Contabilizzazione diretta e termovalvole

[Tino1312]

Buonasera.
Come da titolo della discussione, sono a chiedere informazioni circa la possibilità di installare un sistema di contabilizzazione diretto con l'aggiunta anche delle singole valvole termostatiche su ogni radiatore.
Tale soluzione, potrebbe ulteriormente abbattere i consumi oppure non ne vale la pena?
Il termostato collegato alla valvola principale sul collettore di mandata dell'appartamento, lavorerebbe (ovviamente, come tutti i termostati) prendendo come riferimento la temperatura dell'ambiente in cui è installato. Nella fattispecie, il termostato verrebbe installato in un salone molto ampio (in prossimità del collettore principale); tale installazione renderebbe così possibile che le altre stanze della casa (molto più piccole) raggiungano temperature decisamente superiori a quella settata sul termostato prima che venga interrotto il flusso di acqua calda.
Da qui, la domanda.
Installando valvole termostatiche su ogni radiatore, e regolandole ad una temperatura massima "X" (mai superiore a quella impostata sul termostato principale), dovrei giungere alla situazione in cui, una volta raggiunta la temperatura "X" nelle stanze piccole, il riscaldamento per queste ultime si interrompa, continuando però nella zona giorno del salone fino al raggiungimento della temperatura principale impostata.

Economicamente parlando, si tratta di un'impiantistica con un certo criterio logico dal quale poter trarre beneficio economico oppure è una spesa che difficilmente verrebbe ammortizzata nel breve periodo?

Ringraziando sin da subito per tutti i consigli che vorrete darmi, saluto cordialmente.
Daniele

[Foxtrot]

Da qui, la domanda.
Installando valvole termostatiche su ogni radiatore, e regolandole ad una temperatura massima "X" (mai superiore a quella impostata sul termostato principale), dovrei giungere alla situazione in cui, una volta raggiunta la temperatura "X" nelle stanze piccole, il riscaldamento per queste ultime si interrompa, continuando però nella zona giorno del salone fino al raggiungimento della temperatura principale impostata.

Daniele

Le stanza più piccole sono dotate di terminali più piccoli. E' tendenzialmente vero, però, che locali più piccoli si scaldano prima.
La norma 11300 assegna il 94% di rendimento di regolazione per regolazione per singolo ambiente ed un 93% per regolazione solo di zona.
Come vedi non un grande vantaggio in termini numerici.
E' chiaro che la norma non può prevedere i comportamenti del singolo utente. Nella differenza dell'1% non sono compresi eventuali tarature delle termovalvole inferiori ai 20°. (fissata in 20° per tutte le stanze).
Potrebbe anche essere economicamente conveniente se per esempio decidessi di riscaldare solo alcuni ambienti ed altri no.

[Tino1312]

Potrebbe anche essere economicamente conveniente se per esempio decidessi di riscaldare solo alcuni ambienti ed altri no.

Beh ma a questo punto manterrei le valvole classiche e andrei a chiuderle completamente per isolare la relativa stanza.
Potrei anche parzializzare la valvola classica di ogni radiatore .. ma non avrei una regolazione precisa della temperatura dell'ambiente. In poche parole, avrei 2 ambienti che vengono utilizzati molto poco/quasi mai .. e in questi locali vorrei mantenere una temperatura massima di 17°C .. idem per quel che riguarda la camera da letto .. pari discorso per la cucina che ha il potere di scaldarsi autonomamente con una pentola d'acqua che bolle sul fornello; qui la "necessità" che non appena l'acqua bolle, per intenderci, il termosifone si isoli autonomamente.
Per la zona giorno invece vorrei stare sui 19°C cosí come nei bagni.
Gli ambienti sono di norma molto caldi .. l'inverno appena trascorso (con 6 radiatori chiusi su 7) la temperatura interna non è mai scesa sotto i 22°C (appartamento piano alto e riscaldamento centralizzato senza contabilizzazione).