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Il riferimento è il par. 5.5.1 della UNI 9795.
Con incendio diretto presumo si intenda l'incendio all'interno del locale di installazione della centrale che comunque deve essere sorvegliato dallo stesso sistema.

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Locale accessibile e protetto dall'incendio diretto.
Viene richiesta la funzionalità del sistema per un certo periodo di tempo, per lo stesso periodo la centrale deve poter funzionare

Terminus

Infatti. Quindi quelle tagliafuoco devono essere omologate.

Terminus

Trovi facilmente le caratteristiche delle APS dei VVF (fai una ricerca sul capitolati)
Le pompe forniscono almeno 1800 l/min a 10 bar

Terminus

Le porte interne ancora non sono sotto marcatura CE.

Terminus

Scusa perchè non installi una sezione di impianto idranti a secco ?

Terminus

Il par. 3.3.1 parla di uso esclusivo dell'impianto di produzione del calore, ma un cogeneratore non serve "anche" alla produzione di calore ? L'alternatore può essere vista come un'apparecchiatura complementare. Alle strette digli che presenti un quesito ufficiale al Comando, credo che ci ...

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Hai una DoP, ma non ti marcano CE la porta ? Ma quando è stata installata ? Se dopo la fine del periodo di coesistenza tra norma armonizzata e procedure nazionali, non potevano neanche commercializzarla senza CE. Se prima di tale momento, la porta tagliafuoco doveva essere omologata ai sensi del DM ...

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Se la porta tagliafuoco è per uso esterno, rientra nella UNI EN 14351 e va marcata CE+DoP
In questo caso non serve più l'omologazione.
Se invece la porta è per uso interno, non essendo marcabile CE, si continua a sottostare al regime di omologazione.
Vedi Circ. 16746 del 06/11/2019

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Ma dipende dalla tua VRI. Cosa prevedi che ti serva per compensare i rischi residui ? La capacità dipenderà da quanta acqua richiedi nel tempo che prevedi di dover utilizzare l'APS senza rifornirlo (se hai una riserva idrica interna puoi pensare di collegarti a questa). La pressione dipenderà dalla ...

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Ah certamente.
La voltura è solo una comunicazione per prendere possesso del fascicolo, ma comunque necessaria per poter poi ottenere la propria autorizzazione, se non si vuole ripartire da zero con una nuova pratica.

Terminus

Beh, l'art.2 comma 5 prevede di poter applicare il COPI anche alle attività sotto soglia.
E quel paragrafo della RTV risponde a tale previsione.

Terminus

Il DM 13/07/2011 lo prevede espressamente.
Invita il funzionario a leggerlo.

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Siccome nel modulo di voltura c'è un'assunzione di responsabilità su ciò che è già stato autorizzato, secondo me occorre contestualmente una dichiarazione di cessazione delle attività precedenti. E che tale cessazione sia reale (per esempio un deposito di materiale va svuotato non semplicemente chiu...

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Questo consente di prendere possesso del fascicolo esistente con le certificazioni presenti.

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Qui alcune informazioni sui materiali combustibili/infiammabili dei Boeing
https://www.boeing.com/commercial/airports/rescue-fire

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Vedi definizione della RTV6 con la nota esplicativa.
Se il deposito è compartimentato non lo conti nella superficie complessiva.

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Il metodo tabellare può usare solo le tabelle di cui al DM 16/02/2007 oggi trasposte nel COPI S.3.
Le tabelle degli Eurocodici vanno catalogate come metodo analitico.

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Si tratta di un solo pilastro che ti crea problemi ?
Non puoi rivestirlo ?

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Mica è il funzionario a decidere come vanno redatti i CERT.REI.
Ci sono i decreti che lo dicono e c'è un professionista che valuta e certifica..... ed un altro che assevera la SCIA.

Terminus

Direi sempre tabellare: analitico vuol dire che devi avere dietro una relazione di valutazione che dovrebbe fare riferimento agli eurocodici.
Sul possibile impiego oggi della vecchia 91/61 ho qualche dubbio, con le tabelle del DM 16/02/07 non ce la fai ?

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In un edificio di tipo C qualche tempo fa ho fatto sostituire idranti con naspi, ma avevo comunque un impianto con pompa di surpressione. La sostituzione si può fare facendo riferimento al DM 20/12/12 e quindi alla UNI 10779: 4 naspi da 35 l/min (4x35=140l/min) a 2 bar. Valuta se è più economico sos...

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Di 737 ce ne sono svariati modelli più o meno grandi. Gli allestimenti interni possono variare da vettore a vettore. Oltre agli allestimenti interni c'è da considerare la presenza di materiali compositi strutturali e materiali di coibentazione termoacustica della fusoliera. Non credo che neanche il ...

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Non dobbiamo confondere l'autorizzazione antincendio con la sicurezza nei luoghi di lavoro. L'art.29 comma 3 del TUS lascia alla fine la decisione al DdL, a sua esclusiva responsabilità. Vedremo se gli OdV sanzioneranno mancati aggiornamenti del DVR nei normali controlli, ma certo dopo un sinistro l...

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3. il substrato standard per le prove, sia per calciosilicato che per cartongesso, definito da EN 13238 è di classe A2 Non lo sapevo. Sono andato a leggermi al EN13238 ed effettivamente sia il calcio silicato che il cartongesso sono classificati A2-s1, d0. No, attenzione la Tabella 1 non afferma ch...

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C'era la vecchia (ormai) nota DCPREV 3043 del 12/03/2015 che prevedeva l'assoggettabilità dei gommisti sopra i 300mq come att.53. Curiosamente questa nota veniva espressa contrariamente ai pareri forniti dal Comando provinciale e Direzione Regionale, che invece avevano espresso parere negativo. Ora ...

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Se ti basta EI90 puoi usare la tabella per il cls leggero.

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La declaratoria della 65 va oltre il campo di applicazione del DM 18/03/1996.
Quel chiarimento secondo me è pienamente valido anche oggi.

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Stai estremizzando, ma seguendo il tuo esempio: hai un impianto idranti realizzato ed autorizzato con vecchi criteri, secondo quelli attuali dovresti mettere altri idranti perchè non hai copertura sufficiente, oppure peggio la tua alimentazione idrica oggi non è più idonea perchè magari all'epoca av...

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Ripeto che qui la questione non è adeguare le attività soggette alle nuove norme per l'autorizzazione antincendio (cosa che non è richiesta da nessuna parte senza modifiche sostanziali), ma valutare i rischi negli ambienti di lavoro alla luce dell'evoluzione della tecnica. L'esempio ultimo di weare ...

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Ho dato uno sguardo veloce alla norma e quella tabella non la vedo, come non vedo l'equiparazione esplicita che viene pretesa. Ho riportato le definizioni che invece ho trovato. E' palese che le due classi non sono sovrapponibili: "non contribuire significativamente" e "non contribuir...

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Mi sono fatto mandare il rapporto di prova e la stessa è stata fatta su supporto in silicato di calcio (classe A1). Mi precisano ora che essendo il loro prodotto classificato B-s1, d0, se è applicato su un supporto con classe migliore (A2-s1, d0) la classe del rivestimento non peggiora. Bah, sarà.....

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credo che il fornitore si rifaccia alla UNI EN 13501-1, che ricomprende tra i materiali incombustibili anche quelli ricompresi in A2. Interessante. Esattamente qual'è il passaggio della norma dove si dice espressamente che la classe A2 è incombustibile ? Sia al punto 5.2 che nell'Appendice A viene ...

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Se la vede diversamente digli di comprarsi nuovi occhiali. DM 15/03/05, articolo 2: prodotti incombustibili vecchia classe 0 = classe A1 la classe A2-s1,d0 viene equiparata alla vecchia classe 1. COPI S.1.5, comma 2: gruppo GM0 = classe 0 - classe A1 = materiali incombustibili La classe A2 è in ogni...

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Come ho detto, al momento il problema riguarda le classificazioni ATEX. Il fatto che vengono emanate norma europee, poi recepite, con tanto di abrogazione e futura modifica delle guide applicative, secondo me fa ricadere la casistica nell'evoluzione " della tecnica, della prevenzione e della pr...

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Mah, non capisco allora perchè segnare la nota solo sulle altre voci e lasciare senza i controsoffitti, se poi in ogni caso devo avere la qualificazione su tutti i componenti dall'intradosso all'estradosso.

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Quel punto riguarda gli elementi protetti, ovvero quello che c'è dietro al tuo controsoffitto, che dovrebbe essere comunque verificato.

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christian619 ha scritto: ↑gio feb 15, 2024 19:27 2) Se penso ad un lamellare posso salire di R.... ma la struttura portante in legno va conteggiata nel carico di incendio?

Oggi lo specifica il COPI come considerare gli elementi strutturali in legno.
Ieri lo spiegava la Circ. 28/03/2008, praticamente allo stesso modo.

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Grazie delle risposte. @travereticolare Nella tabella 6 alla seconda riga, la voce del controsoffitto non richiama la nota [2], che invece viene richiamata dalle altre voci. Da questo deduco che se si installa un controsoffitto non è più necessario andare a verificare la reazione al fuoco dell'inter...

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Riprendo la discussione per spulciare ancora il DM. Sono previsti depositi in baie all'aperto protette da tettoia A1 o A2, oppure in baie al chiuso. Per la configurazione all'aperto prima si citano le aree senza pareti, raggiungibili da tutti i lati, poi si citano le baie, le quali di per sè non son...

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Un dubbio sulla tabella S-1.6. Ho un pannello sandwich a vista senza certificazione di reazione al fuoco (o meglio con dicitura NPD). Per i materiali e pannelli di copertura viene richiesta la prestazione per l'intero pacchetto. Se rivesto il sandwich con lastre in aderenza risolvo il problema, ovve...

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Oggi il COPI deroga solo per gli elementi strutturali certificati resistenti al fuoco, ma non per i relativi rivestimenti protettivi, par. S.1.6.
Non ricordo se ci fosse un'analoga previsione in precedenza.

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Magari sistemati tutti insieme al piano terra e non distribuiti uno per piano.

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Non è incombustibile.

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Se si installa oggi un radiatore, questo avrà la resa certificata secondo UNI EN 442-2 con un DT=50°C (quindi T media dell'acqua 70°C) Da questa si può passare alla resa con DT=60°C del metodo dimensionale UNI 10200 con una semplice formuletta: P (DT60) = P (DT50) x (60/50)^n dove n è un esponente c...

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Discorso lungo. Per i vecchi radiatori non certificati secondo la UNI EN 442-2, si poteva utilizzare un metodo dimensionale come dettagliato nella norma UNI 10200. In soldoni l'installatore dovrebbe aver impostato i dati secondo questo metodo dimensionale, per cui la potenza del radiatore determinat...

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Esiste un chiarimento per questo caso ? Occorrerà attendere qualche sentenza di Tribunale per sapere come tira l'aria. perché dire che possono “usare il CPI” mi sembra molto banale ma allo stesso tempo se oggi faccio la VRI ai sensi del CO.PI devo praticamente ribaltare il CPI. Appunto, non puoi di...

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L'art.4 del DM richiama l'art.29 comma 3 del TUS: 3. La valutazione dei rischi deve essere immediatamente rielaborata, nel rispetto delle modalità di cui ai commi 1 e 2, in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza...

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Siamo su piani diversi. Il CPI deriva dall'applicazione di misure minime per garantire un livello di rischio accettabile, secondo la regola dell'arte di quel momento. Il DM 10/03/1998 poverino soffriva di generalismo e di approssimazione qualitativa, ma era l'unico strumento all'epoca disponibile e ...

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Vedi anche questo
https://www.insic.it/prevenzione-incend ... prova-vvf/

La ricerca ha trovato 12654 risultati