limiti per isolamento da interno

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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andfranz
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limiti per isolamento da interno

Messaggio da andfranz »

Buongiorno, scusate l'ignoranza, ma ho un dubbio banale sulla normativa.
Poniamo che si facciano dei lavori all'interno di un condominio in pietra (installazione di impianto di riscaldamento, ora assente, spostamento di partizioni interne, finiture nuove). Per ora non viene preso in considerazione il cappotto (andrebbero coinvolti i condomini).
Se si vuole isolare dall'interno vanno rispettati i limiti del DLgs 192, giusto? Quindi si è nella situazione un po' paradossale per cui si può non mettere alcun isolamento, ma se lo si mette ci sono degli spessori minimi (calcolabili dalle trasmittanze massime)? Dico che sarebbe un po' paradossale perché mettere un po' di isolamento, ma meno di quello previsto da normativa per questioni di spazi interni, sarebbe comunque meglio di non metterne neanche un po'.
girondone
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da girondone »

gran bel dubbio

l unica strada credo sia un tecnico che per i motivi noti cell isolamento interno giuistifichi uno spessore che no porta alla U di legge....

cmq si è sul filo del rasoio
arkanoid
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da arkanoid »

andfranz ha scritto:Buongiorno, scusate l'ignoranza, ma ho un dubbio banale sulla normativa.
Poniamo che si facciano dei lavori all'interno di un condominio in pietra (installazione di impianto di riscaldamento, ora assente, spostamento di partizioni interne, finiture nuove). Per ora non viene preso in considerazione il cappotto (andrebbero coinvolti i condomini).
Se si vuole isolare dall'interno vanno rispettati i limiti del DLgs 192, giusto? Quindi si è nella situazione un po' paradossale per cui si può non mettere alcun isolamento, ma se lo si mette ci sono degli spessori minimi (calcolabili dalle trasmittanze massime)? Dico che sarebbe un po' paradossale perché mettere un po' di isolamento, ma meno di quello previsto da normativa per questioni di spazi interni, sarebbe comunque meglio di non metterne neanche un po'.
E' vero, è una pu]]ana]a all'italiana. Se le stanze non sono troppo piccole, ti consiglio di fare comunque una verifica, è possibile che con 8 cm di poliuretano te la cavi comunque.
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girondone
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da girondone »

probabile...
poi si entra nei discorsi condensa... barrirera vapore ecc... ec...
bel ginepraio soprattutto di responsabilità
Ronin
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da Ronin »

fare qualcosa è meglio di non fare nulla, ma se non metti un limite minimo al qualcosa, tutti fanno poco e nessuno fa abbastanza. dilemma insolubile.

per come la vedo io, con le prestazioni degli isolanti modernamente disponibili, le giustificazioni tecniche non reggono più (usa un materiale più performante del classico poliuretano, e ridurrai gli ingombri: eh, ma così costa di più. in compenso risparmia anche maggiormente, con il tempo: il legislatore opera anche per creare nei cittadini la cultura corretta, per quanto lungo sia il processo di apprendimento. tu digli che mettono i loro soldi in una banca che paga interessi da capogiro, e senza fallire mai. anche se in effetti, in cambio non li puoi prelevare più...)
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gararic
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da gararic »

e i ponti termici?
son d'accordo al 100% che l'obbligo sia una grossa pu[[anata
riccardo - affetto da superbonus
SuperP
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da SuperP »

Ronin ha scritto:fare qualcosa è meglio di non fare nulla, ma se non metti un limite minimo al qualcosa, tutti fanno poco e nessuno fa abbastanza. dilemma insolubile.
Ma l'EP che va a m2 non migliora come dovrebbe ;)
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:?: Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
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arkanoid
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da arkanoid »

al di là dell'EP realizzare bene un cappotto interno su un edificio vecchio con stanze piccole è spesso una cosa oscena. Dalle mie parti molti degli edifici rurali hanno stanze di 15 metri quadrati o poco più con altezze di 2,4-2,5. Se il cliente non vuole il cartongesso almeno 20 cm di larghezza vanno via e sono tutt'altro che pochi. Comunque esiste una regola secondo me fondamentale che nessuna legge potrà mai cambiare: uno spende i soldi che vuole spendere se decide di fare un intervento. Se metti lì 20.000 euro e lo stato ti obbliga a spenderne 25.000, lo stato sbaglia perchè ti mette nelle condizioni di fare un abuso oppure non fare niente.
Solo in un modo lo stato può fare una cosa del genere: dandomi sull'unghia i soldi. Il 65% è una buona cosa ma 10 anni sono tantissimi e sono subordinati ad un reddito. Il cliente i soldi li caccia e se lo stato pretende di più l'extra ce lo deve mettere lui.
Una scelta intelligente sarebbe stata consentire un risparmio immediato del...30% oppure un risparmio dilazionato del 65%. Ma lo stato è gestito da scimmie che non sanno fare i conti così preferiscono anche loro fare debiti a lungo termine così a pagarli ci penseranno altri.
E' il meccanismo del circolo virtuoso in cui tutti hanno interesse a fare le cose bene ed a pagare le tasse che non entra nel cranio del legislatore.
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girondone
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da girondone »

Alla fine la soluzione è
Non indicare l intervento in progetto e legge 10
Fare cmq il lavoro al meglio

:mrgreen:

Triste vero..? Mano così
O una deroga in legge10 mmmmm
arkanoid
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da arkanoid »

il fatto è che "******* bene" (qualsiasi parola al posto degli asterischi, progettare, costruire, pensare, calcolare, analizzare...) è ciò che ha sempre distinto un professionista bravo da un professionista cattivo in qualsiasi settore, mentre adesso sembra che per progettare bene si debba prendere una tabella un programma e vedere se si è fatto un modello abbastanza adatto al programma per farti dire che stai progettando bene quando spesso e volentieri le due cose non sono correlate.
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girondone
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da girondone »

Vero


Questo caso specifico.... lo annovero tra le cose ke in un paese normale con una unica legge nazionale
Sarebbero già da tempo chiarite indicando a tutti noi come comportarci...
girondone
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da girondone »

Vero


Questo caso specifico.... lo annovero tra le cose ke in un paese normale con una unica legge nazionale
Sarebbero già da tempo chiarite indicando a tutti noi come comportarci...
Ronin
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da Ronin »

SuperP ha scritto:Ma l'EP che va a m2 non migliora come dovrebbe ;)
embè? mica è calcolato su quello, il limite.
però il concetto è interessante: mi piacerebbe aver voglia di calcolare la trasmittanza massima che deve avere una controparete perché installarla comporti comunque un miglioramento dell'EP rispetto alla situazione precedente; scommetto che sarebbe un valore enorme.
arkanoid ha scritto:Comunque esiste una regola secondo me fondamentale che nessuna legge potrà mai cambiare: uno spende i soldi che vuole spendere se decide di fare un intervento. Se metti lì 20.000 euro e lo stato ti obbliga a spenderne 25.000, lo stato sbaglia perchè ti mette nelle condizioni di fare un abuso oppure non fare niente.
Solo in un modo lo stato può fare una cosa del genere: dandomi sull'unghia i soldi. Il 65% è una buona cosa ma 10 anni sono tantissimi e sono subordinati ad un reddito. Il cliente i soldi li caccia e se lo stato pretende di più l'extra ce lo deve mettere lui.
sono d'accordo con te fino a che quello che tu come singolo cittadino fai non tocca minimamente quello che fanno gli altri.
voglio dire, fino a che ti compri un TV LCD e tieni il volume che non disturbi i vicini il concetto è ok, ma per l'inquinamento atmosferico che generi non sono affatto d'accordo: lo stato è lì anche per obbligarti a spese iniziali più elevate che però si rivelano su un periodo pluriennale un investimento che migliora il benessere di tutti noi (anche tuo, ed anche dal punto di vista economico).

altrimenti partendo dal tuo concetto, con che diritto lo stato impone alle imprese di non sversare i propri liquami tossici e cancerogeni nei fiumi contaminandoli? in fin dei conti l'imprenditore non lo fa nemmeno per proprio comodo, e paga pure degli stipendi che di questi tempi non è mica piccola cosa.
eppure... quando poi il fiume diventa un flusso di fetidi miasmi il cittadino si rende conto che quello creato in questo modo non è benessere.
con quello che esce dal tuo camino è esattamente uguale: chiaramente lo stato non ha diritto di importi interventi manifestamente antieconomici (spendere 100 per evitare un danno ambientale di 1), ma appunto il fatto è che NON è così: quello che lo stato ti impone in materia di energia, da vent'anni deriva da precise analisi LCA, e quindi è una scelta equilibrata che massimizza il benessere economico (sul periodo complessivo della vita utile dell'intervento).
arkanoid ha scritto:Una scelta intelligente...
la scelta più intelligente è stata quella effettivamente attuata: si tratta di un meccanismo che non ha fin qui comportato nessun costo per lo stato, grazie all'emersione dell'evasione, ma benessere e vantaggi per tutti (è stato possibile elevarlo al 65% proprio in virtù della spalmatura decennale, che grazie all'inflazione consente allo stato di erogare in 10 anni più soldi in termini nominali di quelli che incassa all'anno 1). configurazioni più "concentrate" del meccanismo avrebbero costretto lo stato a cancellarlo (perché non in grado di sostenerne i costi, nell'attuale situazione di ristrettezza di bilancio).

al contrario di quel che pensi si tratta di un meccanismo studiato e calibrato negli anni in modo estremamente raffinato, su di un equilibrio sottile capace di autosostenersi generando gli introiti che lo devono ripagare negli anni (altrimenti, i soldi per finanziarlo semplicemente non ci sarebbero stati), e autolimitante per evitare il rischio-bolla (per esempio avutosi con il conto energia, che per certi versi gli somiglia molto), e che per di più ha ottenuto anche il risultato di contenere in se potenti elementi di equità fiscale e di scoraggiamento dell'evasione.
basta confrontare il "successo" del CE termico (che realizza il "pochi, maledetti e subito" che tu chiedi) per rendersene conto.

però c'è sempre qualcuno che non ha mai esaminato un bilancio multimiliardario in vita sua, ma che lui sì che saprebbe come si fa a raddrizzarlo...
arkanoid
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da arkanoid »

Tutto vero, massimi sistemi, grandi equilibri, però se si perde di vista il contributo del singolo secondo me si sbaglia. Finora si è sempre incentivato a livello di euro sonanti chi più può spendere e meno incentivato chi meno può spendere.
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Ronin
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da Ronin »

se uno non può spendere, come fa a pagare gli interventi di riqualificazione energetica?
in realtà molti di quelli che non possono detrarre, possono però spendere eccome, e sarebbe quindi giusto che lo stato non erogasse loro un centesimo.

quanto agli altri, che sono senza dubbio molti anche loro, forse intendi che dovrebbe essere lo stato a pagare (con sussidi appositi) la riqualificazione energetica delle loro abitazioni? per quanto mi riguarda ciò sarebbe alquanto ingiusto (quantomeno nei confronti di quel 30% di italiani che non ha una casa di proprietà, credo che l'iniquità sia evidente), oltreché di cortissimo respiro nella situazione attuale (finiremmo per poter finanziare ogni anno la riqualificazione di una manciata di abitazioni, con una scelta che non potrebbe mai essere trasparente).
il meglio è nemico del bene...
arkanoid
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da arkanoid »

intendo dire, per esempio, che invece di incentivare interventi su ville pagati da chi ha due milioni di euro investiti in titoli e scontati dallo stato, sarebbe stato meglio non erogare un soldo per questo tipo di cose e darli cash magari in minore quantità a chi ha l'appartamento nella piccola palazzina e si mette d'accordo per fare il cappotto con gli altri condomini.
Questi incentivi esistono se esiste un reddito, in questo momento in cui molti perdono il lavoro l'incentivo è a rischio esistenza. Finchè il legislatore non preleva denaro dai più ricchi per sostenere le fasce basse della popolazione la separazione sociale sarà sempre crescente. E' un discorso politico il mio, bastava mettere le tassazioni sulle rendite finanziarie crescenti con la rendita invece dello scempio attuale e vedi quanti fondi c'erano per finanziare un pagamento cash per i piccoli proprietari.
Lo scopo è migliorare il parco edilizio e secondo me non lo si è fatto nel modo migliore, ma si è andati proprio lontano dal modo migliore.
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Ronin
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da Ronin »

arkanoid ha scritto:Finchè il legislatore non preleva denaro dai più ricchi per sostenere le fasce basse della popolazione la separazione sociale sarà sempre crescente. E' un discorso politico il mio
fino a qui lo condivido (c'è anche chi non lo condivide, eh, legittime opinioni politiche).
ma prelevare i soldi a chi ce li ha, ed erogare incentivi a chi le tasse le paga, sono secondo me due facce della stessa medaglia.
continui a supporre che ci siano X euro da erogare, e che lo stato può decidere di erogarli ai ricchi o ai poveri; invece NON è così: il 55% è un meccanismo fiscale a somma nulla, se cancelli il 55% non è che si liberano risorse che puoi destinare a qualcos'altro (al conto termico, per esempio): il 55% le risorse le crea sottraendole all'evasione (perché il primo anno versi le tasse che nei 10 anni successivi lo stato ti restituisce).
perciò nel 55% non c'è niente che puoi togliere ai proprietari di ville per darlo a chi sta nelle case popolari: tutto quello che puoi fare è togliere agli evasori per dare agli onesti.

proprio perché il 55% non costa niente, non ha senso criticarlo: per quanto poco raggiunga gli scopi che si prefigge, è tutto aggiuntivo, visto che lo stato non ci rimette soldi. è come lamentarsi della pioggia perché non irriga i campi a sufficienza: se togli la pioggia gratis, per irrigare i campi si spenderà di più o di meno?
arkanoid ha scritto:bastava mettere le tassazioni sulle rendite finanziarie crescenti con la rendita invece dello scempio attuale
qui invece ti sbagli: non è possibile perché i titoli come i BTP non sono nominativi (buona parte del loro appeal è proprio quello), e quindi non è possibile calcolare quanti ne ha ciascuno. per farlo, occorrerebbe snaturare talmente la natura dei titoli stessi, che:
1) fino alla scadenza dei titoli attualmente emessi (in alcuni casi trentennale...) ci sarebbero potenti iniquità tra proprietari dei titoli "old-style" (non nominativi) e proprietari di quelli "new-style" (nominativi)
2) è probabile che quelli nuovi nessuno li vorrebbe più, o comunque verrebbero accettati soltanto in cambio di uno spread molto più elevato

perciò dal punto di vista tecnico il discorso non regge.
non reggerebbe comunque, anche se si potesse applicare, perché è inutile tassare di più qualcosa che si sottoscrive per avere un interesse pagato dallo stato: se l'interesse è 10 e lo tasso 2, alzando le tasse a 3 l'interesse salirà a 11, perché tanto è il risultato di un'asta e l'investitore guarda il netto: è un gioco a somma zero (o negativa, se gli investitori si spaventano, per cui gli interessi salgono prima ancora di aver incassato la tassazione).
arkanoid
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da arkanoid »

Guarda, sono dell'avviso che chi è delegato a fare leggi, in questo momento, se non tira fuori i co***oni e stravolge lettarlmente il sistema o è un p***a o è un colluso, perchè così non si va avanti. Si continuano a proteggere interessi di chi potrebbe essere danneggiato da manovre economiche importanti e si ignora una parte di popolazione crescente che è in difficoltà. A mio avviso il mercato dei titoli, il mercato del debito e del credito, le società per azioni, tutte cose senza nessuna ragione logica, nate negli ultimi due secoli e prima si eliminano meglio è
Finchè chi ha denaro può estrarne dal sistema industriale traendone guadagno indebolendo chi lo mantiene invece di investire in esso traendone profitto dall'attività industriale stessa la spirale continuerà e non ci sarà miglioramento. Gli stati secondo me (non l'europa che è un macello finanziario e basta) sono gli unici soggetti responsabili della circolazoine del denaro e del credito, è una tappa fondamentale per il controllo della distribuzione della ricchezza. Quello che è accaduto è che si è privatizzato il controllo della circolazione del denaro, si è impedito agli stati di stampare moneta ed ora non ci sono più le leve per consentire la redistribuzione della ricchezza.
Il 55% si paga da solo un paio di p***e, finanziariamente è vero ma non è un sistema di redistribuzione valido, è solo l'ennesimo modo di aumentare la ricchezza dei ricchi a spese di tutti.
Che la suddivisione in classi sociali sia necessaria credo sia vero, quello che non si capisce è che deve essere un sistema piramidale a punta.
Se disegni un triangolo in cui sulle ascisse rappresenti la quota di popolazione e sulle ordinate la ricchezza pro capite, sta accandendo che il triangolo diventa sempre più un trapezio e contemporaneamente si stira lungo le Y, e queste cose non hanno soluzione diversa da una profonda revisione politica perchè lasciate andare per conto loro degenerano in maniera esponenziale.
Sempre più ricchi che incrementano la ricchezza, sempre più poveri che decrementano la ricchezza.
Gli interventi vanno fatti, vanno fatti bene, vanno fatti presto e devono essere devastanti per lo status quo, il 55% è stato un artificio finanziario triste che non altera il modo di ridistribuire la ricchezza.
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SuperP
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[OT] Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da SuperP »

arkanoid ha scritto: Quello che è accaduto è che si è privatizzato il controllo della circolazione del denaro, si è impedito agli stati di stampare moneta ed ora non ci sono più le leve per consentire la redistribuzione della ricchezza.
Bravo.
Informatevi sul SIGNORAGGIO BANCARIO.
Ci stanno a pigliare per il lato B, rincitrullendoci con altro.
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giotisi
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da giotisi »

da un lato l'Europa ha bloccato la possibilità di stampare carta straccia e chiamarla denaro a quei paesi in deficit cronico da 40 anni.
dall'altro USA e Giappone stanno stampando a piu' non posso, finchè qualcuno glieli compra.
se qualcuno, qui dentro o altrove, avesse potuto con certezza garantire quale dei due modelli sara' vincente, non avrebbero condiviso il nobel all'economia due economisti che sostengono tesi opposte.
gioperla
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da gioperla »

Tornando al problema iniziale: "quanto isolare e come"
vi riporto le considerazioni del tecnico addetto ai controlli della legge 10 di un capoluogo di provincia:
Se l'intervento che esegui, impone il rispetto delle verifiche, allora devi isolare come prevede la norma.
Se invece l'intervento non prevede il rispetto di verifiche, allora puoi isolare come meglio credi.

Esempio:
se togli l'intonaco esterno e fai un cappotto, allora valgono i limiti di legge, poiché è la norma che impone l'intervento
se invece non togli l'intonaco, la norma non ti impone nulla e puoi isolare come vuoi.

Io personalmente sono d'accordo, visto che se scelgo di fare un intervento, non imposto dalla legge, posso scegliere anche come farlo.
girondone
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da girondone »

mmmmm

ma.. non saprei...

se si decide di isolare.dall interno ... c'è la U limite....
a prescindere da cosa fai fuori
Ronin
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da Ronin »

arkanoid ha scritto:il mercato dei titoli, il mercato del debito e del credito, le società per azioni, tutte cose senza nessuna ragione logica
rispondo solo su questo perché poi la discussione si allontana troppo dalla fisica tecnica per i miei gusti.
le cose che citi sono ben più vecchie di due secoli, a parte l'ultima (di cui non saprei dire in effetti l'origine prima), e le abbiamo inventate quasi tutte noi in italia, nel cinquecento (con i banchieri fiorentini): sono le cose che hanno consentito di uscire dal medioevo e di entrare nell'età moderna, perché senza titoli, debito e credito, non può esistere la banca e senza banca non può esistere attività economica (fino a che 1 vale 1 si rimane nell'economia di sussistenza: è solo quando 1 garantisce 10 che nascono gli investimenti).

il fatto è che oggigiorno alcune storture si sono talmente incancrenite che ci fanno perdere completamente il lume della ragione: a forza di politici di professione corrotti siamo arrivati a pensare che sarebbe meglio fossero dilettanti (quando invece è evidente che nella complessità del mondo moderno dovrebbero essere SUPER-esperti), a forza di banche avide e speculatrici siamo arrivati a chiedere il ritorno al medioevo (senza credito le imprese sono morte in partenza), a forza di restrizioni alle spese degli stati siamo arrivati a rimpiangere gli anni dell'inflazione a due cifre (che con la stampa di moneta a gogò distruggeva la ricchezza di tutti quanti a scapito di pochissimi imprenditori esportatori a basso costo, e che ancora oggi paghiamo con gli interessi), a forza di diktat germanici e di federalismi suicidi non ci accorgiamo più di quanto significhi in termini di progresso essere una cosa sola da Lisbona a Kiev (mentre oltreoceano si guardano bene dal mettere in discussione lo stato e il bilancio federale, che è anzi la ricchezza di tutti quanti).

più la realtà è orribile, più i sogni ad occhi aperti di ribaltare il tavolo fanno presa, è un fatto inevitabile.
poi però bisognerebbe anche distinguere, e alla fine pure svegliarsi...
arkanoid
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da arkanoid »

hai frainteso, non è il credito che ritengo senza senso, ma il mercato del credito.
Secondo la mia visione la banca deve essere solo una, lo stato, che si fa carico di trovare gli strumenti per stimolare l'imprenditoria migliore e recuperare fondi da chi non li merita. Nel momento in cui accetti che l'apparato industriale sia supportato da scelte di privati "investitori"*, sei fottuto.
*Mi chiedo da dove arriva questa nozione di investitore: qui si fa passare per sostenitore dell'industria un mero speculatore finanziario come lo sono tutti gli attori del mercato borsistico. Questi soggetti non investono nelle aziende, ma sottraggono continuamente denaro utile per renderlo denaro inutile che spesso dilapidano in maniera talmente scellerata da risultare completamente disallieato dal controvalore delle opere che lo hanno "generato". E' qui il cardine, se sono un privato trovo il modo di ricavare il masismo ammontare di soldi e li spendo come meglio credo, danneggiando il sistema che mi ha permesso di farli.
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argonauta
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da argonauta »

arkanoid ha scritto: Secondo la mia visione la banca deve essere solo una, lo stato, che si fa carico di trovare gli strumenti per stimolare l'imprenditoria migliore e recuperare fondi da chi non li merita. Nel momento in cui accetti che l'apparato industriale sia supportato da scelte di privati "investitori"*, sei fottuto.
Mah,
a me pare che attulamente non solo lo stato non sia in grado di fare da banca, ma che sia proprio quel che resta dell'apparato produttivo a sostenere lo stato (per non parlare del "credito" che le imprese che avanzano pagamenti dallo stato stanno facendo allo stato stesso...).

Detto ciò, tornando in-topic, quoto il primo post di giorondone: l'applicazione dei limiti può essere derogata qualora vi siano vincoli tecnici insormontabili.
girondone
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da girondone »

il buon senso in un caso del genere mi portrebbe ( anche se esistono materiali non porprio standard) a trovare un giustificazione
del tipo condensa ecc.... se non si raggiunge il limite di U

certo con solo 2 cm mette male.....
SuperP
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da SuperP »

gioperla ha scritto:Io personalmente sono d'accordo, visto che se scelgo di fare un intervento, non imposto dalla legge, posso scegliere anche come farlo.
Certo, ma se metti un po' di isolamento termico interno, devi metterne almeno quanto basta per arrivare alla U richiesta
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:?: Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
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gioperla
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da gioperla »

SuperP ha scritto:
gioperla ha scritto:Io personalmente sono d'accordo, visto che se scelgo di fare un intervento, non imposto dalla legge, posso scegliere anche come farlo.
Certo, ma se metti un po' di isolamento termico interno, devi metterne almeno quanto basta per arrivare alla U richiesta
Non sono d'accordo.

Poiché non c'è uno specifico vincolo, la scelta resta mia.

Esempio strutturale:
Se eseguo alcuni interventi strutturali su un edificio esistente, la legge mi impone soltanto di migliorare le condizioni di sicurezza.
Se però eseguo lavori consistenti con magari variazione della destinazione d'uso, allora non posso scegliere e mi devo adeguare alla norma.

Io la interpreto così.

Fermo restando che salvo impossibilità realizzative, io consiglio al cliente di arrivare a valori di U richiesti dalla norma.
arkanoid
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da arkanoid »

Come non c'è uno specifico vincolo? C'è eccome, devi rispettare le trasmittanze limite, verificare condensazione....
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SuperP
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da SuperP »

gioperla ha scritto:Non sono d'accordo.
Poiché non c'è uno specifico vincolo, la scelta resta mia.
E per quale motivo? Anche se decidi di fare un isolamento all'esterno secondo te puoi farlo da 2cm?

4. Nei casi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, previsti all'articolo 3, comma 2, lettera c), numero 1), del decreto
legislativo, consistenti in opere che prevedono, a titolo esemplificativo e non esaustivo, rifacimento di pareti esterne, di
intonaci esterni, del tetto o dell'impermeabilizzazion delle coperture, si applica quanto previsto alle lettere seguenti:
a) per tutte le categorie di edifici, cosi' come classificati in base alla destinazione d'uso all'articolo 3 del decreto del
Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, i valore della trasmittanza termica (U) per le strutture opache verticali, a ponte
termico corretto, delimitanti il volume riscaldato ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento, deve essere inferiore o uguale a quello riportato nella tabella 2.1 al punto 2 dell'allegato C al decreto legislativo, in funzione della fascia climatica di riferimento.
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girondone
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da girondone »

Poco ma sicuro
gioperla
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da gioperla »

SuperP ha scritto:
gioperla ha scritto:Non sono d'accordo.
Poiché non c'è uno specifico vincolo, la scelta resta mia.
E per quale motivo? Anche se decidi di fare un isolamento all'esterno secondo te puoi farlo da 2cm?

4. Nei casi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, previsti all'articolo 3, comma 2, lettera c), numero 1), del decreto
legislativo, consistenti in opere che prevedono, a titolo esemplificativo e non esaustivo, rifacimento di pareti esterne, di
intonaci esterni, del tetto o dell'impermeabilizzazion delle coperture, si applica quanto previsto alle lettere seguenti:
a) per tutte le categorie di edifici, cosi' come classificati in base alla destinazione d'uso all'articolo 3 del decreto del
Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, i valore della trasmittanza termica (U) per le strutture opache verticali, a ponte
termico corretto, delimitanti il volume riscaldato ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento, deve essere inferiore o uguale a quello riportato nella tabella 2.1 al punto 2 dell'allegato C al decreto legislativo, in funzione della fascia climatica di riferimento.

Condivido quello che dice la norma, ma il fatto che inserisca degli interventi per i quali vale l'obbligo, vuol dire che ce ne sono altri per cui tale obbligo non c'è.
Il discorso non è legato all'opportunità di fare o meno un intervento, ma all'obbligo/non obbligo.
SuperP
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da SuperP »

SuperP ha scritto:a titolo esemplificativo e non esaustivo,
gioperla ha scritto:Condivido quello che dice la norma, ma il fatto che inserisca degli interventi per i quali vale l'obbligo, vuol dire che ce ne sono altri per cui tale obbligo non c'è.Il discorso non è legato all'opportunità di fare o meno un intervento, ma all'obbligo/non obbligo.
Sarà che non sono un cultore della lingua italiana, ma in "esemplificativo e non esaustivo" leggo TUTTO.
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arkanoid
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da arkanoid »

gio stai dicendo che i termotecnici italiani sono stati dei p***a per otto anni....prendilo per buono, è obbligatorio :wink:
redigere redigere redigere
girondone
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da girondone »

vuol dire che ce ne sono altri per cui tale obbligo non c'è.



esatto

quando non isoli
gioperla
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da gioperla »

SuperP ha scritto:
SuperP ha scritto:a titolo esemplificativo e non esaustivo,
gioperla ha scritto:Condivido quello che dice la norma, ma il fatto che inserisca degli interventi per i quali vale l'obbligo, vuol dire che ce ne sono altri per cui tale obbligo non c'è.Il discorso non è legato all'opportunità di fare o meno un intervento, ma all'obbligo/non obbligo.
Sarà che non sono un cultore della lingua italiana, ma in "esemplificativo e non esaustivo" leggo TUTTO.
Non sono d'accordo in quanto se come esemplificativo è indicato un intervento come il "rifacimento delle pareti, degli intonaci esterni" io lo interpreto come un valore minimo, ossia se fai di meno non sei obbligato (vedi tinteggio o ripresa di intonaci), altrimenti sarebbe stato sufficiente dire: "ogni qualvolta si interviene su una parete occorre......" che è cosa ben diversa.
Altrimenti saresti obbligato a rispettare la norma anche se decidi di mettere un cartongesso all'interno, per creare un disegno variegato della parete.
giotisi
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da giotisi »

se fai una manutenzione ordinaria....
.... ma se fai una ristrutturazione o una manutenzione straordinaria... devi rispettare il minimo di tabella.

Se porto dal meccanico il mio Landini1974 per rifare le fasce, nessuno mi chiede che diventi Euro0 .. ma se compro una macchina nuova.. si.
SuperP
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da SuperP »

gioperla ha scritto:Non sono d'accordo in quanto se come esemplificativo è indicato un intervento
esemplificativo ma non esaustivo...
Cmq non voglio certo convincerti.. ci mancherebbe.
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Cortex
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da Cortex »

Conoscete per caso deroghe particolari per gli edifici vincolati? devo isolare dall'interno un edificio storico vincolato e non riesco a rientrare nemmeno con la deroga del punto 1.4.3 dei requisiti minimi.
simcat
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da simcat »

Cortex ha scritto: mer apr 05, 2023 10:46 Conoscete per caso deroghe particolari per gli edifici vincolati? devo isolare dall'interno un edificio storico vincolato e non riesco a rientrare nemmeno con la deroga del punto 1.4.3 dei requisiti minimi.
Il Decreto parla chiaro nel caso degli edifici vincolati: devi fare quello che non rappresenta una alterazione non accettabile, poi sei esonerato.
Questo limite te lo deve dare la Soprintendenza o almeno chi si occupa della pratica edilizia/architettonica.
Ronin
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da Ronin »

Ronin ha scritto: gio ott 17, 2013 22:14 la scelta più intelligente è stata quella effettivamente attuata: si tratta di un meccanismo che non ha fin qui comportato nessun costo per lo stato, grazie all'emersione dell'evasione, ma benessere e vantaggi per tutti (è stato possibile elevarlo al 65% proprio in virtù della spalmatura decennale, che grazie all'inflazione consente allo stato di erogare in 10 anni più soldi in termini nominali di quelli che incassa all'anno 1). configurazioni più "concentrate" del meccanismo avrebbero costretto lo stato a cancellarlo (perché non in grado di sostenerne i costi, nell'attuale situazione di ristrettezza di bilancio).

al contrario di quel che pensi si tratta di un meccanismo studiato e calibrato negli anni in modo estremamente raffinato, su di un equilibrio sottile capace di autosostenersi generando gli introiti che lo devono ripagare negli anni (altrimenti, i soldi per finanziarlo semplicemente non ci sarebbero stati), e autolimitante per evitare il rischio-bolla (per esempio avutosi con il conto energia, che per certi versi gli somiglia molto), e che per di più ha ottenuto anche il risultato di contenere in se potenti elementi di equità fiscale e di scoraggiamento dell'evasione.
basta confrontare il "successo" del CE termico (che realizza il "pochi, maledetti e subito" che tu chiedi) per rendersene conto.
mamma mia, ragazzi, 17 ottobre 2013... :roll:
simcat
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Re: limiti per isolamento da interno

Messaggio da simcat »

Praticamente.... un profeta :D
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