Destinazione Albergo
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Destinazione Albergo
Ciao devo redigere un ACE per un edificio con destinazione Albergo - categoria E1(3)
Svolgendo il calcolo con qualunque software commerciale, (ho provato con 3 per sicurezza) il risultato della prestazione energetica è in kWh/m3.
Invece inserendo i dati nel SICEE, questo li legge in kWh/m2 (ossia come per gli appartamenti) ed anche lo stesso Certificato energetico riporta i dati in kWh/m2.
E' un bel problema, perchè se metto il fabbisogno in kWh/m3, ad esempio 40, e il SICEE lo interpreta in kWh/m2 alla fine ottengo una classe energetica "fantastica" (tipo B).
Allora cosa dovrei fare? Trasformarlo in kWh/m2, infatti a quel punto l'Epgl e la classe energetica sono corretti, in riferimento alle caratteristiche del fabbricato. Però certo che la cosa mi suona strana. Ho provato allora ad interpellare la Regione e la risposta è stata:
"in merito al suo quesito si precisa quanto segue.
Come stabilito dalla normativa nazionale e regionale vigente in materia di certificazione energetica degli edifici, "nel caso di edifici residenziali tutti gli indici sono espressi in kWh/m2*anno, nel caso di altri edifici tutti gli indici sono espressi in kWh/m3*anno".
Nel SICEE, nelle descrizioni degli indici sono indicate entrambe le unità di misura in modo da permettere al certificatore di inserire il dato corretto (kWh/m2*anno o kWh/m3*anno) sulla base della casistica."
Come dire arrangiati.
Voi come agireste?
Candido
Svolgendo il calcolo con qualunque software commerciale, (ho provato con 3 per sicurezza) il risultato della prestazione energetica è in kWh/m3.
Invece inserendo i dati nel SICEE, questo li legge in kWh/m2 (ossia come per gli appartamenti) ed anche lo stesso Certificato energetico riporta i dati in kWh/m2.
E' un bel problema, perchè se metto il fabbisogno in kWh/m3, ad esempio 40, e il SICEE lo interpreta in kWh/m2 alla fine ottengo una classe energetica "fantastica" (tipo B).
Allora cosa dovrei fare? Trasformarlo in kWh/m2, infatti a quel punto l'Epgl e la classe energetica sono corretti, in riferimento alle caratteristiche del fabbricato. Però certo che la cosa mi suona strana. Ho provato allora ad interpellare la Regione e la risposta è stata:
"in merito al suo quesito si precisa quanto segue.
Come stabilito dalla normativa nazionale e regionale vigente in materia di certificazione energetica degli edifici, "nel caso di edifici residenziali tutti gli indici sono espressi in kWh/m2*anno, nel caso di altri edifici tutti gli indici sono espressi in kWh/m3*anno".
Nel SICEE, nelle descrizioni degli indici sono indicate entrambe le unità di misura in modo da permettere al certificatore di inserire il dato corretto (kWh/m2*anno o kWh/m3*anno) sulla base della casistica."
Come dire arrangiati.
Voi come agireste?
Candido
Re: Destinazione Albergo
Non provare con un qualunque sw commerciale, prova con Edilclima! (attendo compenso per questa botta di mkg). In EC700 E1(3) è su mq.
Re: Destinazione Albergo
Ediclima evidentemente si adegua alla stupidaggine del SICEE. Della serie: volete la luna? e noi ve la diamo!
Comunque so di almeno un altro programma oltre EC700 che calcola a mq.
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Re: Destinazione Albergo
Ho controllato, anche Docet pro calcola in kWh/m2.
Boh mi adeguerò anche io a quello che chiede il Sicee, però un pò di omogeneità anche fra i software non guasterebbe.
Boh mi adeguerò anche io a quello che chiede il Sicee, però un pò di omogeneità anche fra i software non guasterebbe.
Re: Destinazione Albergo
Non mi pare una invezione piemontese. Le LG, per il residenziale, parlano di mc solo nei collettivi: caserme, conventi, galere, senato, parlamento... cioè i brutti posti. EC distigue infatti due tipi di E1.1 (altra sviolinata... attendo almeno aggiornamenti gratuiti )
Re: Destinazione Albergo
Sì, peccato che alberghi e pensioni non siano residenziale (come ben sanno le immobiliari...). D'altronde la stessa classificazione del dpr412 non li identifica come tale.
Re: Destinazione Albergo
Riprendo l'argomento per un quesito.
Stante le summenzionate indicazioni delle linee guida circa la definizione di residenziale, a vostro avviso le medesime distinzioni vanno applicate anche al termine "residenziale" delle uni ts? Ovvero: paragrafo 12.1.1 della parte 1, in caso di ventilazione naturale assumo 0,3 vol/h per tutti gli edifici della categoria E.1 "ad esclusione di conventi case di pena e caserme"?
Il dubbio mi viene dal fatto che mi sembra sciocco considerare 0,3 per un albergo e invece ricambi da 10339 (sia pure con affollamenti al 60%) per un convento... ma è anche vero che quella citata, nonostante la premessa reciti "ai fini delle presenti linee guida..", è l'unica definizione di residenziale che ho trovato in tutta la normativa energetica.
Stante le summenzionate indicazioni delle linee guida circa la definizione di residenziale, a vostro avviso le medesime distinzioni vanno applicate anche al termine "residenziale" delle uni ts? Ovvero: paragrafo 12.1.1 della parte 1, in caso di ventilazione naturale assumo 0,3 vol/h per tutti gli edifici della categoria E.1 "ad esclusione di conventi case di pena e caserme"?
Il dubbio mi viene dal fatto che mi sembra sciocco considerare 0,3 per un albergo e invece ricambi da 10339 (sia pure con affollamenti al 60%) per un convento... ma è anche vero che quella citata, nonostante la premessa reciti "ai fini delle presenti linee guida..", è l'unica definizione di residenziale che ho trovato in tutta la normativa energetica.
Re: Destinazione Albergo
a mio parere, salvo diverse indicazioni, per residenziale si intende un luogo adatto affinchè individui possano, stabilmente o temporaneamente, risiedere, abitare, dimorare, alloggiare ed altri sinonimi come albergare. Quindi tutto l'E1 senza distinzioni.a vostro avviso le medesime distinzioni vanno applicate anche al termine "residenziale" delle uni ts
PS: credo che gli addetti delle pulizie degli alberghi, esperti di tanfo camerale, per certi ospiti, consiglierebbero 25 ricambi ora...
Re: Destinazione Albergo
Quel "salvo diverse indicazioni" significa che sei pertanto dell'opinione che quanto definito dalle linee guida, che crudelmente escludono dalla definizione di residenziale i poveri collegi, caserme etc., sia confinato alla pura applicazione delle medesime? E' un ipotesi che sposo volentieri, per quanto non suffragata da pareri (ingiustamente) più autorevoli dei nostri...ketenegh ha scritto:a mio parere, salvo diverse indicazioni, per residenziale si intende un luogo adatto affinchè individui possano, stabilmente o temporaneamente, risiedere, abitare, dimorare, alloggiare ed altri sinonimi come albergare. Quindi tutto l'E1 senza distinzioni.
Ciò assunto, torno a dire che in termini generali e salvo diverse indicazioni specifiche di qualche norma l'albergo non può considerarsi residenziale, ed adduco 3 indizi:
- le definizioni delle categorie del dpr 412
- il codice civile
- questo documento della Regione Lazio http://www.regione.lazio.it/binary/rl_u ... colare.pdf
Ti convince?
Re: Destinazione Albergo
Ti stai perdendo tra mille pensieri.
Articolo 3 del DPR 412:
E.1 Edifici adibiti a RESIDENZA E ASSIMILABILI:
E.1 (1) ....
E.1 (2) ....
E.1 (3) ... ALBERGO...
Dato che stai facendo calcoli di risparmio energetico il tuo riferimento non è legato al buon senso o alle norme urbanistiche, ma solo alla legge 10 e al 192 (e quindi al DPR 412). Devi parlare il suo linguaggio.
Per il 412 gli alberghi sono residenze e si calcolano a mq.
Articolo 3 del DPR 412:
E.1 Edifici adibiti a RESIDENZA E ASSIMILABILI:
E.1 (1) ....
E.1 (2) ....
E.1 (3) ... ALBERGO...
Dato che stai facendo calcoli di risparmio energetico il tuo riferimento non è legato al buon senso o alle norme urbanistiche, ma solo alla legge 10 e al 192 (e quindi al DPR 412). Devi parlare il suo linguaggio.
Per il 412 gli alberghi sono residenze e si calcolano a mq.
Re: Destinazione Albergo
Per il 412 gli alberghi, non sono residenza, sono "assimilabili"; e non si calcola(va)no a mq, ma a mc come tutti gli altri edifici, abitazioni comprese.Spd ha scritto:Per il 412 gli alberghi sono residenze e si calcolano a mq.
La differenziazione tra mq e mc l'ha introdotta per la prima volta il 192, naturalmente abrogando i relativi articoli del 412; nel fare questa demarcazione, ripresa poi da linee guida ace etc. si parla di "edifici residenziali della classe E1" mentre sarebbe più corretto dire "edifici residenziali e assimilabili della classe E1", per mantenere la definizione concettuale di "residenza" secondo il dizionario italiano, il codice civile etc.
Detto questo, cosa andasse calcolato a mq e cosa a mc è stato chiarito fin dall'inizio di questo topic; il mio dubbio era legato all'applicare alle uni ts 11300, capitolo ventilazione, i medesimi distinguo delle leggi, cosa sulla quale sono già state espresse opinioni, e altre sono gradite.
Ultima modifica di mat il lun set 10, 2012 17:46, modificato 1 volta in totale.
Re: Destinazione Albergo
io un alberghetto in liguria lo avevo fatto in m3
Re: Destinazione Albergo
Sei troppo preciso.
Assodato che oggi si va a mq, e che gli alberghi sono assimilabili, il mio parere è che la classificazione del DPR 412 rende plausibile adottare gli 0.3 vol/h indicati dalla vecchia 11300-1 là dove c'è solo la ventilazione naturale.
Rileggendo il paragrafo 12.1.1 però, e tenendo conto che quasi tutti gli alberghi hanno l'estrazione forzata dai bagni (impianto a singolo flusso) propenderei per l'applicazione della formula 21, zonizzando l'albergo in modo tale da applicare tale portata alle camere e non agli ambienti che ne sono sprovvisti, dove riandrei con gli 0.3.
Indubbiamente è uno di quei casi dove è il progettista che deve fare delle valutazioni attendibili, in quanto la norma non può coprire tutti i casi.
Assodato che oggi si va a mq, e che gli alberghi sono assimilabili, il mio parere è che la classificazione del DPR 412 rende plausibile adottare gli 0.3 vol/h indicati dalla vecchia 11300-1 là dove c'è solo la ventilazione naturale.
Rileggendo il paragrafo 12.1.1 però, e tenendo conto che quasi tutti gli alberghi hanno l'estrazione forzata dai bagni (impianto a singolo flusso) propenderei per l'applicazione della formula 21, zonizzando l'albergo in modo tale da applicare tale portata alle camere e non agli ambienti che ne sono sprovvisti, dove riandrei con gli 0.3.
Indubbiamente è uno di quei casi dove è il progettista che deve fare delle valutazioni attendibili, in quanto la norma non può coprire tutti i casi.