Tutto vero, ma ripeto qui siamo a un altro livello.
Un conto è: tu non sai scrivere le leggi, te le scrivo io e tu le approvi.
tutt'altro conto è: tu la approvi scritta così, ma siccome cosa' è meglio, io vado avanti con cosa'.
La deriva autoritaria è sempre determinata da una qualità scadente della politica elettiva; ma questo è un salto di qualità, è venuto meno l'argine dell'approvazione formale; e anche quello sostanziale, con le modifiche introdotte nel decreto "semplificazioni" gli interventi del PNRR hanno la loro soprintendenza (una nuova! aggiuntiva! semplificazione!
), e la cabina di regia del premier può sostituirsi a qualsiasi autorità locale o nazionale (ministri compresi) risulti "inerte" (anche qualora questa inerzia derivi dal fatto che c'è un cantiere che vuole spianare la necropoli etrusca, o asfaltare l'area naturale protetta). il tutto in nome dell'ambiente, foglia di fico di un piano dall'esito ambientale tra il risibile e l'apertamente dannoso (come cartina di tornasole si noti la canea di questi giorni sull'entrata in vigore di linee guida UE di 3 anni fa contro la plastica monouso
).
nel frattempo partono le assunzioni e guarda caso i primi 30.000 (
) sono per 2/3 profili giuridici destinati al ministero della giustizia (notoriamente fulcro della transizione ecologica
); il resto sono profili economici, di ingegneri energetici e ambientali e tecnici della prevenzione praticamente non ce n'è uno.
in una settimana siamo passati dall'autonomia differenziata incrociata multilivello come se fosse antani alla repubblica autoritaria modello est-europeo ( con scappellamento a destra
), e senza una parola nè in parlamento, nè sugli organi di stampa (che salvo rarissime eccezioni applicano al PNRR una strettissima consegna del silenzio).
la coincidenza che ciò avvenga a cavallo tra le due feste per la fine della dittatura (25/04 e 2/06), e che l'unico partito che vi si oppone sia quello più nostalgico, è degna del miglior sceneggiatore di hollywood