Buongiorno.
Attività commerciale classifica AD, HA. (Piano terra + Piano Primo (+4,55m)). Comparto multipiano alle condizioni della tabella S.3-7 (EVAC).
Soprastante il piano primo, la committenza vorrebbe realizzare un centro medico, quindi un'attività civile.
Il centro commerciale è dotato di scale di sicurezza esterne, che in futuro sarebbero utilizzate anche dal centro medico di futura realizzazione. Questo farebbe sì che il sistema di esodo possa considerarsi comune? anche se i percorsi sono esterni all'attività?
L'esodo avverrebbe solo tramite scale di sicurezza esterne.
I vani scala interni di collegamento avevo intenzione di proteggerli installando porta tagliafuoco EI30Sa al piano secondo.
Secondo voi, la comunicazione tra le due attività, centro medico al piano secondo e centro commerciale al piano primo, come dovrebbe avvenire?
comunicazione attività commerciale
Moderatore: Edilclima
Re: comunicazione attività commerciale
così a naso, non dovrebbe avvenire affatto. ma non ho capito se il centro medico è attività soggetta oppure no.
Re: comunicazione attività commerciale
il paragrafo S.3.10 parla di comunicazione con altre attività e la RTV V.8 non sembra vietarle. Se sei in valutazione progetto secondo me potresti pensare di metterle in comunicazione facendo una valutazione del rischio
Re: comunicazione attività commerciale
Dici? stavo pensando che per esempio le smart clinic sono inserite all'interno di centri commerciali. Credo che la comunicazione possa avvenire, il problema è che pensavo di farla solo protetta, senza inserire filtri.
Esatto, la RTO parla di comunicazioni, e dice che generalmente è ammessa la coesistenza di più attività nella stessa opera da costruzione, anche afferenti a diversi responsabili o di tipologia diversa.
La RTV dice:
a. di tipo protetto e chiusure almeno E30-Sa tra le attività commerciali con aree di tipo TB1 o TB2 ed altre attività, con sistemi d’esodo indipendenti(non è il mio caso, ho area TA)
b. Se attività AA+HA oppure AA+HB e altre attività civili filtro fumo (non è il mio caso sono in AD).
e. di tipo protetto tra le attività commerciali ed altre attività civili con sistemi d’esodo indipendenti (pensavo di applicare questo punto).
L'esodo promiscuo c'e l'ho, ma con scala esterna... ero in dubbio se potavo solo proteggere la comunicazione tra piano primo e secondo, visto che la scala interna non sarà utilizzata come percorso di esodo dal centro medico, o se dovevo per forza filtrarla...
Secondo voi la scala protetta, quindi con installazione di sola porta tagliafuoco al piano secondo, sullo sbarco della scala, dite che è accettabile?
Re: comunicazione attività commerciale
non so cosa sia una smart clinic (ai sensi della prevenzione incendi, intendo).
per me una clinica è una struttura sanitaria che eroga prestazioni in regime ambulatoriale, come tale è soggetta al dm 18/09/02 titolo IV il quale (per attività > 500 m2) prevede il rispetto delle prescrizioni per le aree di tipo C.
ai sensi del punto 2.2 del titolo II queste non devono comunicare con attività non pertinenti. i nostri distretti sanitari (ne abbiamo diversi ospiti dei centri commerciali, che ovviamente fanno buoni prezzi di affitto perchè interessati al viavai di persone che generano) sono fatti così: ingresso e vie di esodo dedicate (al massimo comunicano con il piano autorimessa, se ci sono posti auto per dipendenti che la rendono "pertinente").
per quello in primis è da capire se la clinica è attività soggetta, dai tuoi messaggi non si capisce.
Re: comunicazione attività commerciale
Quel punto sui sistemi d'esodo indipendenti è un po' ostico, ma io sono arrivato alla conclusione che se la via d'esodo è una scala a prova di fumo o esterna di per sè le attività che utilizzano tale scala è come se avessero vie d'esodo indipendenti come da definizione del codice.
L'altro problema è che se lo smart clinic è soggetto a norma occorre verificare se la comunicazione è consentita.
L'altro problema è che se lo smart clinic è soggetto a norma occorre verificare se la comunicazione è consentita.
Re: comunicazione attività commerciale
Si, scusa, non ho specificato. è attività soggetta.Ronin ha scritto: ↑gio apr 01, 2021 15:14 non so cosa sia una smart clinic (ai sensi della prevenzione incendi, intendo).
per me una clinica è una struttura sanitaria che eroga prestazioni in regime ambulatoriale, come tale è soggetta al dm 18/09/02 titolo IV il quale (per attività > 500 m2) prevede il rispetto delle prescrizioni per le aree di tipo C.
ai sensi del punto 2.2 del titolo II queste non devono comunicare con attività non pertinenti. i nostri distretti sanitari (ne abbiamo diversi ospiti dei centri commerciali, che ovviamente fanno buoni prezzi di affitto perchè interessati al viavai di persone che generano) sono fatti così: ingresso e vie di esodo dedicate (al massimo comunicano con il piano autorimessa, se ci sono posti auto per dipendenti che la rendono "pertinente").
per quello in primis è da capire se la clinica è attività soggetta, dai tuoi messaggi non si capisce.
68.2.A: Strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio, di superficie complessiva da 500 mq a 1000 mq. (superficie effettiva 700 mq).
Esatto, Area di tipo C. Quindi dovrei applicare il titolo IV capo III. In cui, al p.to 24.1 non mi sembra parla di comunicazioni con altre attività.
La bozza della RTV delle Strutture Sanitarie, però sembrerebbe ammettere la comunicazione tra attività di tipo SC e altre attività civili.
Anche secondo me, essendo la scala esterna sono sistemi di esodo indipendenti.etec83 ha scritto: ↑ven apr 02, 2021 08:29 Quel punto sui sistemi d'esodo indipendenti è un po' ostico, ma io sono arrivato alla conclusione che se la via d'esodo è una scala a prova di fumo o esterna di per sè le attività che utilizzano tale scala è come se avessero vie d'esodo indipendenti come da definizione del codice.
L'altro problema è che se lo smart clinic è soggetto a norma occorre verificare se la comunicazione è consentita.
Solo che sul codice non riesco a trovare questo mio pensiero, per giustificarlo...tu a che punto fai riferimento? S.4.8.1.4?
Re: comunicazione attività commerciale
no, il capo III si applica a strutture esistenti (già in esercizio alla data di approvazione del DM 19/03/15) oltre i 1000 m2. la tua è una nuova attività tra 500 e 1000, devi applicare il capo II. in effetti, avevo dato per scontato che si applicasse il titolo IV, viceversa essendo inferiore a 1000 m2 la comunicazione è possibile.
noi siamo arrivati alla conclusione esattamente opposta e cioè che le vie di esodo sono indipendenti quando sono indipendenti, ovvero non condiviseetec83 ha scritto: ↑ven apr 02, 2021 08:29 Quel punto sui sistemi d'esodo indipendenti è un po' ostico, ma io sono arrivato alla conclusione che se la via d'esodo è una scala a prova di fumo o esterna di per sè le attività che utilizzano tale scala è come se avessero vie d'esodo indipendenti come da definizione del codice.
Re: comunicazione attività commerciale
S.4.8.1
una via d'esodo esterna o a prova di fumo credo che ben soddisfi quanto definito a tale punto.
Beh almeno in prima istanza in fase di progetto tenterei di difenderla come detto, se no occorre andare in deroga motivando con giudizio esperto, come si è sempre fatto. Potrei anche in alternativa, ma dovrai appoggiarmi al FSE, poco economico per il cliente.
Finora non mi è ancora capitato un progetto in cui ho adottato quanto sopra perchè ho sempre avuto scale condominiali non a prova di fumo e mai esterne.