ACE per cascina nell'astigiano

Normativa tecnica inerente la classificazione e la certificazione energetica degli edifici, sistema informativo regionale SICEE, accreditamento tecnici, …
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Svet
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ACE per cascina nell'astigiano

Messaggio da Svet »

Salve a tutti,

devo redigere un ACE di una cascina nell'astigiano per un passaggio di proprietà.
Il problema nasce dal fatto che alcuni vani sono riscaldati con impianto termoidraulico composto da caldaietta stagna per produzione combinata risc.+ACS, cronotermostato e radiatori, mentre in altri vani non hanno impianto termoidraulico oppure è presente una stufa a legna o un classico caminetto a legna.

Partiamo dal presupposto che stufa e caminetto non sono assimilabili a generatori di calore e quindi si trascurano.

Ho richiesto il parere della software house (Logical soft per Termolog Epix 2) e loro mi suggeriscono di considerare le zone non coperte da impianto termoidraulico semplicemente come zone non riscaldate, ma di provare a sentire la Regione perchè è un caso particolare.
Allora ho chiamato in Regione e loro mi dicono che bisogna redigere due ACE separati: il primo per coprire la parte dotata di impianto di riscaldamento termoidraulico, mentre il secondo per coprire i vani non dotati di impianto considerandoli, come prevede la legge in caso di assenza di impianto di riscaldamento, serviti da stufette elettriche. Secondo loro, se considerassi le zone non coperte da impianto termoidraulico semplicemente come zone non riscaldate ometterei il fabbisogno di parte dell'edificio e sarebbe errato.

Mi domando:
1- a livello di normativa, si parla sempre di redigere ACE differenti in caso di unità immobiliari differenti. In questo caso edificio e unità immobiliare coincidono. E' anche vero, però, che la norma UNI TS 11300-1 (par. 7.1) definisce il sistema edificio-impianto come come costituito da uno o più edifici (involucri edilizi) o da porzioni di edificio climatizzati attraverso un unico sistema di generazione. Mi verrebbe da pensare che basterebbe creare due differenti zone termiche in base alla presenza o meno dell'impianto termoidraulico, ma il software non mi permette di configurare due diversi impianti per un singolo ACE.
2- il notaio che per un edificio appartenente a stesso proprietario, unico catastale A/4 si vede consegnare due ACE differenti, mi potrà dare dei problemi?

Mi piacerebbe avere il vs. parere al riguardo.
Grazie.
Mauro gardetto
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Re: ACE per cascina nell'astigiano

Messaggio da Mauro gardetto »

... io farei dei ACE diversi, il notaio potrebbe fare consusione. ma anche la regione in quanto ho due ACE diversi con lo stesso numero di catasto.
Svet
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Iscritto il: mar feb 09, 2010 18:23
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Re: ACE per cascina nell'astigiano

Messaggio da Svet »

quindi non faresti due ACE differenti.
Un unico ACE sulla parte coperta da impianto di riscaldamento.
esse
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Re: ACE per cascina nell'astigiano

Messaggio da esse »

le stufe ed i caminetti sono impianti termici, sono soggetti alla 37 08 e insieme alle loro canne fumarie hanno bisogno della conformità. Questo è stato ribadito dal Ministero dello Sviluppo Economico con una lettera alla CCIA di Padova per l'iscrizione degli installatori alla lettera c.
Quindi penso che si debba tener conto della loro potenza.
Mauro gardetto
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Re: ACE per cascina nell'astigiano

Messaggio da Mauro gardetto »

la regione che dice?
ugo74
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Re: ACE per cascina nell'astigiano

Messaggio da ugo74 »

Secondo me dovresti fare 1 solo ace, lo dice anche le linee guida regionali:
Nel caso di edificio con più impianti termici per il quale si redige un unico A.C.E., sarà necessario inserire il rendimento di generazione di un impianto termico virtuale mediante media pesata sulle potenze dei singoli generatori.

Certo che e' un bel casino io se fossi in te mi farei i 2 ace distinti e poi "sommerei" tutti i dati x metterli in 1 solo ace.

Il problema sarebbe cosa mettere come potenza !
Svet
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Re: ACE per cascina nell'astigiano

Messaggio da Svet »

Mauro gardetto ha scritto:la regione che dice?
la regione mi ha suggerite di fare 2 ACE distinti, ma la cosa non mi convince proprio considerando le definizioni di edificio e impianto termico secondo la legge regionale piemontese 13 del 28-05-2007:

e) edificio: sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di
volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e
dispositivi tecnologici che si trovano stabilmente al suo interno; la superficie esterna che
delimita un edificio può confinare con tutti o alcuni di questi elementi: l'ambiente esterno, il
terreno, altri edifici; il termine si riferisce a un intero edificio ovvero a parti di edificio
progettate o ristrutturate per essere utilizzate come unità immobiliari a sé stanti;

h) impianto termico: impianto tecnologico destinato alla climatizzazione invernale degli
ambienti con o senza produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari o alla sola produzione
centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente sistemi di produzione,
distribuzione e utilizzazione del calore, nonché gli organi di regolazione e di controllo; sono
compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento, mentre non sono
considerati impianti termici apparecchi quali stufe, caminetti, radiatori individuali, scaldacqua
unifamiliari;
Secondo la definizione di edificio il termine va inteso come fabbricato intero o parti di fabbricato solo qualora progettate o ristrutturate per essere unità immobiliari a sè stanti. Ciò mi porta a sostenere che 2 ACE per un'unica unità immobiliare (nel mio caso la cascina intera) non sia corretto a livello di normativa. Ma sono perfettamente d'accordo che così facendo si considera solo parte del fabbricato, ma non vedo altre soluzioni...

e poi nel dare le raccomandazioni come farei: che senso avrebbe il tempo di ritorno della sostituzione di una caldaia? O per un cappotto?

x ugo74: hai ragione quando dici che "Nel caso di edificio con più impianti termici per il quale si redige un unico A.C.E., sarà necessario inserire il rendimento di generazione di un impianto termico virtuale mediante media pesata sulle potenze dei singoli generatori" ma proprio per la definizione di impianto termico precedentemente citata, in questo caso io non ho più generatori ma uno solo. Il problema è che mi copre solo parte del fabbricato/unità immobiliare.

Poi a parte il problema della potenza, anche come rendimenti di generazione/distribuzione/regolazione cosa dovrei mettere?

Sapete cosa faccio? Io certifico il certificabile: esistendo un impianto termodiraulico di riscaldamento (e quindi non potendo assumere l'edificio privo di impianto di riscaldamento) io certifico solo quello e le aree da esso coperte. Il resto lo considero come vani non riscaldati. La confusione della normativa in tal caso gioca a mio favore... e poi incrociamo le dita!!!
Vorrà dire che in caso di verifica mi rifarò sulla questione della minimizzazione dei costi sull'utente finale che cita la legge sulla certificazione dell'esistente: 2 ACE = prezzo doppio, 1 ACE = prezzo singolo.
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