti suggerimenti per ridurre il proprio impatto ambientale? vedremo...
Marta
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Messaggio da Marta »

La villa è del 1935, con successivi ampliamneti nel corso degli anni ...
L'ACE serve in questo caso per l'atto di vendita che è fissato per Lunedì prox 8ecco perchè ero un po' in ansia ;-).

Il tutto mi viene ovviamente in classe G, essendo una villa con vetrate pazzesche, solette di copertura di 20 cm, zero isolamenti ... brrrrr

Come indicazioni per migliorare penserò infatti all'isolamento ed ai serrramenti ... che seppur a doppio vetro sono proprio scarsi scarsi ... con vetro minimo etc. ...

A tal proposito ne approfitto per chiedere: ma queste indicazioni vanno inserite nelle "NOTE", o a mano sull'attestato che si stampa apponendo le crocette neigli appositi campi?

In merito a questa caldaia esagerata (ma non vecchissima) posso suggerire qualcosa? oppure ormai è così e ciccia?

Grazie ciaociao, Marta
jerryluis
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Re: ,,,

Messaggio da jerryluis »

Marta ha scritto:La villa è del 1935, con successivi ampliamneti nel corso degli anni ...
L'ACE serve in questo caso per l'atto di vendita che è fissato per Lunedì prox 8ecco perchè ero un po' in ansia ;-).

Il tutto mi viene ovviamente in classe G, essendo una villa con vetrate pazzesche, solette di copertura di 20 cm, zero isolamenti ... brrrrr

Come indicazioni per migliorare penserò infatti all'isolamento ed ai serrramenti ... che seppur a doppio vetro sono proprio scarsi scarsi ... con vetro minimo etc. ...

A tal proposito ne approfitto per chiedere: ma queste indicazioni vanno inserite nelle "NOTE", o a mano sull'attestato che si stampa apponendo le crocette neigli appositi campi?

In merito a questa caldaia esagerata (ma non vecchissima) posso suggerire qualcosa? oppure ormai è così e ciccia?

Grazie ciaociao, Marta
Bene a queste domanede mi sento di risponderti e scaricare ancora qualcheproiettile sul cened così che i loro frequentatori di edilclima possano riportare sulla procedura che alla fine diventerà l afotocopia delal diagnosi energetica del termotecnico :D

Per il discorso isolamento murature, non ne conosco la fattibilità, nel senso che anch'io ho una situazione simile, ma la casa (più piccola però) ha valore storico con affreschi in facciata e decori architettonici con finestre che hanno ancora valore storico... tanto che mi sto inventando come scaldare un buco aperto :roll: ma non mi è venuto in mente nulla!

Se devo dare retta al mio istinto, nacsondo tutto e ci schiaffo un bel cappottone, ma io lo riconosco sono un animale su questo lato.. a me piaciono i cubi, in casa ci dormo poi scappo :D

Purtroppo queste indicazioni nel gran capolavoro cened si riassumono nelel crocette da battaglia navale... già i professori volevano giocare, per cui dobbiamo attenerci a questa farsa, ma come sai qualuno ne va fiero di ciò...
Se avessi potuto fare un attestato di qualificazione AQE io normalmente ci dedico 1 pagina intera ai consigli, da quelli comportamentali a costo zero a quelli più impegnativi ribadendo che per una seria valutazione costi/benefici potrà essere fatta solo a seguito di progetti preliminari dettagliati... insomma non essendo un luminare cened mi limito a dire che certe indicazioni si possono dare ma altre seppur di massima possono essere utili, consultati prima con il tuo tecnico e se il caso si valutanodi volta in volta onde evitare problemi accessori.

Prova a te a mettere degli infissi praticamente stagni su ville d'epoca con stucchi che se alteri le condizioni igrometriche interne vai a raccolta di funghi e muffe nella stagione invernale :lol: Di questo al cened se ne fottono!! oppure nella villa che mi è capitata esistono dei caminetti a legna dove ci stai seduto a fianco alla bocca. Se gli proponessi i nuovi infissi quei camini avrebbero seri problemi di tiraggio con coseguenti reflusso di gas di scarico in ambiente ...

Nel mio caso non mi preoccupo più di tanto delle dispersioni abnormi tanto la casa è usata 20 gg/anno, seppur quando abitata consumerà uno sfracelo su un bilancio vero annuale la casa ha un'emissione trascurabile.


Sulla caldaia non mi sento di dirti che è sicuramente esuberante ne molto, ne poco, tanto che ha solo 6 anni..
per poter esprimere un giudizio, dovrei valutare l'intero impianto e capire il contesto con maggiori dettagli..

Nelle note non riescia scrivere praticamente nulla, se non che non sei responsabile della procedura di calcolo cened che da quanto leggi è bacata e non rispondente alla normativa UNI, ne a quella europea... si tratta di una procedura personale privata per alcune parti in contrasto anche con le leggi nazionali.. (es. l'obbligo che ti hanno imposto per fare il corso)
AndreaS
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Messaggio da AndreaS »

La potenza corrisponde con i 50w/m3 utilizzati da praticamente tutti gli installatori.

Per l'isolamento, onde evitare i problemi di muffa paventati da Jerry e in assenza di VMC (da valutare, però), considererei l'effetto di Vetri bassoemissivi negli stessi infissi, se interni non di pregio, coibentazione con pannelli in cartongesso accoppiati con isolante (a te la scelta e la verifica termoigrometrica), Isolamento del tetto, caldaia, se possibile, più efficiente e meglio dimensionata.

In base ai risultati esprimerei poi un parere.
jerryluis
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Messaggio da jerryluis »

AndreaS ha scritto:La potenza corrisponde con i 50w/m3 utilizzati da praticamente tutti gli installatori.

Per l'isolamento, onde evitare i problemi di muffa paventati da Jerry e in assenza di VMC (da valutare, però), considererei l'effetto di Vetri bassoemissivi negli stessi infissi, se interni non di pregio, coibentazione con pannelli in cartongesso accoppiati con isolante (a te la scelta e la verifica termoigrometrica), Isolamento del tetto, caldaia, se possibile, più efficiente e meglio dimensionata.

In base ai risultati esprimerei poi un parere.
Sono interessanti come consigli, ma ahimè per questo non ti viene in contro il cened e ci spendi del tempo prezioso che:

1) Esula dalle tue cometenze di certificatore;
2) Potrebbero essere addirittura sconfessate dalla procedura cened che controlla noi progettisti, il cened non fa verifica termoigrometrica della muratura, valuta tutto un tanto al sacco, dovresti avere un'altro strumento o sbatterti ognoi volta a fare conti a mano o con foglio di calcolo per veder cosa succede e poi introdurre quei dati nello strumento di certificazione, ma per fare questo ti paga qualcuno? per uin atto di vendita credi che di tutto quello che fai gli interessi qualcosa a qualcuno?;

Per cui ogni idea ipotesi è meritoria di interesse, approfondimento, conserva un ruolo di rilevanza tecnica in una fase di DIAGNOSI ENERGETICA, ma che in fase di CERTIFICAZIONE ENERGETICA non ti servirebbe a nulla e richiederebbe ulteriori approfondimenti che non ti verranno compensati.

Come già una volta ho avuto modo di osservare quando faccio una diagnosi finalizzata ad interventi futuri valuto un materiale/intervento e le sue implicazioni.
Per essere pratici: sostituisci gli infissi(perchè privi di pregio storico) --> sarbbe necessario/obbligatorio l'impianto meccanizzato? che costi quali risparmi il complesso dei due interventi consegue? Fai l'isolamento dall'interno o dall'esterno? beh se la casa è abitata di continuo prediligerò una soluzione, se discontinuo un'altra se non lo escludo proprio... Può essere utile la controssoffittatura ecc. ecc..

Però come ti dicevo e vedrai sul certificato che redigerai, mancano gli spazi per dare consigli professionali, ovvero manca proprio quella parte che conferisce valore al lavoro che fai...
Ti consiglio di rispondere semplicemente a quello che ti richiede la regione, piuttosto non dare indicazioni che darne di sbagliate.
Poi con un atto di vendita pensa te che il nuovo acquirente va a vedersi le crocette del gioco del tris che si faceva a scuola...
:)

Non per niente c'è il ricorso di professionisti che hanno visto svilire il proprio operato con un "prodotto" da supermercato...
AndreaS
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Messaggio da AndreaS »

Jerry,
ma dove vedi nella procedura che l'analisi energetica debba dare consigli sbagliati, un tanto al peso?

L'analisi implica una valutazione costi/benefici e di tenere conto, almeno in linea di massima, delle regole della buona progettazione.

Ci sono software gratuiti che fanno queste cose (in inglese di certo, non mi ricordo se anche Jtempest, ma di sicuro la versione gratuita di Termus) oppure a costi molto limitati (un centinaio di eurozzi) tipo il PAN dell'Anit che calcola pure sfasamento ed attenuazione.

Si tratta soltanto di valutare l'adeguamento della coibentazione alle normative e verificare che sia soddisfatta la verifica termoigrometrica, per poi riportare il dato sulla procedura e vedere cosa succede. Non ho suggerito la controsoffittatura perchè all'epoca si faceva sempre ampio uso di stucchi sul soffitto.

Del resto la certificazione energetica è inclusa nel 311 che richiama le regole di progettazione e, data una destinazione d'uso, non ammette modalità di utilizzo diverse (la seconda casa è trattata al pari della prima e le scuole a funzionamento intermittente anche se si tengono corsi serali e notturni, compresi sabati e domeniche). Per di più richiede espressamente di valutare il rapporto costi/benefici in fase di diagnosi energetica.

Se proprio si vuole risparmiare tempo, ma ti ricordo che lo scopo del certificato è di informare il futuro fruitore dell'immobile, si possono dare alcuni suggerimenti e dire che non sono stati approfonditi e valutati economicamente perchè non si conoscono le intenzioni del futuro proprietario (ma se compri una villetta a schiera o un appartamento la cosa è poco sostenibile).

Quanto alla mancanza di spazio cosa per i commenti cosa ti impedisce di citare sinteticamente i suggerimenti e richiamare un allegato per gli approfondimenti?
jerryluis
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Messaggio da jerryluis »

AndreaS ha scritto:Jerry,
ma dove vedi nella procedura che l'analisi energetica debba dare consigli sbagliati, un tanto al peso?

L'analisi implica una valutazione costi/benefici e di tenere conto, almeno in linea di massima, delle regole della buona progettazione.

Ci sono software gratuiti che fanno queste cose (in inglese di certo, non mi ricordo se anche Jtempest, ma di sicuro la versione gratuita di Termus) oppure a costi molto limitati (un centinaio di eurozzi) tipo il PAN dell'Anit che calcola pure sfasamento ed attenuazione.
Finiamocela di prenderci per i fondelli ... se vai da un tecnico vuoi una valutazione tecnica, quindi non esiste il consiglio a crocette tipo tris!! è demenziale.. arrivati a questo punto meglio che in comune ci siano delle bacheche dove i cittadini si prendono i depliantini enea! O l'energia è un argomento serio e lo trattiamo come tale oppure diciamo che non ce ne fotte niente e illudiamo la gente..
Io non ne faccio una questione del costo del software o dello strumento ne faccio un discorso di informazione corretta e utile.
Se hai avuto modo di leggerti la 311 o anche la delibera lombarda si parla di diagnosi, quando fai delle diagnosi ficchi il naso nei problemi, non c'è nulal di standar, spesso ti crei dei driver di analisi particolari alla situazione.. si fa così in tutto il mondo.
La certificazioen LOmbarda è un'emerita STR.. perchè non si pone il problema di evidenziare il problema ed essere di utilità all'utente.
Essendo sballata, e che sia fuori da ogni logica, lo ripeto fino a che schiatterò, è riconosciuto da chiunque non faccia parte delal ciurma longobarda dedita a tale procedura.
Giusto oggi parlavo delle problematiche delel non rispondenze alla diagnosi energetica che viene fatta presso le aziende, che dovrà essere fatat con il cened, problemi con le banche..., ma della problematica si erano accorti anche i francesi, che al posto di testare il loro prodotto su 200 cubi e poi SPUTT..RE il patrimonio edilizio come ha fatto la nostra regione, si sono fermati e stanno o hanno apportato le correzioni necessarie.
Da noi si è mirato a creare il businesse per enti privati, la regione ha delegittimano il compito del collegi degli ordini professionali. UN ingegnere è di serie B se si laurea e non ha il corso da 72 ore sacert... poche storie...
Si tratta soltanto di valutare l'adeguamento della coibentazione alle normative e verificare che sia soddisfatta la verifica termoigrometrica, per poi riportare il dato sulla procedura e vedere cosa succede. Non ho suggerito la controsoffittatura perchè all'epoca si faceva sempre ampio uso di stucchi sul soffitto.
il cened non fa verifica termoigrometrica!!! dove la vedi? calcolo della formazione di condensa o calcolo delle trasmittanze di parete!! prende un elenco ristretto di ipotetiche murature, poi ci metti la porta dei flinstone e a prescindere da tutto attribuisce un valore di trasmittanza, o come ci ricordavi te fai riferimento agli abachi....
hai menzionato il PAN di anit, ho provato ad usarlo una volta, ma non mi piaceva, un mio collega mi ha detto che ha continuato ad incrementare l'isolamento di un tetto rovescio (circa 10 cm. di polistirene, sopra c'era un'intercapedine d'aria e una pavimentazione in lastre, sotto invece la soletta in CLS, ma non capiva perchè continuava ad ever problemi in estate...
Io con software commerciali pagati il dovuto, non ho mai avuto problemi tra la previsione e la realizzazione, ci sarà un motivo?
Del resto la certificazione energetica è inclusa nel 311 che richiama le regole di progettazione e, data una destinazione d'uso, non ammette modalità di utilizzo diverse (la seconda casa è trattata al pari della prima e le scuole a funzionamento intermittente anche se si tengono corsi serali e notturni, compresi sabati e domeniche). Per di più richiede espressamente di valutare il rapporto costi/benefici in fase di diagnosi energetica.
Bravo e pensi che non ci saranno aggiornamenti in merito? a me sembra che la norma europea (Non mi chiedere la sigla) faceva distinzione tra abitazioni utilizzate più di 4 mesi/anno e meno...
Insomma è possibile che in regione si sia fatto il ricettacolo di tutte le castronerie pur di fare i corsi e ora chiedere l'obolo dopo lo SPUTT..TO delle abitazioni? E' possibile che un costruttore si debba sentire frustrato perchè sa di essere valutato con uno algoritmo di calcolo TESTATO SU CUBI e che consegue il valore commerciale degli immobili lombardi?
Se proprio si vuole risparmiare tempo, ma ti ricordo che lo scopo del certificato è di informare il futuro fruitore dell'immobile, si possono dare alcuni suggerimenti e dire che non sono stati approfonditi e valutati economicamente perchè non si conoscono le intenzioni del futuro proprietario (ma se compri una villetta a schiera o un appartamento la cosa è poco sostenibile).

Quanto alla mancanza di spazio cosa per i commenti cosa ti impedisce di citare sinteticamente i suggerimenti e richiamare un allegato per gli approfondimenti?
Ma hai mai fatto 1 dico 1 certificazione energetica secondo cened? cosa trasferisci al cened? un file *.cnd che a me frega 0 di tutti gli annessi informatici che ha!
IO ritengo che da quello che scrivi non ne hai mai fatta 1, hai tante belle intenzioni personali, ma non puoi applicarle perchè vai fuori dalla procedura..
Con questa schifezza di opera ci è stato detto :progettisti ora verifichiamo il vostro operato, perchè voi copiate le leggi 10! risultato, una oscenità di numeri e procedura incompleta.. con il quale si da valutazione dell'intera progettazione...
IO mi vergognerei di essere tecnico operatore presso tali enti, perchè esula da un approccio tecnico.
AndreaS
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Messaggio da AndreaS »

I consigli a crocette sono come i quitz, devi mettere quelle giuste e poi essere in grado di giustificarle. Se nel documento che consegni alleghi una relazione tecnica che le giustifichi, fai un favore a te stesso: non dovrai ricostruire la situazione, se verrai chiamato a risponderne. D'altro canto le crocette sono l'ideale per compilare statistiche. All'utente interessa soltanto sapere cosa potrebbe fare, che beneficio ne trarrebbe e quanto costerebbe.

Sulla validità del test del cubo concordo con te, ma penso stiano recuperando.

La verifica termoigrometrica la richiede il 311 che non la cita nella qualificazione energetica. Ritieni che questo voglia dire che se un intervento è citato nella certificazione energetica allora la verifica non si applica?

Il pan è, mi risulta, arrivato alla versione tre, tu quale hai usato?

Sembra anche a me che le ultime pren diversifichino in funzione del periodo di permanenza, ma si tratterebbe di una condizione meno restrittiva di quella prevista dal 311 e quindi non applicabile senza modifiche alla legge.

Non parlo ovviamente del file trasferito al cened, ma alla relazione cartacea alla quale, al pari che nell' AQE puoi allegare quello che vuoi.

Sulla necessità di controlli sull'operato dei progettisti, se ti confronti un attimo con il mondo reale, non dovresti nutrire dubbi. Sarebbe stato meglio se di loro iniziativa li avessero già fatti gli ordini professionali che a questo dovrebbero essere preposti, ma pare che abbiano tutt'altro per la testa. A questo punto, meglio una qualsiasi forma di controllo che nessun controllo.

Quello che scrivo, deriva dal fatto che quando opero cerco di usare il raziocinio, che non mi piace esprimere giudizi inappellabili e che prima di dare del deficiente a qualcuno provo a mettermi nei suoi panni e valutare i suoi obbiettivi e le difficoltà oggettive nel perseguirli.
Questo ovviamente non mi fa dimenticare il diritto di critica, che male però si sposa con gli epiteti più o meno coloriti che personalmente preferisco tenere per me.
Evidentemente non hai ancora superato la fase del bianco o nero, ma lo fanno tutti....
L'importante è poi non cadere nel difetto opposto, cosa che poi fanno in molti, soprattutto i più accesi ...
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tigers
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Messaggio da tigers »

AndreaS ha scritto:I consigli a crocette sono come i quitz, devi mettere quelle giuste e poi essere in grado di giustificarle. Se nel documento che consegni alleghi una relazione tecnica che le giustifichi, fai un favore a te stesso: non dovrai ricostruire la situazione, se verrai chiamato a risponderne. D'altro canto le crocette sono l'ideale per compilare statistiche. All'utente interessa soltanto sapere cosa potrebbe fare, che beneficio ne trarrebbe e quanto costerebbe.
Giustissimo, ma di tutto questo dov'e' che trovi traccia nell'ACE? E chi l'ha detto che per fare l'ACE occorra per forza un'analisi tecnico-economica? A volte veramente non ha senso (ad es. edifici fatiscenti venduti solo per essere demoliti).
Sulla validità del test del cubo concordo con te, ma penso stiano recuperando.
Puo' darsi ma sempre sulla nostra pelle (noi tecnici ma soprattutto gli utenti), il che non e' per niente bello.
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Sembra anche a me che le ultime pren diversifichino in funzione del periodo di permanenza, ma si tratterebbe di una condizione meno restrittiva di quella prevista dal 311 e quindi non applicabile senza modifiche alla legge.
Esatto, fosse quello il problema basterebbe applicare i valori consigliati dalla UNI EN ISO che gia' abbiamo, invece di usare i valori fissi del 311. Ma evidentemente non lo ritengono sufficiente.
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Quello che scrivo, deriva dal fatto che quando opero cerco di usare il raziocinio, che non mi piace esprimere giudizi inappellabili e che prima di dare del deficiente a qualcuno provo a mettermi nei suoi panni e valutare i suoi obbiettivi e le difficoltà oggettive nel perseguirli.
Porta pazienza, a volte i toni sono esagerati, ma anche il CENED non e' che ci stia aiutando granche': comportamenti schizofrenici per cui alla stessa domanda otteniamo risposte diverse.
Ad alcune domande, anche importanti secondo me, non otteniamo risposta del tutto.
Ad altre otteniamo risposte che cozzano sia col buonsenso che con la buona tecnica (vedi il discorso delle pompe elettriche oppure quello della casa singola che vuole 2 ACE solo perche' ha 2 caldaie)

E poi io dovrei mettermi ad inventare una relazione supplementare da allegare all'ACE? E cosa dovrei scriverci? Guardate che io ho fatto il possibile, ma la procedura del CENED e soprattutto il suo SW non mi hanno permesso di fare una cosa decente per cui mi e' toccato rifare i calcoli a parte e scrivere questa relazione? Sarebbe pura verita'... :)
AndreaS
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Messaggio da AndreaS »

tigers ha scritto: Giustissimo, ma di tutto questo dov'e' che trovi traccia nell'ACE? E chi l'ha detto che per fare l'ACE occorra per forza un'analisi tecnico-economica? A volte veramente non ha senso (ad es. edifici fatiscenti venduti solo per essere demoliti).
La richiesta della diagnosi energetica come parte integrante dell'ACE è nel 311 e nelle raccomandazioni europee. Nella mia testa risponde alla definizione di analisi tecnico-economica.
Che a volte non abbia senso sono d'accordo, ma a mio parere nulla impedisce di giustificarne l'assenza.
Puo' darsi ma sempre sulla nostra pelle (noi tecnici ma soprattutto gli utenti), il che non e' per niente bello.
Purtroppo gli errori dei padri ricadono quasi sempre sui figli, e in questo il Cened è stato generoso, ma di quì al parricidio ...
Esatto, fosse quello il problema basterebbe applicare i valori consigliati dalla UNI EN ISO che gia' abbiamo, invece di usare i valori fissi del 311. Ma evidentemente non lo ritengono sufficiente.
Ho la sensazione che la legge prevalga sulla norma.
E poi io dovrei mettermi ad inventare una relazione supplementare da allegare all'ACE? E cosa dovrei scriverci? Guardate che io ho fatto il possibile, ma la procedura del CENED e soprattutto il suo SW non mi hanno permesso di fare una cosa decente per cui mi e' toccato rifare i calcoli a parte e scrivere questa relazione? Sarebbe pura verita'
A mio personale giudizio qualunque cosa giustifichi dal punto di vista tecnico le tue scelte. Una cosa è fare un'indagine, un'altra analizzare il caso singolo. Le crocette rispondono al primo obbiettivo, gli allegati al secondo.
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