Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

Moderatore: Edilclima

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glc_1912
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Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da glc_1912 »

Situazione che sicuramente sarà capitata a tutti: impianti di 15 o 20 anni fa, magari dotati di progetto, allegati ecc, ma con la dichiarazione di conformità con alcune voci non compilate.
Nello specifico, ho 4 DDC in cui non sono state indicate le norme tecniche seguite, o sono state indicate genericamente "UNI", "UNI-CIG", o sono presenti le UNI dettagliate ma non le specifiche norme di legge (tipo i DM di prevenzione incendi).

il responsabile dell'istruttoria comunica la cessazione dell'efficacia della SCIA, adducendo (tra gli altri motivi) anche quello delle dichiarazioni prive di riferimenti normativi.

inutile dire che, per documenti di fine anni 90, ritrovare gli installatori dell'epoca è impossibile.

che fate, in questi casi? proporre alla ditta di farsi fare una dichiarazione di rispondenza per una cosa simile è ridicolo, a parer mio, ma che soluzione alternativa può esserci? ripresento la SCIA sanando tutte le altre situazioni, sperando che stavolta passi in sordina la cosa? poco corretto dal punto di vista legale, ma se uso il buon senso è sicuramente più logico.

pareri?
Terminus
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Re: Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da Terminus »

Formalmente ho hai una DICO o ti procuri la DIRI.
Cerca di sanare le DICO lacunose, recuperando le ditte che magari hanno solo cambiato ragione sociale.
Altrimenti, sistema tutto il resto e cerca di addivenire a miti consigli con il funzionario pignolo: se poi di quelle DICO disponi dei progetti, il problema delle norme è superabile, se la ditta ha correttamente dichiarato di aver seguito il progetto.
Trevize
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Re: Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da Trevize »

Ciao.
Mi permetto di chiedere anche io lumi su questo tema.
Le risposte che ho avuto dai funzionari sul tema DI.CO/DI.RI sono quantomai contradditorie.
Mi sono convinto che i VVF sul tema non ne sanno nulla, vogliono solo sia indicato chiaramente un responsabile.

In sede di istanza di SCIA, la DI.CO va' presentata ai VVF, rigorosamente in originale, (poi, volendo, ce la si puo' far rendere, previa autenticazione di una copia), Il camerale in copia, il progetto si allega nel fascicolo tecnico che resta in mano al titolare (e quindi, di fatto, non ne viene verificata dal comando la reale esistenza).
Se la DI.CO e' precedente alla 37/08, il progetto potrebbe non essere necessario (dopo lo e' sempre... cambia solo il titolo di chi lo firma).
Se una DI.CO emessa dal '90 al 2008 e' in fotocopia, bisognerebbe fare una DI.RI. per "regolarizzrla" (ma a questo punto tantovale presentare solo la DI.RI, no???) e la deve fare un tecnico abilitato.
Se una DI.CO e' successiva al 2008, la legge non da alternative: la DI.CO. ci deve essere, e deve essere completa e in originale. Se e' incompleta, apparentemente non se ne esce. (anche se in tanti sostengono che si possa fare la DI.RI anche per impianti successivi al 37/08).

Quello che, di fatto, vedo fare e' che si cerchi un installatore "compiacente" che la "ri-firma" a seguito di un intervento di adeguamento minimo o nullo, affiancata dal piu' classico dei post-getti (progetto fatto a posteriori). il tutto per un tozzo di pane (come si fa a convincere un cliente che la sola mancanza di un foglio, firmato in originale, o di un camerale, comporti svariate centinaia di euro di spesa???). Oppure succede che si butta nel fascicolo quello che si ha... e si spera che il comando non obbietti con una "cessazione dell'efficacia della SCIA" come nel caso di "glc_1912".

Ho anche "sentito dire" dagli installatori che dopo 10 anni le DI.CO non hanno piu' valore. (o meglio... loro cercano do convincerti di quello, per liberarsi della responsabilita' sull'impianto). Vi risulta???

Scrivo questo, non per autoconvincermi che il "mal comune mezzo gaudio" all'italiana ci autorizzi a essere approssimativi, (i responsabili della scelta effettuata, in sede giuridica saremo noi, con la nostra asseverazione timbrata e firmata) ma per capire quali siano veramente i margini di responsabilita' di ciascuno, per poter far leva, a ragion veduta, sulle varie parti (titolare, installatore passato, installatore attuale, tecnico progettista elettrico)... e anche un po' come sfogo... diciamolo :)
Saluti.
girondone
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Re: Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da girondone »

anche se in tanti sostengono che si possa fare la DI.RI anche per impianti successivi al 37/08)

Questa mi é nuova
E come giustificano?
Al massimo appunto si cerca che fa una dico come se rifacesse tutto
lbasa
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Re: Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da lbasa »

... E come giustificano? ...
A casa mia con una parola, proveniente dal latino: corruzione.
A casa del loro albo/ordine di appartenenza, no.
etec83
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Re: Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da etec83 »

girondone ha scritto:anche se in tanti sostengono che si possa fare la DI.RI anche per impianti successivi al 37/08)

Questa mi é nuova
E come giustificano?
Al massimo appunto si cerca che fa una dico come se rifacesse tutto
Boh, la legge la conosco bene, ma più ci penso e più mi sovviene una domanda
"meglio una DICO finta, di una DIRI vera?"

Che poi non capisco in sé quale sarebbe il problema.
Posso fare una DIRI per gli impianti vecchi e non posso per i nuovi, ma cosa cambierà mai?
Io professionista potrò sì o no prendermi responsabilità di ciò che voglio.

Mi prendo la responsabilità per impianti più vecchi, ma non posso prendermeli per quelli più recenti... è un po un paradosso in effetti.
girondone
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Re: Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da girondone »

Cambierebbe che la diri é una sanatoria per ciò che non si é fatto fin dal 90
Ed nel senso


Da oggi in poi basta
lbasa
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Re: Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da lbasa »

... "meglio una DICO finta, di una DIRI vera?"
Che poi non capisco in sé quale sarebbe il problema.
Posso fare una DIRI per gli impianti vecchi e non posso per i nuovi, ma cosa cambierà mai?
Io professionista potrò sì o no prendermi responsabilità di ciò che voglio.
Mi prendo la responsabilità per impianti più vecchi, ma non posso prendermeli per quelli più recenti... è un po un paradosso in effetti.
Io accetto questa posizione se l'argomento fosse "chiuso" cioè limitato esclusivamente all'argomento antincendio del post; per l'antincendio cioè si arriva sempre all'ultima istanza della Scia (o della Cert del professionista antincendio) entro le quali si deve asseverare l'esistente (purchessia) nei confronti dei rappresentanti di polizia giudiziaria, cioè i VVFF.
In questo esclusivo ambito ci si poteva pfermare al primo intervento di Terminus che sintetizzava i passi da seguire per il tecnico.

Ma l'intervento di Trevize abbraccia tutte le problematiche legate agli impianti regolati dal 37/08; infatti non solo informava della posizione "corrotta":
... (anche se in tanti sostengono che si possa fare la DI.RI anche per impianti successivi al 37/08) ...
ma chiudeva con una visione generale:
... Scrivo questo, non per autoconvincermi che il "mal comune mezzo gaudio" all'italiana ci autorizzi a essere approssimativi, (i responsabili della scelta effettuata, in sede giuridica saremo noi, con la nostra asseverazione timbrata e firmata) ma per capire quali siano veramente i margini di responsabilita' di ciascuno, per poter far leva, a ragion veduta, sulle varie parti (titolare, installatore passato, installatore attuale, tecnico progettista elettrico)... e anche un po' come sfogo... diciamolo ...
Tu stesso (uso il "Tu" anche se non ricordo se ci siamo incrociati in altre discussioni) hai informato tempo fa il forum di una condizione di svolgimento di un lavoro professionale:
... Purtroppo la legge non prevede la possibilità che una DICO non ci sia per un impianto post-2008.
Siccome però per varie cause può succedere e sono sicuro che è successo a un casino di gente, qualcosa bisogna pur fare.
Un po' di tempo fa avevano posto un quesito al Prof. Ing. Vito Carrescia, massimo esperto di sicurezza elettrica, proprio per questo problema.
Il quesito era il seguente:

"Egregio direttore, l’impianto elettrico di un’attività artigianale non più in attività risulta priva della dichiarazione di conformità ai sensi DM 37/08 e la ditta installatrice che aveva realizzato i lavori risulta fallita. L’unica documentazione in possesso della proprietà è un progetto datato 11/07/2008 il quale però non risulta conforme a quanto effettivamente realizzato.
In pratica l’attuale impianto elettrico non si può considerare “agibile” in quanto privo della documentazione richiesta per legge (DM 37/08, D.Lgs. 81/08 c.m. dal D.Lgs. 106/09, DPR 462/01). Per completezza le comunico che l’impianto di terra non è mai stato omologato e verificato periodicamente dal ex datore di lavoro e proprietario.
La proprietà ha intenzione di affittare l’impianto produttivo, la ditta che prenderà in affitto gli impianti richiede, ovviamente, la documentazione attestante la conformità alla regola dell’arte e ai disposti di legge.
Non essendoci le condizioni per recuperare la DICO (in comune c’è una DICO ma relativa al capannone come attività generica usato solo all’agibilità) e l’impossibilità di redigere una DIRI, avevo pensato di procedere in questo modo:
- verifica dello stato di fatto dell’impianto elettrico esistente e relativa relazione nella quale evidenziare le eventuali problematiche da sistemare;
- sulla scorta della verifica redigere un progetto di adeguamento (trasformazione) dell’impianto elettrico esistente per la sua messa in servizio;
- appaltare i lavori di adeguamento previsti a progetto a ditta qualificata che al termine rilasci la DICO.
Chiaramente può accadere che non sia necessario alcun lavoro, in tal caso però prevederò dei controlli approfonditi all’impianto elettrico e ai suoi componenti in maniera tale che la ditta installatrice si renda responsabile dell’ìmpianto nella sua totalità anche se non l’ha eseguito materialmente. I controlli approfonditi comprendono lo smontaggio ed il rimontaggio di componenti.
Ritiene che questo modo di procedere sia corretto? Ha una procedura alternativa da suggerire? E per quanto riguarda le responsabilità in caso di infortunio?

Risposta:
Quello che ha scritto va bene e non ci sono strade alternative; tenga solo conto che la sua relazione, ed anche una relazione dell'installatore dopo i controlli approfonditi, in assenza di lavori, non sostituiscono la dico, ma visto che non c'è modo di sostituirla, ciò che lei ha scritto è il massimo che si può fare
" ...
Se invece ritieni che casi particolari (e senza uscita nel tuo esempio) assumano il ruolo di casi naturali, confermo la mia risposta alla tua domanda:
... Posso fare una DIRI per gli impianti vecchi e non posso per i nuovi, ma cosa cambierà mai? ...
L'osservanza della Legge; la cui inosservanza porta a due possibili comportamenti:
- la corruzione;
- l'atteggiamento mafioso.
Trevize
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Re: Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da Trevize »

Ohi ohi ohi.. che polverone che ho alzato :roll:
In effetti la razio del normatore e' quella della sanatoria pre 2008 e poi basta. Ha molto senso.

Ringrazio ibasa per aver correttamente contestualizzato i miei dubbi nel campo di una discussione antincendio.
l'idea infatti era capire come un tecnico 818 dovrebbe comportarsi se si vede "procurare" dal cliente una DI.RI per un impianto successivo al 2008. (o una dico mal compilata, o con CCIAA ricostruito malamente)

E... se posso buttare ancora un po' di "halon" sul fuoco... che ne pensate del discorso dell'eta massima di una DI.CO?
A me sembra un discorso parac.... ehm, ruffiano, in quanto non ho mai trovato evidenza normativa di questo, ma ammetto la mia ignoranza.

Grazie per la vostra pazienza e disponibilita'.
Terminus
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Re: Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da Terminus »

Assolutamente le DICO non hanno scadenza.
L'unica scadenza che mi viene in mente è quella decennale per la responsabilità del costruttore dell'immobile (impianti compresi).
Per quanto sopra io non ho dubbi: le DIRI sono solo una sanatoria per la situazione ante 2008, dopo non si possono fare perchè configurano un illecito.
Per la SCIA antincendio, non credo che una DICO parzialmente incompleta possa essere causa di rigetto, perchè alla fine c'è sempre l'asseverazione del tecnico che copre il tutto.
glc_1912
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Re: Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da glc_1912 »

altro dubbio che mi viene per ste benedette DICO senza alcuni dati.

il 37/2008 è molto specifico:

"6. Nel caso in cui la dichiarazione di conformità prevista dal presente articolo, salvo quanto previsto all'articolo 15, non
sia stata prodotta o non sia più reperibile, tale atto è sostituito - per gli impianti eseguiti prima dell'entrata in vigore
del presente decreto - da una dichiarazione di rispondenza [...]"


facciamo le pulci: se la DICO non è stata fatta o è persa, fai la DIRI.
la mia è stata fatta e non l'hanno persa, quindi la DIRI non posso farla perché non rientra nella casistica indicata.

peraltro, altro dettaglio: la DIRI si fa "in esito a sopralluogo ed accertamenti". ovvero? cosa sono, di preciso, i "sopralluoghi ed accertamenti"? rilievo dell'intero impianto se non c'è il progetto e di fatto lo rifaccio ex novo? (con costi ovviamente altissimi per il committente)? verifico con la norma di riferimento e faccio una comunicazione di massima? non faccio niente, perché nel caso specifico non è previsto, e vedo cosa chiedono i VVF rispondendogli "la norma non prevede nulla per le DICO incomplete, quindi non devo fare niente"? :?
Terminus ha scritto:Per la SCIA antincendio, non credo che una DICO parzialmente incompleta possa essere causa di rigetto, perchè alla fine c'è sempre l'asseverazione del tecnico che copre il tutto.
a me l'hanno fatto.
certo, c'erano anche altre non conformità, la DICO era una ma non l'unica.
quindi che faresti tu? ripresenti le DICO dopo aver sanato tutto il resto? che è poi l'ipotesi cui propendo io. e se contesteranno, chiederò a loro cosa vogliono dato che la DIRI non è applicabile per i motivi di cui sopra.
Terminus
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Re: Dichiarazioni di conformità non complete: come vi regolate?

Messaggio da Terminus »

Ti ho già detto cosa secondo me conviene fare, nella mia prima risposta.
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