APE caldaia + stufa ad aria
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APE caldaia + stufa ad aria
Buonasera
Mi trovo a redigere un APE di un'abitazione con impianto a radiatori, termostato su ogni stanza, alimentato da caldaia a gas.
Nel soggiorno è presente una stufa (costruita in loco) ad aria calda convogliata in tutti gli ambienti della casa attraverso delle canalizzazioni.
In base al prospetto 8.4.5 della UNI TS 11300-4 - Quota di energia utile attribuita ai generatori a biomassa per i sistemi bivalenti ed in base al prospetto 23 la quota fornita dalla biomassa deve essere al massimo pari al 30%.
Per cui dovrei tenerne conto nella redazione dell'APE, condividete?
Si tratta poi di capire come "comunicare" al software quel 30%...
Mi trovo a redigere un APE di un'abitazione con impianto a radiatori, termostato su ogni stanza, alimentato da caldaia a gas.
Nel soggiorno è presente una stufa (costruita in loco) ad aria calda convogliata in tutti gli ambienti della casa attraverso delle canalizzazioni.
In base al prospetto 8.4.5 della UNI TS 11300-4 - Quota di energia utile attribuita ai generatori a biomassa per i sistemi bivalenti ed in base al prospetto 23 la quota fornita dalla biomassa deve essere al massimo pari al 30%.
Per cui dovrei tenerne conto nella redazione dell'APE, condividete?
Si tratta poi di capire come "comunicare" al software quel 30%...
Andrea Diqui
Re: APE caldaia + stufa ad aria
I software hanno la apposita
funzione
funzione
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Re: APE caldaia + stufa ad aria
Ok grazie della risposta, sentirò la software house
Poi resterà da capire come determiare la potenza ed altri dati della stufa ad aria visto che è stata costruita artigianlmente..
Poi resterà da capire come determiare la potenza ed altri dati della stufa ad aria visto che è stata costruita artigianlmente..
Andrea Diqui
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Re: APE caldaia + stufa ad aria
Io ho un caso molto simile, solo che la caldaia è a gpl anziché a metano e ci sono dei fancoil anziché dei radiatori, anche lì l'aria scaldata dalla stufa è canalizzata e arriva in ogni stanza. Mi ero convinto che se l'impianto non è integrato, cioè sono due impianti completamente indipendenti quindi non è un sistema bivalente, io posso considerare la quota della biomassa anche pari a zero, e così volevo fare per non avere rogne e avere un doppio salto di classe considerando la sostituzione della caldaia con pompa di calore e non considerare la stufa né nell'ape ante intervento né nell'ape post intervento, del resto l'accensione della stufa è a completa discrezione del proprietario, e nel CAITEL dell'impianto non c'è nessuna menzione della stufa. Al momento ha dei fancoil come corpi scaldanti che hanno un telecomando che può aumentare o diminuire la velocità della ventola e non penso che possano essere considerati al pari di termostati in ogni stanza. Secondo voi è corretto il mio ragionamento? Se nel post intervento dovessi inserire una regolazione per ogni stanza con delle teste termostatiche da mettere sui fancoil, potrei sempre non considerare la presenza dell'impianto canalizzato ad aria della stufa?Andrea_Diqui ha scritto: ↑mer ott 07, 2020 18:41 Buonasera
Mi trovo a redigere un APE di un'abitazione con impianto a radiatori, termostato su ogni stanza, alimentato da caldaia a gas.
Nel soggiorno è presente una stufa (costruita in loco) ad aria calda convogliata in tutti gli ambienti della casa attraverso delle canalizzazioni.
In base al prospetto 8.4.5 della UNI TS 11300-4 - Quota di energia utile attribuita ai generatori a biomassa per i sistemi bivalenti ed in base al prospetto 23 la quota fornita dalla biomassa deve essere al massimo pari al 30%.
Per cui dovrei tenerne conto nella redazione dell'APE, condividete?
Si tratta poi di capire come "comunicare" al software quel 30%...
Grazie
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Re: APE caldaia + stufa ad aria
La norma parla di "dispositivi di regolazione individuali della temperatura ambiente" e quindi se presenti devi considerare il contributo della biomassa
Andrea Diqui
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Re: APE caldaia + stufa ad aria
Si ma la norma parla di un massimo del 30% da tabella, e il minimo?Andrea_Diqui ha scritto: ↑ven ott 09, 2020 12:08 La norma parla di "dispositivi di regolazione individuali della temperatura ambiente" e quindi se presenti devi considerare il contributo della biomassa
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Re: APE caldaia + stufa ad aria
Ma cosa si intende per "dispositivi di regolazione individuali della temperatura ambiente"?Andrea_Diqui ha scritto: ↑ven ott 09, 2020 12:08 La norma parla di "dispositivi di regolazione individuali della temperatura ambiente" e quindi se presenti devi considerare il contributo della biomassa
regolazione per ogni locale?
il classico termostato di zona è compreso in tale definizione?
fatemi degli esempi, grz
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Re: APE caldaia + stufa ad aria
Ho riletto attentamente la normativa e non trovo altra interpretazione possibile rispetto a quella che riporto sotto.
Riporto il paragrafo 8.4.5 della UNI 11300-4:
“Nel caso di edifici o porzioni di edificio (appartamenti) nei quali esista una zona termica servita sia sa impianto centrale con generatore di calore alimentato da combustibili fossili sia un apparecchio alimentato da biomasse con fluido termovettore aria, la quota di energia termica utile fornita da biomassa non può superare i valori indicati nel prospetto 21 qualora i terminali di erogazione collegati all’impianto centrale con generatore di calore alimentato a combustibili fossili siano forniti di dispositivi di regolazione individuale della temperatura ambiente. Qualora tali dispositivi non siano presenti il contributo da biomasse deve essere posto a zero. Qualora l’edificio sia servito esclusivamente da generatore a biomassa con fluido termovettore aira si considera la quota fornita dal generatore a biomassa pari al 100%.”
Qui si dice che nel caso di presenza di generatore di calore alimentato da combustibili fossili, (esempio classica caldaia a gas) e contemporanea presenza di apparecchio alimentato da biomasse con fluido termovettore aria (esempio classica stufa a pellet ad aria) se i terminali (cioè i radiatori nel mio caso) sono forniti di dispositivi di regolazione individuale della temperatura allora non può superare i valori indicati nel prospetto 21 (la norma contiene un errore nel caso aria è il prospetto 23). Nel caso che questi dispositivi non ci siano allora contributo da biomasse deve essere posto a zero.
Si considera 100% a biomassa solo nel caso in cui il generatore a biomassa a aria sia l’unico presente, ovviamente.
Nel mio caso di una villetta con:
- caldaia a gas collegata a impianto radiatori senza valvole termostatiche o altra regolazione
- una stufa a pellet ad aria in cucina
- termostato unico
La quota della biomassa deve essere posta a Zero.
Riporto il paragrafo 8.4.5 della UNI 11300-4:
“Nel caso di edifici o porzioni di edificio (appartamenti) nei quali esista una zona termica servita sia sa impianto centrale con generatore di calore alimentato da combustibili fossili sia un apparecchio alimentato da biomasse con fluido termovettore aria, la quota di energia termica utile fornita da biomassa non può superare i valori indicati nel prospetto 21 qualora i terminali di erogazione collegati all’impianto centrale con generatore di calore alimentato a combustibili fossili siano forniti di dispositivi di regolazione individuale della temperatura ambiente. Qualora tali dispositivi non siano presenti il contributo da biomasse deve essere posto a zero. Qualora l’edificio sia servito esclusivamente da generatore a biomassa con fluido termovettore aira si considera la quota fornita dal generatore a biomassa pari al 100%.”
Qui si dice che nel caso di presenza di generatore di calore alimentato da combustibili fossili, (esempio classica caldaia a gas) e contemporanea presenza di apparecchio alimentato da biomasse con fluido termovettore aria (esempio classica stufa a pellet ad aria) se i terminali (cioè i radiatori nel mio caso) sono forniti di dispositivi di regolazione individuale della temperatura allora non può superare i valori indicati nel prospetto 21 (la norma contiene un errore nel caso aria è il prospetto 23). Nel caso che questi dispositivi non ci siano allora contributo da biomasse deve essere posto a zero.
Si considera 100% a biomassa solo nel caso in cui il generatore a biomassa a aria sia l’unico presente, ovviamente.
Nel mio caso di una villetta con:
- caldaia a gas collegata a impianto radiatori senza valvole termostatiche o altra regolazione
- una stufa a pellet ad aria in cucina
- termostato unico
La quota della biomassa deve essere posta a Zero.
Re: APE caldaia + stufa ad aria
Ma quindi visto che è scritto che non può superare il 30 % allora nel caso io abbia le valvole termostatiche posso considerarlo pari a zero visto che zero è inferiore a 30?
In modo da poter poi fare agilmente il doppio salto...
In modo da poter poi fare agilmente il doppio salto...
Re: APE caldaia + stufa ad aria
Malebolgia ha scritto: ↑mar feb 23, 2021 18:36 Ho riletto attentamente la normativa e non trovo altra interpretazione possibile rispetto a quella che riporto sotto.
Riporto il paragrafo 8.4.5 della UNI 11300-4:
“Nel caso di edifici o porzioni di edificio (appartamenti) nei quali esista una zona termica servita sia sa impianto centrale con generatore di calore alimentato da combustibili fossili sia un apparecchio alimentato da biomasse con fluido termovettore aria, la quota di energia termica utile fornita da biomassa non può superare i valori indicati nel prospetto 21 qualora i terminali di erogazione collegati all’impianto centrale con generatore di calore alimentato a combustibili fossili siano forniti di dispositivi di regolazione individuale della temperatura ambiente. Qualora tali dispositivi non siano presenti il contributo da biomasse deve essere posto a zero. Qualora l’edificio sia servito esclusivamente da generatore a biomassa con fluido termovettore aira si considera la quota fornita dal generatore a biomassa pari al 100%.”
Qui si dice che nel caso di presenza di generatore di calore alimentato da combustibili fossili, (esempio classica caldaia a gas) e contemporanea presenza di apparecchio alimentato da biomasse con fluido termovettore aria (esempio classica stufa a pellet ad aria) se i terminali (cioè i radiatori nel mio caso) sono forniti di dispositivi di regolazione individuale della temperatura allora non può superare i valori indicati nel prospetto 21 (la norma contiene un errore nel caso aria è il prospetto 23). Nel caso che questi dispositivi non ci siano allora contributo da biomasse deve essere posto a zero.
Si considera 100% a biomassa solo nel caso in cui il generatore a biomassa a aria sia l’unico presente, ovviamente.
Nel mio caso di una villetta con:
- caldaia a gas collegata a impianto radiatori senza valvole termostatiche o altra regolazione
- una stufa a pellet ad aria in cucina
- termostato unico
La quota della biomassa deve essere posta a Zero.
Riesumo una vecchia discussione.
Nel caso indicato da gianlun, se ho una stufa a legna in un locale dotato di valvola termostatica sul radiatore dell'impianto generale con caldaia a gas (o anche ibrida), devo considerare l'apporto della stufa a legna, ma, se non ho capito male, secondo il prospetto 23 (sistemi per il riscaldamento con fluido termovettore aria - caso della stufa alegna o a pellet) il massimo contributo sarà pari al 30% (caricamento manuale) o 50% (caricamento automatico) del fabbisogno della zona effettivamente servita dal generatore a biomasse (punto 8.4.5 della 11300-4). Quindi, nel classico caso di stufa in cucina, locale dotato di porte e radiatore con valvola termostatica, la potenza che considererò non potrà eccedere il 30/50% del fabbisogno del locale cucina stesso, aldilà della potenza della stufa (sicuramente maggiore del fabbisogno del locale nella maggior parte dei casi).
Interpretazione corretta?
Re: APE caldaia + stufa ad aria
cosa vuol dire potenza che considero?
i casi getsiti dalla norma mi paiono almeno quelli chiari
per es manca la stessa procedura per gli split
che i sofftware dicono non ufficialmente di utilizzare anche a quello scopo ma si va fuori norma
i casi getsiti dalla norma mi paiono almeno quelli chiari
per es manca la stessa procedura per gli split
che i sofftware dicono non ufficialmente di utilizzare anche a quello scopo ma si va fuori norma
Re: APE caldaia + stufa ad aria
Effettivamente quello che ho scritto non è corretto. La mia preoccupazione è come nel calcolo il programma è in grado di limitare al 30% del fabbisogno il contributo della biomassa. In maniera errata pensavo di limitare la potenza della stufa, ma effettivamente questo non mi limita il suo contributo nel fabbisogno. Qusata limitazione deve avvenire attraverso un comando impostabile del programma, che nel mio caso non mi risulta esserci (chiedo in assistenza).
I vostri programmi fanno questo? Come?
Re: APE caldaia + stufa ad aria
il mio si mette la % come da norma e fa lui... per quello che come dicevo è possibile ma non normato farlo anche per uno split in camera con radiatore per esPertugio ha scritto: ↑ven lug 08, 2022 11:08Effettivamente quello che ho scritto non è corretto. La mia preoccupazione è come nel calcolo il programma è in grado di limitare al 30% del fabbisogno il contributo della biomassa. In maniera errata pensavo di limitare la potenza della stufa, ma effettivamente questo non mi limita il suo contributo nel fabbisogno. Qusata limitazione deve avvenire attraverso un comando impostabile del programma, che nel mio caso non mi risulta esserci (chiedo in assistenza).
I vostri programmi fanno questo? Come?
mi pare che edilclima anche gestisca la cosa... ma vado a memoria
Re: APE caldaia + stufa ad aria
Nel mio (Termus BIM) mi è stato risposto che il programma inserisce la percentuale automaticamente (sinceramente ho dei dubbi....)
Re: APE caldaia + stufa ad aria
visto che si è parlato anche di split pdc aria in stesso locale con stufa biomassa.. (senza altri terminali tipo radiatori..)
siccome me ne capitano parecchi..
come è stato detto la norma non prevede tale caso, ma più o meno tutti i sw permettono di farli lavorare facendo coprire un 30% alla biomassa e 70% allo split
secondo voi in questo caso si potrebbe sostituire lo split pdc con una stessa pdc di stessa tipologia e potenza (ovviamente con cop e eer nel rispetto dei requisiti), usufruendo di ecobonus o superbonus ?
siccome me ne capitano parecchi..
come è stato detto la norma non prevede tale caso, ma più o meno tutti i sw permettono di farli lavorare facendo coprire un 30% alla biomassa e 70% allo split
secondo voi in questo caso si potrebbe sostituire lo split pdc con una stessa pdc di stessa tipologia e potenza (ovviamente con cop e eer nel rispetto dei requisiti), usufruendo di ecobonus o superbonus ?
La Pantomimotecnica: tecnici matusalemme che ancora dopo anni ed anni non hanno preteso chiarezza e dettagli nelle norme e non le hanno chiare. Mah!