ripartizione riscaldamento

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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Ivan
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ripartizione riscaldamento

Messaggio da Ivan »

In un condominio la mansarda (abitata) e connessa tramite scala interna all'alloggio sottostante. La mansarda ha un impianto autonomo mentre l'alloggio è collegato al centralizzato.
Come calcolo la potenza necessaria per riscaldare l'alloggio? Devo tenere conto anche della mansarda, come?
La ripartizione delle spese del centralizzato deve tener conto della mansarda o questa ha una richiesta calore trascurabile?

grazie
ugo.testa
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Re: ripartizione riscaldamento

Messaggio da ugo.testa »

azzardo una riflessione:
dalla normativa puoi certificare le due zone separatamente, ignorando il fatto che esista un collegamento.
Se invece volessi stimare la potenza necessaria a riscaldare l'alloggio sottostante dovresti valutare (ed è parecchio difficile) quanta energia si trasferisce da sotto a sopra per effetto camino dalla scala di comunicazione. Se usata opportunamente, la scala di comunicazione potrebbe permettere di scaldare buona parte della mansarda a danno del piano sottostante, a danno dell'impianto condominiale.
Ivan
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Re: ripartizione riscaldamento

Messaggio da Ivan »

Mi serve stimare la potenza necessaria per riscaldare l'alloggio sottostante la mansarda. E' possibile?
grazie
Ivan
Mimmo_510859D
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Re: ripartizione riscaldamento

Messaggio da Mimmo_510859D »

Il calcolo della potenza i progetto dell’impianto (per il suo dimensionamento) va fatto secondo UNI 12381:2006. In ogni caso, devi prima definire le zone di pertinenza dell’impianto centralizzato e di quello autonomo, incluse le scale [queste sono interne all’alloggio (cioè, per dirla impropriamente, sono d’arredo all’alloggio) o sono in un vano scala che costituisce una zona non riscaldata?]. Fatto questo, e dando per scontato che mansarda e alloggio appartengano allo stesso proprietario, devi impostare (o verificare) quando l’impianto autonomo funziona rispetto al centralizzato. Se la mansarda viene quotidianamente vissuta allora devi considerare le pareti dell’appartamento che danno sulla mansarda come NON disperdenti. Diversamente, devi considerare la mansarda come un locale adiacente non riscaldato e quindi procedere di conseguenza (fissando una temperatura ragionevole o calcolandola).

In ogni caso, devi ne più ne meno applicare il primo principio della termodinamica in forma lagrangiana, assieme alle leggi di scambio termico (U*S*ΔT), ai volumi che delimitano le zone da te definite fissando l’attenzione sugli scambi termici attraverso le superfici di contorno di tali volumi.

Ciao :D
Ivan
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Re: ripartizione riscaldamento

Messaggio da Ivan »

In ogni caso, devi prima definire le zone di pertinenza dell’impianto centralizzato e di quello autonomo, incluse le scale [queste sono interne all’alloggio (cioè, per dirla impropriamente, sono d’arredo all’alloggio) o sono in un vano scala che costituisce una zona non riscaldata?].

E' proprio questo il problema. La mansarda è stata collagata direttamente all'alloggio sottostante chiudendo le scale condominiali (dal 2° piano alla mansarda) ed è stata praticata un'apertura verso le scale dall'alloggio.
Ad oggi quindi dall'alloggio si accede alla mansarda attraverso le scale che fanno parte dell'alloggio stesso. Il centralizzato riscalda solo l'alloggio (ma non essendoci porte tra alloggio e scale di fatto riscalda anche le scale e la mansarda).

... devi impostare (o verificare) quando l’impianto autonomo funziona rispetto al centralizzato. Se la mansarda viene quotidianamente vissuta allora devi considerare le pareti dell’appartamento che danno sulla mansarda come NON disperdenti. Diversamente, devi considerare la mansarda come un locale adiacente non riscaldato e quindi procedere di conseguenza (fissando una temperatura ragionevole o calcolandola).

Di fatto nell'alloggio c'è la cucina, la sala, uno studio ed un bagno mentre tutte le camere sono state realizzate in mansarda.

:shock:
Mimmo_510859D
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Re: ripartizione riscaldamento

Messaggio da Mimmo_510859D »

All’impianto dell’alloggio devi assegnare il volume (che altezza ha?) che contiene le scale. La mansarda, invece, la devi vedere come un'altra zona servita da un altro impianto. Il fatto che ci sia questo impianto implica che nella mansarda ci siano i 20°C. Gli stessi dell’alloggio: non c’è quindi salto termico e quindi non c’è scambio di calore. Cioè, in linea di principio l’impianto centralizzato non riscalda la mansarda (l’algoritmo per il calcolo della potenza di fatto presuppone l’uniformità della temperatura, a meno che non si superino certe altezze)
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