documentaz al cliente
Moderatore: Edilclima
documentaz al cliente
cosa mi dite su questa cosa?
il decreto come adempimenti dice:
- procurarsi asseveraz ec....
- spedire all A e all E entro....
-. conservare bonifi....
ecc
in realtà non dice neanche di consservare una copia cartacea dei due allegati ma sarebbe assurdo!
vengo all domanda:
consegnate al cliente oltre all copia dei due allegati anche i calcoli (con il metodo che avete dichiarto di usare dell allegato A) ovvero una relazione tipo legge 10 senza firme e dichiaraz di rispondenza, con una planimetria, stratigrafie ecc?
oppure date solo quei tre floglietti! cosi la gente dirà : ladro 400 € per tre fogli di carta?
il decreto come adempimenti dice:
- procurarsi asseveraz ec....
- spedire all A e all E entro....
-. conservare bonifi....
ecc
in realtà non dice neanche di consservare una copia cartacea dei due allegati ma sarebbe assurdo!
vengo all domanda:
consegnate al cliente oltre all copia dei due allegati anche i calcoli (con il metodo che avete dichiarto di usare dell allegato A) ovvero una relazione tipo legge 10 senza firme e dichiaraz di rispondenza, con una planimetria, stratigrafie ecc?
oppure date solo quei tre floglietti! cosi la gente dirà : ladro 400 € per tre fogli di carta?
bel quesito.
Dal punto di vista legale non dovrei allegare i calcoli.
Però, adoperando un software consolidato, allego quella ventina di pagine contenenti i risultati e le impostazioni, per far capire il lavoro effettuato e spiegare meglio i valori ottenuti.
Compilo bene la lista delle raccomandazioni (con tempi di ritorno, stime sommarie dei costi, VAN) e invito il cliente a effettuare anche gli altri interventi.
Allego poi delle indicazioni sul significato dei valori e dei termini (che significa kWh/anno? 50 è un valore alto, basso? quanto consumo?) altrimenti incomprensibili a chi non è del mestiere.
Spiego poi diffusamente che tali valori sono CONVENZIONALI (calcolati con 20° interni 24 ore al giorno) e non reali.
Gli lascio delle brochure sull'argomento.
Rimando infine alle pubblicazioni dell'ENEA.
Dal punto di vista legale non dovrei allegare i calcoli.
Però, adoperando un software consolidato, allego quella ventina di pagine contenenti i risultati e le impostazioni, per far capire il lavoro effettuato e spiegare meglio i valori ottenuti.
Compilo bene la lista delle raccomandazioni (con tempi di ritorno, stime sommarie dei costi, VAN) e invito il cliente a effettuare anche gli altri interventi.
Allego poi delle indicazioni sul significato dei valori e dei termini (che significa kWh/anno? 50 è un valore alto, basso? quanto consumo?) altrimenti incomprensibili a chi non è del mestiere.
Spiego poi diffusamente che tali valori sono CONVENZIONALI (calcolati con 20° interni 24 ore al giorno) e non reali.
Gli lascio delle brochure sull'argomento.
Rimando infine alle pubblicazioni dell'ENEA.
Mi pare che la documentazione tecnica da preparare per la pratica sia "tecnica" fino a un certo punto per cui visto le cifre in ballo non mi sembra il caso di fare cose extra ne fare del virtuosismo gratuito per scartoffie non richieste. Il tutto naturalmente prescinde da una professionalità di base che ci dev'essere comunque.
Io piuttosto trovo contradditorio il fatto che vengono incentivati incondizionatamente gli interventi di riqualificazione e poi ti chiedono un fac-simile di diagnosi energetica (da fare come?) da cui potrebbe risultare che per interventi tipo installazione solare termico x ACS o sostituzione di serramenti in edifici fatiscenti il risparmio che deriva dall'intervento nn giustifica la spesa sostenuta (che è detraibile). A mio giudizio avrebbero fatto meglio a considerare solo le asseverazioni come unico documento tecnico da allegare alla pratica, l'utente sarebbe stato più contento, i tecnici avrebbero perso meno tempo ed avrebbero chiesto parcelle commisurate alle prestazioni .......ma soprattutto i risultati finali in termini di rispamio energetico sarebbero stati gli stessi.
Io piuttosto trovo contradditorio il fatto che vengono incentivati incondizionatamente gli interventi di riqualificazione e poi ti chiedono un fac-simile di diagnosi energetica (da fare come?) da cui potrebbe risultare che per interventi tipo installazione solare termico x ACS o sostituzione di serramenti in edifici fatiscenti il risparmio che deriva dall'intervento nn giustifica la spesa sostenuta (che è detraibile). A mio giudizio avrebbero fatto meglio a considerare solo le asseverazioni come unico documento tecnico da allegare alla pratica, l'utente sarebbe stato più contento, i tecnici avrebbero perso meno tempo ed avrebbero chiesto parcelle commisurate alle prestazioni .......ma soprattutto i risultati finali in termini di rispamio energetico sarebbero stati gli stessi.
sottoscrivo tutto completamente !
posso chiederti se ti va di dirlo, quando prendi per la sotituz infissi e/o sostituz caldaia cond e valvole termostatiche per un appartamento 80/100 mq con impianto autonomo?
indicando se puoi il servizio che dai: ovvero rilievi ecc... all A ell E
grazie mille comunque
posso chiederti se ti va di dirlo, quando prendi per la sotituz infissi e/o sostituz caldaia cond e valvole termostatiche per un appartamento 80/100 mq con impianto autonomo?
indicando se puoi il servizio che dai: ovvero rilievi ecc... all A ell E
grazie mille comunque
Hai centrato il punto. Il nostro lavoro è proprio quello di indirizzare il cliente verso gli interventi più convenienti; se poi si vuole cambiare anche gli infissi per altre ragioni, nulla di male.HUGO ha scritto: ... fac-simile di diagnosi energetica (da fare come?) da cui potrebbe risultare che per interventi tipo installazione solare termico x ACS o sostituzione di serramenti in edifici fatiscenti il risparmio che deriva dall'intervento nn giustifica la spesa sostenuta (che è detraibile)
Ricordo sempre che c'è il 36%: nessun tecnico o quasi, minori risparmi.
Con questi interventi si parla anche di TEMPO DI RITORNO dell'investimento, e cioè di effettivi risparmi nei costi: non è una pratica.
Parlerei di riqualificazione energetica ma anche di riqualificazione dei tecnici, che sarebbe gratificante dopo esser passati per evasori, esosi e passacarte.
Sono d'accordo sull'indirizzare il cliente verso interventi più convenienti .....anche non in regime di "incentivazioni" selvagge, ma se poi le ragioni che spingono gli investimenti sono la detrazione del 55% una tantum su spese che hanno un tempo di pay-back inaccettabile e che non sarebbero state intraprese senza l'agevolazione beh..cosa vuoi che ti dica. Il 36% si recupera in 10 anni, il 55% in tre, non è esattamente la stessa cosa. Relativamente alla "pratica" del 55% (io continuo a chiamarla così) non vedo dove si parla di tempi di ritorno degli investimenti, si chiede solo una stima del risparmio annuo previsto in Kwh in seguito all'intervento punto e basta.
Io parlerei oltre che di riqualificazione energetica e di riqualificazione dei tecnici anche di riqualificazione degli organi legislativi che con le loro norme cerchiobottiste e volutamente fumose squalificano i tecnici e sviliscono concetti che meriterebbero altri contesti che l'allegato A e l'allegato E ( e basta co' sti Allegati)
Io parlerei oltre che di riqualificazione energetica e di riqualificazione dei tecnici anche di riqualificazione degli organi legislativi che con le loro norme cerchiobottiste e volutamente fumose squalificano i tecnici e sviliscono concetti che meriterebbero altri contesti che l'allegato A e l'allegato E ( e basta co' sti Allegati)
Allegato A punto 31 Lista delle raccomandazioni:HUGO ha scritto:Relativamente alla "pratica" del 55% (io continuo a chiamarla così) non vedo dove si parla di tempi di ritorno degli investimenti, si chiede solo una stima del risparmio annuo previsto in Kwh in seguito all'intervento punto e basta.
- Indicazione dei potenziali interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche con una loro valutazione sintetita in termini costi benefici.
stimp
"Lista delle raccomandazioni"
Dal DM di febbraio:
(nel testo) "Indicazione dei potenziali interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche con una loro valutazione sintetica in termini di COSTI BENEFICI"
(nella nota) "Elencare i possibili interventi .... tecnicamente ed ECONOMICAMENTE applicabili ... "
Dalla direttiva EPBD (art. comma 2:
"l'attestato è corredato di raccomandazioni per il miglioramento del rendimento energetico in termini di costi-benefici"
Dal prEN 15603 (indicazioni da mettere nella lista degli interventi)
j) Improvement measures:
1) list of measures, grouped by packages when appropriate;
2) effect of each measure or package of measures on the energy performance;
3) if required, cost effectiveness of the measures or packages.
NOTE: The cost effectiveness of measures is not within the scope of this standard.
In sostanza è richiesto un'analisi economica (di massima certo). Poi puoi usare gli indicatori che vuoi. Solo in questo modo sei in grado di spiegare i vantaggi, e giustificare il tuo costo. Nell'analisi economica entra anche il costo del tecnico (tra l'altro detraibile)
Io credo che dimostrare e quantificare al tuo cliente i possibili vantaggi conseguibili sia fattibile senza troppo sforzo, e sia per la categoria dei tecnici molto (ri)qualificante.
NB: Tutto ciò non è ancora fattibile con i programmi tipo Docet (usa i valori normalizzati), Best Class, Cened ..... e tutti quelli che fanno solo "certificazione".
Dal DM di febbraio:
(nel testo) "Indicazione dei potenziali interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche con una loro valutazione sintetica in termini di COSTI BENEFICI"
(nella nota) "Elencare i possibili interventi .... tecnicamente ed ECONOMICAMENTE applicabili ... "
Dalla direttiva EPBD (art. comma 2:
"l'attestato è corredato di raccomandazioni per il miglioramento del rendimento energetico in termini di costi-benefici"
Dal prEN 15603 (indicazioni da mettere nella lista degli interventi)
j) Improvement measures:
1) list of measures, grouped by packages when appropriate;
2) effect of each measure or package of measures on the energy performance;
3) if required, cost effectiveness of the measures or packages.
NOTE: The cost effectiveness of measures is not within the scope of this standard.
In sostanza è richiesto un'analisi economica (di massima certo). Poi puoi usare gli indicatori che vuoi. Solo in questo modo sei in grado di spiegare i vantaggi, e giustificare il tuo costo. Nell'analisi economica entra anche il costo del tecnico (tra l'altro detraibile)
Io credo che dimostrare e quantificare al tuo cliente i possibili vantaggi conseguibili sia fattibile senza troppo sforzo, e sia per la categoria dei tecnici molto (ri)qualificante.
NB: Tutto ciò non è ancora fattibile con i programmi tipo Docet (usa i valori normalizzati), Best Class, Cened ..... e tutti quelli che fanno solo "certificazione".
Per una sostituzione caldaia e installazione di pannelli solari in una villetta di 140 mq ho chiesto 500,00 €. Sono pochi, sono tanti?? Boh!!girondone ha scritto:posso chiederti se ti va di dirlo, quando prendi per la sotituz infissi e/o sostituz caldaia cond e valvole termostatiche per un appartamento 80/100 mq con impianto autonomo?
indicando se puoi il servizio che dai: ovvero rilievi ecc... all A ell E
Sono pochi se conti il tempo che impieghi, sono tanti se consideri che non serve a niente.
Capisco la necessita' del tecnico per gli interventi previsti dai commi 344 e 345, qualcuno dovra' consigliare e calcolare materiali, spessori isolanti o quant'altro.
Ma per gli altri interventi a cosa serve il tecnico ai fini del contributo, non devi raggiungere nessun limite prestazionale. E' gia' sottinteso che risparmi mettendo la caldaia a condensazione (forse) cambiando le finestre o mettendo i pannelli solari. Risparmi in termini di energia, in termini di soldi senza contributi sarebbero internenti inutili.
Come procedura ho effettuato il calcolo dell'fabbisogno di energia con il mio programma nella situazione prima e dopo l'intervento per valutare il risparmio annuo di energia. Ho inserito le dispersioni solo dell'involucro, non dei singoli locali
Poi allegato A, allegato E, asseverazione, ricerca certificati, ecc. Consegno al cliente anche la relazione con i calcoli
Secondo me lo Stato non sta finanziando la vendita di finestre o di caldaie, ma vuole incentivare il risparmio energetico e la riqualificazione.
Sta incentivando la diagnosi (semplificata, magari)!!!
PECCATO CHE NON L'ABBIA DETTO CHIARAMENTE.
Tra l'altro la sta incentivando esageratamente (senza controlli efficaci, comprendendo le opere civili).
Insomma, oggi l'utente sostituisce le finestre, ma sa già, perché glielo ha detto il tecnico nella lista delle raccomandazioni, che domani si potrà isolare la parete o la copertura o mettere le valvole sui locali esposti .... perché può conseguire dei risparmi. E FORSE scopre che non vale la pena spendere 320-350 €/mq per mettere una finestra incentivabile (tempo di ritorno di 25 anni).
Sta incentivando la diagnosi (semplificata, magari)!!!
PECCATO CHE NON L'ABBIA DETTO CHIARAMENTE.
Tra l'altro la sta incentivando esageratamente (senza controlli efficaci, comprendendo le opere civili).
Insomma, oggi l'utente sostituisce le finestre, ma sa già, perché glielo ha detto il tecnico nella lista delle raccomandazioni, che domani si potrà isolare la parete o la copertura o mettere le valvole sui locali esposti .... perché può conseguire dei risparmi. E FORSE scopre che non vale la pena spendere 320-350 €/mq per mettere una finestra incentivabile (tempo di ritorno di 25 anni).
Nel caso che ho citato che raccomandazioni posso dare.
La casa e' stata completamente ristrutturata nel 1993, secondo la Legge10, quindi mediamente isolata. Adesso, solo perche' ci sono i contributi, hanno messo la caldaia a condensazione, le valvole termostatiche sui radiatori, due pannelli solari e un bollitore solare.
Nella lista delle raccomandazioni ho scritto che gli interventi effettuati si ritengono sufficenti per conseguire il miglioramento dell'efficenza energetica.
La casa e' stata completamente ristrutturata nel 1993, secondo la Legge10, quindi mediamente isolata. Adesso, solo perche' ci sono i contributi, hanno messo la caldaia a condensazione, le valvole termostatiche sui radiatori, due pannelli solari e un bollitore solare.
Nella lista delle raccomandazioni ho scritto che gli interventi effettuati si ritengono sufficenti per conseguire il miglioramento dell'efficenza energetica.
Certo, se l'isolamento è stato posato, ed è stato posato correttamente, siamo in un caso dove resta poco da fare (fotovoltaico).
E lo segnalerai sulla lista delle raccomandazioni.
Al limite, si potrebbe fare un confronto tra i consumi reali (bollette) e quelli calcolati, per capire se vi sono problemi o comportamenti non ottimali.
E lo segnalerai sulla lista delle raccomandazioni.
Al limite, si potrebbe fare un confronto tra i consumi reali (bollette) e quelli calcolati, per capire se vi sono problemi o comportamenti non ottimali.
Spd ha scritto:Secondo me lo Stato non sta finanziando la vendita di finestre o di caldaie, ma vuole incentivare il risparmio energetico e la riqualificazione.
Sta incentivando la diagnosi (semplificata, magari)!!!
PECCATO CHE NON L'ABBIA DETTO CHIARAMENTE.
Tra l'altro la sta incentivando esageratamente (senza controlli efficaci, comprendendo le opere civili).
Insomma, oggi l'utente sostituisce le finestre, ma sa già, perché glielo ha detto il tecnico nella lista delle raccomandazioni, che domani si potrà isolare la parete o la copertura o mettere le valvole sui locali esposti .... perché può conseguire dei risparmi. E FORSE scopre che non vale la pena spendere 320-350 €/mq per mettere una finestra incentivabile (tempo di ritorno di 25 anni).
Parliamo seriamente:
- L'utente vuol fare delle opere di riqualificazione energetica ? OK
- Chiama un "supertecnico" che fa una diagnosi energetica seria con norme chiare e ben definite che emettera la relativa e congrua parcella (così sui forum non si vedranno più domande tipo: quanto devo chiedere per il 55%, io faccio questo ... tizio fa quello e chiede 100 €....caio fa quell'altro e ne chiede 1000 ...non se ne più)
- Sulla scorta della diagnosi, all'utente, senza troppa ulteriore burocrazia lo stato dovrebbe riconoscere anche più del 55% per interventi di una certa rilevanza per la comunità,
(non dimentichiamo che il 55% in tre anni per spese di una certa rilevanza è difficile da recuperare se non si ha un reddito abbastanza elevato, poichè non esiste il credito d'imposta)
Ma ditemi voi ad esempio che senso ha riconoscere il 55% di spesa per pannelli solari ACS x un edificio in zona E con Epi 250 kWh/mq anno.....Ah beh ma il cliente e lo stato lo sanno che se un domani si cappotta l'edificio e si cambiano i serramenti si avranno dei risparmi (magari quando non esiste più l'agevolazione).
Dalle mie parti c'è un detto : piuttosto di niente....è meglio piuttosto
Ed è questo a cui lo stato ha pensato quando ha deciso di far partire tutta questa storia del 55% ( magari messo alle strette dalla Comunità Europea)
A questo punto va bene tutto : pannnelli solari come se piovesse, ristrutturazioni di impianti seminuovi, chissenefrega se la diagnosi ha constatato che i veri sprechi sono altri.....tutto fa brodo
P.S. Io non sono contrario al lavoro dei tecnici, ma all'attestato di qualificazione energetica che sostituisce l'attestato di certificazione energetica che a sua volta sostituisce il certificato energetico
La Legge 10 (mai applicata) é stata smantellata dal 192/05 che in fase trensitoria é stato modificato dal 311/06 a sua volta transitorio.
In questo stato manca una politica seria e coerente in tema di energia questo è il problema.
Siamo in un momento di transizione.....come sempre (E.Flaiano)