Fabbisogno unità commerciale
Fabbisogno unità commerciale
Buongiorno vorrei avere dei chiarimenti in merito su una certificazione energetica di un'unità commerciale e nello specifico per il calcolo dell'acs.L'unità è sprovvista di apparecchiatura per la produzione di acs in quanto è un negozio di scarpe, quindi il fabbisogno di acs è pari a zero.Come mi devo comportare?
Un altro problema sorge nel momento in cui compilo il SICEE e nella scheda 8.2 Impianti acqua calda sanitaria mi chiede la fonte energetica utilizzata per la produzione di acs quale dato obbligatorio per proseguire.
Cosa devo mettere per proseguire dal momento in cui non ho apparecchi per la produzione di acs?
Grazie.
Un altro problema sorge nel momento in cui compilo il SICEE e nella scheda 8.2 Impianti acqua calda sanitaria mi chiede la fonte energetica utilizzata per la produzione di acs quale dato obbligatorio per proseguire.
Cosa devo mettere per proseguire dal momento in cui non ho apparecchi per la produzione di acs?
Grazie.
Re: Fabbisogno unità commerciale
Sulla guida SICEE c'è scritto tutto.
Re: Fabbisogno unità commerciale
è quello che mi hanno detto gli assistenti della regione piemonte.Se mi fosse stato chiaro non avrei scritto qua sul forum.
Chiedo lumi gentilmente a qualcuno che sappia rispondermi.
Chiedo lumi gentilmente a qualcuno che sappia rispondermi.
Re: Fabbisogno unità commerciale
MI spiace, ma non saprei spiegarti meglio. A meno che i dubbi si risolvano mettendo zero se il fabbidsogno ritieni sia zero e mettendo fonte elettrica se non c'è impianto.Se mi fosse stato chiaro
Re: Fabbisogno unità commerciale
In base a che cosa io posso ritenere il fabbisogno zero?
Re: Fabbisogno unità commerciale
Non era una affermazione che avevi scritto?
Comunque, per i negozi, il consumo di acs si può considera nullo, salvo rilevamenti diversi (11300 p. 13).
Comunque, per i negozi, il consumo di acs si può considera nullo, salvo rilevamenti diversi (11300 p. 13).
Re: Fabbisogno unità commerciale
Io ho sempre il dubbio che la presenza del trattino nella tabella del prospetto 13 significhi consumo da ipotizzare da parte del progettista... in effetti per i negozi mettere zero ci può stare dato che tante volte il bagno non c'è (o al limite c'è per il personale, consumo risibile), però per le scuole mettere consumo nullo mi sembra un controsenso, visto che per gli uffici un dato c'è. Tu hai certezza che si possa utilizzare zero come valutazione standard?ketenegh ha scritto:Comunque, per i negozi, il consumo di acs si può considera nullo, salvo rilevamenti diversi (11300 p. 13).
Re: Fabbisogno unità commerciale
Credo che ognuno possa interpretare come vuole e non ci perderei troppo tempo. Se ritengo che per lavarsi le mani dopo la pipi (se li c'è il cesso e non è invece con un lavabo, in qualche altra parte comune dell'edifico) non sia necessaria l'acqua calda, considero 0.
Se ritengo che, per un minimo di confort ci vorrebbe acs, considero un 2-3 litri/g per addetto, teorico, e simulo l'elettrico. I consumi sono bassi e se non è in odore di classe A+, probabilmente non sposteranno nulla.
Se ritengo che, per un minimo di confort ci vorrebbe acs, considero un 2-3 litri/g per addetto, teorico, e simulo l'elettrico. I consumi sono bassi e se non è in odore di classe A+, probabilmente non sposteranno nulla.
Re: Fabbisogno unità commerciale
Stai riferendoti all'attività commerciale e in questo concordo in pieno con te, infatti come dicevo anch'io in questo caso non ci perdo il sonno.
Ma la mia osservazione era focalizzata alle scuole: capisci bene che con 300-400 persone considerare anche un minimo consumo di acqua cadauno sposta abbastanza le cose... D'altronde se qualcosa per gli uffici hanno considerato non vedo perchè il discorso non sia analogo per un edificio scolastico.
Sospetto fortemente quindi che quel trattino nella tabella voglia dire che è il progettista a dover prendersi la briga di ipotizzare il consumo (tenendo conto di eventuali mense o attività sportive del doposcuola, per esempio), il che ovviamente significa assenza di un metro di paragone e caos totale, tanto nelle valutazioni energetiche quanto in sede di progetto (verifica della quota di copertura da fonte rinnovabile).
Per questi motivi, se mi avessi detto con certezza che era giusto mettere zero mi avresti dato una grossa soddisfazione
Ma la mia osservazione era focalizzata alle scuole: capisci bene che con 300-400 persone considerare anche un minimo consumo di acqua cadauno sposta abbastanza le cose... D'altronde se qualcosa per gli uffici hanno considerato non vedo perchè il discorso non sia analogo per un edificio scolastico.
Sospetto fortemente quindi che quel trattino nella tabella voglia dire che è il progettista a dover prendersi la briga di ipotizzare il consumo (tenendo conto di eventuali mense o attività sportive del doposcuola, per esempio), il che ovviamente significa assenza di un metro di paragone e caos totale, tanto nelle valutazioni energetiche quanto in sede di progetto (verifica della quota di copertura da fonte rinnovabile).
Per questi motivi, se mi avessi detto con certezza che era giusto mettere zero mi avresti dato una grossa soddisfazione
Re: Fabbisogno unità commerciale
Non perdere il sonno neanche per le scuole...
Si tratta sempre di lavarsi le mani dopo la pipi e l'occupazione si può calcolare su presupposti oggettivi.
Come indice su mc e con le classi generose del non residenziale, probabilmente non sposta nulla neanche qui.
Si tratta sempre di lavarsi le mani dopo la pipi e l'occupazione si può calcolare su presupposti oggettivi.
Come indice su mc e con le classi generose del non residenziale, probabilmente non sposta nulla neanche qui.
Re: Fabbisogno unità commerciale
Il problema non è che si tratta di scuole o di pipi o di perdere il sonno il problema è fare le cose fatte bene come dice la norma....che non è chiara!!!
Re: Fabbisogno unità commerciale
Quindi? Spiegaci la soluzione, che non tratta pipì, scuole ed insonnia, a cui sei giunto.
Re: Fabbisogno unità commerciale
non sono giunto a nessuna soluzione dicevo che il problema è giusto porselo ma purtroppo la norma non ci viene in aiuto!
Re: Fabbisogno unità commerciale
In effetti da aprile sul sicee è stata inserita l'apposita opzione in cui si spunta se l'edificio ha un fabbisogno o meno di acs in base alla normativa. Nella guida è anche chiarito bene come ci si debba comportare, quindi direi che dubbi non ce ne sono più.
Che ci sia o meno un impianto acs nell'edificio, se la norma non prevede fabbisogno, non si inserisce niente.
Che ci sia o meno un impianto acs nell'edificio, se la norma non prevede fabbisogno, non si inserisce niente.