S/V: dgr lombarda ed edilclima

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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samaba
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S/V: dgr lombarda ed edilclima

Messaggio da samaba »

Alla luce della definizione data dal dgr lombardo n° 8745: sup. disperdente (...omissis...) che delimita verso l'esterno o verso ambienti a temperatura non controllata ...
Ora mi sorge un dubbio su come considerare i vicini (tipo N)
Se io ho una palazzina con impianti autonomi, fino a ieri chiamavo le pareti e i solai divisori come tipo N (15°C), facevo i calcoli con vicini assenti e verificavo l'eph (N.B. succede sempre una cosa che non ho mai condiviso: vengono sfavoriti gli interpiano...)
Oggi mi è venuta in mente una soluzione: i vicini li chiamo tipo A (locali a temperatura fissa; 15°C) e non ho più i vicini: a questo punto l'eph lim degli interpiano aumenta rendendo le cose come sono nella realtà dei fatti, cioè che gli interpiano sono intrinsecamente favorite rispetto ai piani primo e ultimo...
Cosa ne dite? La legge me lo consente?
P.S. Immaginiamo per un attimo che non esista il cened, il discorso mi sembrava più semplice parlando con EC
Augusto
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Re: S/V: dgr lombarda ed edilclima

Messaggio da Augusto »

samaba ha scritto:Alla luce della definizione data dal dgr lombardo n° 8745: sup. disperdente (...omissis...) che delimita verso l'esterno o verso ambienti a temperatura non controllata ...
Ora mi sorge un dubbio su come considerare i vicini (tipo N)
Se io ho una palazzina con impianti autonomi, fino a ieri chiamavo le pareti e i solai divisori come tipo N (15°C), facevo i calcoli con vicini assenti e verificavo l'eph (N.B. succede sempre una cosa che non ho mai condiviso: vengono sfavoriti gli interpiano...)
Oggi mi è venuta in mente una soluzione: i vicini li chiamo tipo A (locali a temperatura fissa; 15°C) e non ho più i vicini: a questo punto l'eph lim degli interpiano aumenta rendendo le cose come sono nella realtà dei fatti, cioè che gli interpiano sono intrinsecamente favorite rispetto ai piani primo e ultimo...
Cosa ne dite? La legge me lo consente?
P.S. Immaginiamo per un attimo che non esista il cened, il discorso mi sembrava più semplice parlando con EC
Se non ci fosse il Cened il problema non si porrebbe, perchè le superfici verso i vicini non dovrebbero essere conteggiate e quindi le unità interpiano risulterebbero (come effettivamente sono..) favorite rispetto a quelle del primo e dell'ultimo piano.
Augusto 44
samaba
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Re: S/V: dgr lombarda ed edilclima

Messaggio da samaba »

ok, ma il cened non ti calcola l'eph lim, ma solo il calcolato e le cose non cambiano se chiamo una parete N oppure A con le stesso DT...
Ospsar
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Re: S/V: dgr lombarda ed edilclima

Messaggio da Ospsar »

samaba ha scritto: a questo punto l'eph lim degli interpiano aumenta
perchè dici che l'eph lim cambia? il rapporto S/V resta sempre lo stesso anche se cambi la temperatura verso locali riscaldati
Ospsar
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Re: S/V: dgr lombarda ed edilclima

Messaggio da Ospsar »

samaba ha scritto:ok, ma il cened non ti calcola l'eph lim, ma solo il calcolato e le cose non cambiano se chiamo una parete N oppure A con le stesso DT...
se vai nella relazione del cened alla pagina calcoli lì ti mette il valore limite
marve48
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Re: S/V: dgr lombarda ed edilclima

Messaggio da marve48 »

Augusto ha scritto:Se non ci fosse il Cened il problema non si porrebbe, perchè le superfici verso i vicini non dovrebbero essere conteggiate e quindi le unità interpiano risulterebbero (come effettivamente sono..) favorite rispetto a quelle del primo e dell'ultimo piano.
Le unità interpiano sono favorite nel senso che disperdono di meno, ma sfavorite ai fini della verifica dell'EPh perchè il limite (con S/V basso) è molto più restrittivo.
Ne consegue, come dice samaba, che dovrei isolare di più i locali più favoriti rispetto quelli più sfavoriti (piani estremi): cioè --> il pezzo di edificio energeticamente più efficente mi toccherebbe isolarlo di più.

In realtà gli edifici energeticamente più efficenti (più simili possibile ad un cubo), raggiungono più facilmente - per loro natura - consumi più ridotti, a parità di isolamento; quindi "fare lo sconto" agli edifici più articolati (meno efficenti) ritengo sia un controsenso --> forse varrebbe la pena di svincolare l'EPh lim dal rapporto S/V, se non si vuole andare addirittura in direzione opposta: a pari volume il consumo limite è fissato: se vuoi fare edifici bassi, articolati, vetrati, ecc isolali di più per contenere comunque il consumo totale di combustibile (che è quello che "conta").


Ed in ogni caso anche per utenze con impianti autonomi si dovrebbe fare una prescrizione per l'edificio, non per l'appartamento, come vuole la Regione Lombardia.

I locali a temperatura non controllata sono quelli privi di impianto (che sia alimentato dalla stessa caldaia o da un'altra, come nel caso di impianti autonomi) e quindi per il Cened l'artificio di chiamarli A invece di N non funziona; ma se il discorso riguardasse l'intero edificio verrebbero mediate le richieste per i locali favoriti e sfavoriti, che mi pare più logico e più coerente rispetto a considerare anche le pareti fra appartamenti riscaldati, aggiungendo delle superfici fittizie - che a regime devono valere 0 (zero!) - moltiplicate per due - 1 volta per ogni confinante !!!! contro ogni logica di contenimento dei consumi.
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