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SCIA sulla base del progetto a suo tempo approvato (sarebbero comunque applicabili le norme transitorie del DM 2019).
I documenti dovrebbero già essere tutti nel fascicolo, produrre solo quelli assenti o valutati incompleti

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Mah, se il legno di varie essenze varia tra i 14 ed i 20 MJ/kg, nel truciolare dovrebbe esserci anche della resina/colle che dovrebbero avere un PCI anche superiore.
EC643 riporta difatti 17,0 MJ/kg per pannelli in trucioli

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Per gli impianti idrici il COPI rimanda alle 10779/12845, le quali non mi sembra prevedano tolleranze sulle prestazioni minime di pressione

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Semplicemente considerando il gradino standard 30/17 si ha un'ipotenusa di 0,34m quindi un incremento del 13% rispetto alla misura in pianta secca.

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Puoi decidere tu. - agganciarti ai precedenti pareri ed autorizzazioni, quindi alle vecchie norme, conservando praticamente lo stato di fatto - rifare una valutazione con RTO+RTV se la cosa conviene o è necessaria Direi che avendo già un'autorizzazione, a meno che non si rilevino difformità che sono ...

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Per la verità le Tabelle S.4-19 ed S.4-21 fanno pensare che invece la misura corretta non sia quella in pianta.

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Non ricordo tolleranze ammesse a riguardo

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Anche per me si sommano i quantitativi.
Non ci sono le distanze di separazione sufficienti per rendere i sili indipendenti.

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Nella vecchia V6 c'era la parolina "entrambe" che poi hanno tolto. Osservando gli scenari proposti, la seconda condizione è sempre verificata e secondo me deve essere sempre verificata anche la prima, perchè altrimenti si avrebbero incendi fortemente condizionati dalla conformazione e posizione d ...

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Eh si.
Basta un solo dipendente per ricadere in tutti gli obblighi.

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La porta certificata/omologata non si può modificare, occorre trovare altre soluzioni o al limite sostituire la porta con altra senza telaio.

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Riquadratura degli elementi radianti.
Se si hanno le finestre a nastro e le sole porte sottostanti, direi che è opportuno qualificare EI quelle porte così da escluderle.

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Puoi modificare il fattore di vista F2-1 che nel COPI viene determinato per posizione del bersaglio sull'asse di simmetria della piastra.
Fai riferimento agli studi di Howell (citato nei riferimenti) che trovi qui https://www.thermalradiation.net/indexCat.html

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Quindi parla con un funzionario VVF e senti se accettano quel tipo di alimentazione promiscua, se non lo dovessero accettare vedi se l'acquedotto da solo ti può dare quanto serve (temo sia difficile perchè a stucco avresti bisogno di almeno 5/6 bar di fornitura....) Fatti dichiarare dall'acquedotto l ...

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Hai la DoP dove viene identificato il materiale con il suo nome commerciale, come anche dovrebbe essere nel rapporto di classificazione, ma i nomi commerciali spesso cambiano (specialmente nel settore degli isolanti). Nella DoP dovresti avere dichiarata la classe di reazione al fuoco. Sul campo devi ...

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Secondo me dovresti valutare l'aumento di RSET dovuto alla minore velocità di esodo, il che si può tradurre in una maggiore lunghezza di esodo, da confrontare con i limiti imposti dal COPI in soluzione conforme.

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Hai fatto un esempio in cui B non è attività soggetta di per se stessa, quindi il relativo titolare non ha direttamente obblighi nei confronti dei VVF, ovviamente li avrà per il TUS e dovrà formalizzare contrattualmente con il proprietario tutte le interferenze e delimitare le responsabilità.

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Giusto.
Zona 0 non credo proprio che ci sia, o meglio potrà essere all'interno dell'apparecchiatura ma non riguarda l'ambiente. Probabilmente non ci sarà neanche zona 1.

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In merito all'alimentazione promiscua la UNI 10779 sembra ammettere gli idranti a valle dell'autoclave, in quanto prevede la diramazione a valle del sistema di alimentazione idrica dell'edificio (acquedotti, vasche, pompe); a me personalmente questa soluzione non piace per nulla. Il disconnettore ...

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Solo la 12 che vai a modificare

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Va fatta la classificazione delle zone ATEX in base alla CEI EN 60079-10-1 e poi fatta la valutazione del rischio esplosione.
Da ciò discenderà l'eventuale necessità di aperture, come anche le caratteristiche dell'impiantistica in zone classificate.

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I compiti stabiliti dal COPI si devono leggere nel più ampio alveo dei compiti e responsabilità stabiliti dal TUS, quando si parla di luoghi di lavoro. Se il responsabile antincendio è figura diversa dal datore di lavoro/dirigente, vi devono essere deleghe specifiche e dettagliate sull'ambito ge ...

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Molto tempo fa in un caso simile feci autorizzare una 3.3.C, in quanto trattasi di serbatoi mobili, non fissi

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Quanto detto da Ronin esprime bene il concetto che io ho indicato in modo forse troppo conciso. Hai diversi soggetti giuridici con i loro dipendenti, ciascuno di loro avrà il Datore di lavoro (o un suo delegato con opportuno potere di spesa, pensiamo magari alle grandi catene di supermercati) che ...

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Ogni attività soggetta, se fa capo a diversi soggetti giuridici, deve avere il proprio responsabile che sarà il datore di lavoro o comunque il soggetto che ricopre le funzioni delegate (ricorda che c'è il TUS da rispettare). Poi se si ha un'attività "condominiale" come le gallerie commerciali, ci dov ...

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Dovrebbe essere il costruttore a certificare la propria opera in un modo o nell'altro. Esiste una struttura portante indipendente dal macchinario per poter parlare di un involucro "edificio" che lo contiene, oppure la medesima struttura portante non è altro che parte integrante di tale macchinario ...

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Con il 110, molti si sono fatti installare nei propri box auto (di attività soggette) l' inverter, la batteria e la colonnina di autoricarica. Il superbonus ha creato molti casini a causa di progettazioni approssimative (se non proprio assenti) e realizzazioni ancora meno attente spesso da parte di ...

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In un caso simile il funzionario VF mi ha detto categoricamente che inverter e batterie non devono stare nell'autorimessa, per diversi motivi. Uno di essi è che l'autorimessa è ad uso esclusivo e non ci possono essere impianti estranei, se non compartimentati. Non è un problema di sezionabilità e ...

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Appunto.
Le linee guida sono tali, poi ognuno decide che scontistica e costo orario applicare, in base alla qualità del lavoro che intende fornire ed alla tipologia di clientela.... ed anche dalla zona geografica purtroppo.

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Concordo con weare.
Macchina, quindi Direttiva Macchine ed altre direttive applicabili, ma niente DM 37/08

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Confermo che in giro non se ne vedono, anche su grosse autorimesse di centri commerciali.
Il problema degli sfoghi è venuto fuori con il DM 16/02/2007, prima nessuno ne parlava (nemmeno i VVF) ed anche allora quella nota in fondo alla tabelle ai più sfuggiva o era comodo che sfuggisse.

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Se sei fuori dal campo di applicazione del DM, sei fuori e niente lettera di alcun tipo.
Ma sei sicuro di essere fuori ?

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Ma non ho capito: sopra questo solaio predalle cosa hai, il condominio o cielo scoperto ? Io in un paio di casi similari sto facendo fare i fori di sfogo, una è su un progetto con il vecchio DM 1986, l'altra sto applicando la RTV. Nel primo caso ho una precedente certificazione di laboratorio del ...

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Il pedice j è semplicemente un errore in luogo del pedice i. Hai il compenso per la fase 1 ed il compenso per la fase 2, calcolato con la formula (10+somma Gi) quindi HF1+HF2 In effetti HF2 può risultare inferiore ad HF1 (Gi inferiore ad hi), ma questo è logico se occorre lavorare con il COPI oppure ...

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Se i cavi li proteggi con il cavidotto EI90 non fanno più parte dell'autorimessa.

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Trattasi di appalti pubblici, una straccia di progetto ci deve essere comunque, anche se non va a parere VVF.

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Quando l'ho letta l'ho interpretata nel senso di dover erogare in ogni punto della galleria una portata di 240 l/min, quindi dovrebbero essere due UNI45 da 120l/min, ma provvisti di prolunghe e comunque avvicinati con interdistanza inferiore ai 250m massimi. Nell'ultima SCIA che ho fatto (non il ...

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La revisione del documento all'atto pratico come viene esplicitata agli interessati ? Occorrerebbe almeno una prova di evacuazione/intervento secondo le nuove disposizioni, per verificarne il funzionamento. Anche modifica delle planimetrie affisse all'interno dell'attività ed eventuale ...

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Oltre alla superficie dalla quale esce il fumo, occorre assicurare la superficie dalla quale deve entrare l'aria esterna e sicuramente nelle norme antincendio ciò viene preso in considerazione. Quindi direi che non è un errore computare anche i portoni perimetrali a patto di avere almeno pari s ...

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Quindi stai dicendo: ho il DM (che non so ancora se applicabile), calcolo l'affollamento con esso e classifico l'attività. Se sto sotto le 26 presenze applico il Minicodice, se sto sopra applico lo stesso DM. Essendo sotto le 300 presenze la RTO+RTV non sono applicabili, se non in via volontaria, ...

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Immagino che gli addetti antincendio siano costituiti principalmente dal personale di sala. In questo caso è chiaro che tali addetti saranno sempre presenti nelle sale occupate dai clienti, mentre nelle sale non occupate potrebbe esserci il problema di rilevare prontamente eventuali focolai di ...

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Un porticato non è completamente delimitato sul perimetro, come invece è un'intercapedine.
L'accesso è molto più agevole potendo avvenire senza scendere sottoterra.

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Non è questione di soluzione alternativa, i prodotti commercializzati ed impiegati in Italia e non marcati CE, devono essere omologati secondo la norma italiana.

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Forse si sta facendo confusione su quale norma si sta utilizzando.
Se applichiamo il DM 2006, l'affollamento non può essere dichiarato dal titolare.
Se invece applichiamo RTO+RTV è ammesso che il titolare dichiari il massimo affollamento
ed il Minicodice segue i principi del COPI

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Certo per il gas.

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Dunque il DPR 151/11 prevede all'art.7 2. Possono presentare istanza di deroga, con le modalita' di cui al comma 1, anche i titolari di attivita', disciplinate da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi, che non rientrano tra quelle riportate all'Allegato I. Da qui partiamo col dire che il ...

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In teoria si. In pratica come sappiamo, nessuno ci mette bocca.
Solo in casi eccezionali viene interpellato l'ordine di competenza.
Comunque con le moderne lauree ormai non si sa più se si è carne o pesce...

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"Avvolgibile" non è una basculante (che è a pannello monolitico), ma una serranda e qui la porta non credo sia installabile.
Semmai su un portone sezionale e su questi ne ho viste di porte di emergenza montate.

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Questione spinosa quella delle competenze.
Di sicuro deve essere un professionista antincendio.

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Non ricordo un chiarimento del genere (forse un parere ad un quesito specifico ?).
Il problema è solo quello del telaio inferiore che crea un impedimento in caso di esodo, che riguarda sia i portoni scorrevoli sia le basculanti.

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