Domanda su separatore idraulico

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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shinobi9
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Iscritto il: gio lug 04, 2019 16:13

Domanda su separatore idraulico

Messaggio da shinobi9 »

Buonasera,
avrei una domanda sul separatore idraulico.
Vedevo il depliant di un impianto ibrido con caldaia a condensazione e pompa di calore. Per i 2 funzionamenti (caldaia e pdc) ci sono 2 pompe per il ciruito di riscaldamento separate. Queste due pompe però non ce la fanno alla portata che mi servirebbe per l'impianto a pannelli radianti. Diciamo che ad esempio osservando le curve portata prevalenza erogano nel punto limite ( tutto a dx della curva)1400 [l/h] a 15 [Kpa] (poi ovviamente il punto di funzionamento effettivo dipenderà dalla curva caratteristica del circuito). A me per l'impianto di riscaldamento servono 1400 [l/h] e 50 [Kpa].
La soluzione classica, ditemi se sbaglio, è di attaccare il separatore idraulico e una pompa sul secondario in modo da evitare interferenze però attaccando il separatore se la portata del secondario è maggiore del primario si manda all'impianto temperatura più bassa ( e quindi si deve riprogettare l'impianto per quella temperatura).

Per evitare quest'ultimo inconveniente sarebbe lecito regolare le pompe sul primario ( sono regolabili in n. di giri) in modo tale da avere( se il circuito primario me lo permette come perdite di carico) , esempio i miei 1400 [l/h] anche se a 15 [KPa] e la pompa sul secondario come la voglio ovvero 1400 [l/h] ma a 50 [KPa]? in questo modo le portate sono uguali e quindi la temperatura di mandata dell'impianto è pari a quella che manda la caldaia/pdc con la sua regolazione climatica interna.

Grazie, spero di essermi spiegato.
shinobi9
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Iscritto il: gio lug 04, 2019 16:13

Re: Domanda su separatore idraulico

Messaggio da shinobi9 »

Ragionando sul post forse mi sono espresso male.
La domanda è: per una applicazione di separatore idraulico semplice ( ammettiamo anche una semplice caldaia a condensazione con pompa interna che non ce la fa alla portata di progetto) come posso evitare di avere la temperatura di mandata all'impianto(uscita alta separatore) troppo bassa rispetto a quella della caldaia(entrata alta separatore) ?
L'Enzo
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Iscritto il: mar ago 28, 2007 20:34

Re: Domanda su separatore idraulico

Messaggio da L'Enzo »

ciao,
per evitare di avere la temperatura di mandata all'impianto(uscita alta separatore) troppo bassa rispetto a quella della caldaia(entrata alta separatore) la portata del circuito primario deve essere superiore a quella del circuito secondario evitando eccessiva miscelazione.

-questa soluzione e puo far funzionare bene la pompa di calore, rispettando i volumi minimi di acqua, avendo i rendimenti che dipendono dalla temperatura di mandata, ma male la caldaia a condensazione che ha i rendimenti che dipendono dalla temperatura acqua di ritorno.
shinobi9
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Iscritto il: gio lug 04, 2019 16:13

Re: Domanda su separatore idraulico

Messaggio da shinobi9 »

Intanto grazie L'Enzo!

Allora ho capito quello che intendi e mi sembra più che corretto ma la situazione di mio interesse è in realtà questa (un pò diverso da quello che ho chiesto prima, continuo a spiegarmi poco):
- caldaia a condensazione che deve servire impianto a pannelli radianti per casa di 90 mq. Questo impianto ha come dati di progetto 1400 [l/h] e 50 [Kpa] circa e ammettiamo che questi dati siano fissi.
- la caldaia tuttavia ha la curva che ho allegato sotto , ovvero in sostanza ha come punto estremo ( nel senso di portata massima) 1200 [l/h] ma solo 9 [KPa] di prevalenza a questa portata queste curve credo siano già escludendo la caldaia ( ipotesi importante!)
Quindi per forza di cose non posso attaccare la caldaia direttamente al circuito e quindi metto il separatore e una pompa di rilancio.
Affinchè non mi esca dal compensatore idraulico acqua a T minore di quella che manda la caldaia con la sua regolazione climatica dovrei fare in modo che G1=G2 con G1 e G2 portate nel primario e nel secondario.

Questa situazione non si potrà mai verificare perchè la pompa lavora al massimo a 1200 [l/h] e l'impianto a 1400 [l/h].
Diciamo che però i 200 [l/h] di differenza li ritengo accettabili perchè alla fine abbassano la temperatura di mandata all'impianto di molto poco, quindi ok.

Però ( la domanda è quì) di avere effettivamente 1200 [l/h] al primario vorrei esserne certo perchè finchè la differenza è solo di 200 [l/h] va pure bene ma se sale troppo ovviamente no !!! :lol:

Se dimensionassi il primario con le classiche formule di darcy o diagrammi dell'acqua ( tipo 150 [Pa/m] e v< 1[m/s]) avrei che, data la limitata lunghezza del primario (esempio separatore installato a 40 cm dalla caldaia murale) , ho una perdita di carico sul primario piccolissima, ovvero sono nel punto 2 ( in rosso) della figura sopra, dove la curva rossa rappresenta la caratteristica del circuito primario.come conseguenza la pompa nemmeno arriva a funzionare in quelle zone.

Se voglio assicurarmi di funzionare a 1200 [l/h] devo quindi modificare la curva e portarla dalla 2 (rossa) alla 3 (verde) ( esmepio con valvola di taratura??) in modo da lavorare a 1200 [l/h] e 9 [KPa]... così facendo ho le portate di primario e secondario simili anche se non uguali e di conseguenza la temperatura all'impianto non si abbassa di troppo.

é corretto ragionare in questo modo?
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