Ampliamento con FV + batteria....
Moderatore: Edilclima
Ampliamento con FV + batteria....
Edifcio esistente....viene ristruturato (con 110) e contestualmente viene fatto un ampliamento adiecente del 40% (nessuna detrazione fiscale).
Si vuol mettere impianto FV da 10 kW in copertura con batteria di accumulo.
Ora...portate TUTTO l'impianto e relativa batteria in detrazione 110% (considerando che servirà anche l'ampliamento) secondo me non è corretto...ed è stato anche chiarito nelle FAQ se non ricordo male.
Applicando il principio di proporzionalità direi che 6 kW lo destino all'esistente (e lo mando al 110%) e i 4 kw relativi all'ampliamento non vanno in nessuna detrazione fiscale....lo stesso principio di proporzionalità lo applico anche al costo della batteria.
Fatture e bonifici separati..
Bene...qualcuno però mi dovrebbe dire COME poter dividere i due impianti..o meglio le due "sezioni" di impianto...una sotto un contatore POD con ritiro dedicato (quello al 110%) mentre per i rimanenti 4 kW sotto un altro contatore POD con lo scambio sul posto.
Inoltre solo una batteria che lavora in continua può essere collegata ad una sezione dell'impianto....mentre una batteria che lavora in alternata (tipo TESLA) lavora su entrambi gli impianti...
Ma voi come fate?
Fate finta di niente e lasciate correre?
Qualcuno più esperto di me (che non ne capisco niente) mi può dare qualche info tecnica più precisa?
Lo ringrazio anticipatamente....
Si vuol mettere impianto FV da 10 kW in copertura con batteria di accumulo.
Ora...portate TUTTO l'impianto e relativa batteria in detrazione 110% (considerando che servirà anche l'ampliamento) secondo me non è corretto...ed è stato anche chiarito nelle FAQ se non ricordo male.
Applicando il principio di proporzionalità direi che 6 kW lo destino all'esistente (e lo mando al 110%) e i 4 kw relativi all'ampliamento non vanno in nessuna detrazione fiscale....lo stesso principio di proporzionalità lo applico anche al costo della batteria.
Fatture e bonifici separati..
Bene...qualcuno però mi dovrebbe dire COME poter dividere i due impianti..o meglio le due "sezioni" di impianto...una sotto un contatore POD con ritiro dedicato (quello al 110%) mentre per i rimanenti 4 kW sotto un altro contatore POD con lo scambio sul posto.
Inoltre solo una batteria che lavora in continua può essere collegata ad una sezione dell'impianto....mentre una batteria che lavora in alternata (tipo TESLA) lavora su entrambi gli impianti...
Ma voi come fate?
Fate finta di niente e lasciate correre?
Qualcuno più esperto di me (che non ne capisco niente) mi può dare qualche info tecnica più precisa?
Lo ringrazio anticipatamente....
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Re: Ampliamento con FV + batteria....
Forse ti può essere di aiuto
viewtopic.php?p=190005#p190005
viewtopic.php?p=190005#p190005
Re: Ampliamento con FV + batteria....
Gazie ma anche lì non ho trovato la risposta....marcoaroma ha scritto: ↑mar mag 18, 2021 16:41 Forse ti può essere di aiuto
viewtopic.php?p=190005#p190005
Il fatto è che spesso si va ad installare FV + batteria dove quest'ultima di fatto sarà al servizio dell'intero impianto FV....il che non mi sembra corretto.
Ma non ho capito tecnicamente come si può superare il problema.
Re: Ampliamento con FV + batteria....
Secondo me è inutile fasciarsi la testa con queste pseudo-interpretazioni....
Un impianto FV è "1 impianto", quindi non vedo necessità di "dividerlo" virtualmente come detrazione fiscale, perchè allora in caso di ampliamento dovremmo fare lo stesso con la caldaia e con tutti gli accessori di impianto: ma se sostituisci la caldaia la sostituisci con un generatore unico, a prescindere dal fatto che poi vada a scaldare sia la parte esistente che l'ampliamento. Al limite non metti in detrazione i terminali della parte ampliata, ma il generatore è unico, quindi o lo metti tutto o non lo metti.
Tornando al FV, qui non ci si pone neppure il problema degli obblighi minimi da FER non detraibili (non è una nuova costruzione).
Ora un conto è se mettessimo un impianto FV al servizio dell'ampliamento distinto da quello sul restante edificio (in tal caso non ci sarebbero molti dubbi), ma la cosa di dividere in proporzione a mio avviso ha senso solo se parliamo di interventi sull'involucro, dove i singoli infissi o i cappotti della parte ampliata sono ben identificabili rispetto a quelli sulla parte esistente e possono essere adeguatamente scorporati.
L'impianto fotovoltaico e relativo accumulo avresti potuto metterlo tale e quale anche se non avessi fatto alcun ampliamento, quindi in base a che criterio dovresti scorporarne una quota relativa all'ampliamento....
Un impianto FV è "1 impianto", quindi non vedo necessità di "dividerlo" virtualmente come detrazione fiscale, perchè allora in caso di ampliamento dovremmo fare lo stesso con la caldaia e con tutti gli accessori di impianto: ma se sostituisci la caldaia la sostituisci con un generatore unico, a prescindere dal fatto che poi vada a scaldare sia la parte esistente che l'ampliamento. Al limite non metti in detrazione i terminali della parte ampliata, ma il generatore è unico, quindi o lo metti tutto o non lo metti.
Tornando al FV, qui non ci si pone neppure il problema degli obblighi minimi da FER non detraibili (non è una nuova costruzione).
Ora un conto è se mettessimo un impianto FV al servizio dell'ampliamento distinto da quello sul restante edificio (in tal caso non ci sarebbero molti dubbi), ma la cosa di dividere in proporzione a mio avviso ha senso solo se parliamo di interventi sull'involucro, dove i singoli infissi o i cappotti della parte ampliata sono ben identificabili rispetto a quelli sulla parte esistente e possono essere adeguatamente scorporati.
L'impianto fotovoltaico e relativo accumulo avresti potuto metterlo tale e quale anche se non avessi fatto alcun ampliamento, quindi in base a che criterio dovresti scorporarne una quota relativa all'ampliamento....
Re: Ampliamento con FV + batteria....
Buongiorno ritorno sul caso in questione....e spiego il mio dubbio...che è leggermente diverso...
Abbiamo sempre la solita casa che viene ristrutturata e ampliata (del 40%).
Viene installato un nuovo impianto FV e, come già ribadito da ADE, questo potrà andare TUTTO in detrazione fiscale (rifacendosi all'art. 16-bis che menzione per impianti FV anche le nuove costruzioni).
Bene....ora però ho il dubbio di come considerare la batteria...
Secondo voi considero anche questa TUTTA in detrazione fiscale 110? oppure solo il 60% facendo fatture e pagamenti separati?
Attenzione che ADE nello spiegare il concetto di prima fa riferimento al comma 5 dell'art. 119 (che richiama direttamente l'art. 16-bis) mentre la batteria è nel comma 6.
Avete casi simili e come li avete trattati??
Abbiamo sempre la solita casa che viene ristrutturata e ampliata (del 40%).
Viene installato un nuovo impianto FV e, come già ribadito da ADE, questo potrà andare TUTTO in detrazione fiscale (rifacendosi all'art. 16-bis che menzione per impianti FV anche le nuove costruzioni).
Bene....ora però ho il dubbio di come considerare la batteria...
Secondo voi considero anche questa TUTTA in detrazione fiscale 110? oppure solo il 60% facendo fatture e pagamenti separati?
Attenzione che ADE nello spiegare il concetto di prima fa riferimento al comma 5 dell'art. 119 (che richiama direttamente l'art. 16-bis) mentre la batteria è nel comma 6.
Avete casi simili e come li avete trattati??
Re: Ampliamento con FV + batteria....
Non sono molto convinto di questo passaggio.boba74 ha scritto: ↑lun mag 31, 2021 15:57 perchè allora in caso di ampliamento dovremmo fare lo stesso con la caldaia e con tutti gli accessori di impianto: ma se sostituisci la caldaia la sostituisci con un generatore unico, a prescindere dal fatto che poi vada a scaldare sia la parte esistente che l'ampliamento. Al limite non metti in detrazione i terminali della parte ampliata, ma il generatore è unico, quindi o lo metti tutto o non lo metti.
Ho eseguito un 110 esattamente come dici tu, mettendo per intero l'ibrido, ma escludendo tubazioni e terminali della parte ampliata.
In questi giorno sto studiando un caso analogo ma in cui la parte ampliata è più dispersiva della parte esistente. Da qui il dubbio.
Cioè se considero solo la parte esistente sono a circa 9 kW di potenza utile calcolata. Se considero l'insieme arrivo a 21 kW più del doppio.
Di pari passo il costo del generatore e di tutte le componenti di centrale aumentano in maniera importante.
Mentre nell'altro lavoro l'ampliamento era poco consistente.
Questa volta penso che terrò conto di questo sin dal quadro economico preliminare, per presentare al cliente un taglio di spesa sul generatore.
Il criterio non è così importante: volume o superficie o potenza delle due zone.
Poi le fatture saranno divise tra 110 (esistente) e 50 (ampliamento).
Non so cosa ne pensi.
Re: Ampliamento con FV + batteria....
Personalmente ho sempre seguito questo criterio...vinz75 ha scritto: ↑mer feb 09, 2022 15:55 Questa volta penso che terrò conto di questo sin dal quadro economico preliminare, per presentare al cliente un taglio di spesa sul generatore.
Il criterio non è così importante: volume o superficie o potenza delle due zone.
Poi le fatture saranno divise tra 110 (esistente) e 50 (ampliamento).
Se ho un ampliamento volumetrico il costo dell'impianto di riscaldamento che mando in detrazione è solo la parte in proporzione (il concetto di proporzionalità è ribadito anche nelle circolari ed interpelli ADE).
E quindi separo anche le fatture.
Attenzione però che secondo me la parte rimanente in ampliamento NON va in nessuna detrazione fiscale...IVA al 4% come ampliamento prima casa.
Re: Ampliamento con FV + batteria....
Finora ho sempre inserito il generatore "per intero" e al limite terminali, distribuzione e regolazione limitatamente al volume riscaldato iniziale (o equivalente in termini di superficie), basandomi sul fatto che l'impianto è uno e il generatore non è divisibile, mentre il resto dell'impianto sì. Però sinceramente non mi è mai capitato di avere una parte "ampliata" maggiore di quella precedente al punto da dover richiedere una taglia maggiore di quella che sarebbe normalmente richiesta senza ampliamento.... lì in effetti ci sarebbero dubbi.vinz75 ha scritto: ↑mer feb 09, 2022 15:55Non sono molto convinto di questo passaggio.boba74 ha scritto: ↑lun mag 31, 2021 15:57 perchè allora in caso di ampliamento dovremmo fare lo stesso con la caldaia e con tutti gli accessori di impianto: ma se sostituisci la caldaia la sostituisci con un generatore unico, a prescindere dal fatto che poi vada a scaldare sia la parte esistente che l'ampliamento. Al limite non metti in detrazione i terminali della parte ampliata, ma il generatore è unico, quindi o lo metti tutto o non lo metti.
Ho eseguito un 110 esattamente come dici tu, mettendo per intero l'ibrido, ma escludendo tubazioni e terminali della parte ampliata.
In questi giorno sto studiando un caso analogo ma in cui la parte ampliata è più dispersiva della parte esistente. Da qui il dubbio.
Cioè se considero solo la parte esistente sono a circa 9 kW di potenza utile calcolata. Se considero l'insieme arrivo a 21 kW più del doppio.
Di pari passo il costo del generatore e di tutte le componenti di centrale aumentano in maniera importante.
Mentre nell'altro lavoro l'ampliamento era poco consistente.
Questa volta penso che terrò conto di questo sin dal quadro economico preliminare, per presentare al cliente un taglio di spesa sul generatore.
Il criterio non è così importante: volume o superficie o potenza delle due zone.
Poi le fatture saranno divise tra 110 (esistente) e 50 (ampliamento).
Non so cosa ne pensi.
Del resto però non so fino a che punto sia corretto "spalmare" la spesa del generatore in proporzione alle superfici, escludendo la quota relativa all'ampliamento: si penalizzarebbe troppo: nel tuo esempio, la pompa di calore da 21 kW (circa il doppio di quella che servirebbe alla sola parte esistente) verrebbe ammessa al bonus solo per metà, mentre io credo che una pompa di calore da 9 kW costerebbe più della metà di quella da 21 kW, dato che non c'è la stessa proporzionalità tra le taglie rispetto alle potenze.
Re: Ampliamento con FV + batteria....
Sono d'accordo.boba74 ha scritto: ↑mer feb 09, 2022 16:46 Del resto però non so fino a che punto sia corretto "spalmare" la spesa del generatore in proporzione alle superfici, escludendo la quota relativa all'ampliamento: si penalizzarebbe troppo: nel tuo esempio, la pompa di calore da 21 kW (circa il doppio di quella che servirebbe alla sola parte esistente) verrebbe ammessa al bonus solo per metà, mentre io credo che una pompa di calore da 9 kW costerebbe più della metà di quella da 21 kW, dato che non c'è la stessa proporzionalità tra le taglie rispetto alle potenze.
Infatti stiamo procedendo con i dimensionamento come se l'ampliamento non ci fosse in modo da definire il generatore che "ha diritto al 110".
Magari potrei utilizzare anche il DEI per capire l'incremento di spesa relativo.
Re: Ampliamento con FV + batteria....
Boba ed io a seguire stiamo parlando solo del generatore che è di per sè indivisibile. E talvolta la taglia rimarrebbe quella a prescindere dall'ampliamento. Poi come ho scritto, è chiaro che tutte le componenti che servono l'ampliamento sono escluse.Seamew ha scritto: ↑mer feb 09, 2022 16:16Se ho un ampliamento volumetrico il costo dell'impianto di riscaldamento che mando in detrazione è solo la parte in proporzione (il concetto di proporzionalità è ribadito anche nelle circolari ed interpelli ADE).vinz75 ha scritto: ↑mer feb 09, 2022 15:55 Questa volta penso che terrò conto di questo sin dal quadro economico preliminare, per presentare al cliente un taglio di spesa sul generatore.
Il criterio non è così importante: volume o superficie o potenza delle due zone.
Poi le fatture saranno divise tra 110 (esistente) e 50 (ampliamento).
E quindi separo anche le fatture.
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Attenzione però che secondo me la parte rimanente in ampliamento NON va in nessuna detrazione fiscale...IVA al 4% come ampliamento prima casa.
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Non sono d'accordo. Penso che ADE dalla prima circolare di agosto 2020 fino all'ultima risposta agli interpelli, sia chiara su questo.