chiarimento su funzionamento circolatore

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franco
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chiarimento su funzionamento circolatore

Messaggio da franco »

Ciao, vi chiedo scusa ma vorrei un chiarimento sul diagramma del circolatore di una caldaia.
In particolare il diagramma si interrompe a circa H 2m e Q 1.2 m3/h.
Dalle perdite di carico dell'impianto ho meno di 2m (ho la caldaia collegata ad un compensatore). Vorrei capire:

1. Come si interpreta il tratto non visualizzato: posso considerare che il grafico continua in verticale e quindi, per 0<h<2m la portata sara' sempre 1.2?

2. La pompa puo' comunque lavorare nel tratto non visualizzato?

3. Anche se il mio circuito varia (sposto il compensatore in un'altra sede) finche' le perdite di carico non superano 2 m. avro' la stessa portata?

Grazie
Franco
r.gaetano fabio, genova
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Re: chiarimento su funzionamento circolatore

Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

Nei diagrammi H-Q delle pompe ci sono 3 aspetti distinti che vanno considerati:

1. rappresentazione commerciale: Un costruttore che produce più circolatori tende sempre a presentare la propria gamma su un unico diagramma, rappresentando solo le curve che tra un modello e l'altro rappresentano la scelta migliore in termini di efficienza, ovvero costo/prestazioni. Generalmente puoi spingerti anche oltre la curva rappresentata, che risulta sovrapposta da un'altra curva, ma stai sicuro che se il Costruttore non lo ha disegnato è perchè ti consiglia di scegliere il modello con la curva evidenziata. Tieni presente che se disponi di una pompa a velocità variabile anzichè a velocità fissa si possono creare teoricamente infinite curve che in pratica determinano un'area di lavoro.
2.rappresentazione reale: è quella che pur rappresentando il singolo diagramma della pompa spesso non include gli estremi dato che questi (vedi punto seguente) non sono praticabili;
3. rappresentazione teorica: è quella che prevede il diagramma di funzionamento completo dall'Intersezione con l'asse delle ordinate (massima prevalenza e portata nulla) fino all'intersezione con l'asse delle ascisse (massima portata con prevalenza nulla), come vorresti tu.
Però già dalla condizione di funzionamento che si ha nei limiti estremi avrai capito che si tratta di condizioni puramente teoriche che in un impianto reale non hanno senso.
Infatti per raggiungere la prevalenza pari a zero dovresti eliminare il circuito idraulico (assenza di perdite di carico) così come per avere la portata nulla dovresti avere la pompa in funzione ma il circuito (valvola) intercettato.

Come vedi non ha proprio senso disegnare l'intero diagramma.

In ogni caso quando scegli un circolatore (il termine pompa è improprio) controlla che il punto di lavoro non abbia un rendimento troppo scadente.
Inoltre se l'impianto è già esistente e dispone già di un circolatore utilizzalo come strumento di misura per determinare la caratteristica Z-Q (curva impianto), ti potrà essere utile per il corretto dimensionamento H-Q del nuovo circolatore.

Anche se il mio circuito varia (sposto il compensatore in un'altra sede) finche' le perdite di carico non superano 2 m. avro' la stessa portata?
PS: non devi spostare nulla (le perdite di carico totali sarebbero le stesse) ma al più devi creare una perdita di carico accidentale (sistema dissipativo, generalmente si utilizza una valvola di bilanciamento) oppure variare la velocità di rotazione del circolatore.
E poi se pensi che sia la pompa a determinare il punto di funzionamento ti sbagli di grosso: ragioni ancora in termini teorici.
La pompa in realtà si adatta all'impianto, ovvero accade questo: il funzionamento della pompa determina una portata che sarà dipendente dalle resistenze che il circuito genera a quella portata (bel casino vero?).
In sostanza Z (perdita di carico generata) fissa il valore di prevalenza H (ovvero H e Z sono equivalenti come valore numerico) e con quel valore avrai la Q che il costruttore riporta nel suo diagramma sperimentale.
Gli esperti di idraulica direbbero che il punto di lavoro è l'intersezione della curva Z-Q con la curva H-Q.
rgf
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