Taverne e Mansarde SPP

[Duracell20]

Salve spesso e volentieri nei sopralluoghi per il 110% mi trovo nelle abitazioni unifamiliari cantine e/o sottotetti quindi zone SPP usate come taverne e/o mansarde con relativo riscaldamento e mi chiedo:
1) come le devo considerare nel calcolo come se fossero cantine/sottotetti non riscaldati facendo finta di non aver visto i termosifoni?
2) come ambienti riscaldati e quindi che rientrano nel volume riscaldato ?
questo incide molto nel calcolo del salto di classe perchè ad esempio nel caso 2) potrei utilizzare l'isolamento del tetto per aiutarmi al salto delle classi , mentre nel caso uno dovrei optare per l'isolamento della soletta tra sottotetto e piano inferiore o tra cantina e piano superiore ma che a tutti gli effetti sarebbe un'opera inutile essendo cantina e sotto tetto riscladato.
Voi come vi comportate ?
Grz

[Terminus]

Questione spinosa di cui abbiamo già discusso molto.
Il problema sta a monte: è lecito che questi ambienti siano provvisti di riscaldamento ?
Da qualche parte espressamente NO, da qualche parte espressamente SI, altrove (la maggior parte) nulla è scritto.

[Duracell20]

Perfetto mettiamo che sia espressamente NO e che il proprietario se le sia riscaldati di sua iniziativa, come le consideriamo?
Io finora ho fatto finta che non fossero riscaldate ma non so finche punto sia corretto............
Tu come ti comporti?

[Terminus]

Se è espressamente NO, allora sei davanti ad un abuso edilizio.
A monte delle tue considerazioni energetiche, la situazione deve essere sanata.

[Duracell20]

Ok Terminus sappiamo entrambi che quasi sempre è un abuso ma la domanda è sempre quella, noi nelle ns valutazioni come dobbiamo comportarci ?
Volevo sapere se tu e gli altri del forum considerano come se fossero a tutti gli effetti ambienti non riscaldati per inserirli come tali nel calcolo
Insomma qual è il vs. modus operandi ?

[barabba]

Io so di colleghi che pretendono la rimozione dei corpi scaldanti, altrimenti non fanno la verifica del doppio salto di classe.
Ognuno è libero di decidere con scienza e coscienza, io parto dalla data di costruzione del fabbricato: se è ante il divieto esplicito di riscaldare le parti non abitabili (in Lombardia a memoria dovrebbe essere il 2007), chiedo che vengano chiuse e mi faccio firmare una dichiarazione in cui sono consapevoli che vanno tenuti chiusi perchè vietato, poi quello che farà in futuro il condomino in casa sua non è affar mio.
E comunque considero fredde le parti non riscaldabili.
Se invece i radiatori sono stati messi dopo il divieto, diventa un problema perchè non c'è alcuna giustificazione a che ci siano dei corpi scaldanti in ambienti non riscaldabili (sì, la normativa vieta di riscaldarli, non di dotarli di impianti di riscaldamento, ma sarebbe sufficiente predisporre uno stacco, senza mettere tutto il corpo scaldante, se il condomino volesse davvero essere pronto per quando dovesse essere tolto il divieto).

[Duracell20]

Ok pure io non li considero anche se non mi faccio rilasciare nulla dal proprietario anche se non è una brutta idea

[NoNickName]

Ok Terminus sappiamo entrambi che quasi sempre è un abuso ma la domanda è sempre quella, noi nelle ns valutazioni come dobbiamo comportarci ?

Ne abbiam parlato tantissimo. La risposta è sempre quella: prima fai sistemare l'abuso, e poi effettui il calcolo sulla base della nuova situazione sanata.

[Duracell20]

Direi che si può fare
grazie