Data conclusione lavori asseverazione ENEA

[boba74]

Salve, non so se l'argomento è già stato trattato, ma secondo voi in una pratica ENEA del 110% una volta finiti i lavori (nel senso che tutte le fatture degli interventi trainati, trainanti e relative spese tecniche sono state emesse, e i lavori materialmente sono finiti), è possibile procedere all'inoltro del SAL finale, indicando ad esempio che i lavori si sono conclusi in data odierna, anche se non è stata ancora data la chiusura lavori ufficiale in comune?
La sitauzione è questa: i lavori nell'edificio sono conclusi, ma manca tutta la parte esterna (pavimentazioni esterne, recinzioni, ecc...), tutte opere non inerenti il SB, per tanto non è materialmente possibile chiudere la pratica in comune. Ovviamente per questioni legate alla richiesta di cessione del credito all'AdE occorrerebbe inoltrare il SAL a ENEA, altrimenti tutto resterebbe bloccato fino alla chiudura effettiva della pratica edilizia, che però, visti i tempi e le disponibilità potrebbe slittare di diversi mesi.
In alternativa è consigliabile fare ad esempio un SAL 60% in cui viene inseriti il 99% dell'importo totale? Lasciando il sal finale con quel minimo residuo (chessò una fattura di saldo di pochi euro)?

[ponca]

Non so
Ma è una questione che si presenterà spesso in futuro
Soprattutto se non ci saranno proroghe

Secondo me per enea non sarebbe un problema
Ma temo che per la cessione del credito poi deloitte (o altri) richiederanno la fine lavori e magari l'agibilità

[davide4]

Scusatemi ma confermatemi se è in questi termini:

se anche fai fatture al 99% dei lavori eseguiti, cmq ti liquidano il 60% (se non sbaglio...).
Pertanto se non dovessi malauguratamente concludere i lavori generali entro le scadenze (se è questo il timore), sempre quello ti viene riconosciuto.
Questo finchè non farai il sal finale con il quale ti verrà riconosciuto il restante 40%.

[Seamew]

Salve, non so se l'argomento è già stato trattato, ma secondo voi in una pratica ENEA del 110% una volta finiti i lavori (nel senso che tutte le fatture degli interventi trainati, trainanti e relative spese tecniche sono state emesse, e i lavori materialmente sono finiti), è possibile procedere all'inoltro del SAL finale, indicando ad esempio che i lavori si sono conclusi in data odierna, anche se non è stata ancora data la chiusura lavori ufficiale in comune?
La sitauzione è questa: i lavori nell'edificio sono conclusi, ma manca tutta la parte esterna (pavimentazioni esterne, recinzioni, ecc...), tutte opere non inerenti il SB, per tanto non è materialmente possibile chiudere la pratica in comune. Ovviamente per questioni legate alla richiesta di cessione del credito all'AdE occorrerebbe inoltrare il SAL a ENEA, altrimenti tutto resterebbe bloccato fino alla chiudura effettiva della pratica edilizia, che però, visti i tempi e le disponibilità potrebbe slittare di diversi mesi.
In alternativa è consigliabile fare ad esempio un SAL 60% in cui viene inseriti il 99% dell'importo totale? Lasciando il sal finale con quel minimo residuo (chessò una fattura di saldo di pochi euro)?

A me è capitato molte volte già con gli Ecobonus...e capiterà anche con i Superbonus.
In questi casi ho fatto fare una dichiarazione dal D.LL. in cui si attesta che i lavori pertinenti alla riqualificazione energetica (elencando i lavori) sono conclusi in data X che poi andrò a riportare nell'asseverazione ENEA (ovviamente con fatture emesse e tutti i bonifici effettuati).
In effetti non avrebbe senso aspettare (e perdere tempo) per finire i marciapiedi o il cancello esterno per chiudere la pratica di detrazione fiscale.
Poi non so.....su questo nessuno si è mai espresso ufficialmente...io ho ragionato con il buon senso e nessuno mi ha mai contestato questa cosa.

[ponca]

Buonsenso e piattaforma deloitte?

[Seamew]

Buonsenso e piattaforma deloitte?

Ah beh...ovviamente non so come ragiona DELOITTE su questo punto (a me interessa la pratica ENEA)....ma credo si adeguerà pure DELOITTE....oppure il cliente semplicemente entrerà in banca armato...sono cavoli loro...
Io vengo pagato per portare a buon fine la pratica ENEA....non la cessione del credito...quello è una opzione del cliente con i vincoli imposti dalla banca.

[boba74]

Scusatemi ma confermatemi se è in questi termini:

se anche fai fatture al 99% dei lavori eseguiti, cmq ti liquidano il 60% (se non sbaglio...).
Pertanto se non dovessi malauguratamente concludere i lavori generali entro le scadenze (se è questo il timore), sempre quello ti viene riconosciuto.
Questo finchè non farai il sal finale con il quale ti verrà riconosciuto il restante 40%.

Questo non mi risulta. L'importo del SAL è quello che tu inserisci, che può essere anche maggiore del 30% o del 60% (quelle sono % minime per poter inoltrare il SAL) e comunque non ha nulla a che fare con quello che viene "riconosciuto" (riconosciuto da chi?).
Mi spiego meglio. La prassi è: una volta inoltrato il SAL e generato il codice ASID se il beneficiario intende usufruire della cessione del credito deve inviare la richiesta all'AdE comunicando gli importi di ciascun capitolo, importi che devono coincidere con quelli inseriti nella pratica ENEA, e se la richiesta va a buon fine tali importi vengono accreditati sul cassetto fiscale del beneficiario (o dei soggetti che fanno lo sconto in fattura, nel caso in cui si è optato per questo metodo), non vedo possibile, neppure volendo da parte di AdE, limitare l'erogazione del credito al solo 30% o 60% dell'importo, anche perchè si verrebbe a discriminare tra i vari importi dovuti a vari soggetti, quali di questi debbano essere esclusi e quali no, in tutto o in parte, visto che in generale i vari capitoli di spesa nel SAL sono eseguiti in percentuali diverse (potrei avere nel SAL 30 i lavori sull'involucro già eseguiti al 100% mentre quelli dell'impianto solo per il 10%, dato che il 30% è riferito al totale: a quel punto l'impresa edile ha già eseguito tutti i lavori, e può già iniziare a richiedere interamente il credito o a cederlo a sua volta, perchè dovrebbe per forza aspettare che anche gli altri abbiano finito?
Inoltre il totale potrebbe anche variare al SAL successivo o un quello finale, perciò se le erogazioni del credito seguissero le percentuali del SAL la cosa si incasinerebbe ancora di più.

[LINTEO]

Io sono d'accordo, con il tuo modo di procedere. Però credo che il 30-60% riguardi ogni singola lavorazione e non il totale di tutto l'intervento. Quindi per es. (non ne sono certo, è un ipotesi) il corrispettivo dell'impianto termico che non ha ancora raggiunto la soglia minima non potrà essere ceduto

[davide4]

Questo non mi risulta. L'importo del SAL è quello che tu inserisci, che può essere anche maggiore del 30% o del 60% (quelle sono % minime per poter inoltrare il SAL) e comunque non ha nulla a che fare con quello che viene "riconosciuto" (riconosciuto da chi?).
Mi spiego meglio. La prassi è: una volta inoltrato il SAL e generato il codice ASID se il beneficiario intende usufruire della cessione del credito deve inviare la richiesta all'AdE comunicando gli importi di ciascun capitolo, importi che devono coincidere con quelli inseriti nella pratica ENEA, e se la richiesta va a buon fine tali importi vengono accreditati sul cassetto fiscale del beneficiario (o dei soggetti che fanno lo sconto in fattura, nel caso in cui si è optato per questo metodo), non vedo possibile, neppure volendo da parte di AdE, limitare l'erogazione del credito al solo 30% o 60% dell'importo, anche perchè si verrebbe a discriminare tra i vari importi dovuti a vari soggetti, quali di questi debbano essere esclusi e quali no, in tutto o in parte, visto che in generale i vari capitoli di spesa nel SAL sono eseguiti in percentuali diverse (potrei avere nel SAL 30 i lavori sull'involucro già eseguiti al 100% mentre quelli dell'impianto solo per il 10%, dato che il 30% è riferito al totale: a quel punto l'impresa edile ha già eseguito tutti i lavori, e può già iniziare a richiedere interamente il credito o a cederlo a sua volta, perchè dovrebbe per forza aspettare che anche gli altri abbiano finito?

Forse non mi sono spiegato bene e provo con un esempio.

Lavori totali 110% tra involucro + impianti + serramenti = 85.000 € iva inclusa

1° Sal: quota parte dei lavori su involucro, impianti e serramenti per un totale di 40.00 iva inclusa ( pari al 47,50 % del totale lavori 110%).

Domanda: nel cassetto fiscale dell'impresa che effettua lo sconto in in fattura, a fronte della fattura di 40.000 € per lavori effettivamente eseguiti, la banca riconoscerà appunto 40.000 € o 25.500 € (pari al 30% di 85.000 €)?

[boba74]

Questo non mi risulta. L'importo del SAL è quello che tu inserisci, che può essere anche maggiore del 30% o del 60% (quelle sono % minime per poter inoltrare il SAL) e comunque non ha nulla a che fare con quello che viene "riconosciuto" (riconosciuto da chi?).
Mi spiego meglio. La prassi è: una volta inoltrato il SAL e generato il codice ASID se il beneficiario intende usufruire della cessione del credito deve inviare la richiesta all'AdE comunicando gli importi di ciascun capitolo, importi che devono coincidere con quelli inseriti nella pratica ENEA, e se la richiesta va a buon fine tali importi vengono accreditati sul cassetto fiscale del beneficiario (o dei soggetti che fanno lo sconto in fattura, nel caso in cui si è optato per questo metodo), non vedo possibile, neppure volendo da parte di AdE, limitare l'erogazione del credito al solo 30% o 60% dell'importo, anche perchè si verrebbe a discriminare tra i vari importi dovuti a vari soggetti, quali di questi debbano essere esclusi e quali no, in tutto o in parte, visto che in generale i vari capitoli di spesa nel SAL sono eseguiti in percentuali diverse (potrei avere nel SAL 30 i lavori sull'involucro già eseguiti al 100% mentre quelli dell'impianto solo per il 10%, dato che il 30% è riferito al totale: a quel punto l'impresa edile ha già eseguito tutti i lavori, e può già iniziare a richiedere interamente il credito o a cederlo a sua volta, perchè dovrebbe per forza aspettare che anche gli altri abbiano finito?

Forse non mi sono spiegato bene e provo con un esempio.

Lavori totali 110% tra involucro + impianti + serramenti = 85.000 € iva inclusa

1° Sal: quota parte dei lavori su involucro, impianti e serramenti per un totale di 40.00 iva inclusa ( pari al 47,50 % del totale lavori 110%).

Domanda: nel cassetto fiscale dell'impresa che effettua lo sconto in in fattura, a fronte della fattura di 40.000 € per lavori effettivamente eseguiti, la banca riconoscerà appunto 40.000 € o 25.500 € (pari al 30% di 85.000 €)?

Riconoscerà 44000 (cioè il 110% dei 40000), a meno della propria percentuale quindi in realtà di solito il 102%.
Da dove deduci che debba riconoscere solo il 30%?

[boba74]

Io sono d'accordo, con il tuo modo di procedere. Però credo che il 30-60% riguardi ogni singola lavorazione e non il totale di tutto l'intervento. Quindi per es. (non ne sono certo, è un ipotesi) il corrispettivo dell'impianto termico che non ha ancora raggiunto la soglia minima non potrà essere ceduto

No, il 30% o 60% riguarda il totale. Sono esclusi solo i trainati delle parti comuni (per via del famoso refuso della nota 25)
Non vedo (materialmente) la possibilità, per come sono strutturate le richieste di cessione all'AdE di poter inserire importi diversi da quelli inseriti nella pratica ENEA. Forse sarà possibile inserire importi inferiori (ad esempio se uno non vuole cedere tutto il credito) ma non mi pare che AdE sia in grado di mettere una "soglia" massima in automatico sulla cifra che vai a cedere.
Al massimo sarà ENEA che non ti fa inoltrare la pratica se non hai raggiunto il 30% o il 60% del totale nel rispettivo SAL (non ho mai provato a vedere cosa succede), ma una volta che la pratica è inoltrata è valida.

[davide4]

Riconoscerà 44000 (cioè il 110% dei 40000), a meno della propria percentuale quindi in realtà di solito il 102%.

Sì confermo, è così.
E quindi non gli step 30%-60%-fine lavori.
Grazie.