Rispetto della Legge 10/1991

[zakstevenson]

Salve a tutti,

Breve storia triste: un mio collega ha presentato domanda di condono edilizio per una casa in cui hanno realizzato nel 1992 un ambiente riscaldato (wc) in una cantina.
In comune gli hanno chiesto la presentazione della Legge 10/91...all'epoca era in vigore la Legge 09/10/1991 n°10 con i decreti attuativi di cui al DPR 412/93.
Quali erano le verifiche da effettuare nel caso di installazione di radiatore in locale che ne era sprovvisto?

Ho provato a leggermi la normativa, che prescrive il rispetto del rendimento stagionale nel solo caso di nuova installazione.
Nei casi di ampliamento di impianti termici, non viene fatta menzione.
Mi sto convincendo che l'unico requisito necessario era relativo alla coibentazione delle tubazioni.
So che non è semplice; qualcuno ha avuto lo stesso problema che sto avendo io?
Un saluto a tutti!

[NoNickName]

Fa piacere vedere che il superbonus fa emergere situazioni di abuso che neanche 30 anni di condoni.
Non credo che un bagno in una cantina sia sanabile, e forse neanche condonabile... hai già verificato l'abitabilità?
Dove si trova l'immobile?

[zakstevenson]

Ciao NickName,

E' il mio collega geometra che si sta occupando del condono; in Comune gli hanno comunicato che è accettabile, ma contemporaneamente hanno richiesto la presentazione di una relazione di rispetto della Legge 10/91..
L'immobile si trova in campagna (è una vecchia casa colonica)

[boba74]

Se non vado errato, le verifiche Cd e FEN vigenti nella prima edizione della L10 sono entrate in vigore solo nel 94, quindi non so sinceramente che cosa ci fosse da verificare nel periodo compreso tra l'emissione della L 10 (1991) e i decreti applicativi del 94, di fatto sembrerebbe un vuoto normativo.
In ogni caso, se anche valessero i decreti attuali, un caso del genere non riuscirei a configurarlo: Cioè un conto è se avesse un impianto autonomo, ma se è semplicemente il collegamento di un nuovo radiatore all'impianto esistente dell'abitazione, non vedo alcuna verifica da fare, trattandosi di fatto di ampliamento di impianto (quindi non ristrutturazione, ma manutenzione straordinaria), perciò al di là di coibentare le tubazioni del radiatore a norma di legge non vedo altre verifiche. E anche se applicassi la legge di oggi, sarebbe da considerare un ampliamento del volume riscaldato esistente (che se non eccede il 15% di fatto le verifiche si limitano ai soli elementi oggetto di intervento, in questo caso: nessuno, nè dal punto di vista impiantistico nè dell'involucro). Ecco, al limite basta metterci una valvola termostatica.

[NoNickName]

Il problema è urbanistico, non termotecnico.
Comunque volevo sapere in quale Regione si trova, non se è in campagna