Condensazione caldaia e temperature mandata ritorno
Moderatore: Edilclima
Condensazione caldaia e temperature mandata ritorno
Ciao a tutti, ho un dubbio riguardo la condensazione: ben sapendo che con caldaie a metano la condensazione del vapore nei fumi inizia con temperature di ritorno di 56C° circa, e chiaramente più calo la temperatura dei ritorni, più condenso percentualmente parlando. Ma la domanda è : fermo restando le temperature sui ritorni, se mi aumenta troppo il delta T e ho diciamo temperature di mandata/ritorno pari a 60/40, cambia qualcosa in temrini di condensazione rispetto 50/40 ?! Secondo me no, ma aspetto che voi mi smentiate se mi sbaglio...
"Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare" - Lord Kelvin
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Re: Condensazione caldaia e temperature mandata ritorno
Un pochino cambia poichè la temperatura di uscita dei fumi sarà piu' alta. Comunque le caldaie a condensazione lavorano con dT attorno ai 20°C appunto per avere piu' basso il ritorno. Per esempio ho delle wiesmann con doppio ritorno dove l'andata per esigenze di utilizzo (batterie UTA, piscina, bollitore acs ecc.. ) la devo avere a 70°C mentre il ritorno avendo anche i pannelli a pavimento entra in caldaia a 30°C. Il rendimento è comunque altissimo poichè i fumi escono a circa 50°C.
Re: Condensazione caldaia e temperature mandata ritorno
Penso che hai ragione. Infatti salirò sul tetto a verificare di quanto le temperature dei fumi in uscita siano alte se mando a 60 o 70 e ritorno comunque a 40.... Così posso quantificare meglio il tutto. Per ora ho potuto constatare 1,2 kg di condensa all'ora, ma non posso conteggiare i m³ di metano che consumo all'ora...
Insomma, più ho alta la mandata più bassa dev'essere la temperatura di ritorno... Grassie!!!!
Insomma, più ho alta la mandata più bassa dev'essere la temperatura di ritorno... Grassie!!!!
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Re: Condensazione caldaia e temperature mandata ritorno
Piu' basso è il ritorno piu' bassi sono i fumi, piu' alta è l'andata piu' alti saranno i fumi.
Re: Condensazione caldaia e temperature mandata ritorno
Se la caldaia è effettivamente a condensazione ed ha uno scambiatore fumi-acqua ottimizzato l'efficienza risente molto poco della temperatura di mandata ma essenzialmente solo della temperatura di ritorno. Faccio un esempio molto grezzo: se lo scambiatore ha un flusso in controcorrente avremo sul lato fumi un ingresso a circa 900°C e un'uscita a circa 5°C superiore a quella del ritorno impianto, in questo caso una variazione di 10°C sulla temperatura di mandata riduce il salto termico medio di meno dell'1% e quindi di conseguenza la variazione del rendimento sarà dello stesso ordine di grandezza. Per contro si paga questo miglioramento con un aumento del costo elettrico di pompaggio.
Re: Condensazione caldaia e temperature mandata ritorno
Ma sei sicuro che con i fumi a 30 °C i fumi escano a circa 50? Se è così vuol dire che la caldaia fa schifo!!!SapereLibero ha scritto:Un pochino cambia poichè la temperatura di uscita dei fumi sarà piu' alta. Comunque le caldaie a condensazione lavorano con dT attorno ai 20°C appunto per avere piu' basso il ritorno. Per esempio ho delle wiesmann con doppio ritorno dove l'andata per esigenze di utilizzo (batterie UTA, piscina, bollitore acs ecc.. ) la devo avere a 70°C mentre il ritorno avendo anche i pannelli a pavimento entra in caldaia a 30°C. Il rendimento è comunque altissimo poichè i fumi escono a circa 50°C.
Con 40 °C di temperatura di ritorno la temperatura dei fumi sarà la stessa, indipendentemente dalla temperatura di mandata.
Se mai cambierà la resa dei corpi scaldanti perchè cambia la loro temperatura media.
Augusto 44