Regolazione ambiente per ambiente

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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SuperP
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Regolazione ambiente per ambiente

Messaggio da SuperP »

Il punto 12 dell'allegato I del dlgs 192 dice che è necessaria oltre alla regolazione di cui al dpr 412 art 7 comma 2 4 5 6 , l'installazione di dispositivi per la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali o nelle singole zone aventi caratteristiche di uso ed esposizione uniformi.
Sembra quindi che per gli impianti a radiatori, o si installino valvole termostatiche ovunque o cronotermostati per ogni ambiente.
Per gli impianti a pannelli radianti, la soluzione sembra quella dei soli cronotermostati per ogni locale.
Forse si può derogare dalla regolazione locale per locale negli impianti radianti, se si fa una regolazione a zona. Ma come si fa se l'esposizione è per forza di cose non uniforme? Una zona deve avere al minimo 2o 3 pareti non allineate, per cui cambia l'orientamento.
Voi come vi comportate?

E poi, se si sceglie la soluzione di impianti con valvole termostatiche, che precauzioni prendete? Caldaia a t scorrevole e portata variabile, autoflow, ricircolo, impianti a miniziona??? Io vado per questi ultimi (http://www.caleffi.it/it_IT/caleffi/Det ... _13_it.pdf)

Spero che ne nasca una bella discussione
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tigers
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Messaggio da tigers »

Come ti ho già detto secondo me una per ogni locale è esagerato.

IMHO per uso diverso si intende ad es. fra abitativo ed uffici o magazzini, insomma le categorie del 412

Quanto all'esposizione diciamo che distinguerei solo per esposizone notevolmente diversa. Diciamo N-S, si', NE e NO no.

In aggiunta io consiglio sempre di distinguere anche zona giorno e zona notte, anche negli appartamentini, con due crono. Pero' non per "motivi 192".
SuperP
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Messaggio da SuperP »

Ovviamente la tua posizione la conosco, ma non la condivido, ne per l'aspetto puramente legislativo che energetico
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tigers
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Messaggio da tigers »

Ma come, se sul NG mi avevi detto di concordare?

Spiegami da entrambi i punti di vista cosa c'e' di sbagliato secondo te. E' la definizione di uso che non ti convince? Oppure e' il fatto dell'esposizione?

E dal punto di vista energetico che vantaggio mi danno i termostatici in ogni ambiente. A livello tangible intendo, per cui valga la pena mettere un obbligo.
SuperP
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Messaggio da SuperP »

Uso: non la categoria da dpr 412 ma distinzione tra bagno/cucina/soggiorno etc

Dal punto di vista energetico servono per una regolazione migliore e sfruttare meglio gli apporti solari ed interni.. -> risparmio energetico
Scox
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Messaggio da Scox »

Soprattutto nelle villette, utilizzo termostati ambiente in ogni stanza, collegati direttamente alle valvole elettrotermiche a due vie, dei relativi circuiti ai radiatori sul collettore, ed il parallelo di tutti i termostati a comandare lo spegnimento della caldaia.
Con l'impostazione 20[°C] su tutti i locali e la taratura, avente come risultato l'uguaglianza delle temperature del ritorno di tutti i circuiti; se non ci sono grossi apporti interni, gli spegnimenti del termostati, seguono il percorso del sole.

Tanto più, con la curva climatica abbassata il più possibile e gli impianti sempre accesi, o meglio, senza forzature di spegnimento/accensione, derivanti dai "crono".
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tigers
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Messaggio da tigers »

Premessa: sto parlando a livello legislativo, per il resto vediamo dopo.
Mettiamo anche che tu voglia distinguere gli usi in questo modo. Ma che fai per due camere? E fra un soggiorno ed uno studio o una sala giochi bimbi? Tutte occupazioni con uso diurno, quindi l'uso "diverso" diventa una definizione motlo labile.
Diciamo cmq che tanto per cambiare il 192 non e' il massimo della chiarezza.

Per quanto riguarda l'aspetto energetico certamente la soluzione di Scox è la migliore (tra l'atro è quella che ho usato per casa mia), anche se aggiungerei che il crono puo' servire (in casi normali e' inutile scaldare la zona notte di giorno e viceversa).

Così come non mi sfuggono certo i vantaggi della tua soluzione (termostatico in ogni stanza).

Il mio quesito era: il vantaggio (risaprmio) è così tangibile da meritare un obbligo di legge?
Sarà anche perché la mia esperienza con le valvole termostatiche non è il massimo: a parte la loro insita imprecisione (troppo vicine al termosifone IMHO) la sciura Maria (ma anche la dott.ssa Maria, ti garantisco!) vuole usarle come se fossero valvole normali, col risultato di renderle inutili.

Hai mai provato a far salire la tua ragazza su un'auto col climatizzatore? Appena acceso ha freddo e mette a 29°C, quando comincia a bollire mette 18°C e così via. L'equilibrio si raggiunge solo dopo la fine del viaggio... :)
Scox
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Messaggio da Scox »

Tiger: "Per quanto riguarda l'aspetto energetico certamente la soluzione di Scox è la migliore (tra l'atro è quella che ho usato per casa mia), anche se aggiungerei che il crono puo' servire (in casi normali e' inutile scaldare la zona notte di giorno e viceversa)."

Voglio vederti a far funzionare un impianto on/off con la curva della regolazione climatica regolata al minimo indispensabile; hai idea di quanto stai per andare in temperatura?
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tigers
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Messaggio da tigers »

Scox ha scritto:Tiger: "Per quanto riguarda l'aspetto energetico certamente la soluzione di Scox è la migliore (tra l'atro è quella che ho usato per casa mia), anche se aggiungerei che il crono puo' servire (in casi normali e' inutile scaldare la zona notte di giorno e viceversa)."

Voglio vederti a far funzionare un impianto on/off con la curva della regolazione climatica regolata al minimo indispensabile; hai idea di quanto stai per andare in temperatura?
Beh, posso non regolarla al minimo, no? :)
Inoltre come ti dicevo l'ho fatto per casa mia, in "casi normali" (quelli intedevo, in effetti non ero stato chiaro) la sciura Maria (sempre lei...) non terrà mai la caldaia accesa tutto il giorno, ma la distinzione giorno/notte potrebbe anche mandarla giù.
Scox
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Messaggio da Scox »

Consiglio a che fosse interessato ad approfondire l'argomento del funzionamento intermittente o meno deli impianti termici di leggersi con attenzione prima di tutto:

PROGETTO 2000 N°18; PAG.23-24-25-26.

Io per esperienza personale condivido TUTTO quanto lì scritto :cry: .

Ribadisco il consiglio di impostare la curva climatica il più bassa possibile e gli impianti sempre accesi, o meglio, senza forzature di spegnimento/accensione, ed aggiungo abbassamento, derivanti dai "crono".
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tigers
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Messaggio da tigers »

Ora mi leggo tutto, grazie. Così magari capisco anche la faccina triste. O era un errore di "stampa"? :)
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tigers
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Messaggio da tigers »

Scusa, ma non riesco a trovare l'articolo fra quelli scaricabili: mi puoi dare l'URL? O forse hai sbagliato numero?
O forse non e' scaricabile... :)
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tigers
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Messaggio da tigers »

Scusate ma sono un po' nel pallone causa mezza influenza: :shock:
confondevo le pagine del pdf con quella indicata in stampa: ora ho trovato e fatto, grazie.
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