Regolazione impianto a Ventilconvettori
Moderatore: Edilclima
Regolazione impianto a Ventilconvettori
Avrei bisogno di un consiglio da qualcuno più esperto di me su come fare la regolazione di un impianto a ventilconvettori che sto progettando (ex novo).
Descrizione intervento:
Edificio (luogo di riunioni, incontri, mostre...) composto di 1 stanza grande, 1 stanza media, 1 cucina e 1 bagno.
Impianto a collettori con ventilconvettori sulle 3 stanze e a scaldasalviette in bagno. Pompa elettronica.
Ipotesi di regolazione:
avendo progettato l'impianto con un collettore di distribuzione ho pensato (al raggiungimento della T prefissata) di chiudere la circolazione con delle valvole elettrotermiche sul collettore
IP. 1
4 cronotermostati (uno per stanza) che controllano sia la velocità dei ventil e che sono collegati a delle valvole elettrotermiche sul collettore in modo da chiudere i circuiti al raggiungimento della temperatura impostata. Alla chiusura dell'ultima valvola la pompa e la caldaia si fermano ("micro").
contro: è scomodo dover regolare 4 cronotermostati
IP. 2
1 cronotermostato unico nella stanza più grande che contolla tutto + termostato elettronico di regolazione sul pannello di controllo di ogni ventil per la velocità del ventilatore e la chiusura del singolo circuito al raggiungimento della T prefissata (sempre con valvola elettrotermica). Al segnale del cronotermostato la pompa e la caldaia si fermano
in bagno potrebbero bastare le valvole termostatiche
contro: non riesco (se non andando a spegnere manualmente i ventil) ad accendere il riscaldamento su una singola stanza
IP. 3
come la 1, con la differenza che il cronotermostato di controllo è unico e ci sono 4 sonde di temperatura (una per stanza). e il cronotermostato controlla separatamente 4 zone
contro: non so se esiste...
cos'è meglio secondo voi? avete altre ipotesi...
Descrizione intervento:
Edificio (luogo di riunioni, incontri, mostre...) composto di 1 stanza grande, 1 stanza media, 1 cucina e 1 bagno.
Impianto a collettori con ventilconvettori sulle 3 stanze e a scaldasalviette in bagno. Pompa elettronica.
Ipotesi di regolazione:
avendo progettato l'impianto con un collettore di distribuzione ho pensato (al raggiungimento della T prefissata) di chiudere la circolazione con delle valvole elettrotermiche sul collettore
IP. 1
4 cronotermostati (uno per stanza) che controllano sia la velocità dei ventil e che sono collegati a delle valvole elettrotermiche sul collettore in modo da chiudere i circuiti al raggiungimento della temperatura impostata. Alla chiusura dell'ultima valvola la pompa e la caldaia si fermano ("micro").
contro: è scomodo dover regolare 4 cronotermostati
IP. 2
1 cronotermostato unico nella stanza più grande che contolla tutto + termostato elettronico di regolazione sul pannello di controllo di ogni ventil per la velocità del ventilatore e la chiusura del singolo circuito al raggiungimento della T prefissata (sempre con valvola elettrotermica). Al segnale del cronotermostato la pompa e la caldaia si fermano
in bagno potrebbero bastare le valvole termostatiche
contro: non riesco (se non andando a spegnere manualmente i ventil) ad accendere il riscaldamento su una singola stanza
IP. 3
come la 1, con la differenza che il cronotermostato di controllo è unico e ci sono 4 sonde di temperatura (una per stanza). e il cronotermostato controlla separatamente 4 zone
contro: non so se esiste...
cos'è meglio secondo voi? avete altre ipotesi...
Re: Regolazione impianto a Ventilconvettori
Di solito chiudere dei circuiti disturba il sistema; la pompa di circolazione varia la sua condizione di lavoro e ancor più la caldaia che si trova con un quantitativo di acqua molto inferiore su cui non riesce a scaricare la potenza prodotta mancando di un minimo di volano termico.
Dunque io avrei comandato il tutto con orologio programmabile e/o, volendo, comandabile da remoto (che dia alimentazione alla caldaia e ai ventilconvettori.
All'avvio, il bagno può ragionevolmente essere gestito con valvola termostatica come da te ipotizzato, mentre le stanze potrebbero avere delle sonde di tempreratura che inibiscono l'azione dei ventilatori (senza chiudere valvole di zona - che non metterrei proprio).
In assenza dell'attività di ventilazione la resa del ventilconvettore è trascurabile e la stanza si può considerare non riscaldata.
In questo modo l'acqua del circuito non utilizzato torna al collettore con una temperatura superiore, si miscela a quella del circuito sfruttato e giova ad allungare i tempi tra una accensione e la successiva (aumentando quindi in una certa misura l'inerzia dell'impianto).
Dunque io avrei comandato il tutto con orologio programmabile e/o, volendo, comandabile da remoto (che dia alimentazione alla caldaia e ai ventilconvettori.
All'avvio, il bagno può ragionevolmente essere gestito con valvola termostatica come da te ipotizzato, mentre le stanze potrebbero avere delle sonde di tempreratura che inibiscono l'azione dei ventilatori (senza chiudere valvole di zona - che non metterrei proprio).
In assenza dell'attività di ventilazione la resa del ventilconvettore è trascurabile e la stanza si può considerare non riscaldata.
In questo modo l'acqua del circuito non utilizzato torna al collettore con una temperatura superiore, si miscela a quella del circuito sfruttato e giova ad allungare i tempi tra una accensione e la successiva (aumentando quindi in una certa misura l'inerzia dell'impianto).
Re: Regolazione impianto a Ventilconvettori
mhell, i produttori di ventilconvettori hanno già risolto tutti i tuoi dubbi, ti danno il ventilconvettore completo di regolazione (come piace a te: ventilatore on/off ventilatore a gradini, ventilatore + elettrovalvola ecc. ecc. in più hanno già la possibilita di "pastiglia ). Devi solo aggiungerci gli orologi settimanali a piacere.
Re: Regolazione impianto a Ventilconvettori
se la caldaia è a condensazione modulante pensare di pilotare la potenza sulla temperatura di ritorno con la portata variabile della pompa non sarebbe meglio?ugo.testa ha scritto:Di solito chiudere dei circuiti disturba il sistema; la pompa di circolazione varia la sua condizione di lavoro e ancor più la caldaia che si trova con un quantitativo di acqua molto inferiore su cui non riesce a scaricare la potenza prodotta mancando di un minimo di volano termico.
Dunque io avrei comandato il tutto con orologio programmabile e/o, volendo, comandabile da remoto (che dia alimentazione alla caldaia e ai ventilconvettori.
All'avvio, il bagno può ragionevolmente essere gestito con valvola termostatica come da te ipotizzato, mentre le stanze potrebbero avere delle sonde di tempreratura che inibiscono l'azione dei ventilatori (senza chiudere valvole di zona - che non metterrei proprio).
In assenza dell'attività di ventilazione la resa del ventilconvettore è trascurabile e la stanza si può considerare non riscaldata.
In questo modo l'acqua del circuito non utilizzato torna al collettore con una temperatura superiore, si miscela a quella del circuito sfruttato e giova ad allungare i tempi tra una accensione e la successiva (aumentando quindi in una certa misura l'inerzia dell'impianto).
redigere redigere redigere
Re: Regolazione impianto a Ventilconvettori
Io dico la soluzione 2 modificata. Per accendere e spegnere tutti insieme i fan coil , sul quadro elettrico metti un contattore sul circuito fan coil: Il contattore, la pompa e la caldaia li comandi da un orologio che eccita un relè a 3 contatti. Sui fan coil monterei valvole a tre vie, l'impianto è troppo piccolo per un impianto a portata variabile. Ciao
Re: Regolazione impianto a Ventilconvettori
Io ho deciso di mettere una pompa elettronica (da far lavorare a prevalenza costante) in modo da mantenere la portata costante sui ventil accesi , interrompendo però il flusso nei ventil spenti (ho pensato con valvole elettrotermiche). in questo modo a impianti semiacceso la T di ritorno è inferiore e riesco a sfruttare un po' la caldaia (a condensazione modulante, of course)arkanoid ha scritto: se la caldaia è a condensazione modulante pensare di pilotare la potenza sulla temperatura di ritorno con la portata variabile della pompa non sarebbe meglio?
scusa la mia domanda (da un po' ignorante in materia): è un impianto a collettori... ogni fan coil è attaccato da solo... cosa me ne faccio della valvola a 3 vie? a sto punto meglio non mettere nulla e far passare l'acqua nel ventil a ventilatore spento...c.granata ha scritto: Sui fan coil monterei valvole a tre vie, l'impianto è troppo piccolo per un impianto a portata variabile. Ciao
come detto sopra però credo che l'utilizzo di una poma alettronica (utilizzata a prevalenza costante) mi permetta di avere portate pressochè costanti ai singoli terminali accesi ( o mi sbaglio?)
Re: Regolazione impianto a Ventilconvettori
la valvola a tre vie è installata sul fan coil per intercettarlo, questo è indipendente dal tipo di distribuzione che hai. La valvola a tre vie è gestita direttamente dal pannello di comando del FC.
Re: Regolazione impianto a Ventilconvettori
Semplificare:
Una pompa elettronica costa di più e garantisce di meno - garantisco lo stesso flusso se non chiudo i circuiti.
Inibisco il fan-coil semplicemente fermando il ventilatore.
Se non chiudo i circuiti non metto le valvole di chiusura né le valvole a tre vie: non spendo e non inserisco necessita di manutenzione e probabilità di disservizio.
La modulazione della fiamma avviene meglio con i circuiti aperti poiché la modulazione è più morbida (il quantitativo di acqua in gioco nella caldaia è quella di tutti i circuiti e non quella di uno solo.
Invece, come progettista, metterei per ogni ritorno al collettore un banalissimo termometro e una valvola manuale che mi permetta di bilanciare i flussi ai ventilconvettori, in funzione delle temperature di ritorno in condizioni standard (caso mai la scelta delle tubazioni non fosse stata felicissima e i diversi percorsi svantaggino uno a favore dell'altro).
Riassumendo:
un orologio che comandi tutto
3 sonde che comandino l'alimentazione ai ventilatori
una valvola termostatica per il bagno
4 valovole e 4 termometri per i ritorni dei circuiti
Una pompa elettronica costa di più e garantisce di meno - garantisco lo stesso flusso se non chiudo i circuiti.
Inibisco il fan-coil semplicemente fermando il ventilatore.
Se non chiudo i circuiti non metto le valvole di chiusura né le valvole a tre vie: non spendo e non inserisco necessita di manutenzione e probabilità di disservizio.
La modulazione della fiamma avviene meglio con i circuiti aperti poiché la modulazione è più morbida (il quantitativo di acqua in gioco nella caldaia è quella di tutti i circuiti e non quella di uno solo.
Invece, come progettista, metterei per ogni ritorno al collettore un banalissimo termometro e una valvola manuale che mi permetta di bilanciare i flussi ai ventilconvettori, in funzione delle temperature di ritorno in condizioni standard (caso mai la scelta delle tubazioni non fosse stata felicissima e i diversi percorsi svantaggino uno a favore dell'altro).
Riassumendo:
un orologio che comandi tutto
3 sonde che comandino l'alimentazione ai ventilatori
una valvola termostatica per il bagno
4 valovole e 4 termometri per i ritorni dei circuiti
Re: Regolazione impianto a Ventilconvettori
in questo modo però la pompa non si ferma fintantochè l'orologio non le dica di spegnersi, giusto? quindi anche se tutti i ventil sono spenti (a meno di non mettere qualcosa di altro)ugo.testa ha scritto:un orologio che comandi tutto
3 sonde che comandino l'alimentazione ai ventilatori
una valvola termostatica per il bagno
di solito io utilizzo i collettori dotati di misuratore di portata sul detentore per bilanciare il circuitougo.testa ha scritto:4 valovole e 4 termometri per i ritorni dei circuiti
Re: Regolazione impianto a Ventilconvettori
con i consigli raccolti qua e là ora propendo per:
1 cronotermostato per controllo accensione e spegnimento pompa (tradizionale, non elettronica) e ventilconvettori, messo nella stanza principale
valvole termostatiche nel bagno
pannello comandi su tutti i ventil con:
- termostato con on/off del ventilatore automatico al raggiungimento della T impostata
- scelta manuale della velocità del ventilatore (tanto sono a pavimento, quindi comodi da modificare manualmente all'occorrenza)
1 cronotermostato per controllo accensione e spegnimento pompa (tradizionale, non elettronica) e ventilconvettori, messo nella stanza principale
valvole termostatiche nel bagno
pannello comandi su tutti i ventil con:
- termostato con on/off del ventilatore automatico al raggiungimento della T impostata
- scelta manuale della velocità del ventilatore (tanto sono a pavimento, quindi comodi da modificare manualmente all'occorrenza)