Differenza assurda tra quote di consumo involontario
Moderatore: Edilclima
Differenza assurda tra quote di consumo involontario
Buongiorno,
ieri nel mio condominio ci e' stato consegnato il rendiconto delle spese di riscaldamento relative al period 2015/16.
Premesso che il condominiio non ha mai beneficiato di interventi di efficentamento energetico e che nei singoli appartamenti, quando va bene, sono stati cambiati gli infissi e la porta, ci sono appartamenti che pagano 42 (quarantadue) euro di consumo INVOLONTARIO a fronte di altri che ne pagano 300.
Parliamo di appartamenti delle stesse dimensioni.
I millesimi di consumo involontario/involontario sono stati ripartiti sulla base del fabbisogno energetico di ogni singolo appartamento cosi' come rilevati dal termotecnico. Ora, considerato l'enorme squilibrio tra appartamenti, per poter ripartire 70/30 almeno sulla base dei vecchi millesimi (e non sul fabbisogno energetico), dovremo spendere altri soldi affinche' il termotecnico dichiari quello che e' ovvio.
Trovo tutto cio' assurdo e frutto di una legge fatta con I piedi.
ieri nel mio condominio ci e' stato consegnato il rendiconto delle spese di riscaldamento relative al period 2015/16.
Premesso che il condominiio non ha mai beneficiato di interventi di efficentamento energetico e che nei singoli appartamenti, quando va bene, sono stati cambiati gli infissi e la porta, ci sono appartamenti che pagano 42 (quarantadue) euro di consumo INVOLONTARIO a fronte di altri che ne pagano 300.
Parliamo di appartamenti delle stesse dimensioni.
I millesimi di consumo involontario/involontario sono stati ripartiti sulla base del fabbisogno energetico di ogni singolo appartamento cosi' come rilevati dal termotecnico. Ora, considerato l'enorme squilibrio tra appartamenti, per poter ripartire 70/30 almeno sulla base dei vecchi millesimi (e non sul fabbisogno energetico), dovremo spendere altri soldi affinche' il termotecnico dichiari quello che e' ovvio.
Trovo tutto cio' assurdo e frutto di una legge fatta con I piedi.
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Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
Se avete fatto il calcolo del fabbisogno avete già in mano tutto per determinare se superate il 50% di differenza tra due unità, è solo una divisione da fare. Fatta quella, l'assemblea puo' decidere un riparto con i vecchi millesimi per la quota involontaria, e li penso che ci sarà battaglia, dato che molti dovranno decidere se pagare 40 euro di fisso o pagarne 100 magari.
Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
più o meno simone
il primo lavoro 9 su 10 è fatto con edificio originario
l asseverazione che cmq è un altro lavoro e va pagato va fatta con lo stato attuale
quindi un po di altro lavoro anche materiale c'è
il primo lavoro 9 su 10 è fatto con edificio originario
l asseverazione che cmq è un altro lavoro e va pagato va fatta con lo stato attuale
quindi un po di altro lavoro anche materiale c'è
Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
sulla battagli a concordo.. basta che ci siano un po di piani intermedi e vincono loro
Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
Beh però non è scontato che qualcuno dei piani intermedi, magari con i serramenti nuovi, voti a favore della 10200.
Per esempio, con la nuova possibilità data dal D.Lgs 141/2016, questi potrebbe votare in assemblea quote variabili dell'85-90% (livelli che, applicando la 10200 non raggiungerebbero mai), e quindi paradossalmente potrebbe convenirgli di più pagare la quota fissa per metri cubi, ma su cifre ridicole.
Per esempio, con la nuova possibilità data dal D.Lgs 141/2016, questi potrebbe votare in assemblea quote variabili dell'85-90% (livelli che, applicando la 10200 non raggiungerebbero mai), e quindi paradossalmente potrebbe convenirgli di più pagare la quota fissa per metri cubi, ma su cifre ridicole.
Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
Se gli appartamenti dei piani intermedi pagano 42 e gli altri 300 conviene eccome la 10200. Trattandosi molto probabilmente di appartamenti ante anni '70 a distribuzione verticale la quota fissa si aggirerà tra il 20 e il 22 per cento a fronte di millesimi di riscaldamento bassissimi per loro. Difficile che votino contro.Lurensh ha scritto: ↑mer dic 20, 2017 14:41 Beh però non è scontato che qualcuno dei piani intermedi, magari con i serramenti nuovi, voti a favore della 10200.
Per esempio, con la nuova possibilità data dal D.Lgs 141/2016, questi potrebbe votare in assemblea quote variabili dell'85-90% (livelli che, applicando la 10200 non raggiungerebbero mai), e quindi paradossalmente potrebbe convenirgli di più pagare la quota fissa per metri cubi, ma su cifre ridicole.
Dipende invece dal numero di piani riscaldati. Con tre piani riscaldati la 10200 in assemblea non passa quasi mai, essendo in minoranza gli appartamenti avvantaggiati.
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Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
La suddivisione è conforme alla legge quindi non puoi farci nulla.Edilgio ha scritto: ↑mer dic 20, 2017 08:54 Buongiorno,
ieri nel mio condominio ci e' stato consegnato il rendiconto delle spese di riscaldamento relative al period 2015/16.
Premesso che il condominiio non ha mai beneficiato di interventi di efficentamento energetico e che nei singoli appartamenti, quando va bene, sono stati cambiati gli infissi e la porta, ci sono appartamenti che pagano 42 (quarantadue) euro di consumo INVOLONTARIO a fronte di altri che ne pagano 300.
Parliamo di appartamenti delle stesse dimensioni.
I millesimi di consumo involontario/involontario sono stati ripartiti sulla base del fabbisogno energetico di ogni singolo appartamento cosi' come rilevati dal termotecnico. Ora, considerato l'enorme squilibrio tra appartamenti, per poter ripartire 70/30 almeno sulla base dei vecchi millesimi (e non sul fabbisogno energetico), dovremo spendere altri soldi affinche' il termotecnico dichiari quello che e' ovvio.
Trovo tutto cio' assurdo e frutto di una legge fatta con I piedi.
I vecchi millesimi non esistono più in ogni caso, o continuate con le quote di fabbisogno kWh oppure con le maggioranze facilitate in assemblea (maggioranza dell'assemblea e almeno la metà dei millesimi) fate redigere il progetto al professionista che calcolerà i nuovi millesimi più adatti alla vostra situazione (metratura, cubatura, potenza installata, millesimi proprietà) e le nuove percentuali di ripartizione in base alle caratteristiche termiche rilevate comunque non superiori a 70/30.
Per adottare 70/30 senza nulla in mano come vorresti tu bisogna essere 1000/millesimi e quindi in un condominio di "altri" che non ne capiscono nulla e dicono solo sì.
Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
La suddivisione e' conforme alla legge, ma la legge crea degli squilibri e aggravi a carico dei primi e degli ultimi piani, che a mio modo di vedere sono eccessivi e mi auguro che a breve vengano apportati dei correttivi alla legge o alla 10200, o che qualche anima pia o associazione, metta in piedi un ricorso.Morandinipub ha scritto: ↑gio dic 21, 2017 09:55La suddivisione è conforme alla legge quindi non puoi farci nulla.Edilgio ha scritto: ↑mer dic 20, 2017 08:54 Buongiorno,
ieri nel mio condominio ci e' stato consegnato il rendiconto delle spese di riscaldamento relative al period 2015/16.
Premesso che il condominiio non ha mai beneficiato di interventi di efficentamento energetico e che nei singoli appartamenti, quando va bene, sono stati cambiati gli infissi e la porta, ci sono appartamenti che pagano 42 (quarantadue) euro di consumo INVOLONTARIO a fronte di altri che ne pagano 300.
Parliamo di appartamenti delle stesse dimensioni.
I millesimi di consumo involontario/involontario sono stati ripartiti sulla base del fabbisogno energetico di ogni singolo appartamento cosi' come rilevati dal termotecnico. Ora, considerato l'enorme squilibrio tra appartamenti, per poter ripartire 70/30 almeno sulla base dei vecchi millesimi (e non sul fabbisogno energetico), dovremo spendere altri soldi affinche' il termotecnico dichiari quello che e' ovvio.
Trovo tutto cio' assurdo e frutto di una legge fatta con I piedi.
I vecchi millesimi non esistono più in ogni caso, o continuate con le quote di fabbisogno kWh oppure con le maggioranze facilitate in assemblea (maggioranza dell'assemblea e almeno la metà dei millesimi) fate redigere il progetto al professionista che calcolerà i nuovi millesimi più adatti alla vostra situazione (metratura, cubatura, potenza installata, millesimi proprietà) e le nuove percentuali di ripartizione in base alle caratteristiche termiche rilevate comunque non superiori a 70/30.
Per adottare 70/30 senza nulla in mano come vorresti tu bisogna essere 1000/millesimi e quindi in un condominio di "altri" che non ne capiscono nulla e dicono solo sì.
Non si puo' pretendere di trattare gli appartamenti di un condominio nato con il riscaldamento centralizzato (e che non ha subito interventi di efficentamento energetico), come se fossero termoautonomi.
I primi e gli ultimi piani disperdono di piu' per forza di cose, ma questa dispersione non puo' essere esclusivamente a loro carico, perche' stante cosi' le cose allora domani io libero il mio appartamento all'ultimo piano, smonto gli infissi, e poi vediamo quanto paga di riscaldamento quello del piano di sotto.
Chi sta ai piani centrali non paga meno perche' e' virtuoso o perche' ha fatto interventi di efficentamento energetico, ma paga meno perche' beneficia gratuitamente del riscaldamento tenuto acceso dagli altri e della posizione piu' favorevole.
Detto questo, in presenza della dichiarazione del termotecnico che certifica una differenza di fabbisogno energetico/mq superiore al 50%, mi risulta che l'assemblea possa deliberare, nell'ipotesi piu' favorevole ai primi e agli ultimi piani, una ripartizione 70/30 sulla base dei vecchi millesimi di proprieta'.
A tutto questo si aggiunga che le abitazioni sono state acquistate con un certo regolamento condominiale in vigore, che questa legge stravolge.
Chi aveva comprato casa pensando di spendere X di riscaldamento, oggi si trova a pagare anche 2 o 3 volte quanto preventivato.
A prescindere dal fatto che la legge tratti un tema che la pone al di sopra delle altre, crea delle ingiustizie evidenti.
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Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
Nessuno ti impedisce di vendere il tuo appartamento energivoro e prenderne uno meno energivoro.Non si puo' pretendere di trattare gli appartamenti di un condominio nato con il riscaldamento centralizzato (e che non ha subito interventi di efficentamento energetico), come se fossero termoautonomi.
I primi e gli ultimi piani disperdono di piu' per forza di cose, ma questa dispersione non puo' essere esclusivamente a loro carico, perche' stante cosi' le cose allora domani io libero il mio appartamento all'ultimo piano, smonto gli infissi, e poi vediamo quanto paga di riscaldamento quello del piano di sotto.
Certo è quello che è emerso dall'applicazione della legge, prima tutti se ne infischiavano d'avere l'appartamento che era un colabrodo, l'importante magari era prenderli all'ultimo piano perchè così non avevi nessuno di sopra che ti disturbava camminando. Oggi devi tenere in conto anche questo, vantaggi e svantaggi dell'ultimo piano.Chi sta ai piani centrali non paga meno perche' e' virtuoso o perche' ha fatto interventi di efficentamento energetico, ma paga meno perche' beneficia gratuitamente del riscaldamento tenuto acceso dagli altri e della posizione piu' favorevole.
Certo.Detto questo, in presenza della dichiarazione del termotecnico che certifica una differenza di fabbisogno energetico/mq superiore al 50%, mi risulta che l'assemblea possa deliberare, nell'ipotesi piu' favorevole ai primi e agli ultimi piani, una ripartizione 70/30 sulla base dei vecchi millesimi di proprieta'.
Anche io ho comprato una macchina dove pagavo un bollo di X e facendomi i miei conticini, poi l'anno dopo a questo X ci hanno aggiunto 2X dimentanto 3X, cosa posso farci? O me la tengo pagando o la vendo.A tutto questo si aggiunga che le abitazioni sono state acquistate con un certo regolamento condominiale in vigore, che questa legge stravolge.
Chi aveva comprato casa pensando di spendere X di riscaldamento, oggi si trova a pagare anche 2 o 3 volte quanto preventivato.
A prescindere dal fatto che la legge tratti un tema che la pone al di sopra delle altre, crea delle ingiustizie evidenti.
Altra "ingiustizia" io,come molti altri, ho iniziato a pagare l'INPS contando d'andare in pensione a 58 anni, oggi se mi va bene ci andrò a 65 anni!
Ce ne sono di ingiustizie, o meglio di giustizie perchè ogni cosa la puoi vedere dalle due facce, cioè chi stà in mezzo ti dirà che fino a ieri lui ha pagato anche per te che stai all'ultimo piano, quindi tu la vedi come un'ingiustizia altri come giustizia.
Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
Ma che razza di risposta e' "Nessuno ti impedisce di vendere il tuo appartamento energivoro e prenderne uno meno energivoro." ?SimoneBaldini ha scritto: ↑ven dic 22, 2017 11:20Nessuno ti impedisce di vendere il tuo appartamento energivoro e prenderne uno meno energivoro.Non si puo' pretendere di trattare gli appartamenti di un condominio nato con il riscaldamento centralizzato (e che non ha subito interventi di efficentamento energetico), come se fossero termoautonomi.
I primi e gli ultimi piani disperdono di piu' per forza di cose, ma questa dispersione non puo' essere esclusivamente a loro carico, perche' stante cosi' le cose allora domani io libero il mio appartamento all'ultimo piano, smonto gli infissi, e poi vediamo quanto paga di riscaldamento quello del piano di sotto.
Certo è quello che è emerso dall'applicazione della legge, prima tutti se ne infischiavano d'avere l'appartamento che era un colabrodo, l'importante magari era prenderli all'ultimo piano perchè così non avevi nessuno di sopra che ti disturbava camminando. Oggi devi tenere in conto anche questo, vantaggi e svantaggi dell'ultimo piano.Chi sta ai piani centrali non paga meno perche' e' virtuoso o perche' ha fatto interventi di efficentamento energetico, ma paga meno perche' beneficia gratuitamente del riscaldamento tenuto acceso dagli altri e della posizione piu' favorevole.
Certo.Detto questo, in presenza della dichiarazione del termotecnico che certifica una differenza di fabbisogno energetico/mq superiore al 50%, mi risulta che l'assemblea possa deliberare, nell'ipotesi piu' favorevole ai primi e agli ultimi piani, una ripartizione 70/30 sulla base dei vecchi millesimi di proprieta'.
Anche io ho comprato una macchina dove pagavo un bollo di X e facendomi i miei conticini, poi l'anno dopo a questo X ci hanno aggiunto 2X dimentanto 3X, cosa posso farci? O me la tengo pagando o la vendo.A tutto questo si aggiunga che le abitazioni sono state acquistate con un certo regolamento condominiale in vigore, che questa legge stravolge.
Chi aveva comprato casa pensando di spendere X di riscaldamento, oggi si trova a pagare anche 2 o 3 volte quanto preventivato.
A prescindere dal fatto che la legge tratti un tema che la pone al di sopra delle altre, crea delle ingiustizie evidenti.
Altra "ingiustizia" io,come molti altri, ho iniziato a pagare l'INPS contando d'andare in pensione a 58 anni, oggi se mi va bene ci andrò a 65 anni!
Ce ne sono di ingiustizie, o meglio di giustizie perchè ogni cosa la puoi vedere dalle due facce, cioè chi stà in mezzo ti dirà che fino a ieri lui ha pagato anche per te che stai all'ultimo piano, quindi tu la vedi come un'ingiustizia altri come giustizia.
Premesso che il mio voleva essere un ragionamento generale, pur partendo dallo spunto di una situazione particolare, io ho comprato CASA a fronte di un certo regolamento condominiale e di una certa ripartizione delle spese.
La legge ha stravolto questa ripartizione, senza tenere minimamente conto se e quanto il condominio nel suo complesso ha subito interventi di efficentamento energetico o meno.
Qui chi sta ai pieni intermedi paga meno, SENZA AVER SPESO UN CENTESIMO, io che ho cambiato le finestre e la porta (spendendo oltre 10.000 Euro) invece pago molto di piu' e comunque anche coibentando casa continuerei a pagare piu' di chi sta a un piano intermedio e non ha fatto nessun intervento.
Basterebbe ripartire la dispersione del tetto su tutti gli appartamenti per avere una ripartizione piu' equa.
Portato alle estreme conseguenze, il tuo ragionamento portera' ad avere condomini con I primi e gli ultimi piani vuoti, dopodiche' anche chi sta ai piani intermedi si accorgera' del problema.
Non entro nel merito degli altri esempi che hai fatto perche' non stanno in piedi.
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Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
Al pari della tua che sostieni che l'appartamento di sotto debba pagarti il tuo riscaldamento. Ma se trasformassi in autonomo tutto il condominio cosa succederebbe?Ma che razza di risposta..
Ti ripeto anche io ho comprato l'auto a fronte di una tassazione che poi è cambiata e allora cosa facciamo?io ho comprato CASA a fronte di un certo regolamento condominiale e di una certa ripartizione delle spese
Guarda che non è un mio ragionamento ma è un dato di fatto che piaccia o no. Comunque non è che nei condomini termoautonomi gli ultimi piani sono disabitati, anzi.Portato alle estreme conseguenze, il tuo ragionamento portera' ad avere condomini con I primi e gli ultimi piani vuoti, dopodiche' anche chi sta ai piani intermedi si accorgera' del problema.
Ovvio stà in piedi solo il tuo di ragionamento.Non entro nel merito degli altri esempi che hai fatto perche' non stanno in piedi.
Ultima modifica di SimoneBaldini il sab dic 23, 2017 13:30, modificato 1 volta in totale.
Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
straquoto SIMONE
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Re: Differenza assurda tra quote di consumo involontario
Ok. Buon anno.Edilgio ha scritto: ↑ven dic 22, 2017 10:28La suddivisione e' conforme alla legge, ma la legge crea degli squilibri e aggravi a carico dei primi e degli ultimi piani, che a mio modo di vedere sono eccessivi e mi auguro che a breve vengano apportati dei correttivi alla legge o alla 10200, o che qualche anima pia o associazione, metta in piedi un ricorso.Morandinipub ha scritto: ↑gio dic 21, 2017 09:55La suddivisione è conforme alla legge quindi non puoi farci nulla.Edilgio ha scritto: ↑mer dic 20, 2017 08:54 Buongiorno,
ieri nel mio condominio ci e' stato consegnato il rendiconto delle spese di riscaldamento relative al period 2015/16.
Premesso che il condominiio non ha mai beneficiato di interventi di efficentamento energetico e che nei singoli appartamenti, quando va bene, sono stati cambiati gli infissi e la porta, ci sono appartamenti che pagano 42 (quarantadue) euro di consumo INVOLONTARIO a fronte di altri che ne pagano 300.
Parliamo di appartamenti delle stesse dimensioni.
I millesimi di consumo involontario/involontario sono stati ripartiti sulla base del fabbisogno energetico di ogni singolo appartamento cosi' come rilevati dal termotecnico. Ora, considerato l'enorme squilibrio tra appartamenti, per poter ripartire 70/30 almeno sulla base dei vecchi millesimi (e non sul fabbisogno energetico), dovremo spendere altri soldi affinche' il termotecnico dichiari quello che e' ovvio.
Trovo tutto cio' assurdo e frutto di una legge fatta con I piedi.
I vecchi millesimi non esistono più in ogni caso, o continuate con le quote di fabbisogno kWh oppure con le maggioranze facilitate in assemblea (maggioranza dell'assemblea e almeno la metà dei millesimi) fate redigere il progetto al professionista che calcolerà i nuovi millesimi più adatti alla vostra situazione (metratura, cubatura, potenza installata, millesimi proprietà) e le nuove percentuali di ripartizione in base alle caratteristiche termiche rilevate comunque non superiori a 70/30.
Per adottare 70/30 senza nulla in mano come vorresti tu bisogna essere 1000/millesimi e quindi in un condominio di "altri" che non ne capiscono nulla e dicono solo sì.