Sopraelevazione idrica per edificio di 15 piani

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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Tom Bishop
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Sopraelevazione idrica per edificio di 15 piani

Messaggio da Tom Bishop »

Buongiorno,

devo dimensionare un impianto di sopraelevazione idrica da mettere a disposizione di un edificio residenziale di 15 piani di altezza. Volevo sapere se qualcuno di voi ha già avuto esperienze di questo tipo in particolare se la soluzione migliore sono una colonna unica con i riduttori di piano o se più colonne a pressioni differenziate con riduttori in centrale idrica. Altro dubbio che ho riguarda anche l'acqua calda sanitaria e la necessità del ricircolo.

Nella bibliografia a mia disposizione non ho trovato nulla al riguardo, qualsiasi consiglio è ben accetto.

Grazie.
Tom Bishop
ugo.testa
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Re: Sopraelevazione idrica per edificio di 15 piani

Messaggio da ugo.testa »

Parere personale:
la seconda che hai detto è senza dubbio la migliore:
diverse colonne con riduttore in centrale (e vaso di compensazione a valle dei singoli riduttori).
Sceglierai di servire gruppi di piani (ad esempio a 3 a 3) in modo da poter dare stabiltà di pressione con poca variazione tra l'uno e l'altro.

Per l'acqua calda serve sicuramente un piccolo ricircolo, anche se si potrebbe pensare ad una circolazione naturale in quanto la produzione è in basso. Attenzione però che gli impianti di acqua calda hanno le stesse problematiche degli impianti di riscaldamento. Specialmente se realizzato a più colonne, hanno il problema delle bolle d'aria che bloccano la circolazione su alcuni rami con disfunzioni fastidiose da risolvere una volta realizzati i circuiti.

In un sistema ad acqua calda e fredda, le due dovrebbero avere la stessa pressione alle utenze, quindi la suddivisione in piani dovrebbe essere la stessa per tutte e due.
Nel caso di 15 piani probabilmente si crea anche il problema dei recipienti a pressione asserviti ai sistemi di pompaggio e degli scambiatori, che di solito sono costruiti per pressioni fino a 6 ate; il margine è poco e con facilità si superano i valori di targa.
comunque le scelte dipendono anche da altri fattori (numero di utenze per piano, distribuzione orizzontale dei singoli piani, disponibilità di spazi tecnici alternativi ai livelli superiori, ecc)
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