Rinnovo tardivo CPI

[christian619]

Un collega ha rinnovato una centrale termica e un autorimessa condominiale nel 2023 quando
il CPI era scaduto nel 2000...
Ovviamente i vigili del fuoco hanno bocciato il rinnovo e ora bisogna presentare una SCIA che dovrei fare io...

Faccio accesso agli atti e ci sono 4 fogli in croce perchè la pratica è andata smarrita

Il problema è che dovrei certificare muri, solai ecc.. senza avere niente in mano....

approccio 1) -> c'era il CPI -> faccio firmare nulla mutato -> faccio SCIA e me ne frego delle strutture
approccio 2) -> riverifico ed eventualmente riqualifico con lastre tutto e riverifico impianti e faccio DIRI

Approccio 1) costa poco - approccio 2) molto impegnativo

Io sarei per il 2) ma forse sto esagerando?

[weareblind]

Chi ha rinnovato dopo 23 anni è un kamikaze.
Il rinnovo tardivo non esiste. Anche dopo 1 giorno si rifà la SCIA, tenendo il progetto, se c'era.
E tu asseveri: ergo, set documentale totalmente a posto.
Progetto elettrico, DiCo, progetto metano, CERT REI di pareti divisorie e elementi portanti, solai compresi.
Se c'è maniglione o attraversamenti di pareti, DICH PROD di quello che è.
Tutto il mancante va fatto, ci mancherebbe.

[ilverga]

Chi ha rinnovato dopo 23 anni è un kamikaze.
Il rinnovo tardivo non esiste. Anche dopo 1 giorno si rifà la SCIA, tenendo il progetto, se c'era.

A proposito di rinnovo tardivo, mi piacerebbe confrontarmi con voi: SCIA attività categoria C presentata il 16/01/2019 con verbale di rilascio (post sopralluogo) del 16/02/2019.
La scadenza è 16/01/2024 o 16/02/2024 ? Ovvero, fa fede la data della SCIA o la data del verbale rilascio CPI?
Perché sul PrInce c'è la data del 16/01/2024 ma sappiamo bene quanto possa valere quello che c'è scritto sul portale (frequenti errori di inserimento pratiche...anche nella descrizione delle attività!) ma, essendo stato rilasciato il CPI, non dovrebbe far fede la data del rilascio?

[mmaarrccoo]

Un collega ha rinnovato una centrale termica e un autorimessa condominiale nel 2023 quando
il CPI era scaduto nel 2000...
Ovviamente i vigili del fuoco hanno bocciato il rinnovo e ora bisogna presentare una SCIA che dovrei fare io...

Faccio accesso agli atti e ci sono 4 fogli in croce perchè la pratica è andata smarrita

Il problema è che dovrei certificare muri, solai ecc.. senza avere niente in mano....

approccio 1) -> c'era il CPI -> faccio firmare nulla mutato -> faccio SCIA e me ne frego delle strutture
approccio 2) -> riverifico ed eventualmente riqualifico con lastre tutto e riverifico impianti e faccio DIRI

Approccio 1) costa poco - approccio 2) molto impegnativo

Io sarei per il 2) ma forse sto esagerando?

L'approccio 1 non è corretto, devi fare l'approccio 2, la SCIA la presenti ora a tua firma. L'unica concessione è poter usare il progetto e le norme dell'epoca.

[mmaarrccoo]

Chi ha rinnovato dopo 23 anni è un kamikaze.
Il rinnovo tardivo non esiste. Anche dopo 1 giorno si rifà la SCIA, tenendo il progetto, se c'era.

A proposito di rinnovo tardivo, mi piacerebbe confrontarmi con voi: SCIA attività categoria C presentata il 16/01/2019 con verbale di rilascio (post sopralluogo) del 16/02/2019.
La scadenza è 16/01/2024 o 16/02/2024 ? Ovvero, fa fede la data della SCIA o la data del verbale rilascio CPI?
Perché sul PrInce c'è la data del 16/01/2024 ma sappiamo bene quanto possa valere quello che c'è scritto sul portale (frequenti errori di inserimento pratiche...anche nella descrizione delle attività!) ma, essendo stato rilasciato il CPI, non dovrebbe far fede la data del rilascio?

Mi risulta che conti la data di presentazione SCIA anche perchè i VVF potrebbero non uscire mai, quindi...

[Terminus]

@christian619
concordo con weare e mmaarrccoo, approccio 2 e via
se fai la SCIA ti assumi responsabilità anche sulle strutture di cui non hai nulla

@ilVerga
Sicuramente vale la data della SCIA. Il verbale di CPI è un mero controllo successivo.

[Gourdo]

Anche secondo me fa fede la data della SCIA.
E rilancio con un nuovo quesito: qual è la data della SCIA? Quella scritta sul MOD.PIN firmato dal titolare o quella (successiva) dell'invio al (o ricevuta del) SUAP?
Io finora ho preso a riferimento la prima, ma non ho mai chiesto conferma.

Comunque per quanto ho potuto vedere non tutti i Comandi si comportano allo stesso modo con i rinnovi. A settembre scorso, ad esempio, il Comando di Treviso ha emesso una comunicazione (ben circostanziata, devo dire) in cui afferma di accettare il rinnovo entro i 45 giorni successivi alla scadenza.
Certo, 23 anni sono tantini per qualunque Comando credo.

[Gmeister]

E rilancio con un nuovo quesito: qual è la data della SCIA? Quella scritta sul MOD.PIN firmato dal titolare o quella (successiva) dell'invio al (o ricevuta del) SUAP?

La data che fa fede è quella di deposito al suap o quella di invio della PEC o quella del timbro di protocollo applicato all'istante dove la presentazione sia cartacea.

[christian619]

@christian619
concordo con weare e mmaarrccoo, approccio 2 e via
se fai la SCIA ti assumi responsabilità anche sulle strutture di cui non hai nulla

@ilVerga
Sicuramente vale la data della SCIA. Il verbale di CPI è un mero controllo successivo.

Il ragionamento salvifico sarebbe:

1) C'èra il CPI : SI -> quindi un funzionario dei VVF ha visto i luoghi
2) I luoghi non sono cambiati: SI
3) E allora si presenta la SCIA su questi presupposti....


So che è rischioso ma d'altra parte tu comando dei VVF perdi i vecchi documenti (a cui io potrei fare riferimento e riallacciarmi) e io titolare dell'attività mi trovo a magari a fare 100.000 € di lavori di adeguamento....

[Terminus]

Ed i VVF rispondono che tu titolare hai il dovere di avere tutta la documentazione della tua attività.
Tu oggi fai una SCIA senza sapere come sono le strutture ?
I VVF hanno preteso il DPR 151 anche per sanare tutte quelle magagne fatte da loro stessi in passato, dandone la responsabilità a qualcun altro.

[weareblind]

Chi ha rinnovato dopo 23 anni è un kamikaze.
Il rinnovo tardivo non esiste. Anche dopo 1 giorno si rifà la SCIA, tenendo il progetto, se c'era.

A proposito di rinnovo tardivo, mi piacerebbe confrontarmi con voi: SCIA attività categoria C presentata il 16/01/2019 con verbale di rilascio (post sopralluogo) del 16/02/2019.
La scadenza è 16/01/2024 o 16/02/2024 ? Ovvero, fa fede la data della SCIA o la data del verbale rilascio CPI?
Perché sul PrInce c'è la data del 16/01/2024 ma sappiamo bene quanto possa valere quello che c'è scritto sul portale (frequenti errori di inserimento pratiche...anche nella descrizione delle attività!) ma, essendo stato rilasciato il CPI, non dovrebbe far fede la data del rilascio?

Non ci sono dubbi, data della SCIA.

[weareblind]

Comunque per quanto ho potuto vedere non tutti i Comandi si comportano allo stesso modo con i rinnovi. A settembre scorso, ad esempio, il Comando di Treviso ha emesso una comunicazione (ben circostanziata, devo dire) in cui afferma di accettare il rinnovo entro i 45 giorni successivi alla scadenza.

Molto bello. Basi legali?

[Gourdo]

E rilancio con un nuovo quesito: qual è la data della SCIA? Quella scritta sul MOD.PIN firmato dal titolare o quella (successiva) dell'invio al (o ricevuta del) SUAP?

La data che fa fede è quella di deposito al suap o quella di invio della PEC o quella del timbro di protocollo applicato all'istante dove la presentazione sia cartacea.

Grazie!

[Gourdo]

Molto bello. Basi legali?

Fanno il parallelo con l'art.4 del DPR151/11, che stabilisce che "...in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti per l’esercizio delle attività previsti dalla normativa di prevenzione incendi, il Comando adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi dalla stessa prodotti, ad eccezione che, ove sia possibile, l’interessato provveda a conformare alla normativa antincendio e ai criteri tecnici di prevenzione incendi detta attività entro un termine di quarantacinque giorni."

Oltre questo termine, o l'attività dimostra di essere stata "temporaneamente interrotta" (ma deve ripresentare progetto/SCIA) oppure la interrompono i VVF ed il titolare viene sanzionato penalmente.
L'informativa comunicava infatti anche un accordo con la Prefettura di Treviso per equiparare i titolari di attività soggette identificabili come luoghi di lavoro e quelli di attività soggette "civili" (autorimesse private, ecc...).

Al di là del merito della questione, io non comprendo come queste cose possano essere gestite diversamente da provincia a provincia. Un'autonomia ultradifferenziata.
Ma credo che io stia andando off topic.

[mmaarrccoo]

@christian619
concordo con weare e mmaarrccoo, approccio 2 e via
se fai la SCIA ti assumi responsabilità anche sulle strutture di cui non hai nulla

@ilVerga
Sicuramente vale la data della SCIA. Il verbale di CPI è un mero controllo successivo.

Il ragionamento salvifico sarebbe:

1) C'èra il CPI : SI -> quindi un funzionario dei VVF ha visto i luoghi
2) I luoghi non sono cambiati: SI
3) E allora si presenta la SCIA su questi presupposti....


So che è rischioso ma d'altra parte tu comando dei VVF perdi i vecchi documenti (a cui io potrei fare riferimento e riallacciarmi) e io titolare dell'attività mi trovo a magari a fare 100.000 € di lavori di adeguamento....

Purtroppo in caso di problemi verresti chiamato in causa tu perché inevitabilmente firmando una SCIA ti assumi ora la responsabilità di tutto. Va anche detto che i documenti li hanno persi in 2, comando e titolare, e che quest'ultimo ha fatto passare 23 anni fregandosene quindi non ha molto da lamentarsi verso i vvf.

[weareblind]

Molto bello. Basi legali?

Fanno il parallelo con l'art.4 del DPR151/11, che stabilisce che "...in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti per l’esercizio delle attività previsti dalla normativa di prevenzione incendi, il Comando adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi dalla stessa prodotti, ad eccezione che, ove sia possibile, l’interessato provveda a conformare alla normativa antincendio e ai criteri tecnici di prevenzione incendi detta attività entro un termine di quarantacinque giorni."

Oltre questo termine, o l'attività dimostra di essere stata "temporaneamente interrotta" (ma deve ripresentare progetto/SCIA) oppure la interrompono i VVF ed il titolare viene sanzionato penalmente.
L'informativa comunicava infatti anche un accordo con la Prefettura di Treviso per equiparare i titolari di attività soggette identificabili come luoghi di lavoro e quelli di attività soggette "civili" (autorimesse private, ecc...).

Al di là del merito della questione, io non comprendo come queste cose possano essere gestite diversamente da provincia a provincia. Un'autonomia ultradifferenziata.
Ma credo che io stia andando off topic.

Perdona, ma "fanno il parallelo" vuol dire che non ci sono le basi legali. In tutto ciò, il professionista antincendio rischia per attività imprenditoriale di terzi. Anche no.

[christian619]

@christian619
concordo con weare e mmaarrccoo, approccio 2 e via
se fai la SCIA ti assumi responsabilità anche sulle strutture di cui non hai nulla

@ilVerga
Sicuramente vale la data della SCIA. Il verbale di CPI è un mero controllo successivo.

Il ragionamento salvifico sarebbe:

1) C'èra il CPI : SI -> quindi un funzionario dei VVF ha visto i luoghi
2) I luoghi non sono cambiati: SI
3) E allora si presenta la SCIA su questi presupposti....


So che è rischioso ma d'altra parte tu comando dei VVF perdi i vecchi documenti (a cui io potrei fare riferimento e riallacciarmi) e io titolare dell'attività mi trovo a magari a fare 100.000 € di lavori di adeguamento....

Purtroppo in caso di problemi verresti chiamato in causa tu perché inevitabilmente firmando una SCIA ti assumi ora la responsabilità di tutto. Va anche detto che i documenti li hanno persi in 2, comando e titolare, e che quest'ultimo ha fatto passare 23 anni fregandosene quindi non ha molto da lamentarsi verso i vvf.

Ma almeno si potrà ancora utilizzare la circolare 91/61 per certificare strutture dotate di un CPI rilasciato negli anni 2000?

[weareblind]

Per me no. Io uso solo le norme attuali.