Buondì, intanto. Una questione forse già dibattuta, ma sulla quale non ho trovato lumi nel WEB.
Il calcolo del volume di accumulo della vasca deve essere effettuato considerando le indicazioni della UNI 12845/10779 oppure va comunque assicurata la durata dell'erogazione prescritta?
Mi spiego meglio: il conto brutale in una precisa fattispecie direbbe 120 l/min per 3 idranti per 60 minuti ed allora V = 3*.12*60 = 21.6 mc netti.
Ma se verificando le portate effettive una volta scelta la pompa e i diametri delle tubazioni mi trovo poi che la portata agli idranti è maggiore allora non riesco ad assicurare la durata del servizio.
Devo quindi dimensionare il volume da accumulare in funzione delle caratteristiche della pompa e del circuito nel suo complesso o mi fermo al calcolo brutale?
Grazie dell'attenzione.
vasca accumulo
Moderatore: Edilclima
Re: vasca accumulo
Le norme verticali o le norme tecniche ti indicano la durata minima dell'alimentazione idrica, nelle condizioni effettive di esercizio.
Quindi la risposta è ovvia.
Quindi la risposta è ovvia.
Re: vasca accumulo
Grazie Terminus e scusa per il tardivo riscontro.
A me parrebbe logico operare conservativamente ma non ho trovato indicazioni precise come quella che riporti in risposta (condizioni effettive....) ed i riferimenti parlano sempre, per quel che ho esaminato, di tempi e portate prescritte e non di quelle effettive.
D'altronde ho visto che, nel 2008, rispondevi ad un certo "tittula" così:
"Quindi la norma ti chiede un funzionamento contemporaneo di almeno 4 naspi, ognuno dei quali richiede 35 l/min; il tutto per 30 minuti minimo.
Da ciò viene fuori un accumulo di 35x4x30=4200 litri".
Mi sai dare indicazioni più precise per trovare quel "effettive" che cambia sostanzialmente la cosa?
Grazie.
A me parrebbe logico operare conservativamente ma non ho trovato indicazioni precise come quella che riporti in risposta (condizioni effettive....) ed i riferimenti parlano sempre, per quel che ho esaminato, di tempi e portate prescritte e non di quelle effettive.
D'altronde ho visto che, nel 2008, rispondevi ad un certo "tittula" così:
"Quindi la norma ti chiede un funzionamento contemporaneo di almeno 4 naspi, ognuno dei quali richiede 35 l/min; il tutto per 30 minuti minimo.
Da ciò viene fuori un accumulo di 35x4x30=4200 litri".
Mi sai dare indicazioni più precise per trovare quel "effettive" che cambia sostanzialmente la cosa?
Grazie.
Re: vasca accumulo
La risposta che citi ovviamente parla di condizioni nominali, le quali mai si verificano nell'impianto reale.
In primo luogo perchè il punto di funzionamento è dato dall'intersezione della curva della pompa con quella del circuito e la pompa può quindi gestire portate assai diverse da quelle nominali.
In secondo luogo avendo più utenze, la più favorita lavorerà ad una p residua maggiore e quindi darà sempre una portata maggiore rispetto all'utenza sfavorita (che dovrà sempre garantire il minimo richiesto).
Perciò non possiamo dimensionare la riserva idrica nelle condizioni nominali, perchè invariabilmente ci troveremo a non rispettare il requisito minimo della durata dell'alimentazione richiesta dalla norma.
In primo luogo perchè il punto di funzionamento è dato dall'intersezione della curva della pompa con quella del circuito e la pompa può quindi gestire portate assai diverse da quelle nominali.
In secondo luogo avendo più utenze, la più favorita lavorerà ad una p residua maggiore e quindi darà sempre una portata maggiore rispetto all'utenza sfavorita (che dovrà sempre garantire il minimo richiesto).
Perciò non possiamo dimensionare la riserva idrica nelle condizioni nominali, perchè invariabilmente ci troveremo a non rispettare il requisito minimo della durata dell'alimentazione richiesta dalla norma.