diretta non conveniente, faccio l'indiretta
Moderatore: Edilclima
diretta non conveniente, faccio l'indiretta
ho un condominio con collettori di unità a cui tecnicamente potrei applicare la contabilizzazione diretta, ma a causa di problemi connessi con gli spazi nello sportello del collettore le opere complessivamente (per appartamenti di 6 radiatori) ammontano a circa 2500 euro/unità. Da un'analisi costi/benefici ottengo la non economicità dell'intervento, a questo punto mi chiedo: devo prevedere l'indiretta, visto che con 800euro/unità la riusciamo a fare e mi risulta conveniente?
Re: diretta non conveniente, faccio l'indiretta
Corretto.
Devi però dimostrare la non convenienza economica della diretta con una relazione. E fai i calcoli attuariali previsti dalla norma tecnica richiamata dal 102
Devi però dimostrare la non convenienza economica della diretta con una relazione. E fai i calcoli attuariali previsti dalla norma tecnica richiamata dal 102
Re: diretta non conveniente, faccio l'indiretta
Ma la relazione a chi va...ovvero chi controlla?
Re: diretta non conveniente, faccio l'indiretta
è parte integrante del progetto, ovvero è il motivo che ha condotto ad utilizzare l'indiretta al posto della diretta.
Re: diretta non conveniente, faccio l'indiretta
Si è corretto
Re: diretta non conveniente, faccio l'indiretta
secondo voi qual'è l'arco temporale su cui verificare la convenienza o meno dell'intervento? io sto usando 10 anni, ma vorrei altri pareri.
Re: diretta non conveniente, faccio l'indiretta
come già detto in altri post, la contabilizzazione del calore non determina risparmi energetici ma solo un'equa ripartizione delle spese. Il risparmio economico si ottiene semmai con la termoregolazione che però è la stessa sia nel caso di contabilizzazione diretta che indiretta. Di conseguenza mi lascia perplesso una verifica che determini il maggior risparmio conseguito in 10 anni, l'unica cosa che si può dire è che costa di meno l'indiretta. Indugiare in improbabili dimostrazioni sa di menata per il naso, che peraltro resta scritta e che quindi un domani potrebbe anche essere sanzionata
Re: diretta non conveniente, faccio l'indiretta
per quanto mi sembra di aver capito il 102/14 non parla di confronto tra diretta e indiretta altrimenti la diretta non la si farebbe mai, io interpreto la cosa in questi termini:Marcus ha scritto:come già detto in altri post, la contabilizzazione del calore non determina risparmi energetici ma solo un'equa ripartizione delle spese. Il risparmio economico si ottiene semmai con la termoregolazione che però è la stessa sia nel caso di contabilizzazione diretta che indiretta. Di conseguenza mi lascia perplesso una verifica che determini il maggior risparmio conseguito in 10 anni, l'unica cosa che si può dire è che costa di meno l'indiretta. Indugiare in improbabili dimostrazioni sa di menata per il naso, che peraltro resta scritta e che quindi un domani potrebbe anche essere sanzionata
1- verifica costi/benefici della diretta (necessito di un arco temporale per valutarne il rientro economico)
2- se la verifica al punto 1 è negativa ipotizzo l'indiretta e verifico costi/benefici (anche qui necessito dell'arco temporale)
3- se anche la verifica al punto 2 è negativa niente intervento
Re: diretta non conveniente, faccio l'indiretta
io la interpreto in modo diverso.
La soluzione base richiesta dal D.Lgs. 102 è la contabilizzazione diretta per ogni unità immobiliare, laddove è installabile va quindi installata.
A mio avviso il confronto va fatto con il costo medio della suddetta installazione per l'edificio di riferimento, che in pratica è costituito da una sola diramazione facilmente raggiungibile per ogni abitazione. La maggior parte degli edifici di recente realizzazione sono realizzati in questo modo, una sola diramazione per appartamento e distribuzione orizzontale.
Se si ricade in questo caso la contabilizzazione diretta va fatta e il costo giustificabile è quello medio di mercato per la suddetta installazione.
Il costo diventerebbe invece non conveniente laddove fosse molto maggiore rispetto al costo anzidetto, per ragioni tecniche o costruttive. Ad esempio, se abbiamo un impianto a colonne montanti bisognerebbe mettere un contarmie per ogni radiatore, evidentemente non è economicamente conveniente. Oppure se devi demolire mezza casa per installare il contatermie perchè magari i tubi passano in punti difficilmente raggiungibili.
Una difficoltà tecnica oggettiva potrebbero invece essere quegli impianti condominiali che rendono impossibile attribuire i consumi di calore ad una sola abitazione, come nei vecchi impianti a pavimento radiante privi di coibentazione, dove il calore si disperde per una buona percentuale verso l'appartamento al piano di sotto.
In tutti questi casi il D.Lgs. 102 consente di utilizzare sistemi alternativi, in particolare i ripartitori, i quali però si possono usare con successo solo per i radiatori.
La soluzione base richiesta dal D.Lgs. 102 è la contabilizzazione diretta per ogni unità immobiliare, laddove è installabile va quindi installata.
A mio avviso il confronto va fatto con il costo medio della suddetta installazione per l'edificio di riferimento, che in pratica è costituito da una sola diramazione facilmente raggiungibile per ogni abitazione. La maggior parte degli edifici di recente realizzazione sono realizzati in questo modo, una sola diramazione per appartamento e distribuzione orizzontale.
Se si ricade in questo caso la contabilizzazione diretta va fatta e il costo giustificabile è quello medio di mercato per la suddetta installazione.
Il costo diventerebbe invece non conveniente laddove fosse molto maggiore rispetto al costo anzidetto, per ragioni tecniche o costruttive. Ad esempio, se abbiamo un impianto a colonne montanti bisognerebbe mettere un contarmie per ogni radiatore, evidentemente non è economicamente conveniente. Oppure se devi demolire mezza casa per installare il contatermie perchè magari i tubi passano in punti difficilmente raggiungibili.
Una difficoltà tecnica oggettiva potrebbero invece essere quegli impianti condominiali che rendono impossibile attribuire i consumi di calore ad una sola abitazione, come nei vecchi impianti a pavimento radiante privi di coibentazione, dove il calore si disperde per una buona percentuale verso l'appartamento al piano di sotto.
In tutti questi casi il D.Lgs. 102 consente di utilizzare sistemi alternativi, in particolare i ripartitori, i quali però si possono usare con successo solo per i radiatori.
Re: diretta non conveniente, faccio l'indiretta
Ciao rispolvero l'argomento per esporvi una problematica che sicuramente sarà già capitata a qualcuno. Impianto con colonne (per altro nude) nel vano scala e anelli orizzontali nei singoli alloggi. Tubazioni di difficile accesso negli alloggi (incassati, troppo vicini al muro, tratti scoperti troppo brevi) e al contrario totalmente a vista anche se alquanto vicino al muro per consentire l'installazione del conta calorie all'interno del vano scala. Come vi comportereste?
Secondo la vs. esperienza il conta calorie è meglio che sia dentro o fuori l'alloggio?
Secondo la vs. esperienza il conta calorie è meglio che sia dentro o fuori l'alloggio?
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Re: diretta non conveniente, faccio l'indiretta
Solitamente accessibile dalle scale. Se non si puo' lo metti all'interno degli alloggi, ma ovviamente le letture sarebbe meglio remotizzarle via radio o bus.
Re: diretta non conveniente, faccio l'indiretta
Ti è capitato di fare lavori del genere? ... Non ci sono problemi per il decoro delle scale con installati 3 o 4 conta calorie volanti? Mi rendo conto che la legge non contempla le lamentele dei condomini ma poi nella pratica...