distanze da cabina enel

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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silvia
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Iscritto il: mar set 04, 2007 13:29

distanze da cabina enel

Messaggio da silvia »

C'è qualcuno che può aiutarmi sull'argomento di distanze in edilizia?
Ho il caso di un ampliamento ad un fabbricato (circolo ricreativo), la cui proprietà si estende a verde fino ad una cabina enel che non si trova in parallelo all'edificio. Praticamente, il fabbricato esistente dista circa 7 metri dallo spigolo più vicino della cabina, e l'ipotetico ampliamento disterebbe 8,5 m dalla zona centrale della cabina e 10 m dall'atro spigolo.
Il regolamento edilizio mi impone distanza 10 m da fabbricati. Ma secondo voi, la cabina enel è assimilata ad "altro fabbricato?" oppure esistono dei riferimenti particolari in merito. Sul regolamento edilizio non vi è niente in merito a costruzioni di interesse pubblico quale una cabina enel; mi pare di aver letto da qualche parte che Enel costruisce a 5 m.....ma nel mio caso credo di capire che forse devo rispettare, per la parte in ampliamento, i 10 m di distanza !
Grazie
badaniele
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Iscritto il: mer ago 09, 2006 14:30

Re: distanze da cabina enel

Messaggio da badaniele »

prova a chiedere direttamente all'ufficio tecnico comunale, anche perchè girando a piedi si vede come tante cabine sono vicinissime agli altri edifici....

non mi è mai capitato, però un giro all'utc fallo pure, non credo cmq che con i valori che hai ti creino problemi
alessio
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Iscritto il: gio gen 11, 2007 10:06

Re: distanze da cabina enel

Messaggio da alessio »

Non credo.

il DM 16/01/1991 stabilisce una distanza minima di 3,15 m da abitazioni.
Certo che comunque chiederei il parere direttamente all'ufficio urbanistica del tuo comune.

Alessio
silvia
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Iscritto il: mar set 04, 2007 13:29

Re: distanze da cabina enel

Messaggio da silvia »

Sono stata all'utc del mio comune. [b]Sul regolamento edilizio del mio comune non è specificata la distanza da cabine enel[/b], quindi si deduce che le distanze da adottare siano quelle nazionali. Il discorso è che avevo documentazioni relative a regolamenti edilizi di vari comuni con su specificato il comportamento da adottare in presenza di tali vani tecnici ad uso della collettività, avevo la normativa (scusate non ricordo gli estremi)nazionale, avevo sentenze, avevo documentazioni relative a varie installazioni in zona per le quali le distanze di 10 m che mi impongono di adottare non erano per niente rispettate.
Risultato: i tecnici comunali non rispettano quanto scritto sul regolamento, ma rispettano linee di pensiero dettate dal capo dell'ufficio tecnico (che naturalmente pare non siano uguali per tutti). L'unico modo corretto per uscire dal problema è quello di chiedere un parere legale, che a detta dei tecnici, mi darà ragione. Ma quando finirà questa storia?
Il modo scorretto... non lo scrivo...lo immaginerete da soli.
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