confrontandomi con un collega relativamente al modo di affrontare una pratica relativa ad una falegnameria (lavorazione pannelli trucciolari per farne mobili), con quantitativo massimo di legname detenuto pari a 25.000 kg (classe B),
questo mi diceva che in alcuni casi, per alcuni laboratori aveva affrontato il problema dell'impianto antincendio prevedendo solo la protezione idrica esterna (ossia gli idranti sotto terra), senza metterne alcuni per la protezione interna (sinceramente non mi è chiaro se ha comunque predisposto idranti a parete esterna, che io ritengo comunque per la protezione interna), dicendo che nella sua analisi escludeva il caso di dover combattere l'incendio dall'interno e in ogni caso, avrebbe usato al massimo estintori portatili per piccoli principi.
questo nello specifico, nel mio caso (se plausibile), mi porterebbe ad evitare di mettere idranti all'interno dell'edificio in qualche colonna con relativa tubazione a vista, vista che (anche se di poco), l'edificio ha ogni lato maggiore di 40 mt,
e soprattutto riducendo le portate in gioco potrei scampare l'obbligo di una cisterna ecc ecc.
ma secondo voi un'approccio così è plausibile ???
nella mia poca esperienza non mi è mai capitato.
che ne pensate e cosa mi consigliate??
grazie.
Falegnameria con solo Protezione anticendio Esterna.
Moderatore: Edilclima
Re: Falegnameria con solo Protezione anticendio Esterna.
Se vogliamo seguire la tabella della UNI 10779 (che ricordo è informativa e non normativa), la protezione interna è sempre richiesta, mentre quella esterna è da valutare.
Ovviamente per focolai minimi bastano gli estintori, ma se l'incendio divampa devi usare gli idranti interni.
Gli idranti esterni sono destinati ai VVF che non possono più entrare nell'edificio perchè si è già raggiunto in flash-over, oppure perchè devono raffreddare le strutture o proteggere elementi adiacenti all'edificio in fiamme.
Se poi ti fai due conti, vedrai che prevedere la protezione esterna è molto più pesante, in termini di pressioni e portate, della protezione interna, quindi è la prima che ti condiziona il dimensionamento dell'alimentazione idrica.
Ovviamente per focolai minimi bastano gli estintori, ma se l'incendio divampa devi usare gli idranti interni.
Gli idranti esterni sono destinati ai VVF che non possono più entrare nell'edificio perchè si è già raggiunto in flash-over, oppure perchè devono raffreddare le strutture o proteggere elementi adiacenti all'edificio in fiamme.
Se poi ti fai due conti, vedrai che prevedere la protezione esterna è molto più pesante, in termini di pressioni e portate, della protezione interna, quindi è la prima che ti condiziona il dimensionamento dell'alimentazione idrica.
Re: Falegnameria con solo Protezione anticendio Esterna.
Non ho mai visto una attività con sola protezione esterna e senza quella interna. (la protezione interna è tale anche se gli idranti/naspi sono collocati sulla parete lato esterno dell'edificio, sempre che siano sufficienti a garantirne l'intera copertura, il mio comando provinciale normalmente ce lo richiede perchè ritiene che sia più immediata la loro individuazione e più sicuro l'intervento dei vigili del fuoco).
Comunque per la tua domanda ti ha già detto tutto Terminus, che poi è il nostro Guru dell'antincendio, io non posso fare altro che quotare il suo intervento.
Comunque per la tua domanda ti ha già detto tutto Terminus, che poi è il nostro Guru dell'antincendio, io non posso fare altro che quotare il suo intervento.
Re: Falegnameria con solo Protezione anticendio Esterna.
bè confermate entrambi la mia idea,al contrario del mio collega.
anche da noi chiedono l'inserimento degli idranti per la prot interna nella parete esterna.
nel mio caso specifico poi, avendo come detto pareti maggiori di 40 mt, dovrò preveedere una linea interna con tubazioni a vista.
anche da noi chiedono l'inserimento degli idranti per la prot interna nella parete esterna.
nel mio caso specifico poi, avendo come detto pareti maggiori di 40 mt, dovrò preveedere una linea interna con tubazioni a vista.