Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Moderatore: Edilclima
Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Sto facendo DL per un edificio scolastico e un produttore di serramenti in PVC mi fornisce per i serramenti installati lungo le vie di fuga un certificato (tedesco=in tedesco) che riporta una classe di reazione al fuoco E (europea). Il progetto antincendio ovviamente prevedeva (siamo nel corridoio=via di fuga) una classe A1 (italiana ovviamente).....
Suggerimenti?!
Grazie mille
Suggerimenti?!
Grazie mille
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
beh la classe A1 è già europea (e corrisponde alla vecchia 0) per cui se nel progetto si parla di Classe A1 e ti danno una classe E (poco più che un fiammifero) direi che non va bene
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Infatti, A1 ed E sono classi europee: la A1 è la migliore (vecchia classe italiana 0 incombustibile), mentre la E è la peggiore (tra quelle determinate).
La questione semmai è se dover considerare o meno il telaio degli infissi esterni, tra i materiali da verificare per la reazione al fuoco.
Questo sia per l'esiguità della superficie interessata (a meno di non avere pannellature cieche), sia perchè se l'infisso viene aggredito dal fuoco, cede molto presto e di conseguenza spalanca la superficie di aerazione, che nelle prime fasi dell'incendio è un bene.
La questione semmai è se dover considerare o meno il telaio degli infissi esterni, tra i materiali da verificare per la reazione al fuoco.
Questo sia per l'esiguità della superficie interessata (a meno di non avere pannellature cieche), sia perchè se l'infisso viene aggredito dal fuoco, cede molto presto e di conseguenza spalanca la superficie di aerazione, che nelle prime fasi dell'incendio è un bene.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Terminus ha scritto:Infatti, A1 ed E sono classi europee: la A1 è la migliore (vecchia classe italiana 0 incombustibile), mentre la E è la peggiore (tra quelle determinate).
La questione semmai è se dover considerare o meno il telaio degli infissi esterni, tra i materiali da verificare per la reazione al fuoco.
Questo sia per l'esiguità della superficie interessata (a meno di non avere pannellature cieche), sia perchè se l'infisso viene aggredito dal fuoco, cede molto presto e di conseguenza spalanca la superficie di aerazione, che nelle prime fasi dell'incendio è un bene.
Scusate mi ero perso tra le classi......il progetto prevedeva la vecchia classe 1 (come da DM scuole) equivalente quindi ad una A2 europea ma la sostanza non cambia visto che giustamente ricordavate che la E è la peggiore. Il ragionamento sul telaio è comprensibile ma a questo punto non dovrei computare le superfici dei serramenti nel calcolo del DM scuole 50% classe 0 e 50% classe 1; se faccio così in fase di SCIA motivando con quanto sopra detto il Comando accetterà?!?
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Sto ovviamente parlando solo delle finestre verso l'esterno, non delle porte cieche, che sicuramente rientrano nel computo.
Parlane con il tuo Comando. Nel caso le finestre le puoi far sostituire ?
Parlane con il tuo Comando. Nel caso le finestre le puoi far sostituire ?
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Si si parliamo solo delle finestre esterne che sono in PVC e non sostituibili a meno di rilevare l'inesistenza in commercio di serramenti in PVC in classe 1 considerare quindi la scelta progettuale un errore progettuale e avviare una variante al progetto a carico dell'impresa (trattandosi di appalto/progetto con progetto redatto dall'impresa aggiudicatrice!!!), le porte interne tutte in ferro classe 0Terminus ha scritto:Sto ovviamente parlando solo delle finestre verso l'esterno, non delle porte cieche, che sicuramente rientrano nel computo.
Parlane con il tuo Comando. Nel caso le finestre le puoi far sostituire ?
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
AGGIORNAMENTO
Il produttore (tedesco) del PVC mi garantisce che non è possibile certificare il serramento in classe 1 (A2) ma la loro certificazione è classe E, il progettista dichiara di non aver avuto problemi (in fase progettuale) con altro produttore che ha garantito (a parole) la classe 1. Ho chiesto all'impresa di avere serramenti certificati in classe 1 (a questo punto se non in PVC in alluminio)
Il produttore (tedesco) del PVC mi garantisce che non è possibile certificare il serramento in classe 1 (A2) ma la loro certificazione è classe E, il progettista dichiara di non aver avuto problemi (in fase progettuale) con altro produttore che ha garantito (a parole) la classe 1. Ho chiesto all'impresa di avere serramenti certificati in classe 1 (a questo punto se non in PVC in alluminio)
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Più che classe 1, dovresti fare riferimento alle classi europee considerate corrispondenti, in funzione della tipologia di installazione.
Altrimenti non si capisce cosa occorre chiedere ai produttori.
Altrimenti non si capisce cosa occorre chiedere ai produttori.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Si il riferimento dovrebbe essere l'art. 4 del DM 15.03.2005 per i prodotti installati lungo le vie d'esodo impiego a parete.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
perdonami la battuta... quindi in fase di presentazione della SCIA il tecnico ha allegato il produttore che ha giurato che fosse in classe 1? e lo ha fatto in tedesco, in italiano o nel dialetto del funzionario?cecco71 ha scritto:dichiara di non aver avuto problemi (in fase progettuale) con altro produttore che ha garantito (a parole) la classe 1.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
grifo68 ha scritto:perdonami la battuta... quindi in fase di presentazione della SCIA il tecnico ha allegato il produttore che ha giurato che fosse in classe 1? e lo ha fatto in tedesco, in italiano o nel dialetto del funzionario?cecco71 ha scritto:dichiara di non aver avuto problemi (in fase progettuale) con altro produttore che ha garantito (a parole) la classe 1.
il guaio è che sempre più spesso in giro si trovano spacciate per CERTIFICAZIONI delle fantomatiche dichiarazioni che nulla hanno a che vedere con la norma....
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
E sta qui parte del compito del professionista antincendio.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Ed infatti in qualità di DL e professionista antincendio stamattina ordine di servizio per cambiare serramenti da PVC a ALLUMINIOTerminus ha scritto:E sta qui parte del compito del professionista antincendio.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Ne deduco che nel computo metrico/capitolato era stato specificato che i serramenti dovessero essere in classe 1 (o equivalenti europee).....
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Purtroppo no nel CME e CAPITOLATI non c'era nulla, ma a richiesta il progettista ha prodotto tabella di verifica del 50% delle superfici in classe 0 e 50% in classe 1 dichiarando di non aver avuto problemi con i produttori per avere il PVC in classe 1Terminus ha scritto:Ne deduco che nel computo metrico/capitolato era stato specificato che i serramenti dovessero essere in classe 1 (o equivalenti europee).....
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Se trovi un infisso in PVC certificato realmente in classe equivalente ad 1, facci sapere.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Queste sembrano esserlo.
http://www.nurith.it/web/la-finestra/reazione-al-fuoco/
Dici di no? Ho chiesto via email il certificato di prova, stiamo a vedere.
È ancora consentito esibire certificazione nelle classi italiane anziché europee?
http://www.nurith.it/web/la-finestra/reazione-al-fuoco/
Dici di no? Ho chiesto via email il certificato di prova, stiamo a vedere.
È ancora consentito esibire certificazione nelle classi italiane anziché europee?
Feel them burn!
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Per prodotti soggetti a CPR e provvisti di norma armonizzata con DOW scaduto, no.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Stamane sono stato al Comando Provinciale di Bologna per chiedere chiarimenti fra cui quelli inerenti alla reazione al fuoco all'interno di scuole.
Ho parlato con un funzionario abbastanza preparato per quanto concerne la formulazione letterale delle norme.
E molto letterale è la sua posizione riguardo alle caratteristiche che devono porte e finestre.
Egli sostiene che la reazione al fuoco richiesta debba intendersi riferita ai soli rivestimenti e tendaggi, includendo fra i primi i pavimenti. Ha poi aggiunto che l'elenco riportato al punto 3.1 del D.M. 26/08/1992 non include le porte, pertanto queste non sono soggette. Ha poi concluso riportando la prassi consolidata che è quella di approvare a tutt'oggi porte in legno anche nelle nuove costruzioni.
Ne discende che nemmeno le finestre siano soggette.
Pensate quello che volete.
Io sono decisamente contrariato, e continuerò a sostenere che tutte le porte di scuole debbano essere certificate nella vecchia classe 1.
Ho parlato con un funzionario abbastanza preparato per quanto concerne la formulazione letterale delle norme.
E molto letterale è la sua posizione riguardo alle caratteristiche che devono porte e finestre.
Egli sostiene che la reazione al fuoco richiesta debba intendersi riferita ai soli rivestimenti e tendaggi, includendo fra i primi i pavimenti. Ha poi aggiunto che l'elenco riportato al punto 3.1 del D.M. 26/08/1992 non include le porte, pertanto queste non sono soggette. Ha poi concluso riportando la prassi consolidata che è quella di approvare a tutt'oggi porte in legno anche nelle nuove costruzioni.
Ne discende che nemmeno le finestre siano soggette.
Pensate quello che volete.
Io sono decisamente contrariato, e continuerò a sostenere che tutte le porte di scuole debbano essere certificate nella vecchia classe 1.
Feel them burn!
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Contrario anche perché il DM 10/03/2005 recita: "Quando la condizione di uso finale di un prodotto da costruzione è tale da contribuire alla
generazione e alla propagazione del fuoco e del fumo all’interno del locale d’origine (oppure in un’area definita), il prodotto va classificato in base alla sua reazione al fuoco, secondo il sistema di classificazione di cui alle seguenti tabelle 1, 2 e 3."
La mia posizione si consolida.
Anche se vorrei trovare scritto da qualche parte che il limite di applicazione sta tra i prodotti da costruzione e gli elementi di arredo. Io ritengo che i tendaggi non siano prodotti da costruzione e che il DM 26/08/92 li regolamenti specificatamente proprio perché escono dal normale ambito applicativo che è quello dei prodotti da costruzione.
Voi che ne pensate?
generazione e alla propagazione del fuoco e del fumo all’interno del locale d’origine (oppure in un’area definita), il prodotto va classificato in base alla sua reazione al fuoco, secondo il sistema di classificazione di cui alle seguenti tabelle 1, 2 e 3."
La mia posizione si consolida.
Anche se vorrei trovare scritto da qualche parte che il limite di applicazione sta tra i prodotti da costruzione e gli elementi di arredo. Io ritengo che i tendaggi non siano prodotti da costruzione e che il DM 26/08/92 li regolamenti specificatamente proprio perché escono dal normale ambito applicativo che è quello dei prodotti da costruzione.
Voi che ne pensate?
Feel them burn!
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
WHAT IS DOW?!?Terminus ha scritto:Per prodotti soggetti a CPR e provvisti di norma armonizzata con DOW scaduto, no.
Feel them burn!
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
DOW = Data di fine del periodo di coesistenza
Quando cioè eventuali norme nazionali cessano di validità e lasciano il posto alla sola norma armonizzata.
Quando cioè eventuali norme nazionali cessano di validità e lasciano il posto alla sola norma armonizzata.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Ho dato un'occhiata al DM 03/08/15 sulla reazione al fuoco. So che non é cogente ma voglio sperare che il futuro sia questo (altrimenti con ste RT vecchie come i rotoli del Mar Morto non la sfanghiamo più...).
C'é da farsi venire il mal di testa...però ho capito che: se anche ci sono materiali che bruciano facilmente li si può trascurare se di superficie inferiore al 5%...
Poi in un altro punto dice che il computo di porte combustibili é facoltativo...quindi smentirebbe la mia posizione e quella di Terminus...per quanto mi sembri illogico tutto ciò...
Voi capite cosi? Lo avete letto?
C'é da farsi venire il mal di testa...però ho capito che: se anche ci sono materiali che bruciano facilmente li si può trascurare se di superficie inferiore al 5%...
Poi in un altro punto dice che il computo di porte combustibili é facoltativo...quindi smentirebbe la mia posizione e quella di Terminus...per quanto mi sembri illogico tutto ciò...
Voi capite cosi? Lo avete letto?
Feel them burn!
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
La RTO è un pò più blanda riguardo i requisiti di reazione al fuoco, rispetto alle RTV esistenti, ma occorre ricordare che la RTO va applicata integralmente e se concede qualcosa in alcuni punti (come questo), toglie in altri.
Viene comunque concesso un 5% di materiali non classificati.
La classificazione degli infissi non è esclusa, ma viene demandata alla VDR: va da se che in un percorso di esodo con presenza di numerose porte, la loro caratteristica di reazione al fuoco è bene venga considerata.
Viene comunque concesso un 5% di materiali non classificati.
La classificazione degli infissi non è esclusa, ma viene demandata alla VDR: va da se che in un percorso di esodo con presenza di numerose porte, la loro caratteristica di reazione al fuoco è bene venga considerata.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Io non intendo applicarla, proprio perché sono consapevole del fatto che andrebbe applicata integralmente ed al momento non ne ho i mezzi.Terminus ha scritto:la RTO va applicata integralmente
Intendo però considerarla nell'interpretazione dei punti lacunosi o ambigui delle RT che altrimenti non trovano risposta.
E personalmente penso che sta cosa del 5% sia interessante, così come l'inclusione facoltativa delle porte nel calcolo della reazione.
È vero che io penso che le porte andrebbero considerate, ma se mi chiedi se anche battiscopa in legno e finestre in legno vadano sostituite vado in grande crisi proprio per l'esiguità delle superfici che occupano. Hai già ventilato la tua riguardo alle finestre, ma sei poi arrivato ad una conclusione? E del battiscopa cosa pensi?
Feel them burn!
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Questa cosa del 5% se ci pensi era presente anche prima, riguardo la tolleranza concessa sul calcolo delle superfici.
A mio parere, infissi vetrati verso l'esterno non li considererei, mentre nelle vie di esodo considererei le porte cieche interne; i battiscopa possono benissimo rientrare nel 5% di cui sopra.
A mio parere, infissi vetrati verso l'esterno non li considererei, mentre nelle vie di esodo considererei le porte cieche interne; i battiscopa possono benissimo rientrare nel 5% di cui sopra.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Interessante osservazione. Ma non credo sia corretto chiamare in causa il 5% del 03/11/83 per giustificare la presenza di materiali in classe 2. Semmai può darti margine nello stabilire quanta superficie è 0 e quanta è 1.Terminus ha scritto:Questa cosa del 5% se ci pensi era presente anche prima, riguardo la tolleranza concessa sul calcolo delle superfici.
Detto questo, visto che come me sei per porte in classe 1 o 0, sai indicarmi un prodotto con queste caratteristiche. Se non si trovano sul mercato potrebbe darmi dei bei problemi includerle nel capitolato.
Feel them burn!
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
un urrà per il funzionario bolognese
personalmente non ho mai visto fare prescrizioni di reazione al fuoco sulle porte (e sapete che le attività dove opero sono le più critiche in assoluto, per quanto riguarda la reazione al fuoco); anche nell'occasione della recentissima rivisitazione dei progetti direttori (per presentarli entro il 24/04), oltre 40 progetti presentati in tre diversi comandi non hanno mai richiesto prestazioni di alcun genere riguardo alle porte (anche a seguito di domanda esplicita, ed anche nelle situazioni dove ci sono corridoi ciechi più lunghi di 15 m che hanno specifiche richieste di classe di reazione al fuoco: anche in quel caso, con riferimento a superfici ed eventuali isolanti lineari, e non alle porte).
e ritengo che ciò sia perfettamente logico e coerente con la sicurezza, in quanto il fine della reazione al fuoco è quello di opporsi alla propagazione delle fiamme: come fanno a propagarsi le fiamme, se il mezzo di propagazione è lungo meno di 2 metri in pianta? è evidente che la propagazione può avvenire soltanto "correndo" lungo le superfici continue (soffitti, pareti, pavimenti), oppure lungo gli isolanti lineari (tubazioni).
se le superficie di pareti, solai e pavimenti sono classificate, esse "proteggeranno" anche le porte non classificate (dato che le circondano completamente, e pertanto limitano la propagazione anche nel caso, assolutamente improbabile, di incendio doloso in cui a prendere fuoco sia proprio un infisso combustibile)
l'unico caso di prescrizioni di reazioni al fuoco sugli infissi ce lo abbiamo nel corridoio di collegamento dell'ospedale bufalini (corridoio tra due padiglioni chiuso, interamente vetrato, di lunghezza di oltre 60 metri, tipo aeroporto per intenderci: ma lì è evidente che la nastratura continua degli infissi ha una dimensione uguale a quella delle pareti, e che essendo il tunnel a cupola interamente trasparente, 60 metri di policarbonato sulla testa non siano proprio consigliabili...).
poi per carità, impiegare un prodotto in PVC classe E nelle vde di una scuola (che quindi presumibilmente gassifica, invadendo di fumo tossico a base di diossina il corridoio), può senz'altro venir dichiarato inopportuno nella VDR; ma è una scelta progettuale e non certo un obbligo normativo.
di fatto peraltro le porte in classe zero disponibili sul mercato (e da noi passano diverse dozzine di produttori) sono quelle delle CT (interamente in lamiera), che sono assolutamente inadatte per l'igienicità e l'ergonomicità di locali abitabili (anche senza chiamare in causa l'estetica).
PS: la RTO non è applicabile affatto, nelle attività civili (salvo che negli archivi), c'è scritto nella RTO stessa
personalmente non ho mai visto fare prescrizioni di reazione al fuoco sulle porte (e sapete che le attività dove opero sono le più critiche in assoluto, per quanto riguarda la reazione al fuoco); anche nell'occasione della recentissima rivisitazione dei progetti direttori (per presentarli entro il 24/04), oltre 40 progetti presentati in tre diversi comandi non hanno mai richiesto prestazioni di alcun genere riguardo alle porte (anche a seguito di domanda esplicita, ed anche nelle situazioni dove ci sono corridoi ciechi più lunghi di 15 m che hanno specifiche richieste di classe di reazione al fuoco: anche in quel caso, con riferimento a superfici ed eventuali isolanti lineari, e non alle porte).
e ritengo che ciò sia perfettamente logico e coerente con la sicurezza, in quanto il fine della reazione al fuoco è quello di opporsi alla propagazione delle fiamme: come fanno a propagarsi le fiamme, se il mezzo di propagazione è lungo meno di 2 metri in pianta? è evidente che la propagazione può avvenire soltanto "correndo" lungo le superfici continue (soffitti, pareti, pavimenti), oppure lungo gli isolanti lineari (tubazioni).
se le superficie di pareti, solai e pavimenti sono classificate, esse "proteggeranno" anche le porte non classificate (dato che le circondano completamente, e pertanto limitano la propagazione anche nel caso, assolutamente improbabile, di incendio doloso in cui a prendere fuoco sia proprio un infisso combustibile)
l'unico caso di prescrizioni di reazioni al fuoco sugli infissi ce lo abbiamo nel corridoio di collegamento dell'ospedale bufalini (corridoio tra due padiglioni chiuso, interamente vetrato, di lunghezza di oltre 60 metri, tipo aeroporto per intenderci: ma lì è evidente che la nastratura continua degli infissi ha una dimensione uguale a quella delle pareti, e che essendo il tunnel a cupola interamente trasparente, 60 metri di policarbonato sulla testa non siano proprio consigliabili...).
poi per carità, impiegare un prodotto in PVC classe E nelle vde di una scuola (che quindi presumibilmente gassifica, invadendo di fumo tossico a base di diossina il corridoio), può senz'altro venir dichiarato inopportuno nella VDR; ma è una scelta progettuale e non certo un obbligo normativo.
di fatto peraltro le porte in classe zero disponibili sul mercato (e da noi passano diverse dozzine di produttori) sono quelle delle CT (interamente in lamiera), che sono assolutamente inadatte per l'igienicità e l'ergonomicità di locali abitabili (anche senza chiamare in causa l'estetica).
PS: la RTO non è applicabile affatto, nelle attività civili (salvo che negli archivi), c'è scritto nella RTO stessa
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
La classificazione di reazione al fuoco non ha solo lo scopo di impedire la propagazione dell'incendio ma anche quello di limitare, se non impedire, la generazione di gas caldi, polveri e fumi tossici, in modo particolare lungo le vie di esodo dove le persone devono avere la "vivibilità" sufficiente per il tempo più lungo possibile.Ronin ha scritto: e ritengo che ciò sia perfettamente logico e coerente con la sicurezza, in quanto il fine della reazione al fuoco è quello di opporsi alla propagazione delle fiamme: come fanno a propagarsi le fiamme, se il mezzo di propagazione è lungo meno di 2 metri in pianta? è evidente che la propagazione può avvenire soltanto "correndo" lungo le superfici continue (soffitti, pareti, pavimenti), oppure lungo gli isolanti lineari (tubazioni).
se le superficie di pareti, solai e pavimenti sono classificate, esse "proteggeranno" anche le porte non classificate (dato che le circondano completamente, e pertanto limitano la propagazione anche nel caso, assolutamente improbabile, di incendio doloso in cui a prendere fuoco sia proprio un infisso combustibile)
D'altronde nelle vie di esodo la probabilità dell'innesco di un incendio dovrebbe già essere ridotta al minimo di default.
Altra considerazione: se valesse quanto dici, perchè escludere le porte e limitare invece i rivestimenti delle pareti ?
Immaginiamo pannellature in classe D/E intervallate sui muri come potrebbero esserlo delle porte.
Sei d'accordo che questo è vietato dalle norme ? Quale è la differenza ?
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
In primis mi si permetta una prova indiziaria: Se una cosa non viene prodotta dal mercato, è perché non c'è richiesta.
Detto questo, le pannellature possono essere di dimensioni incontrollabili (avrebbe senso scrivere che sono permesse fino a 2x1? Meglio evitare visto che poi inizierebbe subito chi mette i pannelli separati da 1 cm di fuga...), possono essere appese ad un altezza tale da rovesciarsi addosso a chi ci passa davanti (le porte no: Stanno per terra, e sono incardinate con sostegni e intelaiatura metallici o di legno massivo, ovvero che per una decina di minuti non si staccano), possono avere una dimensione tale da fiaccare le persone per semplice irraggiamento di flusso di calore (le porte normali no, non sono abbastanza grandi; un grosso portone magari si, ma anche se combustibile questo è certamente molto più massiccio di un pannello, e quindi molto meno reattivo).
Insomma di differenza tra porte e pannelli ne vedo molte.
E comunque tra "metto porte classe A1" e "metto porte impiallacciate impregnate di vernice con solventi benzenici" ce ne sono di posizioni intermedie
Detto questo, le pannellature possono essere di dimensioni incontrollabili (avrebbe senso scrivere che sono permesse fino a 2x1? Meglio evitare visto che poi inizierebbe subito chi mette i pannelli separati da 1 cm di fuga...), possono essere appese ad un altezza tale da rovesciarsi addosso a chi ci passa davanti (le porte no: Stanno per terra, e sono incardinate con sostegni e intelaiatura metallici o di legno massivo, ovvero che per una decina di minuti non si staccano), possono avere una dimensione tale da fiaccare le persone per semplice irraggiamento di flusso di calore (le porte normali no, non sono abbastanza grandi; un grosso portone magari si, ma anche se combustibile questo è certamente molto più massiccio di un pannello, e quindi molto meno reattivo).
Insomma di differenza tra porte e pannelli ne vedo molte.
E comunque tra "metto porte classe A1" e "metto porte impiallacciate impregnate di vernice con solventi benzenici" ce ne sono di posizioni intermedie
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
In effetti non sono facili da trovare.Ronin ha scritto:In primis mi si permetta una prova indiziaria: Se una cosa non viene prodotta dal mercato, è perché non c'è richiesta.
Cmq ho trovato queste porte classificate nella vecchia classe italiana (la norma armonizzata delle porte resistenti al fuoco è recentissima)
http://www.ged.re.it/serramenti-pvc/porte-interne
http://www.zuin.it/battente/porta-1-ant ... co-re.html
http://www.finestreserramentirem.com/pr ... odena.html
http://www.coserplast.com/porte_interne.asp
www.pivagroupspa.com
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
No. Di che attività ti occupi?Ronin ha scritto:sapete che le attività dove opero sono le più critiche in assoluto, per quanto riguarda la reazione al fuoco
Cosa sono?Ronin ha scritto:progetti direttori
Non ho mica bisogno di pensare che me le porti chissà dove: intendo in primis salvaguardare le vie di fuga. Le porte delle aule potrebbero anche essere installate su pareti classe 1 comunque combustibili.Ronin ha scritto:come fanno a propagarsi le fiamme, se il mezzo di propagazione è lungo meno di 2 metri in pianta?
All'obbligo normativo ho smesso di pensare da tempo: leggi scritte a **** per cosa? A me interessa solo progettare soluzioni veramente efficaci, all'avanguardia e durature.Ronin ha scritto:É una scelta progettuale e non certo un obbligo normativo.
Ribadisco: non la voglio applicare: la voglio considerare. É un atto che si propone di diventare alternativo a tutte quelle RTO su cui fino ad ora si é basato il nostro lavoro, a partire dalle definizioni. Penso che arriverà un giorno in cui uscirà un decretino di una pagina che la farà diventare cogente abrogando le precedenti. Per quello che mi riguarda la considero più del DM scuole vetusto e male scritto.Ronin ha scritto:la RTO non è applicabile affatto, nelle attività civili (salvo che negli archivi), c'è scritto nella RTO stessa
Se una cosa non é richiesta non é detto che non serva. Siamo in Italia: compitino e pararsi il c**o. Io vorrei andare un filino oltre.Ronin ha scritto: Se una cosa non viene prodotta dal mercato, è perché non c'è richiesta.
Ronin, apprezzo molto il tuo intervento. Perdipiú esamini aspetti dell'incendio molto specifici ed io vorrei parlare soprattutto con gente che l'evento incendio lo conosce bene.
Però non mi hai convinto.
Quale sarebbe la norma? É perché ora mi parli di porte resistenti al fuoco?Terminus ha scritto:la norma armonizzata delle porte resistenti al fuoco è recentissima.
Feel them burn!
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Opero in sanità dove la vasta presenza di pazienti non deambulanti rende particolarmente critica la fase dell'esodo.
Il progetto direttore altro non è che un super-progetto di prevenzione incendi che rispetto al progetto"standard" stabilisce una tempistica di fasi di adeguamento, perché gli ospedali sono attività particolarmente complesse e delicate (alcuni sono grandi come intere città, non si possono adeguare in un colpo solo).
Avanguardia o retroguardia poco conta secondo me: Io mi ritengo (nel mio piccolo, e nel mio contesto) un innovatore o quantomeno un professionista aperto all'innovazione, ma credo anche che tra i compiti del professionista della sicurezza ci sia quello di far spendere al proprio committente la cifra necessaria a raggiungere un livello di sicurezza adeguato.
Adeguato, non più che adeguato (sta tra i diritti del committente, non fare più di ciò che è ritenuto tale).
Dopodiché ci inchiniamo tutti alla sovranità della vdr. Ma proprio per questo secondo me le porte non sono pareti.
Il progetto direttore altro non è che un super-progetto di prevenzione incendi che rispetto al progetto"standard" stabilisce una tempistica di fasi di adeguamento, perché gli ospedali sono attività particolarmente complesse e delicate (alcuni sono grandi come intere città, non si possono adeguare in un colpo solo).
Avanguardia o retroguardia poco conta secondo me: Io mi ritengo (nel mio piccolo, e nel mio contesto) un innovatore o quantomeno un professionista aperto all'innovazione, ma credo anche che tra i compiti del professionista della sicurezza ci sia quello di far spendere al proprio committente la cifra necessaria a raggiungere un livello di sicurezza adeguato.
Adeguato, non più che adeguato (sta tra i diritti del committente, non fare più di ciò che è ritenuto tale).
Dopodiché ci inchiniamo tutti alla sovranità della vdr. Ma proprio per questo secondo me le porte non sono pareti.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Intravedo una voglia a generalizzare che cozza con la necessità di valutazione specifica. Poi l'abitudine straniera d classificare i prodotti sulla base del meretricio economico è "stranota" a cui si aggiunge l'italica avidità presente nel comparto costruzioni. Anni ed anni fa in commissione europea un tedesco continuava a voler classificare i polistirolo incombustibile...poi si scoprì che lavorava per la BASF.
in sintesi decreto o no ..... un professionista aperto all'innovazione, ma credo anche che tra i compiti del professionista della sicurezza ci sia quello di far spendere al proprio committente la cifra necessaria a raggiungere un livello di sicurezza adeguato.
Adeguato, non più che adeguato (sta tra i diritti del committente, non fare più di ciò che è ritenuto tale)........ mi può star bene ma non se l'adeguato proviene dal committente meschino o dal mercato ladrone ma, piuttosto, dalla valutazione in scienza e coscienza.
in sintesi decreto o no ..... un professionista aperto all'innovazione, ma credo anche che tra i compiti del professionista della sicurezza ci sia quello di far spendere al proprio committente la cifra necessaria a raggiungere un livello di sicurezza adeguato.
Adeguato, non più che adeguato (sta tra i diritti del committente, non fare più di ciò che è ritenuto tale)........ mi può star bene ma non se l'adeguato proviene dal committente meschino o dal mercato ladrone ma, piuttosto, dalla valutazione in scienza e coscienza.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Non mi pare di aver fatto ricorso ad argomenti puramente economici.
Committenti meschini, mercato ladro, professionisti avidi, intere nazioni dedite al meretricio: Per fortuna sono immune da tutto ciò, lavorando nel settore pubblico l'unica mia preoccupazione è impiegare al meglio i denari dei cittadini.
Io credo che dal nord Europa abbiamo da imparare parecchio, e la prevenzione incendi e' paradigmatica: Poche regole semplici, controlli a tappeto sul campo e massima durezza per chi sgarra (e le assicurazioni private colpiscono più duro dello stato). Da noi invece una montagna di regole e regolette, pochi controlli e proroghe su proroghe.
Gli ultimi decreti (meno regole, meno requisiti, ma tempi certi) mi fanno ben sperare.
Se ci sono altre considerazioni tecniche l'argomento mi interessa sennò direi che l'approfondimento ha raggiunto il livello ottenibile su un forum
Committenti meschini, mercato ladro, professionisti avidi, intere nazioni dedite al meretricio: Per fortuna sono immune da tutto ciò, lavorando nel settore pubblico l'unica mia preoccupazione è impiegare al meglio i denari dei cittadini.
Io credo che dal nord Europa abbiamo da imparare parecchio, e la prevenzione incendi e' paradigmatica: Poche regole semplici, controlli a tappeto sul campo e massima durezza per chi sgarra (e le assicurazioni private colpiscono più duro dello stato). Da noi invece una montagna di regole e regolette, pochi controlli e proroghe su proroghe.
Gli ultimi decreti (meno regole, meno requisiti, ma tempi certi) mi fanno ben sperare.
Se ci sono altre considerazioni tecniche l'argomento mi interessa sennò direi che l'approfondimento ha raggiunto il livello ottenibile su un forum
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
vero... quando sono stato a Bruxelles in una commissione sulla sicurezza (si parlava di gas infiammabili - GPL - utilizzati come propellenti nel settore aerosol), la cosa più difficile era far capire ai colleghi soprattutto del nord (ma anche francesi... l'unico che mi capiva era lo spagnolo ) che da noi funziona più o meno così: decreti ministeriali... migliaia di circolari e soprattutto di chiarimenti del ministero a domande dei singoli comandi e dei singoli professionisti (e di cui quindi si stentava ad aver notizie...), rapporti diretti con il singolo caposquadra del comando che magari la vedeva un po' diversamente dal suo collega di scrivania... quindi il tentativo di far dirottare le pratiche (parlo di quando ancora non c'era il DPR 151) da uno piuttosto che dall'altro a seconda se mancasse qualche cmq di aerazione o qualche cm di larghezza o lunghezza delle vie di esodo... e questi mi guardavano stupiti ... e le assicurazioni? mi chiedevano... beh, le assicurazioni di solito fan firmare fogli scritti in aramaico con sottotitoli in cirillico (tutto rigorosamente piccolissimissimo) e poi bisogna sperare che non succeda niente perché altrimenti intervengono i loro periti... e questi anche se hai il CPI perché sei riuscito a far dirottare la pratica su Tizio piuttosto che su Caio ti ribaltano... poi mi spiegavano come funzionava da loro... testi unici... standard di sicurezza realizzati dalle stesse assicurazioni... poca burocrazia preventiva, molta severità nei controlli... esperienza moooooolto interessanteRonin ha scritto:Io credo che dal nord Europa abbiamo da imparare parecchio, e la prevenzione incendi e' paradigmatica: Poche regole semplici, controlli a tappeto sul campo e massima durezza per chi sgarra (e le assicurazioni private colpiscono più duro dello stato). Da noi invece una montagna di regole e regolette, pochi controlli e proroghe su proroghe.
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
in linea di massima vero, e sarei felicissimo di vedere in Italia la stessa durezza nei controlli, ma un opportuno distinguo la prevenzione incendi Nord Europea e di stampo "assicurativistico" (per quanto i documenti della FM Global sono veramente un passo avanti) è mirata troppo alla cosa e troppo poco alla persona.... e qui quindi , caro Ronin, colgo la pecca nel non considerare taluni comportamenti al fuoco dei materiali, o tipologie "leggere" di realizzazione degli impianti.
-
- Messaggi: 5302
- Iscritto il: mar dic 30, 2008 17:13
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Riprendo questo thread in quanto sto facendo delle valutazioni per un asilo nido esistente. Per queste attività è previsto il gruppo GM1. Non trovo scritto da nessuna parte che serramenti interni ed esterni debbano essere esclusi dal rispetto di questo requisito. Qualcosa mi sfugge?
Tom Bishop
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
io oramai sono un vecchio ignorantone; guardando le tabelle S.1.7 e S.1.8 gli infissi non ci sono, nè interni nè esterni, quindi posso dichiarare che la soluzione progettuale è conforme a S.1.4 qualsiasi siano le loro caratteristiche. dopodichè aspetto che mi facciano demolire gli ospedali
-
- Messaggi: 5302
- Iscritto il: mar dic 30, 2008 17:13
Re: Reazione al fuoco serramenti lungo vie di fuga
Grazie @Ronin, giusta osservazione, la porterò avanti pure io.
Tom Bishop