cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
Moderatore: Edilclima
cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
Caso di sostituzione di un generatore di calore (caldaietta sotto i 35 kW). L'impianto gas che serve la caldaia passa chissà dove ed è realizzato chissà come. E' sufficiente che l'installatore esegua la prova di tenuta della tubazione del gas o deve rifare l'impianto gas ex novo secondo le norme attuali?
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
Secondo me:
- Rispetto della norma UNI 10738:2012;
- Attestazione che l'impianto risponde ai criteri essenziali di sicurezza ai fini della pubblica incolumità, limitatamente alle prove e ai rilievi effettuabili.
Anche se io installatore che mi rendo conto che l'impianto potrebbe essere minimamente "pericoloso" preferirei non fare il lavoro.
Sulla dichiarazione 37/08 bisogna barrare: X controllato l’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge.
- Rispetto della norma UNI 10738:2012;
- Attestazione che l'impianto risponde ai criteri essenziali di sicurezza ai fini della pubblica incolumità, limitatamente alle prove e ai rilievi effettuabili.
Anche se io installatore che mi rendo conto che l'impianto potrebbe essere minimamente "pericoloso" preferirei non fare il lavoro.
Sulla dichiarazione 37/08 bisogna barrare: X controllato l’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge.
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
sono d'accordo... le norme di verifica che si sono succedute nel tempo (10845, 11137 e la recente 10738) servono proprio a questo, dare parametri sulla base dei quali poter dire NON che l'impianto è a norma, ma che rispetta le minime condizioni di sicurezza (tenuta, aerazione, ventilazione, scarico fumo, idoneità locali)... altrimenti ogni volta che si "tocca" un impianto bisognerebbe rifarlo tutto... certo ai fini della sicurezza sarebbe l'ideale, ma da un punto di vista economico sarebbe insostenibilebimbo ha scritto:Secondo me:
- Rispetto della norma UNI 10738:2012;
- Attestazione che l'impianto risponde ai criteri essenziali di sicurezza ai fini della pubblica incolumità, limitatamente alle prove e ai rilievi effettuabili.
Anche se io installatore che mi rendo conto che l'impianto potrebbe essere minimamente "pericoloso" preferirei non fare il lavoro.
Sulla dichiarazione 37/08 bisogna barrare: X controllato l’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge.
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
TRATTO DA ATTI DI UN CONVEGNO!
Il Ministero, a seguito di specifico quesito, ha stabilito che se i lavori necessari per l’adeguamento superano il 50% del valore venale dell’impianto (esclusi gli apparecchi), è necessario rifare l’impianto seguendo le norme della UNI CIG 7129/92 e quindi rilasciare la Dichiarazione di Conformità; viceversa, è possibile eseguire i piccoli lavori di adeguamento secondo quanto richiesto dalla 10738 e rilasciare la Scheda.
Il Ministero, a seguito di specifico quesito, ha stabilito che se i lavori necessari per l’adeguamento superano il 50% del valore venale dell’impianto (esclusi gli apparecchi), è necessario rifare l’impianto seguendo le norme della UNI CIG 7129/92 e quindi rilasciare la Dichiarazione di Conformità; viceversa, è possibile eseguire i piccoli lavori di adeguamento secondo quanto richiesto dalla 10738 e rilasciare la Scheda.
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
convegno di quando?
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
Quesito di quando? In risposta dove? (e via discorrendo in stile "I litigiosi" dei Soliti Idioti)
Inoltre: chi stabilisce il "valore venale"? Al nuovo? Per la ricostruzione oggi? Considerando la vetustà dell'impianto?
Inoltre: chi stabilisce il "valore venale"? Al nuovo? Per la ricostruzione oggi? Considerando la vetustà dell'impianto?
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
si, il Ministro per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato con Lettera Circolare 18 novembre 1998, Prot. n. 759196 (la trovate qui http://eds.immergas.com/media/lc-759196 ... 18-98_.pdf) diede quel parametro. Si tenga presente però che fondamentalmente è una circolare esplicativa al DPR 218/98 il quale ha cessato la sua ragione di esistere il 31/12/98, dal momento che quello era il termine ultimo (mai più prorogato) per controllare ed eventualmente adeguare gli impianti gas realizzati prima del marzo 90. Di base il concetto è comunque valido... se per adeguare devo fare cose "di poco conto" (esempio: allargare una apertura di aerazione o ventilazione) allora si tratta di un adeguamento... se ho una tubazione sottotraccia che a seguito di verifica perde, e solo per troavre la perdita mi tocca tirare fuori tutta la tubazione, allora a quel punto rifaccio tutto, applico la norma di riferimento (7131 e quindi 7129/08) e rilascio dichiarazione di conformità e non di rispondenza.bimbo ha scritto:TRATTO DA ATTI DI UN CONVEGNO!
Il Ministero, a seguito di specifico quesito, ha stabilito che se i lavori necessari per l’adeguamento superano il 50% del valore venale dell’impianto (esclusi gli apparecchi), è necessario rifare l’impianto seguendo le norme della UNI CIG 7129/92 e quindi rilasciare la Dichiarazione di Conformità; viceversa, è possibile eseguire i piccoli lavori di adeguamento secondo quanto richiesto dalla 10738 e rilasciare la Scheda.
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
tigers ha scritto:Quesito di quando? In risposta dove? (e via discorrendo in stile "I litigiosi" dei Soliti Idioti)
citazione fantastica
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
Capita moltissime volte che un cliente richieda la sostituzione della caldaia, non abbia alcun documento della caldaia esistente o magari ha il libretto, ma alcuna dichiarazione di conformità dell'installatore. Ti trovi quindi di fronte ad una caldaia da cambiare che magari è stata installata a fine anni 90 dove però l'impianto gas è verosimilmente realizzato in ferro zincato filettato e distribuito o sotto traccia o comunque celato in chissà quale mascheramento.
Ora se basta la prova di tenuta (dal p.to di vista normativo) e la distribuzione dell'impianto gas rimane là, la sostituzione della caldaia ha un costo.
Se la prova di tenuta non è sufficiente, il rifacimento dell'impianto gas può anche superare l'importo del cambio di caldaia.
Una cosa è nera o è bianca.....qua in Italia le cose sono sempre grigie.....
Ora se basta la prova di tenuta (dal p.to di vista normativo) e la distribuzione dell'impianto gas rimane là, la sostituzione della caldaia ha un costo.
Se la prova di tenuta non è sufficiente, il rifacimento dell'impianto gas può anche superare l'importo del cambio di caldaia.
Una cosa è nera o è bianca.....qua in Italia le cose sono sempre grigie.....
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
anche per imp dopo il 90 non si trova quasi mai la dico e se c'è è solo un foglio...
ma qui da me nessuno si pone il problema .....
ma qui da me nessuno si pone il problema .....
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
beh diciamo che con il DM 37/08 e la 10738/2012 la cosa dovrebbe essere chiara: cambio la caldaia e faccio la DI.CO. solo su quella, per il resto dell'impianto faccio le verifiche di cui alla 10738 (tenuta tubazione, adeguatezza materiali visibili, scarico fumi, idoneità locale comprese aerazione e ventilazione) e rilascio DI.RI. (che a quel punto diventa un allegato alla DI.CO. della caldaia). Poi è ovvio che se l'impianto non tiene, se i materiali non sono idonei, se insomma tutto quello che c'è a monte della caldaia non è sicuro secondo i parametri della 10738, allora bisogna dirlo al cliente e se non vuole far niente, per l'installatore ci sono tre strade: prima - non si fa il lavoro (OPZIONE CONSIGLIATA)... seconda - fare il lavoro nottetempo con il favore delle tenebre, eliminando eventuali testimoni e scappare (dopo essersi fatti pagare in contanti in banconote non segnate e di piccolo taglio) senza rilasciare la DI.CO.... terza: fare il lavoro e rilasciare la DI.CO. per la caldaia preparando però nel frattempo le arance nel caso in cui dovesse succedere qualcosa... quartum non daturDonzauker ha scritto:Capita moltissime volte che un cliente richieda la sostituzione della caldaia, non abbia alcun documento della caldaia esistente o magari ha il libretto, ma alcuna dichiarazione di conformità dell'installatore. Ti trovi quindi di fronte ad una caldaia da cambiare che magari è stata installata a fine anni 90 dove però l'impianto gas è verosimilmente realizzato in ferro zincato filettato e distribuito o sotto traccia o comunque celato in chissà quale mascheramento.
Ora se basta la prova di tenuta (dal p.to di vista normativo) e la distribuzione dell'impianto gas rimane là, la sostituzione della caldaia ha un costo.
Se la prova di tenuta non è sufficiente, il rifacimento dell'impianto gas può anche superare l'importo del cambio di caldaia.
Una cosa è nera o è bianca.....qua in Italia le cose sono sempre grigie.....
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
Mi sono giusto appena iscritto ad un corso sulla nuova UNI 10738 e spero di riuscire a procurami presto anche la norma.
Re: cambio la caldaia...ma l'impianto gas?
grifo68 ha scritto:beh diciamo che con il DM 37/08 e la 10738/2012 la cosa dovrebbe essere chiara: cambio la caldaia e faccio la DI.CO. solo su quella, per il resto dell'impianto faccio le verifiche di cui alla 10738 (tenuta tubazione, adeguatezza materiali visibili, scarico fumi, idoneità locale comprese aerazione e ventilazione) e rilascio DI.RI. (che a quel punto diventa un allegato alla DI.CO. della caldaia). Poi è ovvio che se l'impianto non tiene, se i materiali non sono idonei, se insomma tutto quello che c'è a monte della caldaia non è sicuro secondo i parametri della 10738, allora bisogna dirlo al cliente e se non vuole far niente, per l'installatore ci sono tre strade: prima - non si fa il lavoro (OPZIONE CONSIGLIATA)... seconda - fare il lavoro nottetempo con il favore delle tenebre, eliminando eventuali testimoni e scappare (dopo essersi fatti pagare in contanti in banconote non segnate e di piccolo taglio) senza rilasciare la DI.CO.... terza: fare il lavoro e rilasciare la DI.CO. per la caldaia preparando però nel frattempo le arance nel caso in cui dovesse succedere qualcosa... quartum non daturDonzauker ha scritto:Capita moltissime volte che un cliente richieda la sostituzione della caldaia, non abbia alcun documento della caldaia esistente o magari ha il libretto, ma alcuna dichiarazione di conformità dell'installatore. Ti trovi quindi di fronte ad una caldaia da cambiare che magari è stata installata a fine anni 90 dove però l'impianto gas è verosimilmente realizzato in ferro zincato filettato e distribuito o sotto traccia o comunque celato in chissà quale mascheramento.
Ora se basta la prova di tenuta (dal p.to di vista normativo) e la distribuzione dell'impianto gas rimane là, la sostituzione della caldaia ha un costo.
Se la prova di tenuta non è sufficiente, il rifacimento dell'impianto gas può anche superare l'importo del cambio di caldaia.
Una cosa è nera o è bianca.....qua in Italia le cose sono sempre grigie.....
straquoto
ma qui è molto diffusa la seconda che hai detto