La distribuzione e' orizzontale ed ogni appartamento ha un termostato con relativo contaore per la misura del consumo da riscaldamento ed un contalitri per la misura di ACS.
Il sistema funziona perfettamente e, direi, e' in linea con quanto richiesto dalla direttiva europea 2012/27/UE che ha lo scopo finale di diminuire i consumi (se abbasso il termostato consumo di meno) e premiare l’efficienza energetica (se cambio gli infissi consumo di meno).
Non e' possibile, per assenza del circuito di ritorno, fare una misura diretta delle calorie di riscaldamento e temo che passare ad un calcolo indiretto dei consumi con installazione di termovalvole ecc. su ogni calorifero possa portare ad una suddivisione dei costi piu' imprecisa di quella attuale, nel senso che l'errore di misura dovuto alle differenze di temperatura in ingresso/uscita dal singolo impianto sia molto inferiore agli errori di misura introdotti da un sistema di misura indiretto (questo almeno e' quanto capito leggendo tanto in questo forum).
Pero', visto che non sono un termotecnico

- niente, perche' gia' attribuiamo i consumi in base all'utlizzo effettivo;
- chiedere una relazione tecnica che attesti la non convenienza economica del passaggio alla misurazione indiretta;
- attendere il prossimo dlgs sulla contabilizzazione del calore per le case vacanze;
- altre idee ?
Non so se si e' capito, ma passare dall'attuale misura diretta ad una indiretta mi fa rabbrividire

E dal momento che questo e' il mio primo messaggio, un doveroso ringraziamento per le tante interessanti discussioni che pubblicate sul forum (icona della stretta di mano)