Requisito di indipendenza - certificatore energetico

Normativa Europea, Nazionale e Regionale sulla classificazione e certificazione energetica degli edifici, accreditamento tecnici, ecc.

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VALDA80
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Requisito di indipendenza - certificatore energetico

Messaggio da VALDA80 »

Buonasera, per quanto attiene alle Regioni che non hanno legiferato in materia es. Regione Toscana, ho sempre ritenuto che i requisii di indipendenza fossero quelli previsto dal DPR 75/2013 Art.3 comma 1 lettera b, e pertanto
-nuovo edificio = indipendenza da produzione materiali in essi incorporati, proprietà e progettazione
-edificio esistente = indipendenza da produzione materiali in essi incorporati, proprietà (non dalla progettazione).

In seguito ad un quesito all'ENEA ho ricevuto questa risposta:
Non possiamo certo noi dare un'interpretazione su una questione così delicata essendo un gruppo di tecnici. Come da lei riportato non c'è un divieto specifico sulla normativa istitutiva e a supporto delle detrazioni fiscali, ma se siamo in presenza di un chiaro conflitto d'interesse che sarebbe opportuno evitare, visto che dai risultati di queste pratiche tecniche dipende la possibilità o meno di avere il 110% di detrazioni fiscali.
L'ENEA legge come certificazione di edifici esistenti, la certificazione che si esegue senza lavori, per esempio nel caso che se ne abbia bisogno per stipulare contratti di compravendita ed affitto di unità immobiliari. Quindi quando si esegue una ristrutturazione, anche se si tratta di edifici esistenti dovrebbe valere la regola relativa agli edifici di nuova costruzione, in quanto c'è un cantiere e delle figure professionali.


Cosa ne pensate?
RV
boba74
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Re: Requisito di indipendenza - certificatore energetico

Messaggio da boba74 »

Che sono un mare di str....
"Quando si esegue una ristrutturazione dovrebbe valere la regola relativa agli edifici di nuova costruzione"? Dovrebbe valere? :shock: Ma che vuol dire?
"C'è un cantiere e ci sono delle figure professionali"? E quindi???? :roll:
Poi, tutta la storia del 110% è una minchiata: il DPR 75 parla degli APE "ufficiali", ossia quelli depositati sul catasto energetico, mentre questa risposta sembra riferirsi anche agli APE "convenzionali" (ante e post), dato che sono proprio quelli da cui dipende la possibilità di avere o meno il 110% (e non l'APE ufficiale, che non è neppure menzionato sulla Legge del Superbonus): perciò ENEA afferma che il progettista non può fare neppure gli APE ante e post, dato che da questi dipende l'esito del 110%? Ma dove sta scritto? :roll:

Se vediamo il conflitto di interessi tra progettazione e certificazione energetica, allora dovremmo vedere il conflitto di interessi su qualsiasi cosa: anche per assurdo, il proprietario contatta un certificatore energetico per fare l'APE di un edificio esistente, siccome l'ha incaricato lui questo ha un conflitto di interessi, dato che è pagato direttamente dal proprietario, e potrebbe anche essere un suo amico, o un suo "complice" :lol: . Allora i certificatori energetici per essere veramente imparziali andrebbero nominati d'ufficio e non scelti dal proprietario.
Chiaramente questa è un'esagerazione, ma era per chiarire il concetto...
Già è discutibile a mio avviso vedere il conflitto di interessi sui nuovi edifici, ma quello è scritto sulla legge e non si discute, ma il resto sono solo invenzioni.
Ciascun professionista agisce nell'ambito delle sue competenze e nel rispetto della deontologia professionale.
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NoNickName
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Re: Requisito di indipendenza - certificatore energetico

Messaggio da NoNickName »

L'errore è fare ad Enea una domanda per la quale non sono competenti a dare una risposta.
In generale l'indipendenza deve essere valutata in relazione all'eventuale beneficio che il committente ottiene dalla attività professionale svolta dal certificatore, e all'eventuale beneficio che il certificatore ottiene dall'esecuzione dell'intervento edilizio.
Quando non vi sono dubbi su queste due situazioni, il requisito di indipendenza è automaticamente soddisfatto.
Per quanto riguarda il DPR citato, lettera a e lettera b dicono la stessa cosa, ma ovviamente per gli edifici esistenti non può esserci progettazione e realizzazione, poiché appunto già realizzato.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
VALDA80
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Re: Requisito di indipendenza - certificatore energetico

Messaggio da VALDA80 »

L'errore nella domanda ENEA non lo vedo (chiedere è lecito), in considerazione del fatto che è l'ente preposto nell'ambito dei bonus energetici e pertanto attestato di prestazione ENERGETICA, pare materia affine. L'errore invece che vedo è quello che lo stato tramite un suo ente, prenda le distanze da una normativa, dando un'interpretazione senza impegno e sbagliandone pure i contenuti.

RV
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Re: Requisito di indipendenza - certificatore energetico

Messaggio da NoNickName »

VALDA80 ha scritto: sab ago 26, 2023 15:03 l'ente preposto nell'ambito dei bonus energetici
E' l'ente TECNICO preposto. Non gli si può porre una domanda di diritto.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
marcello60
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Re: Requisito di indipendenza - certificatore energetico

Messaggio da marcello60 »

Comunque, tanto per fare un esempio, qui da noi la regione ER, tramite il proprio organismo preposto al controllo degli Ape, fornisce ufficialmente una interpretazione opposta a quella di Enea :roll: .

Tuttavia, in presenza di incentivi fiscali, essendo Enea l'ente preposto alle verifiche tecniche sulle detrazioni fiscali per ecobonus e superbonus eco, per evitare rogne ho preferito adeguarmi ed affidare gli Ape ad un amico-collega indipendente... :D
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