impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

Avatar utente
NoNickName
Messaggi: 8059
Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da NoNickName »

Ronin ha scritto:questo penso sia quello che intendeva NNN dicendo che "il calcolo deve essere fatto sul trattamento di aria esterna": non che si rimuove il carico termico con aria neutra, ma che entro certi limiti il carico sensibile è totalmente ininfluente sulla potenza della batteria frigorifera.
NNN ha altresì ragione quando sottolinea che nel settore ospedaliero non si può modulare la portata, nè tantomeno (almeno usualmente) utilizzare il ricircolo, a causa dei vincoli imposti dalle norme, ma questo lo sappiamo tutti.
Eccetto che il calcolo io l'ho fatto su 11000 m3/h, non su 25000
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
lbasa
Messaggi: 738
Iscritto il: ven giu 19, 2015 22:41

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da lbasa »

simcat ha scritto:... Che vuoi dire?
...
Se poi volevi dire, che posso sfruttare tutta quest'aria esterna, quando le condizioni sono favorevoli, bhe...stiamo parlando allora semplicemente del free-cooling....
...
Se vuoi dire che nella pratica e gestione stagionale dell'impianto, si può gestire la quantità di aria immessa, la sua temperatura, ovviamente la potenza della batteria, etc.....
Non pensavo alle questioni basiche (nei capitolati di UTA c'è sempre la sonda ntc per il freecoling); cercavo conferma sulle percezioni pratiche.

In occasione di campionamenti di misura VCCC per sale operatorie o camere bianche (dove è presente la ripresa forzata), le misure T ed UR% nelle zone "critiche" (critiche per l'attività, che sia tavolo operatorio o incapsulamento fill in, e sono le stesse zone dove stazionano fisicamente le persone alle quali si vuole garantire il benessere insieme ai requisiti cogenti di processo), i valori non seguono "quasi" mai ciò che puoi leggere nelle sonde poste a parete o nel canale di ripresa (che sono invece le posizioni progettate nella carta punti del sistema di regolazione plc), ma sono similari alle condizioni di immissione.
Sono similari perchè l'immissione è volutamente concentrata a garantire il controllo VCCC in quelle zone critiche; però mettono in difficoltà quando dalla elaborazione delle misure si passa alle osservazioni di feedback verso il cliente. In pratica il carico endogeno (soprattutto l'apporto di vapore) prodotto dalle persone o macchine non viene recepito realmente dalle stesse persone in quanto "trascinato dai moti di flusso della ventilazione" e portato via dall'estrazione.

Il bilancio termico della fisica tecnica, utilizzato per il dimensionamento, non legge direttamente questa realtà; il caso esemplare è dato dal classificazione ISO sulla pulizia dell'aria: in funzione della tipologia di flusso (unidirezionale, misto, ecc) i campionamenti variano di conseguenza.
E come varia la conta delle particelle in conseguenza dell'induzione del flusso, così varia la lettura dell'umidità (specialmente)
E da qui la conseguenza pratica che adducevo in casi di estrazione forzata: l'esperienza di chi gestisce questi impianti dedicati, porta alla fine a considerare efficace la percezione del flusso d'aria immesso, più che alla miscela di immissione/carico ?
soloalfa
Messaggi: 1190
Iscritto il: ven ott 10, 2008 16:36

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da soloalfa »

Scusate se riapro una parentesi (per i calcoli non credo ci sia altro da dire);
Il ricircolo è vietato per ovvie ragioni, ma non si puo utilizzare un recuperatore?
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché.
Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché !
mat
Messaggi: 3202
Iscritto il: lun gen 26, 2009 17:07

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da mat »

soloalfa ha scritto:Il ricircolo è vietato per ovvie ragioni, ma non si puo utilizzare un recuperatore?
mat ha scritto: Ti preoccupa la potenza da fornire all'aria in ingresso dall'esterno? Oggigiorno con dei buoni recuperatori puoi ridurre facilmente del 60-70% i consumi (peraltro sei anche obbligato dalla legge), quindi la forbice con il parziale ricircolo si attenua parecchio.
Tutto era già stato detto... ora è meglio rimettere il coperchio a questa discussione e sigillarlo per sempre :lol:
soloalfa
Messaggi: 1190
Iscritto il: ven ott 10, 2008 16:36

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da soloalfa »

:oops: leggo sempre troppo in fretta.... archiviamo tutto :lol:
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché.
Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché !
Ronin
Messaggi: 6334
Iscritto il: sab giu 20, 2009 12:57

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da Ronin »

soloalfa ha scritto::oops: leggo sempre troppo in fretta.... archiviamo tutto :lol:
Perché? La domanda è intelligente, invece.
In primis, i recuperatori si guastano, e le terapie intensive-sale operatorie non si fermano mica, quindi in riscaldamento e' bene prevedere una batteria del pre con adeguata abbondanza (di modo che pre+post possa inviare aria neutra con recuperatore in bypass alle condizioni di progetto).

In raffrescamento (che è il caso del thread), il recuperatore e' quasi inutile, perché il suo apporto e' solo sensibile (mentre il carico latente e' preponderante, come abbiamo cercato di spiegare), la resa e' bassa perché il dT e' limitato, e i recuperatori entalpici sono vietati perché contaminano i flussi (e anche se non fossero vietati sarebbero comunque dannosi, recuperando in riscaldamento meno degli equivalenti solo sensibili).

Perciò la presenza (comunque obbligatoria e opportuna) del recuperatore non modifica o modifica ben poco il dimensionamento delle batterie (e se qualcuno pensa che con un recuperatore di efficienza 70% la potenza della batteria fredda si riduce a 1/3, che venga dilaniato da NNN :mrgreen: )
mat
Messaggi: 3202
Iscritto il: lun gen 26, 2009 17:07

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da mat »

In primis quando io ho parlato di recuperatori, non era ancora chiaro se il carico ambiente fosse da abbattere (estate) o da fornire (inverno), né di che tipo di ambiente si stesse parlando (ingrina ha specificato dopo). In secundis, se proprio vogliamo far finta di contribuire al post (ingrina però credo abbia abbandonato da un pezzo, giustamente) allora smettete di parlare di sale operatorie visto che non è questo il caso? :mrgreen:

Sul fatto che i recuperatori si guastano: quelli a piastre, manco a parlarne. Se parli di recuperatori a batterie, la probabilità di guasto è pari a quelle delle altre batterie, allora che facciamo, raddoppiamo tutto?
In tempi lontani anche a me avevano insegnato a dimensionare le batterie come se non ci fosse recuperatore, ma con le efficienze di oggi e recuperatori a piastre per me non ha più senso (persino i costruttori te lo sconsigliano), mi tengo un margine di sovradimensionamento e stop. Mi riferisco in particolare alle batterie calde, ma anche su quelle fredde c'è buona convenienza, specialmente su alte portate.
Ronin
Messaggi: 6334
Iscritto il: sab giu 20, 2009 12:57

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da Ronin »

Non ce l'avevo mica con te

Cmq Al contrario la probabilità di guasto della batteria di recupero e' molto più alta (e' la più esposta al gelo: Tra mancanza di glicole, fermi pompa e guasti del termostato antigelo in 10 anni ne ho viste saltare o comunque venire svuotate una dozzina; con il pre e il post non succede mai perché sono tenute calde dal circuito).

Per quanto riguarda il recuperatore a piastre (che può guastarsi: A me non è mai successo, ma in parecchi mi hanno raccontato di schiacciamenti per contropressione), con il nuovo regolamento 1253 probabilmente dovremo smettere di usarli negli impianti a tutt'aria esterna, viste le dimensioni immani causate dai nuovi requisiti (devi garantire più efficienza con un dT più basso, limiti più stretti sulle pdc e pure con bypass) che portano le Uta a prezzi folli.

E cmq vogliamo provare a calcolare, rispetto ai 330 kw del caso diretto, la potenza della batteria fredda con presenza di un recuperatore con efficienza 70%?
soloalfa
Messaggi: 1190
Iscritto il: ven ott 10, 2008 16:36

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da soloalfa »

Ronin ha scritto: E cmq vogliamo provare a calcolare, rispetto ai 330 kw del caso diretto, la potenza della batteria fredda con presenza di un recuperatore con efficienza 70%?
Purtroppo non ho occasioni per dimensionare Uta e ho perso quella poca dimestichezza che avevo con lo psicrometrico. Senza nessuna pretesa mi piacerebbe che qualcuno mostrasse i passaggi del caso specifico. Nei vari manualetti tipo aermec o altri mostrano alcune trasformazioni singolarmente ma slegate una dall'altra.
:wink:
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché.
Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché !
Ronin
Messaggi: 6334
Iscritto il: sab giu 20, 2009 12:57

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da Ronin »

per dar degna sepoltura al thread: con i dati di simcat abbiamo una T esterna di 35° e una T interna di 26° C, quindi con 9 °C di dT un recuperatore con il 70% di efficienza sensibile (assolutamente mostruoso) toglie circa 6,5°C: invece di andare da 81 a 42 kJ/kg devi andare da 75 a 42, con una riduzione della potenza richiesta sulla batteria fredda del 15% (ben poco, come volevasi dimostrare).

sul diagramma psicrometrico la trasformazione è la seguente: senza recuperatore si parte dal punto 35°C - 50% (lì si legge l'entalpia), ci si muove in orizzontale fino alla curva di saturazione (raffreddamento sensibile), poi la si segue fino a raggiungere un'ordinata (umidità assoluta) identica a quella a cui si trova il punto 26-50% (deumidificazione fino al valore obiettivo): qui si legge ancora l'entalpia, la differenza tra i due valori stabilisce la potenza della batteria frigorifera.
se il carico sensibile fosse inferiore, il resto andrà fornito con riscaldamento sensibile (postriscaldo), in modo da portare la temperatura sul valore obiettivo; ad es. se il carico sensibile fosse nullo, si dovrebbe riportare l'entalpia dell'aria al valore di 52 (tutti i numeri sono approssimati, perchè non ho voglia di far calcoli, leggo il diagramma alla buona su un foglio di carta).

con il recuperatore il processo resta lo stesso, solo che il primo tratto orizzontale (dal punto 35°-50% al punto 29,5° con la stessa ordinata, cioè con la stessa umidità assoluta) è gratuito perchè appunto garantito dal recuperatore stesso: ma in termini di entalpia si tratta di un risparmio ben piccolo (nonostante le prestazioni estreme), inferiore ai margini di sicurezza che normalmente ci si prende per fare la "tara" ai dati di laboratorio addomesticati che forniscono i produttori. perciò la batteria fredda, quando i ricambi orari sono elevati, si può abbastanza tranquillamente dimensionare come se il recuperatore non ci fosse, e qualsiasi (purchè non esagerato) sia il carico sensibile in ambiente (infatti con gli usuali rapporti tra latente e sensibile occorre per l'appunto post-riscaldare): ciò penso intendesse dire NNN.

aggiungo che con l'entrata in vigore del regolamento 1253, secondo me nei contesti con elevati ricambi/ora come l'ospedaliero, con i livelli minimi di efficienza assurdamente elevati che sono imposti, il recuperatore a piastre così come quello a doppia batteria idronica sono destinati alla scomparsa, per venire sostituiti da recuperatori termodinamici a pompa di calore (ad acqua o a scambio diretto ove possibile).
soloalfa
Messaggi: 1190
Iscritto il: ven ott 10, 2008 16:36

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da soloalfa »

Ronin ha scritto: se il carico sensibile fosse inferiore, il resto andrà fornito con riscaldamento sensibile (postriscaldo), in modo da portare la temperatura sul valore obiettivo; ad es. se il carico sensibile fosse nullo, si dovrebbe riportare l'entalpia dell'aria al valore di 52 (tutti i numeri sono approssimati, perchè non ho voglia di far calcoli, leggo il diagramma alla buona su un foglio di carta).
Hai messo giustamente un SE davanti a tutto perche non abbiamo il dato di carico sensibile e latente distinti che determinano la retta ambiente, giusto? Per il resto tutto chiaro :wink:
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché.
Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché !
Ronin
Messaggi: 6334
Iscritto il: sab giu 20, 2009 12:57

Re: impianto condizionamento a tutt'aria - ricambi orari

Messaggio da Ronin »

in questo caso il carico sensibile è noto, posto pari a 100 kW, ed è appunto pari all'intero "salto" sensibile disponibile (simcat non le ha scelte mica a caso le condizioni).
Rispondi