Dichiarazione conformità mancante
Moderatore: Edilclima
Dichiarazione conformità mancante
Salve a tutti.
A Natale ai professionisti regalano sempre le rogne...
Devo presentare una SCIA ma non si riesce a reperire la DiCo degli impianti reliazzati DOPO il DM 37/08.
A rigor di logica, leggendo lo stesso DM, si dovrebbe far rilasciare una nuova DiCo ad una impresa installatrice.
Ma non sarebbe possibile incaricare un professionista antincendio che rilasci un Cert Imp?
Grazie.
A Natale ai professionisti regalano sempre le rogne...
Devo presentare una SCIA ma non si riesce a reperire la DiCo degli impianti reliazzati DOPO il DM 37/08.
A rigor di logica, leggendo lo stesso DM, si dovrebbe far rilasciare una nuova DiCo ad una impresa installatrice.
Ma non sarebbe possibile incaricare un professionista antincendio che rilasci un Cert Imp?
Grazie.
Re: Dichiarazione conformità mancante
Il CERT.IMP. nasceva per impianti non soggetti alla vecchia L.46/90 oggi DM 37/08.
Può essere oggi utilizzato in luogo della Dichiarazione di Rispondenza di cui al DM 37/08, nei casi previsti.
Per impianti post 2008 non ci dovrebbero essere alternative alla DICO: in sua assenza l'impianto non è in regola, punto.
Se poi il tuo Comando VVF accetta la Cert.Imp., in luogo della DICO, beh c'è sempre qualcuno che ha firmato lo stesso modulo e l'asseverazione al tutto.
Può essere oggi utilizzato in luogo della Dichiarazione di Rispondenza di cui al DM 37/08, nei casi previsti.
Per impianti post 2008 non ci dovrebbero essere alternative alla DICO: in sua assenza l'impianto non è in regola, punto.
Se poi il tuo Comando VVF accetta la Cert.Imp., in luogo della DICO, beh c'è sempre qualcuno che ha firmato lo stesso modulo e l'asseverazione al tutto.
- weareblind
- Messaggi: 3050
- Iscritto il: gio lug 30, 2009 09:49
Re: Dichiarazione conformità mancante
Poiché è oltre ogni ragionevolezza questa cosa del 2008 e DiCo, nel mio giro clienti e professionisti se ne sbattono, secondo me giustamente, tutti.
Re: Dichiarazione conformità mancante
Puoi spiegare meglio quale discorso sarebbe oltre ogni ragionevolezza ?
Avere o pretendere le DICO per impianti nuovi ?
Avere o pretendere le DICO per impianti nuovi ?
- weareblind
- Messaggi: 3050
- Iscritto il: gio lug 30, 2009 09:49
Re: Dichiarazione conformità mancante
Refuso, intendevo DiRi. È irragionevole non poter avere DiRi per impianti oltre DM 37/2008.
Re: Dichiarazione conformità mancante
E' ovvio che una norma, di qualsiasi tipo, possa prevedere sanatorie per il pendente passato (DIRI), ma pretenda il rispetto per il futuro (DICO).
- weareblind
- Messaggi: 3050
- Iscritto il: gio lug 30, 2009 09:49
Re: Dichiarazione conformità mancante
No. Mica scrivo che non servano le conformità, ovviamente. Ma: post 2008, un installatore fallisce e non rilascia, smarrisco documenti in un trasloco, una perdita d'acqua o un piccolo incendio te li distrugge, ecc. Per quale motivo non devo accedere a una DiRi? Tu come fai?
Re: Dichiarazione conformità mancante
Se la ditta fallisce, una parte della responsabilità la ha il committente, il quale magari non ha ben valutato a chi stava dando l'incarico, quindi metterà mano al portafoglio e pagherà un'altra ditta installatrice che si assumerà la paternità dell'impianto e rilascerà la DICO.
Perchè devo sanare tutto io redigendo una DIRI ed assumendo tutte le responsabilità, per gli anni a venire, di un impianto che neanche ho progettato ?
Tutti gli altri eventi non sono esimenti: oggigiorno tutto viene scansionato ed archiviato in copie multiple, inviato sui server mail, ecc...., inoltre le DICO dovrebbero essere redatte in copie multiple, di cui una la deve tenere l'impresa per proprio archivio, un'altra la committenza, altre copie per il Comune (agibilità), VVF, INAIL/ASL per il 462 ed altri Enti.
Quindi sarebbe proprio difficile non riuscire a reperire neanche una copia., ovviamente se ciascuna delle parti fa le cose come devono essere fatte.....
E' questo alla fine il problema, committenti che pagano senza pretendere le DICO, imprese ben contente di non rilasciare documenti firmati, progettisti/DL che se ne fregano.
Perchè devo sanare tutto io redigendo una DIRI ed assumendo tutte le responsabilità, per gli anni a venire, di un impianto che neanche ho progettato ?
Tutti gli altri eventi non sono esimenti: oggigiorno tutto viene scansionato ed archiviato in copie multiple, inviato sui server mail, ecc...., inoltre le DICO dovrebbero essere redatte in copie multiple, di cui una la deve tenere l'impresa per proprio archivio, un'altra la committenza, altre copie per il Comune (agibilità), VVF, INAIL/ASL per il 462 ed altri Enti.
Quindi sarebbe proprio difficile non riuscire a reperire neanche una copia., ovviamente se ciascuna delle parti fa le cose come devono essere fatte.....
E' questo alla fine il problema, committenti che pagano senza pretendere le DICO, imprese ben contente di non rilasciare documenti firmati, progettisti/DL che se ne fregano.
Re: Dichiarazione conformità mancante
Buongiorno e Buon Anno a tutti, su questo argomento si è già espresso il Mi.Se. con il documento del 21 giugno 2017 che vi allego al presente link:
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ima ... o-2017.pdf
Al punto 15.8 di pagina 104 trovate risposta ufficiale alla vostra domanda.
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ima ... o-2017.pdf
Al punto 15.8 di pagina 104 trovate risposta ufficiale alla vostra domanda.
- weareblind
- Messaggi: 3050
- Iscritto il: gio lug 30, 2009 09:49
Re: Dichiarazione conformità mancante
Grazie Marzio. È pieno di "dovrebbe", in classico burocratese. Terminus, perdona ma non mi hai risposto. Il committente poteva essere più attento, poteva scansionare (e non è più un originale e in tribunale più volte ho visto considerare scansioni carta straccia, sono modificabili facilmente), quello che vuoi. Ho un impianto elettrico da 300.000 euro perfetto ma non ho la conformità. E dovrei fare come dice il parete gentilmente riportato da Marzio? Ma fatemi capire, che problemi ci sono nel far fare un controllo serio per rilascio di una DiRi seria? E se volessi avere una DiCo per rifacimento, e dietro avessi un professionista che ha controllato tutto, che differenza ci sarebbe con una DiRi? A me pare ridicolo.
Re: Dichiarazione conformità mancante
Perdonami weare ma a me questa cosa mi manda in bestia: molte imprese se ne approfittano (meno firme=meno responsabilità, l'importante è farsi pagare...... ah cavolo ci voleva il progetto ? e mò chi glielo dice al committente ?), i committenti se ne fregano (ma sì, l'impianto funziona....e poi che cos'è sta DICO....non è che l'impresa vuole più soldi ?) ed i loro professionisti pure (non è mia responsabilità, non me ne frega nulla se la ditta non rilascia la DICO).
Tranne casi di forza maggiore (fallimento improvviso, morte del titolare/responsabile tecnico) perchè ognuno non deve fare ciò che la legge richiede che faccia ?
Che differenza c'è tra una DIRI da me firmata e la DICO dell'installatore ?
Beh io a posteriori non è detto proprio che riesca a ricostruire/rilevare/verificare tutto quello che ha fatto l'installatore, anche se (e non è detto che sia così) ho svolto la funzione di DL: tipologie sconosciute dei materiali, giunzioni nascoste, tubazioni sotto traccia o interrate, tracciati cavi o tubazioni da indovinare e via dicendo, senza contare i casi, tutt'altro che rari, di lavori non rispondenti alle norme tecniche o interpretazioni libere dei progetti.
E poi se la norma consentisse le DIRI a sanatoria sull'attuale, sai che giungla, ogni giorno dovremmo correre a redigere DIRI per ogni cosa....
Dulcis in fundo una domanda: ma per una verifica "seria" si riesce a farsi pagare il giusto per l'impegno e l'assunzione di responsabilità ?
Tranne casi di forza maggiore (fallimento improvviso, morte del titolare/responsabile tecnico) perchè ognuno non deve fare ciò che la legge richiede che faccia ?
Che differenza c'è tra una DIRI da me firmata e la DICO dell'installatore ?
Beh io a posteriori non è detto proprio che riesca a ricostruire/rilevare/verificare tutto quello che ha fatto l'installatore, anche se (e non è detto che sia così) ho svolto la funzione di DL: tipologie sconosciute dei materiali, giunzioni nascoste, tubazioni sotto traccia o interrate, tracciati cavi o tubazioni da indovinare e via dicendo, senza contare i casi, tutt'altro che rari, di lavori non rispondenti alle norme tecniche o interpretazioni libere dei progetti.
E poi se la norma consentisse le DIRI a sanatoria sull'attuale, sai che giungla, ogni giorno dovremmo correre a redigere DIRI per ogni cosa....
Dulcis in fundo una domanda: ma per una verifica "seria" si riesce a farsi pagare il giusto per l'impegno e l'assunzione di responsabilità ?
Re: Dichiarazione conformità mancante
Il problema è che Di.Co. e Di.Ri. non sono la stessa cosa, se prendiamo ad esempio un impianto a gas per rilasciare una Di.Ri. devo applicare la UNI 10738:2012 che prevede verifiche solo su quanto è visibile e verificabile, tralasciando il resto come ad esempio tubazioni interrate o sottotraccia, mentre con una Di.Co. dichiari la conformità di tutto l'impianto alla norma di impiego in questo caso UNI 7129:2015 o UNI 11528:2014.weareblind ha scritto: ↑mar gen 02, 2018 14:54 Grazie Marzio. È pieno di "dovrebbe", in classico burocratese. Terminus, perdona ma non mi hai risposto. Il committente poteva essere più attento, poteva scansionare (e non è più un originale e in tribunale più volte ho visto considerare scansioni carta straccia, sono modificabili facilmente), quello che vuoi. Ho un impianto elettrico da 300.000 euro perfetto ma non ho la conformità. E dovrei fare come dice il parete gentilmente riportato da Marzio? Ma fatemi capire, che problemi ci sono nel far fare un controllo serio per rilascio di una DiRi seria? E se volessi avere una DiCo per rifacimento, e dietro avessi un professionista che ha controllato tutto, che differenza ci sarebbe con una DiRi? A me pare ridicolo.
Il vero problema è che su certi impianto mancano i controlli, ancora oggi ci sono installatori che realizzano impianti termici o idrici non rilasciando Di.Co. pensando o facendo finta di pensare che servano solo per l'impianto gas e chi deve controllare ad esempio gli uffici comunali non sanno cosa controllare.
Ed ecco che ancora oggi dopo 10 anni dall'entrata in vigore del DM 37/2008, fra l'altro di prossima modifica, vengono eseguiti impianti senza Di.Co e senza progetto.
Re: Dichiarazione conformità mancante
Pagare?
Ho visto installatori rilasciare Di.Ri. sull'impianto gas metano senza farsi pagare o farsi dare 100 euro per il disturbo e l'unica verifica che hanno eseguito è stata quella di tenuta dell'impianto gas.
- weareblind
- Messaggi: 3050
- Iscritto il: gio lug 30, 2009 09:49
Re: Dichiarazione conformità mancante
Terminus, hai voglia se sono concorde (anche se i casi che citi non mi sono mai capitati). Però hai spostato il problema verso la difficoltà di farsi pagare, e/o la poca serietà di qualche collega. Tutto vero, ma non sono motivi tecnici per vietare la DiRi post 2008. E il mio committente serio che ha perso la sua copia, o gli è fallito l'esecutore? Ma soprattutto, una nuova DiCo che avrebbe di diverso da una nuova DiRi?
Per inciso, mai emessa una DiRi in vita mia. E per le DiRi metano, semplici, il collega che uso va dalle 600 alle 1000 euro.
Per inciso, mai emessa una DiRi in vita mia. E per le DiRi metano, semplici, il collega che uso va dalle 600 alle 1000 euro.
Re: Dichiarazione conformità mancante
Progetto -> messa a norma -> DICO
Re: Dichiarazione conformità mancante
Mi pare la soluzione obiettivamente più logica.
Re: Dichiarazione conformità mancante
[/quote]
Il problema è che Di.Co. e Di.Ri. non sono la stessa cosa, se prendiamo ad esempio un impianto a gas per rilasciare una Di.Ri. devo applicare la UNI 10738:2012 che prevede verifiche solo su quanto è visibile e verificabile, tralasciando il resto come ad esempio tubazioni interrate o sottotraccia, mentre con una Di.Co. dichiari la conformità di tutto l'impianto alla norma di impiego in questo caso UNI 7129:2015 o UNI 11528:2014.
[/quote]
Posso quindi fare una DiRi di un tratto di impianto gas metano, oltre 35 kW, che transita sotto l'edificio, che era ed é vietato, per il solo fatto che non é visibile e verificabile?
Il problema è che Di.Co. e Di.Ri. non sono la stessa cosa, se prendiamo ad esempio un impianto a gas per rilasciare una Di.Ri. devo applicare la UNI 10738:2012 che prevede verifiche solo su quanto è visibile e verificabile, tralasciando il resto come ad esempio tubazioni interrate o sottotraccia, mentre con una Di.Co. dichiari la conformità di tutto l'impianto alla norma di impiego in questo caso UNI 7129:2015 o UNI 11528:2014.
[/quote]
Posso quindi fare una DiRi di un tratto di impianto gas metano, oltre 35 kW, che transita sotto l'edificio, che era ed é vietato, per il solo fatto che non é visibile e verificabile?
Re: Dichiarazione conformità mancante
Siccome stai affermando tu stesso che c'è un tratto sotto l'edificio palesemente non a norma, direi proprio che non è corretto da parte tua redigere una DIRI, indipendentemente da come sia stato realizzato tale attraversamento.
Re: Dichiarazione conformità mancante
Lo supponevo, quindi concordo...
Grazie mille
Grazie mille