Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

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Gius83
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Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Gius83 »

Buonasera colleghi scrivo per conoscere la vostra opinione/esperienza in merito alla seguente questione.
Sulla copertura di un'attività soggetta ai controlli di prevenzione incendi con regolare CPI in corso di validità, il titolare vorrebbe installare un nuovo impianto fotovoltaico. Nelle note linee guida aventi per oggetto l'installazione dei suddetti impianti in attività soggette, è chiaramente scritto che, qualora dalla valutazione del rischio emergesse un "aggravio"del rischio incendio, allora sarà necessario riavviare l'intero iter, prevedendo la presentazione di un nuovo progetto per le Cat.B e C del DPR 151/11. Il mio dubbio riguarda proprio tale aspetto. Ossia il nuovo progetto dovrà riguardare esclusivamente la parte relativa all'impianto fotovoltaico e le sue possibili "interferenze" con i vari ambiti dell'attività (ad esempio per le compartimentazioni, aperture di aerazione, ecc.) o è necessario trattare anche tutti gli altri aspetti come ad esempio i percorsi di esodo, gli impianti di protezione attiva, ecc. Se fosse necessario percorrere questa seconda strada, bisognerebbe tener conto anche di eventuali aggiornamenti normativi cogenti al momento della presentazione del nuovo progetto, implicando molto probabilmente la necessità di apportare degli interventi al tempo non necessari.
Ringrazio in anticipo chi vorrà esprimersi a riguardo.
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weareblind
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da weareblind »

Esclusivamente il fotovoltaico e 99 volte su 100 è inutile fare il progetto, se riesci a rispettare l'ordinario normativa costituita dalla circolare del 2012.
Gius83
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Gius83 »

Grazie per la tua risposta. Concordo sul fatto che probabilmente rispettando le lune guida potrebbe non configurarsi un aggravio. In caso contrario mi chiedevo come debba essere impostato il progetto per il solo fotovoltaico e la copertura. Normalmente si fa riferimento ad una RTV se esistente o al COPI. Ma in questo caso come andrebbe articolato?
dorinag
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da dorinag »

Quando ho fatto il progetto per un impianto fotovoltaico, ho sempre fatto riferimento solo alla circolare del 2012, come se la circolare fosse una RTV vera e propria.
Tom Bishop
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Tom Bishop »

dorinag ha scritto: mer nov 09, 2022 10:08 Quando ho fatto il progetto per un impianto fotovoltaico, ho sempre fatto riferimento solo alla circolare del 2012, come se la circolare fosse una RTV vera e propria.
Pure io e faccio pagare le spese VVF sull'attività prevalente.
Tom Bishop
Gius83
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Gius83 »

Vi ringrazio per i contributi. Notavo che non c’è uniformità in questo senso. Alcuni colleghi sostengono di voler passare in ogni caso dal progetto per approvazione VVF.
gigigalax
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da gigigalax »

Secondo me se si ha una copertura completamente incombustibile, la struttura dello stabile è incombustibile, nessun cavo dell'impianto FV entra nello stabile e gli inverter sono esterni: non c'è aggravio di rischio, quindi fai installare l'impianto e poi fai la SCIA.

Nel caso in cui anche solo 1 di questi elementi non sia presente si ha un aggravio di rischio e quindi si dovrebbe fare una valutazione progetto utilizzando come RTV la circolare del 2012.
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weareblind
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da weareblind »

L'aggravio in sostanza lo considero solo per impianti grossi con grossi investimenti, per avere un inutile imprimatur.
Ronin
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Ronin »

gigigalax ha scritto: mer nov 09, 2022 14:48 Secondo me se si ha una copertura completamente incombustibile, la struttura dello stabile è incombustibile, nessun cavo dell'impianto FV entra nello stabile e gli inverter sono esterni: non c'è aggravio di rischio, quindi fai installare l'impianto e poi fai la SCIA.
non concordo, l'aggravio di rischio non c'è se oltre a questi elementi si rispettano anche le altre prescrizioni della circolare (pannello FV di classe 1, presenza della segnaletica, del pulsante di sgancio accessibile, ecc.). se la guida è rispettata interamente (anche nella configurazione più basica) allora l'aggravio di rischio si può ritenere che non ci sia e vai di SCIA*.
anche perchè le coperture "completamente" incombustibili non esistono (anche dove fossero isolate in lana classe A1 o prive di isolamento, se sono piane hanno sempre almeno la guaina che incombustibile non è, se sono a falde hanno sempre i traversi in legno sotto le tegole).

*nota di colore: alcuni comandi non la vedono così e danno giudizi diversi anche in funzione di cosa ci sta "sotto", cioè come attività dentro l'edificio. in uno mi hanno chiesto di dimostrare che la presenza del FV non impatta sulla continuità di esercizio delle sale operatorie che stanno quattro solai REI più sotto, ad esempio. ma ritengo che per attività industriali il problema non si dovrebbe porre
Gius83
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Gius83 »

Grazie per i vostri contributi. Personalmente concordo in linea di massima con l’impostazione espressa da Ronin. La linea guida prevede tra l’altro anche la verifica della capacità portante della struttura sottostante.
gigigalax
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da gigigalax »

Ronin ha scritto: mer nov 09, 2022 17:20 non concordo, l'aggravio di rischio non c'è se oltre a questi elementi si rispettano anche le altre prescrizioni della circolare (pannello FV di classe 1, presenza della segnaletica, del pulsante di sgancio accessibile, ecc.). se la guida è rispettata interamente (anche nella configurazione più basica) allora l'aggravio di rischio si può ritenere che non ci sia e vai di SCIA*.
A mio parere la guida non serve per evitare l'aggravio di rischio, la guida serve per ridurre il rischio. Rischio che determino con una valutazione del rischio.
Rischio di cosa? Che un eventuale incendio si propaghi verso l'interno. Quindi, se ho una copertura incombustibile (es. pilastri e travatura in c.a. e pannelli in aluzink o fibro-cemento) i pannelli FV possono essere anche di classe 2 e, se tutto il resto dell'impianto non mi comporta una possibile propagazione interna di un eventuale incendio, in base alla mia valutazione del rischio, non vedo aggravio di rischio. Poi la linea guida la devo rispettare comunque nella realizzazione dell'impianto, ma quello è a posteriori.
Altrimenti basterebbe seguire la guida e non servirebbe mai presentare il progetto...
Ronin
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Ronin »

il tuo parere non corrisponde alla ns prassi (validata da numerose procedure presso comandi differenti) e nemmeno alla lettera della guida.

tu devi valutare l'aggravio del preesistente livello di rischio, e questo non prevede solo la possibile propagazione, prevede anche l'interferenza coi prodotti della combustione e la sicurezza di operatori e soccorritori, c'è scritto chiaro a pag. 2 della guida (prima riga della tabella).
se dalla valutazione viene che non c'è aggravio, presenti la scia con allegata la valutazione (sempre pag. 2 ultima riga della tabella); quindi è la guida stessa che te lo dice, se non c'è aggravio non serve l'esame progetto.

come si valuta il non aggravio?
per la non propagazione ci sono i modi 1 e 2 dell'allegato B (pag. 3 seconda e terza riga della tabella: ti si spiega chiaramente che questi modi evitano la propagazione), oppure c'è il modo 3/a che è quello che facciamo tutti (ovvero applicare una delle combinazioni espressamente ammesse: pannello FV di classe 1 e tetto qualsiasi, oppure pannello FV di classe 2 e tetto Broof), oppure ancora il modo 3/b (cioè con una marcatura specifica del prodotto da costruzione; p.es. quelli che vendono tegole FV o altri prodotti da montare integrati nella copertura).

poi ci sono gli altri aspetti (interferenza coi fumi e sicurezza operatori/soccorritori) che si valutano in base al resto della guida: ma lì dubbi su come e cosa fare non ce ne sono.
il dubbio si poneva quindi negli anni passati, sulla scelta di uno dei modi dell'allegato B, visto che il modo 1 di fatto non c'è mai, perchè hai sempre degli strati combustibili sulla copertura, finchè useremo le guaine.

tu dici che sei in grado di effettuare una VDR secondo il modo 3/a, con pannello di classe 2 e SENZA una certificazione Broof del tetto (e quindi dichiarandolo implicitamente tu, che il tetto è tale, solo in quanto resistente al fuoco, nonostante che si tratti di una prova con precisi requisiti normati)? oppure secondo il modo 1, dichiarando che la copertura è incombustibile, quando invece è "soltanto" resistente al fuoco? sei più capace del professionista medio, che ti devo dire.
noi professionisti medi, oggi che TUTTI i pannelli FV in vendita sul suolo italiano sono certificati in classe 1, preferiamo sfruttare questa caratteristica, che di fatto rende indifferente come è fatta la copertura (perchè Froof vuol dire che non ha nessun requisito).
gigigalax
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da gigigalax »

Ciao Ronin, grazie per la tua risposta.
Ma vorrei approfittare ancora della tua cortesia, se possibile.
Dal tuo discorso mi sembra di intuire, ma probabilmente sono io che interpreto male ciò che hai scritto, che il progetto lo devo presentare solo quando non seguo la guida perchè se seguo la guida (es. modo 3/a scelgo FV in classe 1 e Froof, posiziono segnaletica adeguata, predispongo PdE, ecc.ecc.ecc.) non c'è aggravio.

Ronin ha scritto: lun nov 14, 2022 17:46 come si valuta il non aggravio?
per la non propagazione ci sono i modi 1 e 2 dell'allegato B (pag. 3 seconda e terza riga della tabella: ti si spiega chiaramente che questi modi evitano la propagazione), oppure c'è il modo 3/a che è quello che facciamo tutti (ovvero applicare una delle combinazioni espressamente ammesse: pannello FV di classe 1 e tetto qualsiasi, oppure pannello FV di classe 2 e tetto Broof), oppure ancora il modo 3/b (cioè con una marcatura specifica del prodotto da costruzione; p.es. quelli che vendono tegole FV o altri prodotti da montare integrati nella copertura)

noi professionisti medi, oggi che TUTTI i pannelli FV in vendita sul suolo italiano sono certificati in classe 1, preferiamo sfruttare questa caratteristica, che di fatto rende indifferente come è fatta la copertura (perchè Froof vuol dire che non ha nessun requisito).
Credo sia parecchio ovvio per tutti che il pannello in classe 1 è la soluzione migliore, ma rimango molto perplesso dal fatto che dire di avere un pannello in classe 1 con tetto qualsiasi (Froof) metta il cuore in pace, o meglio, mi possa far affermare che non ci sia aggravio dal punto di vista della propagazione di un incendio. Infatti la guida, mi richiede OLTRE a questo accoppiamento una valutazione del rischio specifica.
Questo era ciò che intendevo dire nel mio post precedente con la frase: Altrimenti basterebbe seguire la guida e non servirebbe mai presentare il progetto...
Ronin
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Ronin »

l'importante è capirci: tu devi fare una valutazione di non aggravio, il non aggravio c'è se non sono aggravate le condizioni di:
a- propagazione dell'incendio
b- interferenza coi prodotti della combustione
c- sicurezza occupanti
d- sicurezza soccorritori

l'allegato B della guida con i suoi numerosi metodi riguarda soltanto il punto a: tu metti pannello di classe 1 e sei "a posto" col punto a (non solo: poi c'è il discorso del non "scavallare" i compartimenti, ad es.). ad ogni modo la parola "OLTRE" nella guida non c'è: se leggi pag 3 la seconda riga di tabella vedi che i metodi 1 e 2 "evitano" la propagazione dell'incendio: la evitano, fine, se sei in una di quelle condizioni non c'è alcunchè da valutare.
viceversa se non sei in quelle condizioni (la guida dice chiaramente "in alternativa"), allora devi valutare il rischio di propagazione, e come lo valuti? lo valuti come dice la guida a pag. 4, ovvero o "tenendo conto della classe di resistenza agli incendi" (3/a, cioè scegliendo una combinazione ritenuta ammissibile) oppure con una prova di marcatura di prodotto secondo UE 305/11 (3/b)

poi per il punto b ovviamente rispetti la distanza dagli evacuatori/lucernari, ecc. per i punti c e d rispetti la segnaletica, gli sganci, la posizione degli inverter fuori dal comparto (per non avere la continua dentro il comparto), ecc.

la valutazione di non aggravio si compone ovviamente di tutte queste valutazioni, punto per punto, e solo se tutte sono rispettate puoi concludere che non c'è aggravio e presentare la SCIA. però di fatto sono banalità (non nel senso di sottovalutarne l'importanza: nel senso che non comportano valutazioni complesse, basta dire a chi realizza l'impianto come lo deve realizzare). quando uscì la guida e i pannelli FV in classe 1 erano una rarità, rispettarla era tutt'altro che banale invece; scegliere un pannello non certificato (oltre a porre dubbi sulla serietà del produttore) vuol dire tornare a quei tempi e cercarsi rogne inutili.

allora quando si presenta il progetto, se tanto la guida si segue sempre? come dice weare quando si tratta di un intervento molto esteso, oppure come ho suggerito quando è potenzialmente invasivo su attività molto delicate. in tal caso invece di mandare una SCIA dove la responsabilità della valutazione di non aggravio è tutta tua, mandi un esame progetto dove dici "secondo me in base alle valutazioni di a-b-c-d" non c'è aggravio e chiedi la "compartecipazione" della responsabilità ai VVF.
un altro caso è quando ci sono alcune situazioni borderline; ad es. l'impianto FV lo trovi già realizzato e la fila dei pannelli sta a 97 cm da una fila di lucernari, invece che a 98 (1 m - 2% tolleranza): devo proprio smontare e rimontare tutto? oppure a meno di 1 m in proiezione, ma in realtà alcune decine di cm sotto il tetto ci sono le prese d'aria delle UTA: va bene lo stesso o no? e se la linea del gas metano corre sul tetto a che distanza la tengo?
in casi di questo genere possono ben nascere necessità di approfondimenti, e con "sei a posto" non intendevo spegni il cervello in modo letterale, intendevo che se hai un pannello di classe 1 le caratteristiche costruttive della copertura diventano ininfluenti per la valutazione (perchè appunto è il pannello stesso che rallenta la propagazione).
Gianlu74
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Gianlu74 »

Ronin ha scritto: mar nov 15, 2022 11:44
allora quando si presenta il progetto, se tanto la guida si segue sempre? come dice weare quando si tratta di un intervento molto esteso, oppure come ho suggerito quando è potenzialmente invasivo su attività molto delicate. in tal caso invece di mandare una SCIA dove la responsabilità della valutazione di non aggravio è tutta tua, mandi un esame progetto dove dici "secondo me in base alle valutazioni di a-b-c-d" non c'è aggravio e chiedi la "compartecipazione" della responsabilità ai VVF.
Su questo mi permetto di dissentire.
Non è che devi chiedere ai VVF se quello che hai analizzato in termini di rischio è corretto oppure no. Oltretutto se richiedi un esame progetto dichiarando all'interno della documentazione che non c'è aggravio stai dicendo in realtà che non devi fare un esame progetto.

La logica secondo me sarebbe invece questa:
valutare se c'è effettivamente un aggravio di rischio, se si, presentare un esame progetto dichiarando e spiegando perché c'è un aggravio e mostrando le soluzioni che lo eliminano. A quel punto i VVF valuteranno ed esprimeranno un parere con o senza prescrizioni.
Ronin
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Ronin »

condivido: se trovi elementi che potrebbero rappresentare un aggravio, li assesti e chiedi il parere su come li hai assestati
gigigalax
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da gigigalax »

Ronin ha scritto: mar nov 15, 2022 11:44 l'allegato B della guida con i suoi numerosi metodi riguarda soltanto il punto a: tu metti pannello di classe 1 e sei "a posto" col punto a (non solo: poi c'è il discorso del non "scavallare" i compartimenti, ad es.). ad ogni modo la parola "OLTRE" nella guida non c'è: se leggi pag 3 la seconda riga di tabella vedi che i metodi 1 e 2 "evitano" la propagazione dell'incendio: la evitano, fine, se sei in una di quelle condizioni non c'è alcunchè da valutare.
viceversa se non sei in quelle condizioni (la guida dice chiaramente "in alternativa"), allora devi valutare il rischio di propagazione, e come lo valuti? lo valuti come dice la guida a pag. 4, ovvero o "tenendo conto della classe di resistenza agli incendi" (3/a, cioè scegliendo una combinazione ritenuta ammissibile) oppure con una prova di marcatura di prodotto secondo UE 305/11 (3/b)
Ok, allora abbiamo una concezione diversa di valutazione del rischio...
Ronin ha scritto: mar nov 15, 2022 11:44 in casi di questo genere possono ben nascere necessità di approfondimenti, e con "sei a posto" non intendevo spegni il cervello in modo letterale, intendevo che se hai un pannello di classe 1 le caratteristiche costruttive della copertura diventano ininfluenti per la valutazione (perchè appunto è il pannello stesso che rallenta la propagazione).
...e pure delle modalità di propagazione verso l'interno di un eventuale incendio. Le statistiche dei VVF affermano chiaramente che l'arco elettrico è una delle cause più comuni di incendio in presenza di impianti FV e che la sua energia può facilmente innescare il materiale sottostante che lentamente sviluppa l'incendio, anche se il pannello è in classe 1.
L'installazione di un pannello di classe 1 su tetto in monopanel non certificato (tipico Froof) a mio parere comporta aggravio di rischio per la propagazione.
Ronin
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Ronin »

sì è probabile, sono poco avvezzo a valutazioni nel settore industriale.
il ragionamento c'è il FV => ci può essere l'arco elettrico => c'è aggravio di rischio secondo me è da più realisti del re; se sulla copertura c'è un'UTA, un frigo, un rooftp, un lampione, un qualsiasi impianto elettrico, allora c'è un aggravio di rischio da trattare? I don't think so. nessuna RT richiede prescrizioni aggiuntive in questi casi, e il FV non è di sicuro più pericoloso di questi componenti.

non vorrei apparire un permissivista, però. sul monopanel (lamiera grecata con o senza isolamento) la mia posizione invece è che il FV nelle attività soggette non si può installare affatto, perchè farlo richiede assunzioni di responsabilità ingestibili (o di converso adeguamenti impossibili da sopportare economicamente).
la questione però non riguarda tanto la guida VVF, quanto la classificazione degli elementi strutturali portanti e secondari secondo il COPI. vedi per es.:
viewtopic.php?p=185370&hilit=elementi+s ... ri#p185370

una delle varie discussioni tutte finite nello stesso modo (e cioè senza soluzione). magari col contributo di altri ne usciamo...
Paskue63
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da Paskue63 »

Discussione molto interessante.
Non risolve tutti i dubbi ma aiuta.

Ad esempio, io ero giunto alla seguente conclusione su nuovo FV in attività già con CPI.
Volendo installare un impianto FV sulla copertura di un edificio con un'attività soggetta già provvista di C.P.I. ottenuto senza applicare il COPI (es. attività di deposito 70.2.C), procedevo con la valutazione del rischio utilizzando SOLO la nota 1324 del 7/2/2012.
In altre parole, NON mi sentivo obbligato ad applicare per tale modifica integralmente il COPI (con possibili pesanti ricadute).
Ora però, con l'entrata in vigore del D.M. 3 settembre 2021, potrei trovarmi inevitabilmente tenuto ad applicare il COPI.
Oppure no, se premetto che la mia attività soggetta non subirà modifiche significative; e quindi procedo ancora con la sola nota 1324.
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weareblind
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Re: Impianto fotovoltaico e nuovo progetto di prevenzione incendi

Messaggio da weareblind »

Scia senza aggravio, solo nota.
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