Ampliamento va al 50%

Agevolazioni previste, documentazione richiesta, ecc.

Moderatore: Edilclima

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boba74
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Ampliamento va al 50%

Messaggio da boba74 »

Salve, in un intervento di demolizione e ricostruzione con ampliamento (con forma e sagoma diversi, tanto per complicarci la vita), io farei una pratica in cui inserirei nel 110% gli interventi di coibentazione dell'involucro fino a concorrenza delle superfici che avevo nella situazione ANTE.
Ad esempio se prima avevo 100 m2 di coperture e 200m2 di pareti verticali esterne, una volta demolito e ricostruito mi ritrovo con 150m2 di copertura e 300 m2 di pareti verticali esterne, potrei mettere nel 110% solo un max di 100 m2 di tetto e 200m2 di cappotto, fin qui tutto OK? Chiedo conferma.

Bene, ora, le "eccedenze" rispetto alla situazione ANTE, ossia quei 50m2 di copertura e quei 100 m2 di cappotto in più posso metterli al 50%? O sono persi?

Altra domanda, apparentemente simile: lasciamo stare per il momento il bonus del 110%: in generale la detrazione fiscale del 50% si può applicare solo alla parte esistente o anche agli ampliamenti (posto di rimanere ovviamente nel limite di 96.000€ per UI)? O anche qui vale il principio che tutto ciò che è ampliamento non è detraibile a prescindere? Questa cosa non l'ho mai capita.... :roll:
Grazie
ponca
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da ponca »

Vale il principio che l'ampliamento è riconducibile alla nuova costruzione e quindi non rientra neppure nel 50.
Salvo si tratti di un intervento di "ristrutturazione" secondo la definizione aggiornata del 380 che prevede anche ampliamenti in certe situazioni.
PrestigeWordWide
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da PrestigeWordWide »

Ciao, anche io mi sono beccato nelle croste un caso uguale, demolizione e ricostruzione diversa sagoma con ampliamento configurato come ristrutturazione e sto procedendo così come esponi, ho fatto tutte le superfici che c'erano prima (considerando l'adeguamento a 2,7 m interni), numero finestre precedenti per farle al 110 e il resto al 50% proprio perchè il tutto è ristrutturazione, quindi restanti pareti, travi pilastri solette al 50 fino al limite.
Da quello che vedo nei tread fotovoltaico lo metterò tutto al 110 mentre dai generatori penso farò al 110 solo l'eccedenza dal minimo di legge.
Sono ancora però anche io alla ricerca dei conforti vari sul procedimento comunque :D
boba74
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da boba74 »

ponca ha scritto: gio giu 03, 2021 12:22 Vale il principio che l'ampliamento è riconducibile alla nuova costruzione e quindi non rientra neppure nel 50.
Salvo si tratti di un intervento di "ristrutturazione" secondo la definizione aggiornata del 380 che prevede anche ampliamenti in certe situazioni.
Ma secondo te una demolizione totale con ricostruzione di nuovo edificio più grande e completamente diverso può rientrare come "ristrutturazione" dal punto di vista del dpr 380? Da cosa dipende?
marcoaroma
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da marcoaroma »

Risposta n.175 del 16 marzo 2021
Risposta n. 11 2021
Trovi informazioni utili
ponca
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da ponca »

boba74 ha scritto: gio giu 03, 2021 12:28
ponca ha scritto: gio giu 03, 2021 12:22 Vale il principio che l'ampliamento è riconducibile alla nuova costruzione e quindi non rientra neppure nel 50.
Salvo si tratti di un intervento di "ristrutturazione" secondo la definizione aggiornata del 380 che prevede anche ampliamenti in certe situazioni.
Ma secondo te una demolizione totale con ricostruzione di nuovo edificio più grande e completamente diverso può rientrare come "ristrutturazione" dal punto di vista del dpr 380? Da cosa dipende?
in generale direi di no, per cui ritengo che vadano scorporate le spese
salvo che l'ampliamento non sia richiesto per motivi sismici (è ammessa la sopraelevazione di un tetto per fare un cordolo in c.a.)
o che rientri in strumenti urbanistici particolari (es. rigenerazione urbana ma non entro nello specifico perchè non me ne intendo)
boba74
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da boba74 »

grazie a tutti 8)
LINTEO
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da LINTEO »

L'ampliamento ora rientra nella ristrutturazione, ma le spese relative all'ampliamento non sono detraibili e bisognerà dividere le spese relative utilizzando modalità oggettive. Nel caso di Supersismabonus invece, le spese sono detraibili, anche per la parte ampliata.

Prot. Ingresso n. 8047 del 21/10/2020 proveniente da Agenzia delle Entrate

L’art. 119 comma 1 del D.L. 19.5.2020, n. 34 con le modificazioni apportate dall’ art. 1 comma 66
della Legge 178 del 30/12/2020 riporta, generalmente, come data di applicazione della detrazione
nella misura del 110% per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, quelle
sostenute dal 1 luglio 2020 fino al 30 giugno 2022, con le eccezioni di quanto modificato alla lettera
e) relativamente al comma 3-bis (art. 119 comma 1 del D.L. 19.5.2020) e lettera m) con
introduzione del comma 8-bis (art. 119 comma 1 del D.L. 19.5.2020). In ultimo occorrerà tenere
conto anche delle eventuali proroghe contenute all’interno del Piano nazionale di ripresa e
resilienza (PNRR).
La Commissione ritiene che le spese relative all'incremento di volume, a seguito di interventi di
demolizione e ricostruzione ed ai fini del solo “Super sismabonus”, sono ammesse alla detrazione
fiscale ai sensi dell’art. 119 del D.L. 34/2020 solo a partire dal 17.07.2020, data in cui il D.L.
76/2020 ha inserito l’aumento volumetrico, connesso agli interventi di cui sopra, non legato a
“innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica” all’interno della definizione
della “ristrutturazione edilizia” di cui all’art. 3 comma 1 lettera d) del D.P.R. 380/2001, richiedendo,
se necessario e possibile, all’ente territoriale competente la modifica del titolo abilitativo già
rilasciato allineando l’intervento alla ristrutturazione edilizia, visto che il provvedimento normativo
emanato non prevede nessuna specifica retroattività.
Occorre evidenziare e precisare che a differenza del “Super sismabonus” la detrazione fiscale
legata al “Super ecobonus” non si applica alla parte eccedente il volume ante-operam. Il diverso
regime relativo alle due agevolazioni fiscali, rispetto all’ampliamento volumetrico conseguente agli
interventi di demolizione e ricostruzione, può essere eliminato solo con una modifica alla
legislazione vigente. Pertanto la Commissione si farà carico di inviare una nota agli Uffici
Legislativi del MIT, MISE e MEF, che segnali il diverso trattamento sopra evidenziato, in modo che
tali organi preposti possano intraprendere gli eventuali provvedimenti normativi, finalizzati ad
allineare l’agevolazione fiscale del “Super ecobonus” a quella del “Super sismabonus”.
SMpi
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da SMpi »

Anche io ho a che fare con un caso del genere. Sostanzialmente in un lotto di terra sono presenti una abitazione con annesso magazzino di pertinenza e staccato ulteriore edificio interamente pertinenziale. E' prevista la demolizione di tutto e poi viene ricostruito con volumetria e sagoma diversa, restando però al di sotto della volumetria complessiva dell'intero "lotto"; nella ricostruzione però la parte abitativa e quindi riscaldata sarà maggiore dello stato iniziale. L'intervento si configura come ristrutturazione, perchè nell'insieme non si creano aumenti di volumetria "edilizia".

Per il supersismabonus nessun problema, mentre per il superecobonus, ho aumento di volumetria riscaldata e quindi mi trovo costretto a definire una quota non ammessa al superecobonus. Io come parametro ho utlizzato volume lordo riscaldato, in quanto la normativa regionale/nazionale in materia di ampliamenti fa riferimento a tale valore. In sostanza:
Se unità abitativa stato di fatto Volume lordo risc. = 700 mc e unità abitativa stato di progetto Volume lordo risc. = 1000 mc, a tutte le opere relative all'Ecobonus applico un 70% in detrazione al 110% ed il restante come bonus casa al 50% se amissibile.
boba74
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da boba74 »

SMpi ha scritto: ven giu 04, 2021 06:13 Anche io ho a che fare con un caso del genere. Sostanzialmente in un lotto di terra sono presenti una abitazione con annesso magazzino di pertinenza e staccato ulteriore edificio interamente pertinenziale. E' prevista la demolizione di tutto e poi viene ricostruito con volumetria e sagoma diversa, restando però al di sotto della volumetria complessiva dell'intero "lotto"; nella ricostruzione però la parte abitativa e quindi riscaldata sarà maggiore dello stato iniziale. L'intervento si configura come ristrutturazione, perchè nell'insieme non si creano aumenti di volumetria "edilizia".

Per il supersismabonus nessun problema, mentre per il superecobonus, ho aumento di volumetria riscaldata e quindi mi trovo costretto a definire una quota non ammessa al superecobonus. Io come parametro ho utlizzato volume lordo riscaldato, in quanto la normativa regionale/nazionale in materia di ampliamenti fa riferimento a tale valore. In sostanza:
Se unità abitativa stato di fatto Volume lordo risc. = 700 mc e unità abitativa stato di progetto Volume lordo risc. = 1000 mc, a tutte le opere relative all'Ecobonus applico un 70% in detrazione al 110% ed il restante come bonus casa al 50% se amissibile.
Quindi tu fai un calcolo in percentuale proporzionale al volume riscaldato pre-esistente in modo uniforme per tutti gli interventi nel loro complesso, non stai a valutare intervento per intervento?
Cioè, al di là del volume lordo riscaldato iniziale, se modifichi la forma modificherai anche le singole superfici di interventi (pareti verticali, coperture, pavimenti, infissi) che in generale saranno ciascuna in quantità diversa rispetto alle rispettive superfici precedenti. Io in un caso di demolizione con ampliamento che mi sta capitando valuto dapprima tutte le superfici "ante" intervento (suddividendole tra pareti verticali, coperture, pavimenti, infissi), poi valuto le stesse superfici nella situazione POST e per ciascun elemento faccio la differenza, portando in detrazione solo fino alla rispettiva superficie che avevo prima.
Esempio:

situazione ANTE:
Pareti verticali esterne: 200 m2
Coperture: 150m2
PAvimenti 150m2
Infissi: 10 m2

Nella situazione POST: avrò:
Pareti verticali esterne: 300 m2 (di cui metto al 110% solo 200 m2 che avevo prima)
Coperture: 200m2 (di cui 150 vanno al 110%)
PAvimenti 200m2 (di cui 150 vanno al 110%)
Infissi: 20 m2 (di cui 10 vanno al 110%)

Mettiamo che l'ampliameto di volume sia del 30%, se facciamo come dici tu sarebbe come mettere nel 110 il 70% delle superfici POST, ossia:
Pareti verticali esterne: 300 m2 (di cui metto al 110% solo il 70% del totale, ossia 210 m2)
Coperture: 200m2 (di cui 140 vanno al 110%)
PAvimenti 200m2 (di cui 140 vanno al 110%)
Infissi: 20 m2 (di cui 14 vanno al 110%)

Rispetto alla situazione ANTE in questo secondo caso metterei in detrazione al 110% una superficie di infissi maggiore di quella che avevo prima, e una superficie di cappotto maggiore, e una superficie di tetto minore di quella che avrei potuto fare se non avessi fatto l'ampliamento.
Ora, laddove la superficie detraibile risultasse maggiore della situazione ANTE a mio avviso potrebbe esserci una contestazione, (in base al criterio secondo cui nell'APE post dovrei considerare le stesse superfici che avevo nella situazione ANTE) mentre laddove risulta minore io ho una "perdita" rispetto al caso in cui non avessi fatto l'ampliamento. Non so se è chiaro il mio ragionamento...
umstudio
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da umstudio »

Domanda ma se APE ante e APE post hanno superfici e volumi diversi voi caricate APE diversi? poi in caso portate in detrazione solo una quota parte? oppure andate a fare un APE post uguale all'APE ante considerando dei confini fittizi di muri che prima c'erano ed ora non ci sono più, pur di far tornare S/V ecc...

Altra domanda il 25% lo calcolate sulle superfici ante operam vero?
SMpi
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da SMpi »

boba74 ha scritto: ven giu 04, 2021 09:33 [

Quindi tu fai un calcolo in percentuale proporzionale al volume riscaldato pre-esistente in modo uniforme per tutti gli interventi nel loro complesso, non stai a valutare intervento per intervento?
Cioè, al di là del volume lordo riscaldato iniziale, se modifichi la forma modificherai anche le singole superfici di interventi (pareti verticali, coperture, pavimenti, infissi) che in generale saranno ciascuna in quantità diversa rispetto alle rispettive superfici precedenti. Io in un caso di demolizione con ampliamento che mi sta capitando valuto dapprima tutte le superfici "ante" intervento (suddividendole tra pareti verticali, coperture, pavimenti, infissi), poi valuto le stesse superfici nella situazione POST e per ciascun elemento faccio la differenza, portando in detrazione solo fino alla rispettiva superficie che avevo prima.
Esempio:

situazione ANTE:
Pareti verticali esterne: 200 m2
Coperture: 150m2
PAvimenti 150m2
Infissi: 10 m2

Nella situazione POST: avrò:
Pareti verticali esterne: 300 m2 (di cui metto al 110% solo 200 m2 che avevo prima)
Coperture: 200m2 (di cui 150 vanno al 110%)
PAvimenti 200m2 (di cui 150 vanno al 110%)
Infissi: 20 m2 (di cui 10 vanno al 110%)

Mettiamo che l'ampliameto di volume sia del 30%, se facciamo come dici tu sarebbe come mettere nel 110 il 70% delle superfici POST, ossia:
Pareti verticali esterne: 300 m2 (di cui metto al 110% solo il 70% del totale, ossia 210 m2)
Coperture: 200m2 (di cui 140 vanno al 110%)
PAvimenti 200m2 (di cui 140 vanno al 110%)
Infissi: 20 m2 (di cui 14 vanno al 110%)

Rispetto alla situazione ANTE in questo secondo caso metterei in detrazione al 110% una superficie di infissi maggiore di quella che avevo prima, e una superficie di cappotto maggiore, e una superficie di tetto minore di quella che avrei potuto fare se non avessi fatto l'ampliamento.
Ora, laddove la superficie detraibile risultasse maggiore della situazione ANTE a mio avviso potrebbe esserci una contestazione, (in base al criterio secondo cui nell'APE post dovrei considerare le stesse superfici che avevo nella situazione ANTE) mentre laddove risulta minore io ho una "perdita" rispetto al caso in cui non avessi fatto l'ampliamento. Non so se è chiaro il mio ragionamento...
Si il tuo ragionamento è chiaro. Ero partito anche io con quella metodologia, però mi sono scontrato con questi problemi:
1) non avevo idea di come raffrontare gli impianti pre e post ed identificarne la quota imputabile "all'ampliamento", se non solo tramite una percentuale sulla volumetria
2) la superficie disperdente delle strutture potrebbe non essere sempre indicativa, perché molto spesso i cambiamenti di forma e sagoma sono importanti, anche solo come incidenza muri/infissi tra pre e post. Potrei trovarmi un edificio pre del tipo a torre, che dopo diventa ad un solo piano....quindi con superfici orizzontali maggiori nello stato post, e superfici verticali maggiori nello stato pre.

Con la volumetria cerco di gestire la questione a livello di edificio, senza entrare nello specifico delle strutture, perché il raffronto diventa parecchio complesso in alcuni casi (superfici verso esterno, verso non riscaldate A varie temperature).

In ultimo tieni conto che i dati che si inseriscono nell'asseverazione sono quelli dell'ape Post (avevo chiesto ad Enea, che mi ha confermato, e credo che anche edilclima faccia uguale nel software), pertanto nel dettaglio delle strutture saranno quelle dello stato post in % attribuita in funzione della volumetria.
boba74
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Iscritto il: mar mag 26, 2020 15:16

Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da boba74 »

Per quanto riguarda gli impianti, dato che l'impianto contiene voci a corpo (caldaia e accessori di CT) e voci a "misura" (tubi, radiatori, ecc...) allora secondo me sarebbe più giusto scorporare dall'ampliamento solo le parti a misura. Infatti caldaia e accessori sarebbero sempre gli stessi anche se non avessi fatto l'ampliamento, quello che cambia è che hai dei terminali in più, quindi solo questi ultimi sarebbero da ridurre in proporzione all'ampliamento....
Anche perchè percentualmente incide molto di più la CT, sarebbe troppo penalizzante se dovessi ridurre di un 30% l'intero importo dell'impianto quando magari la CT da sola rappresenta oltre la metà della spesa, ed è indipendente dal fatto che venga fatto un ampliamento.

Riguardo l'esempio dell'edificio a torre che viene rifatto a un solo piano: se nella situazone ANTE avevi solo 20m2 di copertura, come giustifichi il fatto che metti in detrazione 200m2 di copertura? OK che si inseriscono i dati dell'APE post, ma esiste anche un APE ante di cui gli eventuali controllori potrebbero tenere conto.
Forse sono tutte mie fisime, ma se si mettono a contare le pulci....
SMpi
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da SMpi »

Per quanto riguarda gli impianti, dato che l'impianto contiene voci a corpo (caldaia e accessori di CT) e voci a "misura" (tubi, radiatori, ecc...) allora secondo me sarebbe più giusto scorporare dall'ampliamento solo le parti a misura. Infatti caldaia e accessori sarebbero sempre gli stessi anche se non avessi fatto l'ampliamento, quello che cambia è che hai dei terminali in più, quindi solo questi ultimi sarebbero da ridurre in proporzione all'ampliamento....
Anche perchè percentualmente incide molto di più la CT, sarebbe troppo penalizzante se dovessi ridurre di un 30% l'intero importo dell'impianto quando magari la CT da sola rappresenta oltre la metà della spesa, ed è indipendente dal fatto che venga fatto un ampliamento.
Non sono del tutto d'accordo. Ipoteticamente se ricostruisco con aumento del volume riscaldato, potenzialmente anche la C.T. avrà subito un sovradimensionamento più o meno marcato, ed in una qualche maniera ne dovrei tenere conto o dare dimostrazione, giusto per aggiungere altro lavoro in più :D . Per quanto riguarda la distribuzione ed emissione, che passa ad esempio da un edificio esistente di una certa sagoma con radiatori ad un edificio completamente diverso, maggiore del precedente, con pannelli radianti...in quale modo posso suddividere a misura la parte ampliata dei pannelli o delle tubazioni da quella esistente.
Riguardo l'esempio dell'edificio a torre che viene rifatto a un solo piano: se nella situazione ANTE avevi solo 20m2 di copertura, come giustifichi il fatto che metti in detrazione 200m2 di copertura? OK che si inseriscono i dati dell'APE post, ma esiste anche un APE ante di cui gli eventuali controllori potrebbero tenere conto.
Forse sono tutte mie fisime, ma se si mettono a contare le pulci....
Per me la giustificazione che sta alla base è che l'edificio non è più lo stesso e non lo posso più raffrontare, come se stessi operando in ristrutturazione ad un esistente, in cui aggiungo un elemento a qualcosa che rimane. Proprio in riferimento all'esempio, alla stregua, avrei problemi a dire di mettere in detrazione 100 mq di pareti, quando allo stato ante ne avevo 200 mq...e quei 100 mq costituiscono già le intere superfici verticali dello stabile.
La soluzione sarebbe che smettessero di trattare tali interventi come ristrutturazioni di esistenti, e chiedessero semplicemente di raggiungere obbiettivi generali, senza raffronti specifici di metrature, volumetrie, ecc...
Per chiudere, come sottolineava LINTEO, e come ricordo di aver letto in un qualche interpello, si deve ricorrere a dati oggettivi per la suddivisione della parte ampliata da quella esistenti...con il richiamo a dati oggettivi, credo che qualsiasi valore sia utilizzabile, dal volume lordo a quello netto, la superficie utile, o le superifici disperdenti complessive o singole, ecc...
marcoaroma
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da marcoaroma »

Sebbene siano due metodi ugualmente coerenti, il metodo di calcolare il 70% di tutto è più chiaro e lineare, per cui utilizzerei questo.
Comunque in questo caso bisogna presentare degli interpelli, perché i rischi sono elevati.
SMpi
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Re: Ampliamento va al 50%

Messaggio da SMpi »

marcoaroma ha scritto: sab giu 05, 2021 16:24 Sebbene siano due metodi ugualmente coerenti, il metodo di calcolare il 70% di tutto è più chiaro e lineare, per cui utilizzerei questo.
Comunque in questo caso bisogna presentare degli interpelli, perché i rischi sono elevati.
Già fatto, più di una volta tra l'altro, ma classica risposta non risposta dell'ADE, con il solito riferimento a dati oggetti.
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