No non era per divagare, bensì un riferimento per far riflettere: prendi l'ACE perchè adesso si sta parlando di ACE, ma il problema si riprende in altri settori (o il medesimo) e altre incombenze.weareblind ha scritto:....
E no Jerry. Non divaghiamo.
1) Se qualcuno non ci ha fatto caso il fatto della disgregazione degli ordini da a questi un peso ininfluente nelle scelte tecniche a livello nazionale. (guardate tutte le misure di incentivazione e vedete che l'ìindustria è ben rappresentata e ottiene tutto)
Posso essere d'accordo; ma che c'entra con l'ACE e con la capacità tecnica di eseguirlo? Perdonami, questo è benaltrismo.
La capacità tecnica di redigere un ACE è quella che può possedere solo un progettista di impianti, perchè solo questi per condurre sapientemente il proprio lavoro deve conoscere e saper valutare in modo corretto e congruo le caratteristiche termiche dell'involucro, i suoi comportamenti in termini di accumulo termico e valutare correttamente un impianto.
La valutazione dell'impianto non deriva dai dati di targa dei componenti, ma anche da come sono inseriti e come sono settati. Ho notevoli esperienze di generatori a condensazione che non hanno mai condensato (per esempio) o pompe di calore con pessima efficienza solo perchè non correttamente adeguato l'impianto per le stesse.
E' ovvio che chi non è abilitato alla progettazione, ovvero chi non si occupa di progetti degli impianti questi aspetti non li conosce e non gli sono richiesti di essere conosciuti.
Certo che se qualcuno mi introduce uno strumento blindato per l'inserimento di dati di default io non sto facendo una discretizzazione tra chi può condurre delle analisi tecniche e chi no, bensì ho creato un videogame dove tutti devono introdurre un po' di dati.
Qualcuno qui sul forum si ricorderà e ce n'è la registrazione pubblica di un tale che fino a prima dell'ACE lombardo progettava software è passato alla certificazione energetica!! Ben se ne è guardato di passare alla progettaizone di impianti..
Certo che dei rappresentanti di ordini si sarebbero dovuti scandalizzare in una ABILITAZIONE a condurre un lavoro in stile Lauree '68. Dividi et impera diceva un saggio e allora oltre a chi ha effettuato un percorso di studi, un apprendistato e a tutt'oggi continua a sostenere spese di aggiornamento ha abilitato tutti (adesso saranno abilitati tuttii diplomati indistintamente dal titolo di studio) purchè frequentino il corso da 24/72 ore.
Se vuoi una chicca a noi arrivano richieste per compreneder il grado di isolamneto di un vaso d'espansione ritenuto bollitore, oppure indicazioni per riocercare sul catalogo la POTENZA DI EMISSIONE di una Bocchetta dell'aria, o la prevalenza di un servomotore ritenuto circolatore.
QUesto è il risultato dei corsi OBBLIGATORI a persone che non svolgono l'attività progettuale.
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2) L'utente non ha conoscenza del contenuto del tuo prodotto, poichè questo può differire notevolemnte da un tecnico ad un altro con differenze abissali di prezzo non esiste strumento per la tutela del professionista e dell'utente.
Ancora d'accordo; ma che c'entra con l'ACE e con la capacità tecnica di eseguirlo?
Centra nel senso che la percezione che ha ora la popolazione di questo pezzo di carta è che altro non sia se non una tassa, una gabella e che lo ottiene da chi costa meno, non viene percepito il lavoro che sta dietro ad un ACE fatto come dovrebbe essere fatto. Se all'utente viene venduto 1 anello d'oro puro a 10€ sa a priori che o è rubato o non può essere oro puro. Degli ACE, dei progetti questa misura, questo senso del valore del lavoro manca all'utente.
Quando questi può riferirsi agli ordini professionali, se a capo vi sono dei seri rappresentanti (mi è capitato) questi possono dare delle indicazioni che vanno già a loro tutela.
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3) Tutti questi corsi di poche ore (tenuti da soggetti che spesso non hanno più competenza di te) e che vorrebbero parificare le competenze di chiunque sono solo un business a rischio 0 per chi prima progettava; ora ha scoperto che può fare maggiore utile senza spendere su altri fronti e senza rischi.
Ancora d'accordo; ma che c'entra con l'ACE e con la capacità tecnica di eseguirlo?
Non puoi formare un professionista con 72 o 24 ore!! è una presa per il BIIIIIIIIIIIIIIP!! puoi dare delle informazioni aggiuntive a chi ha già fatto un percorso di studi, non a chiunque ha un qualsiasi diploma.
E come dire che le scuole tecniche non insegnano nulla! La competenza di un certificatore è teoricamente superiore ed a più ampio spettro di un progettista, perchè oltre a riconoscer il funzionamento riconosce anche la prestazione.
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4) Se valesse il tuo discorso aboliamo le università non servo a nulla: ci diplomiamo a 19 anni e facciamo i corsi specilistici, entriamo prima nel lavoro e guadagnamo subito ....
Niente affatto. La mia tesi è: per eseguire l'ACE un diploma tecnico superiore è la minima base necessaria e sufficiente. Mica per tutti i lavori. Su, ti stai arrampicando sugli specchi, diciamocelo chiaro: un diplomato tecnico superiore la base ce l'ha. Poi, se è stupido, o fa un altro lavoro e a tempo perso fa ACE, se non ha voglia di aggiornarsi, ecc., i suoi ACE faranno schifo. Come quelli di un ingegnere industriale progettista, se la premessa è quella.
Dici bene Diplomato TECNICO !! qui vogliono abilitare chiunque e onestamente hanno già "autorizzato" troppe persone non abilitate a progettare impianti. Se riprendi l'introduzione di un testo di Cammarata (Docente al Politecnico di CT o Bari) progettare impianti significa saper modellare l'involucro e l'ambiente... ci sono diplomati che sanno e possono farlo.
Non sono assolutamente in disaccordo che un diplomato che ha fatto una scelta consapevole con un percorso di studi idoneo produca ACE! per me è indecente che questi debba seguire un corso post diploma di 72 o 24 ore!!! è indecente che il diplomato del liceo scientifico o classico, o quello che vuoi (perchè nella modifica alla LR non si fa riferimento ad alcun tipo di diploma) vengano equiparati al diplomato tecnico!
Se i primi ritengono di avere le competenze, scuole serali e si diplomano. TIROCINIO e si Abilitano alla libera professione. Fanno così tanti diplomati conosco periti elettrici che hanno conseguito il diploma di periti termotecnici, idem geometri, idem altro... E' così in TUTTA Italia.
Nella Regione delle Banane raddrizzate (sarò maligno e allora vi invito a vedere lo statuto e chi vi lavora di quelle società che fanno corsi riconosciuti dal cened) sembra che invece le regole per la professione vengano bypassate da propri regolamenti interni... MOlto meglio le regioni della terra dove le Banane per natura sono storte (Africa per esempio) dove non ci sono regole e tutti fanno tutto. Qui tra le nostre Banane e le nostre scimmie camuffate invece esistono regole ad personam e proqualcuno per cui tizio paga la propria cassa , il proprio ordine, è soggetto a obblighi deontologici, a obblighi formativi e costi di conseguenza, caio eroga lo stesso servizio di tizio con oneri decisamente inferiori... Questo vuol dire infierire sul mercato e che questo venga fatto da un soggetto pubblico in modo anarchico a me non sembra tollerabile. Se c'è qualche presidente di qualche ordine che mi sta leggendo ne faccia una sana riflessione e mi dica se ciò rientra nella legalità.
Fuori dai confini delle banane raddrizzate quei corsi non hanno NESSUN TITOLO ABILITATIVO, sono al più normali corsi di aggiornamento ed il viceversa non vale.
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Dammi un commento non generalista ma ficcante su questi punti. La domanda unica è: un diplomato tecnico superiore ha o no la base per PROCEDERE nel cammino dell'ACE (quindi: per seguire i corsi abilitanti, per tenersi, aggiornato, per capire quello che sta facendo, ecc.)? La risposta è una sola: si.
Penso di averti risposto con dettaglio e perchè sono fiero che alcuni diplomati possano certificare (SENZA CORSI ASSURDI IMHO) e perchè altri che vogliono svolgere determinate attività dovrebbero procedere come nel resto del territorio Italiano, ma penso di tutti i Paesi Sviluppati.
Poi se uno non è capace sarà sempre incapace anche se ne ha titolo, ma questo è altro discorso.
Altrimenti io nella repubblica delle banane storte posso diventare rettoscopista non appena la società privata mi abilita a mettere il dito introculo e faccio le analisi con Gianna63: uno dal davanti l'altro dal didietro e non siamo iscritti all'ordine dei Medici.