Buonasera,
volendo portare un edificio storico (1700 credo) in classe A1 facendo solo cappotto interno e senza fotovoltaico/solare termico..che mi consigliate se voglio lasciare come terminali i radiatori?
Pensavo un ibrido con caldaia a biomassa-pompa di calore in modo da minimizzare la quota non rinnovabile..sarebbe fattibile?
se invece fattibile,devo verificarlo, impianti autonomi vrf per ogni appartamento con scaldacqua a pompa di calore...
Edificio storico classe A1
Moderatore: Edilclima
Re: Edificio storico classe A1
sicuramente un ibrido caldai+pdc e radiatori è fattibile (perchè non dovrebbe esserlo?)
e a mio parere ha una qualità superiore ad un impianto vrf per un edificio residenziale storico
e a mio parere ha una qualità superiore ad un impianto vrf per un edificio residenziale storico
Re: Edificio storico classe A1
Ibrido metano o ibrido con biomassa?
Perchè un ibrido pdc-caldaia a metano non credo che mi porti in classe A1.
Perchè un ibrido pdc-caldaia a metano non credo che mi porti in classe A1.
Re: Edificio storico classe A1
ibrido biomassa non esistono per almeno per i bonus direi
Re: Edificio storico classe A1
No infatti non mi servono i bonus...ho solo l'obiettivo di salire in A1.
Lo verificherò..si parla di oltre 2000 mq di palazzo storico..la vedo difficile! grazie!!
Re: Edificio storico classe A1
Buonasera,
continuo questa discussione dato che ho aggiornamenti.
Sul palazzo storico in esame verrà effettuato il cappotto interno da 6 cm e poi saranno sostituiti i radiatori con altri idonei a bassa temperatura (es irsap tesi 4).
A questo punto ho considerato una mandata di 50 °C ed un deltaT aria acqua di 30.
Pensate sia possibile in queste condizioni arrivare in A1 mettendo 2 pompe di calore ( 70 kW circa ognuna) in parallelo ed una caldaia in serie che serve solo nel caso di climi molto rigidi?
Quale sarebbe il modo migliore per dimensionare la caldaia a questo punto però? nel senso che se seguissi il COP dovrei far funzionare le PDC a massimo 40 °C ed a quel punto il contributo in termini di potenza della caldaia diventa importante ergo non credo che salgo in classe A1.. allo stesso tempo mandare acqua a 50 °C con -1°C esterno mi sembra molto poco conveniente.
In questo senso sarebbe meglio mettere le 2 macchine in parallelo ( nel senso che lavorano in un puffer unico) o in serie come dicevo sopra ??
grazie
continuo questa discussione dato che ho aggiornamenti.
Sul palazzo storico in esame verrà effettuato il cappotto interno da 6 cm e poi saranno sostituiti i radiatori con altri idonei a bassa temperatura (es irsap tesi 4).
A questo punto ho considerato una mandata di 50 °C ed un deltaT aria acqua di 30.
Pensate sia possibile in queste condizioni arrivare in A1 mettendo 2 pompe di calore ( 70 kW circa ognuna) in parallelo ed una caldaia in serie che serve solo nel caso di climi molto rigidi?
Quale sarebbe il modo migliore per dimensionare la caldaia a questo punto però? nel senso che se seguissi il COP dovrei far funzionare le PDC a massimo 40 °C ed a quel punto il contributo in termini di potenza della caldaia diventa importante ergo non credo che salgo in classe A1.. allo stesso tempo mandare acqua a 50 °C con -1°C esterno mi sembra molto poco conveniente.
In questo senso sarebbe meglio mettere le 2 macchine in parallelo ( nel senso che lavorano in un puffer unico) o in serie come dicevo sopra ??
grazie